Confronto fra la chiesa di Filadelfia e di Laodicea.

Ricordati che Gesù nella chiesa di Laodicea non ha trovato alcuno che cammini in vesti bianche (in santità) o che avesse custodito la Parola di Dio con costanza, come nel periodo precedente della chiesa di Filadelfia
Poiché hai custodito la parola della mia costanza, anch’io ti custodirò dall’ora della prova che verrà su tutto il mondo, per mettere alla prova coloro che abitano sulla terra” (Apoc.3:10) e “Io conosco le tue opere; ecco, ti ho posto davanti una porta aperta, che nessuno può chiudere, perché, nonostante tu abbia poca forza, hai custodito la mia parola e non hai rinnegato il mio nome” (Apoc.3:8).
Questi due versi rispecchiano le condizioni della chiesa di Filadelfia o penultimo periodo. Inoltre accenna alla grande prova o tentazione (dalla vers. Diodati) che subiranno i fedeli appartenenti alla chiesa di Laodicea, mentre la chiesa o periodo di Filadelfia è stata preservata da ogni tentazione e distrazione dei tempi moderni, ad es. cinema, teatro, televisione, discoteche, telefonini, internet, droghe e tutte le cose inventate nel secolo scorso, che portano il credente ad occupare il tempo non più alla preghiera, alla consacrazione e alla meditazione biblica, ma alle cose mondane; non si usano più cellule di preghiere e di lode a Dio, ma si preferisce stare davanti alla televisione a guardare un film. I fedeli della chiesa di Filadelfia hanno serbato la Parola e non hanno rinnegato il nome di Gesù, al contrario di quelli della chiesa di Laodicea; i quali riconoscono Dio, ma non ammettano che Gesù è il Figlio, che regnerà in eterno, come erede di tutte le ricchezze di Dio, suo Padre. Gesù parlando di sé, in parabola, disse: “e visto il figlio, dissero fra loro: -Costui è l’erede; venite, uccidiamolo, e impadroniamoci della sua eredità-” (Mt.21:38) e Dio “…ha parlato a noi per mezzo di suo Figlio, che egli ha costituito erede di tutte le cose, per mezzo del quale ha anche fatto l’universo” (Ebr.1:2). Dio conosceva molto bene i nostri tempi e come l’uomo si sarebbe allontanato dalla verità. Molto importante è conoscere la Parola santa e metterla in pratica, perché se tralasciamo qualcosa, saremo colpevoli. Gesù pronuncia alla chiesa di Filadelfia “…e non hai rinnegato il mio nome”, mentre a Laodicea sostiene: “…tu non sei né freddo né caldo…” (Apoc.3:15). Come abbiamo indicato, molti rimangono indifferenti alle affermazioni di Gesù, perciò, chi desidera entrare nel regno dei cieli, fa bene a dare ascolto alla profezia, a cambiare totalmente ed a lasciare le tradizioni religiose e le abitudini sbagliate, tornando a Gesù, la sola vera via, la verità e la vita.
La via che conduce alla vita è angusta e “…pochi sono coloro che la trovano!” (Mt.7:14), quindi sforziamoci, perché “uno che va in guerra non s’immischia in faccende della vita civile, se vuol piacere a colui che lo ha arruolato” (2Tmt.2:4, vers.N.Riv.) e chi va in battaglia non vince senza combattere con fatica e noi siamo in battaglia non contro carne e sangue, ma contro ogni forza e potenza demoniaca e se non fossimo completamente rivestiti della buona armatura (Ef.6:11,12) di Dio, perderemmo la vita eterna.
Ascolta attentamente: “ti consiglio di comperare da me dell’oro affinato col fuoco per arricchirti, e delle vesti bianche per coprirti e non far apparire così la vergogna dellatua nudità, e di ungerti gli occhi con del collirio, affinché tu veda.” (Apoc.3:18,19).
Nell’ultimo periodo (chiesa di Laodicea) sono sorte moltissime dottrine fondate su convinzioni umane, tra cui il credo che Dio sia trino o che Gesù non sia il Figlio, identificandolo con lo stesso Dio. Ognuna di esse asserisce di essere nella verità, nel giusto, mentre segue i propri precetti, che gli sono più graditi, come rimproverato alla tribù di: “Efraim è oppresso e frantumato nel giudizio, perché ha deliberatamente seguito precetti umani” (Osea 5:11).
Se vuoi essere vincitore, devi abbandonare i precetti di uomini e prendere la sola strada che porta alla salvezza (la Parola di Dio, oro raffinato col fuoco).
Gesù inoltre promette: “A chi vince concederò di sedere con me sul mio trono, come anch’io ho vinto e mi sono posto a sedere col Padre mio sul suo trono” (Apoc.3:21).
Di conseguenza, la raccomandazione è di non essere tiepido, aspettando invano il giorno, quando Gesù si presenterà nelle nuvole per radunare i suoi a sé, mentre tu sarai escluso, rimanendo qui sulla terra, perché non sentirai sicuramente suonare la tromba di Dio, se rimani volutamente nell’ignoranza sulla verità.
Ti sorprenderai, quando capirai che la chiesa di Cristo è stata rapita e tu sei rimasto qui sulla terra. Sarà orribile, perché un terrore ti invaderà quando udrai che dei tuoi conoscenti, che tu non valutavi degni di attenzione, non ci saranno più, mentre tu, che eri così sicuro di andare con Gesù, sarai rimasto. In quel momento ti sentirai sgomento, perduto e sprofonderai nelle mani di Satana, lontano da Dio, per l’eternità. Non essere quindi tra quei molti, che subiranno una tremenda delusione, quando diranno: “Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato nel tuo nome, e nel tuo nome scacciato demonî e fatte nel tuo nome molte opere potenti?” ed Il Signore risponderà: “Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi tutti operatori di iniquità” (Mt.7:22,23).
Ricordati che non hai più molto tempo a tua disposizione, perché il tempo della sua Grazia sta per giungere a termine.
“…ravvediti. Se tu non vegli, io verrò su di te come un ladro, e non saprai a quale ora verrò su di te” (Apoc.3:3). Se tu fossi un superstite della grande tribolazione, tu vedresti Gesù quando apparirà nel cielo, come un ladro di notte, alla guerra di Armagheddon. Vedrai anche tutti i santi con Gesù, ma per te non ci sarà scampo, morirai ucciso di spada, come tutti quelli che hanno rifiutato la verità, perché hanno creduto alla menzogna di Satana.  “ … affinché tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma si sono compiaciuti nell’iniquità, siano giudicati” (2Tes.2:12).
Allora: “gettate questo servo inutile nelle tenebre di fuori. Lì sarà il pianto e lo stridor dei denti” (Mt.25:30). Convertiti dunque adesso e compra dell’oro raffinato col fuoco (la Parola di Dio che è la sola luce) e non sarai più nelle tenebre, così quel giorno non ti prenderà alla sprovvista, ma lo aspetterai con gioia: “Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, così che quel giorno vi sorprenda come un ladro” (1Tes.5:4).
Ma sappiate questo che, se il padrone di casa sapesse a che ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe forzare la casa” (Mt.24:43).
Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, così che quel giorno vi sorprenda come un ladro” (1Tes.5:4)..Molti pensano che a noi non è dato di conoscere il tempo del ritorno di Gesù. Egli sostiene che possiamo riconoscere il momento della sua venuta, come per il fico “….quando ormai i suoi ami s’inteneriscono e le fronde germogliano, sapete che l’estate è vicina. Così anche voi, quando vedrete tutte queste cose, sappiate che egli è vicino, anzi alle porte…Quanto poi a quel giorno e a quell’ora, nessuno li conosce, neppure gli angeli dei cieli, ma soltanto il Padre mio…Vegliate dunque, perché non sapete a che ora il vostro Signore verrà…Perciò anche voi siate pronti, perché nell’ora che non pensiate, il Figlio dell’uomo verrà” (Mt.24:32,33,36,42,44). Non possiamo conoscere il giorno e né l’ora, ma il periodo lo possiamo comprendere dalla Parola profetica e dagli avvenimenti.
Daniele descrive ciò che l’angelo gli riferì riguardo alle settanta settimane del popolo ebraico (cfr.Dan. 9:24,27). Ponendo attenzione spirituale ai tempi del popolo ebreo, riconosceremo anche il periodo della fine dei tempi dei gentili, contraddistinto dal rapimento della Chiesa, affinché i suoi servi (la sposa) siano pronti e non restino nelle tenebre. In caso contrario, essi lo vedrebbero apparire improvvisamente, come un ladro di notte, sopra un cavallo bianco, nel giorno del giudizio nella valle di Giosafat (Gioele 3:2) in cui saranno annientati e sterminati i sedotti appartenenti alle nazioni ribelli, insieme ai loro seduttori lla bestia e l’’anticristo (Apoc.19:11).
L’invito, rivolto a tutti, è di rimanere svegli ed attivi nel mettere in pratica l’evangelo, di essere ripieni di giustizia divina, vestiti della Parola, completi in discernimento e conoscenza della verità di Dio, senza la quale siamo ritenuti nudi con le nostre vergogne in vista, come indicato “Ecco, io vengo come un ladro; beato chi veglia e custodisce le sue vesti per non andare nudo e non lasciar così vedere la sua vergogna” (Apoc.16:15). Il desiderio di Dio è “…che tutti gli uomini siano salvati, e che vengano alla conoscenza della verità” (1Tmt.2:4), “…mirando a tutte le ricchezze della piena certezza dell’intelligenza, per giungere alla completa conoscenza del mistero di Dio” (Col.2:2, vers.Riv.).
Cerca la verità e ti sarà concesso di non restare nudo, nè sorpreso, quando Gesù chiamerà a se i suoi eletti.
Rifletti attentamente, specialmente tu che rivesti un qualsiasi ruolo di responsabilità, annulla l’orgoglio. La causa della disavvedutezza dell’angelo della chiesa di Laodicea è proprio l’orgoglio, che porta ad affermare di essere ricco e, peggio ancora, di non aver bisogno di conoscere alcuna cosa, perché possiede già la verità. Chiunque, invece, si ravvede, Gesù promette “A chi vince concederò di sedere con me sul mio trono, come anch’io ho vinto e mi sono posto a sedere col Padre mio sul suo trono” (Apoc.3:21).
Altro avvertimento conclusivo ed estremamente prezioso: “Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese” (Apoc.3:22), da tenere sempre in considerazione, ossia quello di ascoltare ciò che giunge dallo Spirito, non quello che si pensa con la nostra mente, bensì avere la mente di Cristo (1Cor.2:16) e non fare affidamento sulle nostre capacità o sui nostri pensieri, ma far tesoro dei buoni consigli (Apoc.3:18), esaminando con cura ed alla luce della Parola la nostra situazione e, se necessario correggersi, ringraziando e dando gloria a Dio.
Molti fedeli non sanno distinguere il carnale dallo spirituale. Alcuni consigli, utili per tutti coloro che hanno ricevuto lo Spirito Santo, hanno in comune la priorità di preparare il proprio cuore all’umiltà, annullando l’orgoglio e saper ascoltare non i precetti dell’uomo, ma la voce dello Spirito. Quando è Dio a comunicare con noi, non lo fa attraverso la mente, ma nel nostro spirito, “In verità, in verità io vi dico: -Chi non entra per la porta nell’ovile delle pecore, ma vi sale da un’altra parte, quello è un ladro e un brigante” (Gv.10:1). Fai attenzione, Gesù paragona il nostro spirito alla porta dell’ovile, Gesù entra per la porta, chi invece entra per un’altra apertura, è sicuramente un ladro, ossia il nemico della nostra anima. Ogni messaggio esterno, materiale, giunge alla nostra mente che lo dovrebbe analizzare e rigettarlo, se non conforme alla verità, non permettendo di farlo proprio. Inizia perciò a selezionare, attraverso lo Spirito, ciò che entra nella mente, mentre quello che percepisci come proveniente dall’interno, è sicuramente divino, coerente con le Scritture, quindi accettabile.
Ti invito a consacrare la tua vita, mantenendola in santità, non cercando il proprio interesse, , “Tutti infatti cercano i loro propri interessi e non le cose di Cristo Gesù” (Fil.2:21), né preoccuparsidelle cose materiali “Ma cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte” (Mt.6:33). Elimina dalla tua vita la ricerca delle cose carnali e metti in pratica la Parola di Dio, con l’aiuto di Cristo, che dimora in te, come affermato “…Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l’amerà, e noi verremo a lui e faremo dimora presso di lui” (Gv.14:23).
Questi ultimi anni, prima della sua venuta, sono molto difficili per il credente, vivendo in mezzo ad uomini divenuti “…amanti di se stessi, avidi di denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, scellerati, senza affetto, implacabili, calunniatori, intemperanti, crudeli, senza amore per il bene, traditori, temerari, orgogliosi, amanti dei piaceri, invece che amanti di Dio…” (2Tmt.2:4), dove il loro slogan sembra essere: -tutto è ammissibile e l’importante è comunque divertirsi e godersi al massimo la vita-.
Gesù conosce le nostre difficoltà e debolezze e ci invita pertanto ad aprire il nostro cuore. Se gli  ubbidissimo, Egli starebbe con noi durante le ultime ore della giornata, prima che sopraggiunga la notte, vale a dire ci sosterebbe fino all’inizio dell’ultima settimana o sette anni di tenebre dove Satana regnerà indisturbato per 1260 giorni.
Gesù paragona questo tempo finale alla cena “Ecco, io sto alla porta e busso; se qualcuno ode la mia voce ed apre la porta, io entrerò da lui, e cenerò con lui ed egli con me” (Apoc.3:20), quando sta per concludersi la giornata e la famiglia si riunisce per l’ultimo pasto, equiparandola per questo agli ultimi tempi. Dio ha stabilito un tempo, in cui gli uomini si possono riconciliare con Dio, tramite il sacrificio di Gesù, ricevendo la Grazia. Essa è giunta ormai alla fine ed è più impegnativo per l’essere umano sottostare alle Leggi dell’Eterno ed arrivare alla fine vittorioso. Le cose che ci circondano sono attraenti per il corpo, ma devastano ed inquinano l’anima.
La certezza, che Gesù non ci lascerà soli, assicurandoci che cenerà con noi e starà insieme a noi per affrontare la battaglia contro il nemico più agguerrito della nostra anima, è prodotta dalla nostra fede nella sua parola che dichiara inoltre ”insegnando loro di osservare tutte le cose che io vi ho comandato. Or ecco, io sonocon voi tutti i giorni, fino alla fine dell’età presente. Amen” (Mt.28:20).
Molte volte il credente è invitato a vegliare per non cadere nel laccio di Satana; Gesù lo ha vinto ed è l’unico che ci può aiutare a perseverare nella verità e a non cadere nelle falsità di colui che è il capo di tutte le menzogne.
Gesù esorta: “Vegliate dunque, pregando in ogni tempo, affinché siate ritenuti degni di scampare a tutte queste cose che stanno per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo” (Lc.21:36).
Chiunque vorrà regnare con Cristo, deve vincere come Lui ha vinto, “Ma essi l’hanno vinto per mezzo del sangue dell’Agnello e per mezzo della parola della loro testimonianza; e non hanno amato la loro vita, tanto da esporla alla morte” (Apoc.12:11).
Armiamoci quindi della Parola di vita, con fede e pazienza, perché“Ancora un brevissimo tempo, e colui che deve venire verrà e non tarderà” (Ebr.10:37).
Esistono molte strade nella nostra realtà, ma solo due sono importantissime e di queste possiamo scegliere e percorrere una soltanto: la strada della vita eterna o quella della morte. Chi preferisce seguire Gesù, la via, la verità e la vita, osserva i comandamenti divini e prosegue nella verità, perché se ascoltasse e se credesse anche ad una sola bugia, non apparterrebbe certamente a Cristo, ma al padre della menzogna, cioè a Satana. Se invece ascoltasse e si facesse guidare dallo Spirito Santo, non sbaglierebbe mai.
“Poiché si legge nella Scrittura: Ecco, io pongo in Sion una pietra angolare, eletta, preziosa; e chiunque crede in lui non sarà confuso” (1Ptr.2:6, vers. N.Riv.), quindi chiunque crede in Gesù, non sarà mai confuso, come invece lo fu il popolo ebreo che non accettò il Cristo, il Figlio di Dio, per questo motivo, furono abbandonati da Dio, per 62 settimane, ed esiliati tra tutte le nazioni (i gentili), loro nemiche fino al 1948, fine della cattività.
Per lo Spirito di Dio, il profeta conferma: “Ho abbandonato la mia casa, ho rigettato la mia eredità; ho dato ciò che ho di più caro nelle mani dei suoi nemici” (Ger.12:7).
Vogliamo anche noi essere abbandonati (vomitati), non riconoscendo e non accettando che Gesù Cristo è il Figlio di Dio, come fecero gli ebrei che lo rinnegarono, perciò “Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, io pure lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli” (Mt.10:32). L’apostolo Giovanni attestò che Gesù Cristo era il Figlio di Dio (Gv.1:34) e senz’altro trovò la vita in Lui (Gv.20:31). Credere che Gesù è il Figlio di Dio (1Gv.5:5) è indispensabile per vincere il mondo e solo chi ha il Figlio ha la vita (1Gv.5:12). Molte dottrine affermano che Cristo è Dio e non il Figlio e molte altre lo ritengono una persona della trinità. Le Scritture affermano: “Quale peggior castigo pensate voi merita colui che ha calpestato il Figlio di Dio e ha considerato profano il sangue del patto col quale è stato santificato, e ha oltraggiato lo Spirito della grazia? (Ebr.10:29).
Il popolo di Dio abbandonò la sorgente di vita, per credere alla bugia di Satana, esposta dai falsi profeti, “Poiché il mio popolo ha commesso due mali: ha abbandonato me, la sorgente di acqua viva, per scavarsi cisterne, cisterne rotte, che non tengono l’acqua” (Ger.2:13).
Oggi, il comportamento di molti cristiani è lo stesso di quello degli ebrei, desiderano conoscere od approfondire la verità, ma poi seguono i principi dei fondatori della loro comunità. Chi adotta e si conforma a diverse false dottrine di movimenti noti per trarne un beneficio, chi introduce dogmi e tradizioni per propria utilità e chi nega addirittura l’esistenza del Figlio di Dio. Dio stesso ha testimoniato di suo Figlio (Slm.2:7; Atti 13:33; Ebr.1:5; 5:5), chi non crede fa Dio bugiardo: “Chi crede nel Figlio di Dio ha questa testimonianza in sé; chi non crede a Dio lo ha fatto bugiardo, perché non ha creduto alla testimonianza che Dio ha reso circa suo Figlio” (1Gv.5:10).
Gesù è l’erede di tutte le ricchezze di Dio e che regnerà in eterno su tutte le nazioni e sui popoli di ogni lingua (Dan.7:14; Is.53:12; Slm.2:6,9; Lc.1:32,33; Ebr.1:2), chi non crede rimarrà sorpreso e deluso della sua convinzione.  Essi hanno lasciato la vera via e si sono rivolti a favole, perché si adempisse la profezia: “verrà il tempo, infatti, in cui non sopporteranno la sana dottrina ma, per prurito di udire, si accumuleranno maestri secondo le loro proprie voglie e distoglieranno le orecchie dalla verità per rivolgersi alle favole” (2Tmt.4:4).
Non trascurare od escludere il consiglio di Gesù, dato all’angelo della chiesa di Laodicea, giustificando che esso non mi riguarda, perché io sono nella verità, confermando così di essere ricco e di non ave bisogno di alcuna cosa (Apoc.3:17).
Scegli liberamente di tornare alla vera sorgente o di continuare per la tua via. Gesù ti consiglia di essere caldo e fervente, perché se non lo fossi, ti rigetterebbe e allora ti troveresti tra quei molti che “…mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato nel nome tuo, e nel tuo nome scacciato demonî e fatte nel tuo nome molte opere potenti? E allora dichiarerò loro: Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi tutti operatori di iniquità” (Mt.7:22,23).
Quindi rifletti: “Scegli Gesù, “…la via, la verità e la vita, nessuno viene al Padre, se non per mezzo di me” (Gv.14:6).