Capitolo 37.

In questa parte molti cristiani hanno dato varie interpretazioni, originate da un desiderio personale di salvezza.

Analizziamola da un punto di vista spirituale, indicandone i motivi e specificando il diretto destinatario del messaggio.

Dio mostrò ad Ezechiele una valle con moltissime ossa secche e gli ordinò di profetizzare a quei resti: ”…mentre profetizzavo, ci fu un rumore; ed ecco uno scuotimento; quindi le ossa si accostarono l’una all’altra” (v.7). Sulle ossa crebbero i tendini e la pelle li ricoprì, ma erano soltanto corpi senza vita.

Questa rappresentazione mostra simbolicamente Israele ricomposto, tornato ad essere uno Stato, (il popolo di Dio) come precisato: ”Poi mi disse: -Figlio d’uomo, queste ossa sono tutta la casa d’Israele. Ecco, essi dicono: – Le nostre ossa sono secche, la nostra speranza è svanita e noi siamo perduti” (v.11; Lam.5:3).

Poi aggiunge “…vi farò uscire dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi ricondurrò nel paese d’Israele” (v.12).

Le tombe in similitudine, rappresentano le nazioni della terra in cui hanno vissuto in cattività e senza Dio gli ebrei.

Oggi, gli ebrei sono usciti dalle tombe, Dio ha riportato il residuo della Shoah in Israele, ma sono ancora delle ossa secche, ovvero senza vita spirituale, senza Dio. Si compirà per loro molto presto quanto dichiarato attraverso i servi, profeti di Dio, come confermato: ”Metterò in voi il mio Spirito e voi vivrete, e vi porrò sulla vostra terra; allora riconoscerete che io, l’Eterno, ho parlato e ho portato a compimento la cosa – dice l’Eterno”(v.14).

Certamente Dio non tarderà il compimento totale della profezia, noi tutti siamo testimoni della realizzazione della prima parte profetica.

Dio ha riportato un residuo del suo popolo nella loro terra, allegoricamente mostrato al profeta con una grande valle di corpi senza vita, fino all’inizio dell’ultima settimana (sette anni) per Israele quando si compiranno tutte le profezie e visioni (Dan.9:24,25). In loro non ci sarà vita, fino a quando Dio toglierà in loro lo spirito di torpore, “L’Eterno infatti ha sparso su di voi uno spirito di torpore; ha chiuso i vostri occhi, i profeti, ha velato i vostri capi, i veggenti” (Is.29:10). Essi ricominceranno a vedere e ad ascoltare la voce dell’Eterno, soltanto quando metterà in loro uno Spirito di vita ma solo in quelli scritti nel libro (Dan.12:1).

Quando sarà entrato in loro, essi vivranno e saranno salvati durante la grande tribolazione; saranno portati in un luogo, nel deserto, lontani dal devastatore, che è l’uomo spregevole (Dan.11:21).

Essi formeranno il residuo dei viventi (Apoc.12:6). Loro abiteranno la terra di Israele nel millennio, quella che Dio promise ad Abramo. Essi si moltiplicheranno e diventeranno una nazione potente (Is.60:22).

Infatti, Israele regnerà sovrano su tutta la terra, durante tutto il millennio, perchè Dio abiterà con loro (Zac.14:16,19) e tutte le nazioni della terra “…si prostreranno davanti a te con la faccia a terra e leccheranno la polvere dei tuoi piedi così saprai che io sono l’Eterno e coloro che sperano in me non saranno svergognati (Is.49:23). Tutte le nazioni andranno a Gerusalemme per adorare il Re, l’Eterno degli eserciti.

Ancora l’Eterno ordinò ad Ezechiele di prendere due pezzi di legno e di scriverci, sopra il primo: ”Per Giuseppe e per i figli d’Israele, suoi compagni” e sul secondo: ”Per Giuseppe bastone di Efraim e di tutta la casa d’Israele, suoi compagni” (v.16).

Poi lo invitò a tenere uniti i due pezzi, affinché diventassero una sola cosa nella sua mano e chiunque dei figli di Israele avesse chiesto spiegazioni del significato del gesto, egli avrebbe rivelato le intenzioni dell’Eterno: la discendenza di Giuseppe, in Efraim e le tribù di Israele, non sarebbero state più separate una dall’altra, ma le avrebbe riunificate con quella di Giuda, perché ”…essi diventeranno così una sola cosa nella mia mano (di Dio)“ (v.19).

Durante il millennio, non ci saranno più, com’è stato nei tempi passati, dopo la morte di Salomone (1Re11:30,32), due regni divisi: di Israele, con capitale Samaria, e la capitale di Giuda fu Gerusalemme, ma ”…farò di loro una sola nazione nel paese, sui monti d’Israele; un solo re regnerà su tutti loro; non saranno più due nazioni né saranno più divisi in due regni …il mio servo Davide sarà re su di loro…” (v.22,24).

Un solo Re, chiamato Davide e un solo pastore regnerà su di loro, Gesù, detto Figlio di Davide. In similitudine, come Davide fu re di Israele, così Gesù è Re di Israele. Come già abbiamo spiegato all’inizio, i nomi sono indicativi di personaggi reali di quei tempi, ma sono qui riferiti, per analogia e comprensione, al soggetto profetico.

E abiteranno nel paese che io diedi al mio servo Giacobbe, dove abitarono i vostri padri. Vi abiteranno essi, i loro figli e i figli dei loro figli per sempre, e il mio servo Davide sarà loro principe per sempre” (v.25).

Gesù sarà Re, Pastore e Principe sulla casa di Israele.

Troviamo riscontro in altre parti profetiche, come all’annuncio della nascita di Gesù, quando l’angelo riferì a Maria: ”Egli sarà grande e sarà chiamato Figlio dell’Altissimo; e il Signore Dio gli darà il trono di Davide, suo padre; e regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno, e il suo regno non avrà mai fine” (Lc.1:32,33).

Confermato anche antecedentemente dal profeta Daniele: ”…ed ecco sulle nubi del cielo venire uno simile a un Figlio dell’uomo; egli giunse fino all’Antico di giorni (Dio) e fu fatto avvicinare a lui. A lui fu dato dominio, gloria e regno, perchè tutti i popoli, nazioni e lingue lo servissero; il suo dominio è un dominio eterno che non passerà, e il suo regno è un regno che non sarà mai distrutto” (Dan.7:13,14).

Dio dimorerà con il suo popolo, perchè: ”…essi saranno suo popolo e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio” (Apoc.21:3). “Anche le nazioni riconosceranno che io, l’Eterno, santifico Israele, quando il mio santuario sarà in mezzo a loro per sempre” (v.28).

Tutti, anche il residuo delle altre nazioni, riconosceranno l’Eterno, il Dio di Giacobbe, lo adoreranno e lo serviranno, insieme ad Israele.

Il santuario sarà nella Gerusalemme futura, che Dio mostrò ad Ezechiele, quando lo condusse in spirito nel paese di Israele: ”Poi mi condusse nel santuario e misurò i pilastri…” (Ez.41:1), il santuario dove Dio abiterà con il suo popolo.

Capitolo 38.

Il contenuto di questa parte profetica è diretto contro il principe di questo mondo, il serpente antico, che è Satana.

Gli avvenimenti degli ultimi tempi quando prenderà un corpo umano, sedurrà il mondo intero compreso i credenti, tutti quelli che camminano secondo la carne.

Chi era Satana nella creazione angelica?

Egli era chiamato Lucifero, che vuol dire figlio dell’aurora (Is.14:12), Dio lo creò perfetto, lo unse protettore su tutta la creazione ma quando peccò di orgoglio, la sua sapienza divenne corrotta e, per questo fu indicato come il serpente antico, serpente per la sua astuzia e antico perché egli appartiene alla creazione di Dio fatta prima dell’uomo. Lo conosciamo con il nome di Satana, il seduttore di Eva, di Adamo e di tutta l’umanità.

Usando la sua grande e corrotta sapienza, opera indisturbato, inducendo gli uomini, disubbidienti ai comandamenti dell’Eterno, a adorarlo attraverso tutti gli idoli esistenti sulla faccia della terra.

Negli ultimi tempi (chiesa di Laodicea), Satana inganna ancora coloro che si definiscono cristiani evangelici, portandoli a negare l’esistenza del Figlio di Dio, Gesù Cristo, nostro Signore e “Chi è il mendace, se non colui che nega che Gesù è il Cristo? Costui è l’anticristo, che nega il Padre e il Figlio” (1Gv.2:22).

Dal periodo della chiesa di Laodicea sono sorte moltissime denominazioni.

La profezia dell’apostolo Giovanni afferma che nella chiesa di Laodicea non esiste alcuno che sia “caldo”, ma sono tutti orgogliosamente tiepidi e prossimi ad essere vomitati. L’angelo o stella della chiesa di Cristo, ossia ogni rappresentante di comunità che divulga l’evangelo, come pastori, ministri, evangelisti, dottori, ecc., si dichiarano tutti ricchi, sulla base di una conoscenza purtroppo carnale e non secondo lo Spirito. Invece di dipendere esclusivamente ed essere uniti con un solo Spirito a Gesù, che li illumina di sapienza, osservano e divulgano principi costitutivi e concetti propri, perciò Gesù consiglia loro di comprare direttamente e soltanto da Lui, dell’oro puro e raffinato col fuoco, la sua Parola.

Riguardo ai tempi apostati, Paolo avverte Timoteo: “e distoglieranno le orecchie dalla verità per rivolgersi alle favole” (2Tmt.4:4), perciò stiamo attenti e vegliamo continuamente.

Satana, con le sue menzogne, ha indotto uomini a dichiararsi maestri, secondo le proprie voglie. Essi sono quelli che hanno fondato religioni con dottrine basate sulle loro convinzioni o visioni, definendosi cristiani evangelici. Alcuni accettano il credo sulla trinità, principio dogmatico di provenienza cattolica, altri negano categoricamente che Cristo sia il Figlio di Dio, dichiarando erroneamente che egli è Dio.

Le Scritture profetiche dichiarano e Gesù con i suoi apostoli confermano che Egli è il Cristo di Dio (Lc.9:20), generato da Dio (Slm.2:7; Ebr.1:5; 5:5), il Primogenito (Slm.89:26,27,28; Rom.8:29; 2Cor.1:19; Col.1:15,18; Ebr.1:6; Apoc.1:5), il Germoglio (Ger.23:5; Zac.3:8; 6:12), il Figlio di Dio (Mt.4:3; 8:29; 14:33; 26:63; 27:43,54), il Figlio di Dio manifestato (1Gv.3:8, non Dio manifestato).

Inoltre “Chiunque riconosce che Gesù è il Figlio di Dio, Dio dimora in lui ed egli in Dio” (1Gv.4:15) e “…Chi è che vince il mondo, se non colui che crede che Gesù è il figlio di Dio?” (1Gv.5:5).

In definitiva, sempre l’apostolo Giovanni conclude affermando: “Chi crede nel Figlio di Dio ha questa testimonianza in sé; chi non crede a Dio lo ha fatto bugiardo, perché non ha creduto alla testimonianza che Dio ha reso circa suo Figlio… Chi ha il Figlio ha la vita…Ho scritto queste cose a voi che credete nel nome del Figlio di Dio. affinché sappiate che avete la vita eterna e affinché continuiate a credere nel nome del Figlio di Dio” (1Gv.5:10-13).

Altro verso riporta: “Ma noi sappiamo che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato intendimento, affinché conosciamo colui che è il Vero; e noi siamo nel Vero, nel suo Figlio Gesù Cristo; questo è il vero Dio e la vita eterna” (1Gv.5:20); nella versione riveduta espone, dopo il punto, “quello è il vero Dio e la vita eterna”.

La spiegazione di questo verso non è difficile, l’apostolo Giovanni lo ha dato apertamente nel suo evangelo, dichiarando: “Or questa è la vita eterna, che conoscano te,

[che sei] il solo vero Iddio, e Gesù Cristo, che tu hai mandato” (Gv.17:3, vers. Diodati).

Questo verso, in particolare, è usato da tutti coloro che sostengono che Gesù sia Dio e non il Figlio; fratelli cari, impariamo ad ascoltare e a seguire lo Spirito e vedrete chiaramente il significato spirituale. L’apostolo non afferma che Gesù è il vero Dio, anzi pronuncia: “il Figlio di Dio è venuto” per farci conoscere colui che è il Vero, cioè Dio. Vero è il pronome di Dio, perché noi siamo in Dio, cioè nel Vero, tramite il suo Figlio Gesù Cristo, che ce lo ha fatto conoscere (Gv.15:15; 16:25; 17:26). Cristo Gesù quindi ci ha fatto conoscere il Vero Dio e la vita eterna.

Credere nel Figlio di Dio è un comandamento: “E questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del suo Figlio Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, come egli ci ha comandato” (1Gv.3:23. vers.Diodati).

“Chiunque nega il Figlio, non ha neanche il Padre; chi riconosce il Figlio, ha anche il Padre” (1Gv.2:23).

Chiunque crede che Gesù è il Cristo, è nato da Dio; e chiunque ama colui (Dio) che lo ha generato, ama anche chi è stato generato (Gesù) da lui” (1Gv.5:1).

Satana, pur avendo una sapienza corrotta, conosce molto bene le Scritture e sa che se l’uomo negasse il Figlio di Dio non potrebbe avere o conoscere Dio e non erediterebbe il regno di Dio. Questi sono i tempi dell’apostasia, seguiti dalla manifestazione del figlio del peccato, chiamato bestia (Apoc.13). Sappiamo che mancano pochi anni alla manifestazione di Satana, in vesti di uomo (figlio della perdizione o del peccato), come esposto: ”Nessuno v’inganni in alcuna maniera, perché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l’apostasia e prima che sia manifestato l’uomo del peccato, il figlio della perdizione” (2Tes.2:3).

Gesù verrà come un ladro di notte (1Tes.5:2), per tutti quelli che non si sono preparati, assomigliando alle dieci vergini disavvedute (Mt.25:11). Infatti, segue un’esortazione: “Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, così che quel giorno vi sorprenda come un ladro” (1Tes.5:4). Quindi la sposa di Cristo non sarà trovata impreparata, perché sarà portata nei cieli, dove aspetterà che passi il periodo dell’ira di Dio, l’ultima settimana per Israele in cui Satana regnerà 1260 giorni. Al termine, Gesù verrà come un ladro per tutti gli abitanti della terra, che avranno adorato Satana in forma di uomo. Gesù apparirà nel cielo (Apoc.19:11,21), quando tutti non lo aspetteranno; tutti lo vedranno e sterminerà l’empio dalla faccia della terra. Dio farà nuovi cieli e nuova terra (Is.66:22), perché sulla terra cadrà il fuoco ed essa sarà arsa e sarà purificata da tutte le opere malvagie, mentre i cieli ed i suoi elementi si dissolveranno, come annunciato: “Ora il giorno del Signore verrà come un ladro di notte; in quel giorno i cieli passeranno stridendo, gli elementi si dissolveranno consumati dal calore e la terra e le opere che sono in essa saranno arse” (2Ptr.3:10). Nei nuovi cieli e nella nuova terra ci saranno solo benedizioni e mai più regnerà la maledizione, perché terminerà con l’uomo empio.

Le malvagie opere di Satana saranno distrutte e mai più ricordate. Il nemico della nostra anima, chiamato serpente antico o dragone, che è Satana, ha al suo servizio tutti gli angeli, che lo seguirono nella sua ribellione, diventati demoni. Egli perseguita ed accusa, davanti a Dio, la chiesa di Cristo (o Sposa) (Apoc.12:10).

La profezia si rivolge a Satana, usando il nome di Gog, che appartenne ad uno della discendenza di Ruben, figlio primogenito di Giacobbe o Israele (1Cron.5:1,4).

LA DESCRIZIONE DELLE DUE GUERRE: Armagheddon e Gog-Magog.

In similitudine, Satana è indicato come la bestia, che sarà l’uomo con lo spirito del dragone, opererà insieme all’anticristo, nella guerra di Armagheddon, contro Gesù e il suo esercito, prima del millennio; mentre è identificato con Gog, nella guerra al termine dei mille anni, detta appunto di Gog e Magog, “Figlio d’uomo, volgi la tua faccia verso Gog del paese di Magog, principe di Rosh, Mescek e Tubal…” (v.1).

“…Così dice il Signore, l’Eterno: -Ecco, io sono contro di te, o Gog, principe di Rosh, di Mescek e di Tubal” (v.3).

Magog, Mescek e Tubal sono i figli di Iafet, figlio di Noè. Loro popolarono le nazioni chiamate pagane o gentili.

Rosh si chiamava il figlio di Beniamino, ultimo figlio di Giacobbe (Gen.46:21), quindi ebreo ed è riferito quindi agli ebrei che hanno preferito seguire le usanze dei gentili o pagani.

Gog è l’uomo chiamato spregevole (Dan.11:21), detto la bestia, il dittatore assoluto di tutto il mondo, che sarà adorato come dio. Gesù dichiara che Satana è il principe di questo mondo (Gv.12:31), capo supremo di ogni malvagità esistente sulla terra.

Il principe sovrano dei popoli pagani o gentili, alla fine, sarà sconfitto prima come uomo, poi, come dragone (Satana) perché egli condurrà due battaglie. La differenza fra questi due conflitti è che nella prima guerra, chiamata di Armagheddon, egli rivestirà un corpo umano, mentre nella seconda ed ultima guerra, detta di Gog e Magog, opererà solo in spirito.

Infatti, appena liberato dalla prigione, il dragone sedurrà, popoli e nazioni della terra per condurli contro Israele per conquistare le sue ricchezze. “Mettiti in ordine, preparati, tu con tutte le tue moltitudini che s’adunano attorno a te, e sii tu per essi colui al quale si ubbidisce. Dopo molti giorni tu riceverai l’ordine; negli ultimi anni verrai contro il paese sottratto alla spada, contro la nazione raccolta di fra molti popoli sui monti d’Israele, che sono stati per tanto tempo deserti; ma, tratta fuori di fra i popoli, essa abiterà tutta quanta al sicuro” (v.7,8).

La profezia annuncia che, dopo il millennio di pace e su ordine dell’Eterno, Satana liberato dall’abisso, uscirà, andrà a sedurre tutti i popoli della terra, li radunerà per condurli contro il popolo santo, unito e al sicuro in Israele.

L’Apocalisse espone questo episodio, confermando: “E quando quei mille anni saranno compiuti, Satana sarà sciolto dalla sua prigione e uscirà per sedurre le nazioni che sono ai quattro angoli della terra, Gog e Magog, per radunarle per la guerra: il loro numero sarà come la sabbia del mare. Esse si muoveranno su tutta la superficie della terra e circonderanno il campo dei santi e la diletta città. Ma dal cielo scenderà fuoco, mandato da Dio, e le divorerà” (Apoc.20:7-9).

Questa profezia si compirà al termine dei mille anni, prima del giudizio finale (Apoc.20:11-13). Tutti i morti risusciteranno perché con il giudizio si concluderà la vita umana sulla terra. Dio ha stabilito ogni casa che dovrà accadere, la profezia continua esponendo che Satana condurrà contro Gerusalemme, tutti gli eserciti che sedurrà: “Tu salirai, verrai come un uragano, sarai come una nuvola che ricopre il paese, tu con tutte le tue schiere e molti popoli con te. Così dice il Signore, l’Eterno: -In quel giorno accadrà che ti verranno in mente dei pensieri e concepirai un malvagio disegno” (v.10).

Prima che inizi il millennio, Dio farà nuovi cieli e nuova terra e tutte le ricchezze dei popoli saranno portate in Israele, che diverrà la nazione più ricca della terra. Quando Satana sarà sciolto e liberato dall’abisso, desidererà entrare in possesso di tutte le sue ricchezze, allora: “Dirai: -Io salirò contro questo paese di villaggi senza mura; andrò contro gente tranquilla che abita al sicuro, che dimora tutta in luoghi senza mura e non ha né sbarre né porte, per saccheggiare e fare bottino, per stendere la tua mano contro luoghi devastati ora ripopolati e contro un popolo raccolto fra le nazioni, che si è procurato bestiame e ricchezze e dimora sulle alture del paese” (v.11,12).

Israele sarà nuovamente attaccata, questa volta però è veramente la fine per serpente antico, l’ex angelo cherubino, il quale nel principio subì da Dio la condanna eterna, “… perché il principe di questo mondo è stato giudicato” (Gv.16:11).

Fu destinato allo stagno di fuoco e zolfo per l’eternità, alla conclusione di quest’ultima guerra, “Allora il diavolo, …sarà gettato nello stagno di fuoco e di zolfo, dove sono la bestia e il falso profeta; e saranno tormentati giorno e notte, nei secoli dei secoli” (Apoc.20:10).

Dio ha stabilito la fine per tutti, per gli angeli ribelli, per i sedotti, ma anche per coloro che hanno amato la propria vita e non hanno imbiancato le loro vesti nel sangue dell’Agnello (Apoc.7:14), facendoci conoscere tutti i suoi piani, tramite i suoi profeti.

Prima dei mille anni Il residuo, che scamperà alla guerra, detta di Armagheddon (Apoc.16.16), ripopolerà la terra di Israele, essi saranno purificati e santificati per vivere in pace per tutto il periodo che Dio ha stabilito, essi abiteranno la terra (Israele). Scamperà anche un residuo dei popoli detti gentili, loro popoleranno nuovamente le nazioni saranno purificati e ubbidiranno all’Eterno, andranno a adorLo in Gerusalemme, dove non ci saranno né porte né sbarre: “Le tue porte saranno sempre aperte, non si chiuderanno né di giorno né di notte, perché possano far entrare in te la ricchezza delle nazioni con i loro re in testa” (Is.60:11).

Satana, quando sarà liberato dall’abisso per breve tempo, sarà attratto dalle ricchezze del popolo di Dio, quindi armerà i popoli di ogni nazione e lingua contro Israele, che chiederà: ”…Sei venuto per saccheggiare? Hai radunato la tua moltitudine per fare bottino, per portar via argento e oro, per prendere bestiame e beni, per fare un grosso bottino? Perciò, figlio d’uomo, profetizza e dì a Gog: Così dice il Signore, l’Eterno: – In quel giorno, quando il mio popolo d’Israele dimorerà al sicuro, non lo saprai tu?” (v.13-15).

Satana verrà dalle estreme parti del nord, sarà al comando di una moltitudine di cavalli e cavalieri, un esercito potente, armato di scudi e spade (v.4,15).

Egli salirà contro il popolo di Israele, Dio lo permetterà, perchè era già stato stabilito: ”…Non sei tu quello di cui parlai nei tempi antichi per mezzo dei miei servi i profeti d’Israele, i quali per anni, in quei giorni, profetizzarono che ti avrei fatto venire contro di loro?” (v.17) e secondo il suo piano: “…Questo avverrà negli ultimi giorni: ti condurrò contro il mio paese affinché le nazioni mi conoscano, quando sarò santificato in te davanti ai loro occhi, o Gog” (v.16).

Le profezie sono state scritte, affinché oggi anche noi potessimo sapere prima che le cose avvengono, conoscere in questo modo la grandezza della potenza di Dio. La sconfitta totale del nemico della nostra anima per noi è una grande allegrezza perché Dio è il vendicatore assoluto e sarà contro coloro sono divenuti nemici di Cristo.

Conoscendo bene le Scritture, possiamo apprendere le varie astuzie del nostro nemico, così potremmo combattere i suoi inganni, senza essere confusi ed evitarli, accorgendoci delle sue trappole per farci cadere.

Non essere a conoscenza degli avvenimenti futuri, è come privarsi di una parte di benedizioni, che inducono ad avere maggior timore e tremore di Dio.

In questo capitolo sono rappresentate le due guerre, che Satana organizzerà contro Israele.

La prima è quella che si terrà nella Valle della Visione (Is.22:1) o Valle di Giosafat (Gioele 3:12), oppure detta di Armagheddon (Apoc.16:16), in cui Satana agirà possedendo un corpo d’uomo, (detto la bestia Apoc.13). in quel giorno Dio agirà nella sua ira, si verificherà che ”…i monti saranno rovesciati, i luoghi scoscesi crolleranno e tutte le mura cadranno al suolo. Io chiamerò contro di lui la spada su tutti i miei monti -, dice il Signore, l’Eterno; – la spada di ognuno si volgerà contro il proprio fratello” (v.20,21 – Amos 2:22; Zac.14.13).

Si uccideranno l’un l’altro con la propria spada, questo accadrà alla sola Parola che Gesù pronuncerà, perché “Dalla sua bocca usciva una spada acuta per colpire con essa le nazioni…” (Apoc.19:15).

In questa guerra, tutti i partecipanti, sia re, capitani, uomini prodi, cavalli e cavalieri, liberi e schiavi, piccoli e grandi, saranno uccisi con la spada (Apoc.19:18).

Nell’ultima guerra, detta di Gog e Magog: “Eseguirò il mio giudizio su di lui, con la peste e col sangue e farò piovere su di lui, sulle sue schiere e sui molti popoli che sono con lui, pioggia scrosciante, pietre di ghiaccio, fuoco e zolfo” (v.22), come anche rivelato ”… circonderanno il campo dei santi e la diletta città. Ma dal cielo scenderà fuoco, mandato da Dio, e le divorerà” (Apoc.20:9). Satana terminerà di esistere in quest’ultima guerra; avverrà il suo giudizio, stabilito dalle antichità. Egli rimarrà nello stagno di fuoco, che arde con zolfo, per l’eternità, insieme a tutti i suoi proseliti.

Terminerà l’esistenza del male, causato dall’orgoglio dell’angelo cherubino, che Dio scelse per affidargli tutta la creazione angelica. Per la sua grande bellezza e per le ricchezze a sua disposizione, trasgredì, introducendo il peccato, che prima di allora non era conosciuto tra gli angeli. Lo stesso serpente (Satana) sedusse l’uomo, che Dio aveva creato, a disubbidire, così il peccato passò a tutte le generazioni umane. Negli ultimi mille anni, la terra sarà abitata dai santi, perché non ci sarà alcuno che li sedurrà. Al termine del millennio sarà data ancora la possibilità a Satana di ingannare di nuovo, ma per breve tempo, ossia fino a che del fuoco cadrà dal cielo e consumerà tutti i sedotti nella seconda ed ultima guerra di Gog-Magog. Allora Satana andrà dove non uscirà mai più in eterno, nello stagno di fuoco e di zolfo, insieme a tutti i suoi angeli demoniaci e a tutti quelli che avrà adescato e corrotto dalla creazione dell’uomo alla fine.

Capitolo 39.

Prosegue la profezia contro il principe di questo mondo, Gog: “…Così dice il Signore, l’Eterno: Ecco, io sono contro di te, principe di Rosh, di Mescek e di Tubal” (v.1).

Dio ha predetto, tramite i suoi profeti, che darà a Gog (Satana) un regno per 1260 giorni, in cui sarà innalzato sopra ogni specie di dèi. Egli proferirà cose inaudite contro Dio e prospererà fino al compimento dei giorni, che gli sono stati concessi: “...finché l’indignazione sia completata, perché ciò che è decretato si compirà” (Dan.11:36).

Dio decreta la fine della bestia e dell’anticristo nella guerra di Armagheddon: “Ti farò tornare indietro, ti alletterò, ti farò salire dalle estreme parti del nord e ti condurrò sui monti di Israele. Scuoterò l’arco dalla tua mano sinistra e ti farò cadere le frecce dalla mano destra. Cadrai sui monti d’Israele, tu con tutte le tue schiere e con i popoli che sono con te; ti darò in pasto agli uccelli rapaci, agli uccelli d’ogni specie e alle bestie dei campi” (v.2-4, cfr. Apoc.19:17).

In questo capitolo, sono riportate anche molte delle piaghe che Dio manderà in quel tempo, negli ultimi sette anni della vita di tutti gli uomini che hanno e avranno amato il mondo e le sue concupiscenze.

Ezechiele profetizza contro Gog (la bestia di Apoc.13, l’uomo spregevole di Dan.11:21, il figlio della perdizione in Gv.17:12, l’avversario di 1Ptr.5:8, l’uomo del peccato in 2Tes.2:3).

Molti sono gli aggettivi a lui assegnati, che lo definiscono ciò che è, e che sarà ancora alla fine, quando regnerà incontrastato, facendosi adorare come un dio, al posto del vero Dio (Dan.7:25) per 1260 giorni. I santi saranno dati nelle sue mani ed egli li vincerà, uccidendoli (loro saranno i martiri della grande tribolazione).

Con queste tre cariche di Principe di Rosh, Mescek e Tubal, è indicato Satana, il principe di questo mondo e di tutti i popoli, sia ebrei e sia gentili.

Al compimento dei tre anni e mezzo, Dio lo condurrà sui monti di Israele, insieme al suo esercito, perfino prosciugandogli il fiume per agevolargli la strada “Poi il sesto angelo versò la sua coppa sul grande fiume Eufrate e la sua acqua si prosciugò per preparare la via dei re che vengono dal sol levante” (Apoc.16:12). Saranno infine uccisi con la spada e “Cadrai sui monti d’Israele, tu con tutte le tue schiere e con i popoli che sono con te; ti darò in pasto agli uccelli rapaci, agli uccelli d’ogni specie, e alle bestie dei campi” (v.4; Apoc.19:17,18).

Al termine della guerra, il residuo ebreo conservato in vita, abiterà nelle città di Israele. Un residuo ci sarà anche delle nazioni gentili che ripopoleranno i loro territori. Dopo la grande sconfitta della bestia e dell’anticristo, essi “…usciranno, daranno fuoco e bruceranno armi, scudi grandi e piccoli, mazze e lance, e con queste faranno fuoco per sette anni” (v.9)

Tutte le ricchezze della terra saranno portate in Gerusalemme e ”…spoglieranno quelli che li spogliavano e prederanno quelli che li predavano-, dice il Signore, l’Eterno” (v.10).

In Israele sarà ucciso l’uomo iniquo e spregevole insieme al falso profeta che è l’anticristo e là sarà dato a loro un luogo di sepoltura, insieme a tutti gli uccisi dalla spada, quelli che avranno preso il marchio o il numero della bestia, ovvero i sedotti. Essi saranno sepolti nella Valle detta di Hammon-Gog (v.11).

La casa di Israele purificherà il paese in sette mesi: ”Sceglieranno degli uomini che percorreranno in continuazione il paese per seppellire, con l’aiuto dei viandanti, i corpi di quelli che sono rimasti sulla superficie della terra, per purificarla; alla fine dei sette mesi faranno questa ricerca” (v.14). Chiunque percorrerà il paese e noterà un osso di uomo, metterà vicino un segnale indicatore, affinché i seppellitori, vedendolo, lo seppelliscano nella Valle di Hammon Gog (v.15).

Dio compirà un massacro di tutti i partecipanti alla guerra e gli uccelli del cielo si sazieranno delle loro carni (cfr. Apoc.19:17,18). La gloria dell’Eterno sarà manifestata fra le nazioni, vedendo il giudizio che Dio avrà compiuto sugli empi. Anche Israele vedrà la meravigliosa mano del Signore agire in loro favore: ”Così da quel giorno in poi la casa d’Israele riconoscerà che io sono l’Eterno, il suo Dio” (v.22).

Tutti gli appartenenti alle nazioni, rimasti vivi, riconosceranno che Israele fu mandato in cattività, per la loro iniquità ed infedeltà, dandoli in mano ai loro nemici.

Dio li trattò secondo le loro trasgressioni, nascondendo la sua faccia da loro, non per sempre, perché Dio, per il suo amore e per la sua misericordia, li ha fatti tornare dalla cattività. Il popolo di Dio è rientrato nella sua terra, Israele, da dove era stato mandato in esilio per sessantadue settimane, circa 1878 anni, come citato ”…essi riconosceranno che io sono l’Eterno, il loro Dio, che li ha fatti andare in cattività fra le nazioni, ma li ha pure radunati assieme nel loro paese, senza lasciarne fuori neppure uno” (v.28).

Sappiamo che oggi non è ancora compiuta del tutto questa profezia, gli ebrei sono tornati ad abitare Gerusalemme dal 1948, quando finì il tempo destinato al loro esilio. Al compimento delle settanta settimane Gerusalemme sarà purificata (Dan.9:24).

Negli ultimi sette anni avverrà che nessun ebreo resterà più disperso tra nazioni, ma tutti saranno radunati in Gerusalemme, per servire l’Eterno, per essere un popolo santo e per abitare la terra promessa per sempre. “I giusti erediteranno la terra e vi abiteranno per sempre” (Slm.37:29).

Nel millennio, tutti gli uomini saranno ripieni dello Spirito Santo: ”Non nasconderò più loro la mia faccia, perchè spanderò il mio Spirito sulla casa d’Israele-, dice il Signore, l’Eterno” (v.29).

Prima che inizi il millennio, la terra e le opere che saranno in essa saranno arse; i cieli passeranno e il fuoco dissolverà ogni suo elemento (2Ptr.3:10), perchè Dio farà tutto nuovo: nuovi cieli e nuova terra (Is.66:22), dove abiterà solo la giustizia e la pace, perchè è Dio stesso che abiterà con gli uomini.

Come lo era al principio, quando egli creò l’uomo e lo pose nel Giardino in Eden, perché era santo e non conosceva il peccato, ovviamente prima della disubbidienza a Dio, a causa del serpente.

Riepilogo.

Dopo lo sterminio dell’empio dalla faccia della terra, inizierà il millennio.

Allora il serpente antico o il dragone sarà legato e gettato nell’abisso (Apoc.20:2,3), così l’uomo non sarà più sedotto per tutto questo periodo.

Come già accennato, alla fine di esso, Satana sarà nuovamente sciolto per poco tempo, in cui sedurrà di nuovo le nazioni della terra, per andare contro il campo dei santi, la Gerusalemme terrena e la diletta città, che è la Gerusalemme celeste, ma cadrà fuoco dal cielo e li divorerà tutti (Apoc.20:7,10).

(continua)