Nessuno di noi infatti vive per se stesso, e nessuno muore per se stesso, perché se pure viviamo, viviamo per il Signore, e se moriamo, moriamo per il Signore; dunque sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore” (Rom.14:7,8).

Poter affermare come l’apostolo Paolo, occorre essere sepolti con Cristo alla carne e risuscitare con Lui nello Spirito: “Io sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me; e quella vita che ora vivo nella carne, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me” (Gal.2:20).

Siamo giunti negli ultimi anni, perché appena il periodo della chiesa di Laodicea sarà chiuso, la Grazia cesserà. Noi sappiamo però che, prima di questo evento, ci sarà l’apostasia, ossia il rinnegare Gesù Cristo come Figlio di Dio, seguirà il rapimento della Chiesa e infine il regno della bestia, come indicato: “Nessuno v’inganni in alcuna maniera, perché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l’apostasia e prima che sia manifestato l’uomo del peccato, il figlio della perdizione” (2Tes.2:3). Con “quel giorno” è specificato il giorno dell’ira dell’Iddio Onnipotente, della guerra di Armagheddon, quando l’Eterno metterà fine alla vita dei peccatori: “…perché è venuto il gran giorno della sua ira; e chi può resistere?” (Ap.6:17; 16:14). Quindi prima l’apostasia, seguita dalla venuta dell’empio (grande tribolazione), perché durante il regno satanico di 1260 giorni, Dio darà ordine agli angeli di versare su tutti gli abitanti del mondo le piaghe delle coppe e, alla fine dei tre anni e mezzo, ci sarà la grande guerra, in cui Gesù alla sola Sua Parola cadrà una grande confusione su tutti i presenti alla guerra ed essi si uccideranno l’un l’altro con le loro spade (Zac.14:12; Ez.38:21; Aggeo 2:22), così si compirà l’ira di Dio (Ap.15:1).

Nel tempo dell’apostasia, che è l’ultimo periodo della chiesa di Laodicea, la fede di molti si raffredderà, “… dando ascolto a spiriti seduttori e a dottrine di demoni, per l’ipocrisia di uomini bugiardi, marchiati nella propria coscienza” (1Tmt.4:1) perciò crederanno allo spirito di menzogna dell’anticristo, l’oppositore di Cristo. I sedotti sono “… uomini che soffocano la verità con l’ingiustizia” (Rom.1:18).

L’anticristo nega Cristo e renderà nullo il suo sacrificio espiatorio per tutti quelli che crederanno alle sue menzogne, sapendo bene che l’uomo può ricevere salvezza, solo se crede in Cristo Gesù. Satana conosce bene le Scritture e il suo scopo è di ingannare il mondo intero e, chi non ubbidisce al Figlio di Dio, sarà sedotto e l’ira di Dio è su di lui: “Chi crede nel Figlio ha vita eterna, ma chi non ubbidisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio dimora su di lui” (Gv.3:36). L’intento dell’anticristo quindi è di sedurre gli esseri umani, instabili nella fede, a operare secondo la carne e gli resterà facile far credere alla menzogna tutti quelli che non sono scritti nel libro della vita (Ap.13:8). Essi, istigati dall’anticristo, negheranno che Gesù è il Cristo, il Messia, il Figlio di Dio, venuto in carne, come gli apostoli ci hanno informato: “Chi è il mendace, se non colui che nega che Gesù è il Cristo? Costui è l’anticristo, che nega il Padre e il Figlio…  Poiché sono apparsi nel mondo molti seduttori, i quali non confessano che Gesù Cristo sia venuto in carne; questi è il seduttore e l’anticristo” (1Gv.2:22,23; 2Gv.7).

Quanti annullano purtroppo l’esistenza del Cristo, affermando che Egli è lo stesso Dio, fattosi carne. Negano così la testimonianza che Dio ha reso tramite i suoi profeti e gli apostoli (1Gv.5:10-12), che la vita eterna è in Gesù, nel Figlio di Dio, che è nato da donna, secondo la carne (Rom.1:3), ma che è dichiarato Figlio di Dio in potenza, perché nato dallo Spirito Santo, tramite la Parola che l’Eterno pronunciò: “Tu sei il mio Figlio, oggi ti ho generato” (Slm.2:7). Ecco quindi come la Parola, uscita dalla bocca di Dio, si è fatta carne (Gv.1:14) e generò un Figlio (Slm.2:7; Atti 13:33; Ebr.1:5; 5:5) nato nel grembo della vergine Maria, scelta da Dio, per portare a termine il suo piano di redenzione.

Tutte le cose occulte appartengono all’Eterno, ma quelle rivelate sono per noi (Deut.29:29), come i profeti per lo Spirito di Dio le hanno dichiarate e riportate nelle Scritture, affinché le conoscessimo e le mettessimo in pratica. Gli apostoli hanno fatto conoscere i misteri tenuti nascosti sin dalla creazione del mondo (Ef.3:5,9; Col.1:26,27; Rom.16:25). Dio stabilì due generazioni: quella del bene e quella del male (Gen.3:15), distinguendole e separandole come esiste separazione tra le tenebre e la luce, quindi non ci può essere nessuna comunione tra loro (2Cor.6:14). Una generazione segue Satana “Questa malvagia e adultera generazione” (Mt.12:39); mentre una generazione santa, che teme Dio, segue Cristo, che ha sacrificato la sua vita per i suoi fratelli (Lc.1:50; Mt.12:49; Mt.28:10)

Al tempo stabilito, Dio mandò suo Figlio, Gesù, nel mondo, per portar agli uomini la Parola di verità, che il Padre ha messo nella Sua bocca (Gv.1:14), come rivelato al suo servo Mosè: “… io susciterò loro un profeta come te, di mezzo ai loro fratelli, e porrò le mie parole nella sua bocca, ed egli dirà loro tutto quello che io gli comanderò” (Deut.18:18; Is 49:2; Mal.2:6). Gesù ha portato alle genti la Parola di Dio ed è per mezzo di Lui, che ci ha fatto conoscere il Padre, le sue promesse e le sue opere, “… ma il mondo non lo ha conosciuto” (Gv.1:10,18).

La Scrittura dichiara che la Parola di Dio è incomprensibile per tutte le menti carnali e incredule, perché “… l’uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché gli sono pazzia; e non le può conoscere, perché le si giudicano spiritualmente” (1Cor.2:14). Molta confusione emerge in tutti quelli che si credono spirituali, ma sono tiepidi, indifferenti, ossia carnali, perché non sono guidati dallo Spirito di Gesù (Atti 16:7; Gal.4:6). Essi hanno zelo, ma sono senza conoscenza (Rom.10:2) e “non è bene per un’anima essere senza conoscenza …” (Prv.19:2), perché l’Eterno sostiene che “il mio popolo perisce per mancanza di conoscenza …” (Os.4:6).

Come possono affermare che adorano Dio se non lo conoscono? Principalmente occorre che noi credenti in Cristo impariamo a riconoscere quando è lo Spirito Santo a parlarci, attraverso il nostro spirito, che è il soffio di Dio dato all’uomo, affinché potesse avere comunione con il suo Dio, ascoltare e ubbidirgli. Nelle Scritture molte volte il nostro spirito è identificato in analogia come cuore, infatti, lo spirito si trova nel centro del nostro essere, tra il corpo e l’anima, come il cuore si trova al centro del nostro corpo.  Dio ci suggerisce: “custodisci il tuo cuore con ogni cura, perché da esso sgorgano le sorgenti della vita” (Prv.4:23).

Molti credono di acquisire conoscenza attraverso la mente, affermando che Dio gli ha rivelato questo o quel concetto, quando Gesù invece dichiara che: “chi non entra per la porta nell’ovile delle pecore, ma vi sale da un’altra parte, quello è un ladro e un brigante; ma chi entra per la porta è il pastore delle pecore. A lui apre il portinaio; le pecore ascoltano la sua voce … e lo seguono, perché conoscono la sua voce” (Gv.10:1-5). Chi istiga la nostra mente con pensieri apparentemente innocui, ma ingannevoli è il nemico, paragonato a un ladro e brigante, che non entra per la porta (spirito), ma da un’altra apertura (mente), con parole seducenti, che le pecore (credenti) non riconoscono (come Parola di Dio) e perciò non le ascoltano. Chi vuoi quindi ascoltare: Gesù, che ti parla dal tuo spirito oppure il nemico, che cerca di rubare le tue benedizioni, seducendoti mentalmente con pensieri e parole diverse dalla Scrittura? Tutte le altre letture devono essere sempre confrontate con la Sacra Scrittura, valutare il contenuto, distinguere il vero dal falso, ascoltare, accettare e operare soltanto quello che i servi di Dio, i profeti e gli apostoli hanno scritto guidati dallo Spirito Santo secondo la volontà divina espressa nella Parola, che non può mai essere in contraddizione.

Siamo prossimi al termine stabilito, ancora pochissimo tempo a disposizione del peccatore che si vuole ravvedere, per ricevere Grazia attraverso la fede in Cristo Gesù. Presto inizierà l’ultima settimana delle settanta per Israele (Dan.9:24), rivelate a Daniele, perché, solo allora per gli ebrei ci sarà salvezza, come confermato dall’angelo a Daniele “in quel tempo il tuo popolo sarà salvato, tutti quelli che saranno trovati scritti nel libro” (Dan.12:1; Is.4.3). Perché Dio manderà in Israele i suoi due testimoni o profeti, che sono “…i due ulivi e i due candelabri che stanno davanti al Dio della terra” (Dio d’Israele) (Ap.11:1-19). Essi profetizzeranno, rivelando al popolo tutte le cose che accadranno in Israele e solo una parte di loro crederanno in Gesù Cristo, come il Messia, accettandolo come Figlio di Dio, che i loro padri hanno rifiutato e condannato a morte. Questi credenti sono identificati come stelle del cielo o santi, perché Dio li santificherà. Essi saranno composti di due gruppi, di cui il primo entrerà nel millennio al compimento degli ultimi sette anni, delle settanta settimane. Infatti, all’inizio del regno dell’uomo empio, indicato come serpente antico, dragone, che è il diavolo e Satana (Ap.20:2), Dio nasconderà il residuo e li proteggerà, lontano dalla presenza del serpente antico e dalla devastazione, che Satana farà durante il suo regno (Ap.12:6) di 1260 giorni. Dio ha riservato per il residuo che ha scelto per mantenerli in vita (Is.4:6) un posto, dove il dragone, il serpente antico, che è Satana, non può raggiungerli. Questo residuo non saranno toccati da Satana perché saranno custoditi e nutriti da Dio per i 1260 giorni (Ap.12:6), tutto il tempo del dominio satanic,o detto anche grande tribolazione. L’altro gruppo sarà formato dalla terza parte dei santi del popolo di Dio, che saranno uccisi, perché sono custodi dei comandamenti di Dio e per la testimonianza di Gesù Cristo (Ap.12:4,17; Dan.8:10; 11:33-35). Essi sono i santi martiri appartenenti a tutte le tribù d’Israele.

Nell’ultima settimana delle settanta (sette anni), prima dell’inizio del millennio, si compierà la profezia che l’angelo diede al profeta Daniele delle settanta settimane per il popolo d’Israele (Dan.9:24-25), il cui inizio fu quando il re Ciro emanò l’editto di ricostruire il tempio in Gerusalemme, dopo l’esilio babilonese: “Così dice Ciro, re di Persia: L’Eterno, il Dio dei cieli, mi ha dato tutti i regni della terra. Egli mi ha pure comandato di edificargli una casa a Gerusalemme, che è in Giuda” (Esd.1:2).

Settanta settimane sono stabilite per il tuo popolo e per la tua santa città, per far cessare la trasgressione, per mettere fine ai peccati, per espiare l’iniquità, per far venire una giustizia eterna, per sigillare visione e profezia e per ungere il luogo santissimo” (Dan.9:24). La chiusura delle settanta settimane quindi avverrà al termine della guerra di Armagheddon, quando sarà eliminato il peccato, quando tutti gli empi saranno uccisi al soffio della bocca di Gesù, cioè al suo comando. Con questo evento si realizzeranno tutte le visioni e profezie, allora Dio farà nuovi cieli e nuova terra, perché questi cieli si dissolveranno e la terra attuale con le opere che sono in essa saranno bruciate (2Ptr.3:10-12; Ap.6:12-17). Avverrà quindi la prima resurrezione quando tutti i martiri risusciteranno per stare con Cristo mille anni, insieme alla sposa o chiesa: “Ed egli manderà i suoi angeli con un potente suono di tromba; ed essi raccoglieranno i suoi eletti dai quattro venti, da una estremità dei cieli all’altra” (Mt.24:31) e subito inizierà il millennio di pace, dove il luogo santissimo sarà unto di nuovo nella nuova Gerusalemme (vedi Ezechiele dal cap.40 al 48).

Solo per Israele ci sarà salvezza nell’ultima settimana, perché Dio ricomincerà da quel momento a ritrattare con il suo popolo, ora abbandonato e, tutti quelli che comprenderanno (i savi) saranno salvati:” E anche essi, se non perseverano nell’incredulità, saranno innestati, perché Dio è potente da innestarli di nuovo” (Rom.11:23). Come già citato, un residuo di loro entrerà nel millennio per ripopolare Israele e l’altro, formato dalla terza parte degli ebrei, saranno martiri (Dan.11:33-35), perché saranno uccisi dalla prima bestia (Ap.13:1-10), proveniente dal mare, cioè dalle nazioni europee. Egli si metterà al posto di Dio per farsi adorare come dio. Lo spirito di Satana quindi prenderà possesso della mente di un uomo, nostro contemporaneo, di discendenza reale, perché anche i suoi padri e i suoi nonni hanno regnato: “Egli entrerà pacificamente anche nelle parti più ricche della provincia e farà ciò che non avevano mai fatto né i suoi padri, né i padri dei suoi padri; distribuirà tra di loro bottino, spoglie e beni e concepirà piani contro le fortezze, ma solo per un tempo” (Dan.11:24). Quest’uomo è rappresentato come la bestia, per la sua grande ferocia con cui devasterà il mondo, ma, attenzione, egli non avrà alcun potere fino al giorno stabilito da Dio, quando inizierà il suo regno e il dragone (Satana) gli darà il suo trono e grande potere e autorità (Ap.13:2).

L’uomo perverso con lo spirito di Satana (prima bestia) sarà sostenuto dal suo collaboratore, l’anticristo, il secondo uomo o bestia (Ap.13:11-18), che verrà da Israele (terra) e farà miracoli e prodigi falsi, imitando Gesù e seducendo molti. “Essa esercitava tutto il potere della prima bestia in sua presenza, e faceva si che tutti gli uomini della terra adorassero la prima bestia, la cui piaga mortale era stata guarita. E operava grandi segni miracolosi sino a far scendere fuoco dal cielo sulla terra in presenza degli uomini…”. Tanti ebrei crederanno in lui, perché si mostrerà mite, ma parlerà come il dragone (Satana, Ap.13:11-13). Due uomini regneranno: il primo si farà adorare come un dio, mettendosi al posto di Dio e il secondo imiterà il Messia, perciò è chiamato anticristo o falso profeta; lui farà miracoli e prodigi falsi per sedurre il mondo intero, farà persino scendere fuoco dal cielo e farà anche parlare la l’immagine della prima bestia ovvero il re che dominerà guidato da Satana attraverso la mente, perché non può prendere possesso del corpo (argilla), mentre Satana è forte, paragonato in similitudine al ferro (vedi rif.Dan.2:45).

Cosa sarà della sposa o chiesa?

Ma noi, secondo la sua promessa, aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, nei quali abita la giustizia.  Perciò, carissimi, aspettando queste cose, fate in modo di essere trovati da lui immacolati e irreprensibili, in pace.  E questo egli fa in tutte le sue epistole, in cui parla di queste cose. E ricordate che la pazienza del nostro Signore è in funzione della salvezza, come anche il nostro caro fratello Paolo vi ha scritto, secondo la sapienza che gli è stata data. In esse vi sono alcune cose difficili da comprendere, che gli uomini ignoranti ed instabili torcono, come fanno con le altre Scritture, a loro propria perdizione” (2Ptr.3:13-16). Certo, questa Parola è da tempo in atto e molti sono coloro che cercano di capire i fatti e i tempi usando la propria mente e intelligenza, ma non riescono a comprendere il giusto significato e, per questo, alterano la verità introducendo filosofie e bugie senza senso, contrarie alla Scrittura, che riporta: “a coloro invece che contendono e non ubbidiscono alla verità, ma ubbidiscono all’ingiustizia, spetta indignazione ed ira” (Rom.2:8). I figli di Dio non sono destinati all’ira, ma ottenere salvezza (1Tes.5:9), perciò Gesù li porterà con sé, perché li ha comprati a caro prezzo (1Cor.6:20; Ap.5:9) del suo prezioso sangue versato per noi sulla croce. Egli non permetterà che il nemico li tocchi, perché “Noi sappiamo che chiunque è nato da Dio non pecca; ma colui che nacque da Dio lo preserva, e il maligno non lo tocca” (1Gv.5:18). La Chiesa sarà quindi tolta dalla terra e preservata dal maligno, prima che l’ira di Dio si riversi su tutti gli abitanti del mondo, quando Satana e i suoi angeli saranno gettati sulla terra, fuori dai cieli e non potranno mai più tornare. Mentre invece adesso hanno accesso per accusare i credenti davanti al trono di Dio, (Ap.12:10), noi abbiamo un grande avvocato, Gesù, che ci difende e “Se Dio è per noi chi sarà contro di noi?” (Rom.8:31) e: “Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio è colui che li giustifica. Chi è colui che li condannerà? Cristo è colui che è morto, e inoltre è anche risuscitato; egli è alla destra di Dio, ed anche intercede per noi” (Rom.8:33,34).

Tutti i componenti della sposa o chiesa chiamati “fedeli ed eletti” (Ap 17:14), membri del Corpo di Cristo, hanno vinto per mezzo del sangue dell’Agnello (Ap.12:11) e ora abitano nei cieli con il loro Signore e Salvatore: “Perciò rallegratevi o cieli e voi che abitate in essi! Guai a voi, o terra (Israele) o mare! (mare indica tutti popoli chiamati gentili o pagani), perché il diavolo è sceso verso di voi con gran furore, sapendo di aver poco tempo” (Ap.12:9-11). Satana sa di avere solo tre anni e mezzo dopo di che sarà sconfitto nuovamente da Gesù nella valle di Giosafat o Armagheddon e infine sarà legato e gettato nell’abisso (Ap.20:1-3).

Quando Satana con i suoi angeli saranno gettati sulla terra, la Chiesa chiamata sposa o moglie dell’Agnello (Ap.21:9), perché starà eternamente con Lui, sarà rapita da Gesù stesso e lo incontrerà nelle nuvole: “perché il Signore stesso, con potente comando, con voce di arcangelo e con la tromba di Dio, discenderà dal cielo, e quelli che sono morti in Cristo risusciteranno per primi; poi noi viventi, che saremo rimasti, saremo rapiti assieme a loro nelle nuvole…” (1Tes.4:16,17). Da non confondere il rapimento con la prima risurrezione, che appartiene ai martiri Ebrei, iniziando dal primo martire, il giusto Abele al profeta Zaccaria (Lc.11:51). Questi sono i martiri che provengono da ogni tribù, lingua e nazione, dal principio della creazione fino al termine della Legge:” Dopo queste cose vidi una grande folla che nessuno poteva contare, di tutte le nazioni, tribù, popoli e lingue; questi stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, coperti di vesti bianche e avevano delle palme nelle mani” (Ap.7:9). Essi sono quei martiri che l’apostolo Giovanni vide sotto l’altare, quando Gesù aprì il quinto sigillo: ”E a ciascuno di essi furono date delle vesti bianche e fu loro detto che si riposassero ancora un po’ di tempo, finché fosse completato il numero dei loro conservi e dei lor fratelli, che dovevano essere uccisi come loro” (Ap.6:9-11). A loro si aggiungeranno quelli della grande tribolazione e tutti insieme risusciteranno subito dopo la creazione dei nuovi cieli e della nuova terra, per regnare con Cristo e la sua Sposa mille anni (Ap.20:4-6). Tutti gli altri morti non risusciteranno se non dopo i mille anni per il giudizio finale (Ap.20:11-15).

Attenzione, perché è scritto a chi altera la Parola di “Non aggiungere nulla alle sue parole, perché non ti riprenda e tu sia trovato bugiardo” (Prv.30:6) e “Chi va oltre e non dimora nella dottrina di Cristo, non ha Dio…” (2Gv.9); in particolare è evidenziato un duro ammonimento: “Io dichiaro ad ognuno che ode le parole della profezia di questo libro che, se qualcuno aggiunge a queste cose, Dio manderà su di lui le piaghe descritte in questo libroSe qualcuno toglie qualcosa dalle parole del libro di questa profezia, Dio gli toglierà la sua parte dell’albero della vita e della santa città che sono descritti in questo libro” (Ap.22:18,19). Tutti quelli che distorcono il messaggio di salvezza e la parola di verità lo fa quindi a loro proprio danno (2Ptr.3:16).

Se non si è ricevuto dallo Spirito Santo conoscenza delle profezie o di quello che è Scritto, sarebbe meglio di non azzardare a commentare o spiegare secondo la nostra capacità o intelligenza. E’ meglio perciò non parlare che dire falsità. Ad esempio, molti libri sono stati scritti sull’Apocalisse, quando dalla lettura si nota che gli autori hanno interpretato a loro modo, secondo il loro grado d’istruzione o di apprendimento, con l’inconveniente di diffondere le loro teorie e di provocare danni ad altri che le acquisiscono come vere, senza riflettere e confrontare. Si indica un solo esempio: in molti libri è stato scritto che chi regnerà ponendosi al posto di Dio e facendosi adorare come un dio è l’anticristo e moltissimi che si dicono cristiani hanno accettato questa versione distorcendo la verità. La profezia indica dettagliatamente chi sono le due bestie: la prima proviene dal mare, cioè dai popoli e nazioni, mentre la seconda bestia viene dalla terra, che è Israele.  Chi si farà adorare dal mondo come un dio è l’ex angelo cherubino, indicato come la prima bestia, che sale dal mare, mentre la seconda, che viene da Gerusalemme, imiterà il Messia e, come Gesù, cercherà di fare miracoli e prodigi, ma saranno falsi e, chi avrà sapienza spirituale, lo riconoscerà, perché parlerà come il dragone. (Leggere, pregare e ascoltare lo Spirito che rivelerà la verità a chiunque la chiede con tutto il cuore).

Consiglio pertanto di non accettare assolutamente come valida qualsiasi dichiarazione fatta dagli uomini, che ti propongono, come rivelazione diretta e personale, prima di confrontarla e trovarla in accordo alla Sacra Scrittura. Non prendere niente come verità se non fosse trovata consona, anche se proclamata da ministri autorevoli e stimati come pastori, dottori di fama internazionale, dichiarati pieni di spiritualità, ma fai attenzione a tutto ciò che vedi, e odi, perché, come è riportato, l’albero si vede dal frutto e molti sono divenuti tiepidi (carnali) e Gesù sta per rigettarli dalla sua presenza (Ap.3:16,17). Non fidarti di alcuno, ma vai da Gesù direttamente, alla fonte. Non occorre che altri t’insegnino la verità, perché “… quant’è a voi, l’unzione che avete ricevuta da lui dimora in voi, e non avete bisogno che alcuno v’insegni; ma siccome l’unzione sua v’insegna ogni cosa, ed è verace, e non è menzogna, dimorate in lui come essa vi ha insegnato” (1Gv.2:27).

Gesù ha dato la sua vita in sacrificio, perché ti ama e chi crede in Lui, riceve vita eterna. Chiedi con fede e riceverai conoscenza spirituale, direttamente da Gesù, che afferma: “Ogni cosa m’è stata data in mano dal Padre mio; e nessuno conosce chi è il Figlio, se non il Padre; né chi è il Padre, se non il Figlio e colui al quale il Figlio voglia rivelarlo” (Lc.10:22). Se tu lo vuoi, Gesù ti rivelerà il Padre, che comprende tutta la Parola di Dio.

Gesù aprirà allora i tuoi occhi spirituali, chiunque tu sia, maschio o femmina, sii umile e, in preghiera, chiedi a Dio con fede la conoscenza di tutta la sua Parola, la sapienza che non è rifiutata (Gcm.1:5,6); tutti possono ricevere il dono di conoscenza, insieme ai doni che sono indicati (1Cor.12), perché Dio dà a chiunque chiede. Salomone chiese saggezza per guidare in giustizia il popolo di Dio e la ottenne; inoltre egli ebbe ricchezze spirituali e materiali, perché aveva chiesto con umiltà ciò che viene dall’alto e non ricchezze terrene. Anche noi possiamo attingere come Salomone alla saggezza divina, umiliandoci e cercando ciò che procede da Dio e sicuramente i nostri occhi spirituali si apriranno e noi potremo ascoltare e vedere ciò che è spirituale: “… beati i vostri occhi perché vedono, e i vostri orecchi perché odono” (Mt.13:16). Perciò leggiamo la Parola di Dio, senza anteporre mai il nostro pensiero a quello di Dio, ma sapendo aspettare con fiducia, ascoltare lo Spirito, per ottenere la verità.

Ricordati che i bugiardi, tutti quelli che credono alla menzogna, sono figli del padre loro, cioè di Satana (Gv.8:44) e non riceveranno in eredità il regno di Dio (Ap.22:15). Gesù ha pregato il Padre per chi crede con fede in Lui, affermando: “Padre, io voglio che dove sono io, siano con me anche quelli che tu mi hai dato, affinché vedano la mia gloria, che tu mi hai dato; poiché tu mi hai amato prima della fondazione del mondo” (Gv.17:24).

Se credi e continui a praticare la verità, ritirandoti da ogni malvagità e menzogna, starai sempre con Gesù e ovunque Lui andrà, tu lo seguirai.

La grazia del Signor Gesù sia con tutti voi (Ap.22:21).