“… i cieli aperti innanzi a me, voglio vedere ora per fede”

Accettare Cristo nella propria vita è meraviglioso, se poi lo si accoglie quando siamo ancora degli adolescenti lo è molto di più, perché si ha ancora la semplicità nel cuore.

Testimonio questo perché in prima persona ho fatto un patto con Cristo, quello di servirlo per tutta la vita.

A dodici anni mi sono battezzata nel nome del Signor Gesù Cristo, così come ordina la Scrittura (Atti 2:38; 8:16; 10:48; 19:5; 22:16; Rom.6:3) e alla stessa età ho ricevuto la promessa dello Spirito Santo (Atti 1:5).

Iniziando così il mio cammino con Cristo, mi sentivo privilegiata che Gesù si interessasse a me, ma mi chiedevo come potesse avere attenzione anche per me, misera ed insignificante, con tante persone nel mondo.

Ero certa che Lui lo facesse, perché sentivo la sua presenza in me e la sua forza mi sosteneva.

Quasi ogni sera si tenevano cellule familiari nella mia casa e, dopo una giornata di duro lavoro, tutti ci trovavamo felici a celebrare il nostro Dio con canti di lode e adorazione.

Una sera di primavera, io e mia sorella maggiore, in cammino verso un incontro di preghiera, piene di una gioia immensa, mentre si intonava l’inno di lode “…i cieli aperti innanzi a me, voglio vedere ora per fede“, vedemmo il cielo illuminato da una grande luce.

Sembrava un fulmine, ma un fulmine dura un attimo, mentre la luce che avvistammo restò fissa e ferma su di noi.

Dopo un attimo di smarrimento e di sorpresa provammo a capire questa visione, interrogandoci con “Abbiamo visto entrambe questa luce?” e “Dio ha aperto i cieli proprio mentre stavamo cantando!!“.

Quello che provai fu contentezza e stupore. Quella serata di preghiera per me fu fonte di beatitudine, di una pace spirituale, quella che solo il Signore può donarci, ben diversa da quella carnale.

Ero felice di quella visione, che rappresentò per me una conferma della presenza dello Spirito Santo nella mia vita, riempiendo le mie giornate di grande benedizione.

Avevo dodici anni e mia sorella sedici, quando accadde. Rimasta senza parole, mia sorella mi intimò poi di non raccontare alcuna cosa di quello che avevamo visto e così feci.

Noi cantavamo sicuramente con tutto il cuore, mettendo la nostra fede in Gesù credendo che le parole di quel canto erano verità, Dio può aprire davanti a noi i cieli e mostrarci la via che dobbiamo seguire  anche se stretta e angustia ma piena di gioia spirituale. La fede smuovono le montagne perchè tutto è possibile a chi crede (Mc.9:23).

Oggi mi sento di condividere questa grande esperienza di fede della mia giovinezza con ogni lettore e desidero che tutti possano vedere i cieli aperti e la gloria del Signore apparire davanti ai nostri occhi.

Quella grande luce che ho osservato è la stessa che è su tutti quelli che credono nel Signore, avendo una fede ferma nelle sue promesse. Egli ha promesso che sarà sempre con noi, se ci umiliassimo a Lui ed ubbidissimo alla Sua parola.

Camminiamo nella sua luce perché “…Dio è luce e in lui non vi è tenebra alcuna” (1Gv.1:5).

“Il popolo che giaceva nelle tenebre ha visto una grande luce, e su coloro che giacevano nella regione e nell’ombra della morte, si è levata la luce” (Mt.4:16).

La luce risplenderebbe in noi, se riconoscessimo che Gesù è il Salvatore ed il nostro Signore.

Non vivere nelle tenebre, ma accetta la luce che illuminerà il tuo cammino verso la salvezza e la tua meta sarà la vita eterna offerta per la grazia che Gesù ti dona.

Non penso che, se qualcuno su questa terra ti offrisse un dono, tu lo rifiuteresti, tanto più se fosse Gesù ad offrirtelo.

Se tu lo rifiutassi, pagheresti le conseguenze, così come un condannato rinunciatario alla grazia offertagli, rimarrebbe a scontare tutta la pena che gli è stata inflitta.

Se tu conoscessi la conclusione finale che sarà riservata agli increduli ed oppositori (vedi Mt.6:12; 13:49; 24.51; 25:30), rifletteresti bene prima di respingere il dono della salvezza in Gesù, come avverrà alla fine del mondo quando gli angeli verranno e separeranno i giusti dai malvagi, che verranno gettati nella fornace del fuoco, “…là sarà pianto e stridor dei denti” (Lc.13:28).

Gesù ti sta chiamando per nome: Lui conosce tutto della tua vita, vuole che ti arrenda completamente e incondizionatamente nelle sue braccia amorose, non resistere al suo invito e ricordati che la pena non è per un periodo di tempo limitato, ma è per l’eternità, da dove non ne uscirai mai più.

La parola di Dio è vera ed eterna, “il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno” (Lc.21:33).

Tante profezie si sono avverate e tante ancora si stanno avverando sotto i nostri occhi: Dio compirà il suo piano di salvezza fino a che l’ultimo fedele, scritto nel libro della vita, venga alla conoscenza dell’Evangelo. Vuoi essere anche tu tra questi?

Adesso accetta di vivere nella luce, per non rimanere nelle tenebre per tutta l’eternità.

Di qualsiasi cosa hai bisogno per conoscere il Salvatore e Signore Gesù, per camminare in quella meravigliosa luce anche tu, puoi chiederci consiglio e la nostra esperienza con Cristo ti può aiutare a comprendere la sua volontà espressa nella sua Parola e sperimentare una vita migliore.

Non tardare, Lui è morto anche per te, per donarti la vita eterna: accettalo!

Gesù afferma: “Chi mi respinge e non accoglie le mie parole, ha chi lo giudica; la parola che ho annunziata sarà quella che lo giudicherà nell’ultimo giorno” (Gv.12:48).

Mancano ancora pochi anni, secondo le profezie, al ritorno di Gesù per prendere con sé coloro che hanno vinto le carnalità e le tentazioni, come lui ha vinto.

A chi vince concederò di sedere con me sul mio trono, come anch’io ho vinto e mi sono posto a sedere col Padre mio sul suo trono” (Apoc.3:21).

Ti abbraccio nell’amore del Signore e Salvatore Gesù Cristo e ti invito a pensare alla salvezza della tua anima.