Una breve e sommaria illustrazione delle principali figure ed un’esposizione generale degli eventi rivelati in tutte le profezie. 
L’Apocalisse è un libro di profezie che riguardano particolarmente gli avvenimenti sugli ultimi tempi: viene predetto, al tempo della visione, Gesù da la profezia all’apostolo Giovanni di tutti gli avvenimenti, iniziando dal tempo della prima chiesa di Efeso fino all’ultima chiesa o periodo attuale di Laodicea, fino a prevedere quello che avverrà in seguito alla chiusura del tempo della Grazia e all’apertura del primo sigillo.

Da notare che molte delle profezie vengono esposte in similitudini, in parabole o attraverso enigmi (Slm.78:2; Ez.17:2; 21:5; Osea 12:11). Come i profeti, anche Gesù esponeva al popolo insegnamenti in parabole od in similitudini “Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa stesse loro parlando” (Gv.10:6), spiegando il motivo ai suoi discepoli: “Perché a chiunque ha sarà dato, e sarà nell’abbondanza; ma a chiunque non ha, gli sarà tolto anche quello che ha. Perciò io parlo loro in parabole, perché vedendo non vedano, e udendo non odano né comprendano…Perché il cuore di questo popolo è divenuto insensibile, essi sono diventati duri d’orecchi e hanno chiuso gli occhi, perché non vedano con gli occhi e non odano con gli orecchi, e non intendano col cuore e non si convertano, e io li guarisca” (Mt.13:12-15).

Le profezie, come tutta la Parola di Dio, sono rese incomprensibili a tutti quelli che intendono esaminarle con la loro mente in modo razionale, anziché affidarsi umilmente ed ascoltare la guida infallibile dello Spirito Santo da cui possiamo accedere alla reale comprensione. Questa è la ragione per cui, in questo ultimo periodo della chiesa, sono sorte moltissime confessioni religiose. Tali denominazioni si sono diffuse accettando come credo il pensiero stimato giusto e vero, divulgato da un uomo, divenuto il fondatore. Ogni comunità ha perciò adottato un proprio statuto a cui ogni membro, aderendo, si conforma, senza chiedersi od indagare se quello presentatogli sia basato su alcune convinzioni dedotte da particolari versi o corrisponda alla completa verità e sia edificato sul fondamento di Gesù e degli apostoli. Gesù più volte riprende l’angelo della Chiesa (il rappresentante ed ogni responsabile tra pastori, ministri, profeti, evangelisti, dottori ed apostoli), perché dovrebbero camminare tutti in umiltà, semplicità e santità unito allo Spirito Santo, formando un unico angelo o stella nella mano destra del Signore Gesù, dipendente esclusivamente da Lui. Dal VII secolo d.C. si è aggiunta una terza grande religione monoteista (islamismo oltre all’ebraismo ed al cattolicesimo), formando le tre corna, citate in Dan.7:20,24, che saranno divelte all’inizio del regno della bestia (l’uomo con lo spirito del dragone o Satana), la cui visione è descritta sempre dal profeta Daniele: “Stavo osservando le corna, quand’ecco in mezzo ad esse spuntò un altro piccolo corno, davanti al quale tre delle prime corna furono divelte; ed ecco in quel corno c’erano degli occhi simili a occhi di uomo e una bocca che proferiva grandi cose” (Dan.7:8).

Nel periodo precedente, caratterizzato dalla chiesa di Filadelfia, i fedeli di Cristo, pur avendo poca forza, avevano custodito la Parola e non avevano rinnegato il nome di Gesù, mentre adesso, ultimo settimo periodo detto della chiesa di Laodicea, i credenti sono divenuti tiepidi, da non essere più zelanti per le cose di Cristo, parlano di Gesù, ma non lo conoscono, tanto da creare nuovi movimenti religiosi, fondati su ragionamenti carnali. La mente umana, non controllata dallo Spirito e concentrata su ragionamenti razionali, è spesso oggetto di attacchi demoniaci, che possono influenzare il comportamento attraverso pensieri ingannevoli, inducendoci all’errore e convincendoci a credere alla menzogna. Così molti hanno inconsapevolmente rinnegato il nome di Gesù ed altri, senza accorgersene, hanno accettato dogmi della grande Babilonia, come la trinità di Dio, ovvero “composto di tre” o “in tre distinte persone: Padre, Figlio e Spirito Santo ed una sola sostanza”. Da notare che il termine “persona” indica un individuo umano, uomo o donna, soggetto con un corpo, un’anima ed uno spirito. Inoltre Dio, il Padre, è definito solo Spirito (Gv.4:24) e non è un uomo (Osea 11:9: Gb.9:32; Num.23:19), né mai è stato umano; lo Spirito Santo, non occorre alcuna spiegazione, perché la parola stessa evidenzia la natura, a differenza di Gesù Cristo, uomo, l’unico essere umano, come tutti gli esseri viventi aventi un corpo, un’anima e uno spirito, concepito (Lc.2:21) e generato dallo Spirito Santo di Dio (Mt.1:20; Atti 13:33; Ebr.1:5; 5:5; 1Gv.5:1).

Il dogma della trinità apparve verso il 180 d.C. nell’opera dell’apologista Teofilo di Antiochia, accettato dai papi nel II e dal IV secolo. Attenzione alle Scritture, le quali dichiarano “Ogni parola di Dio è raffinata col fuoco…Non aggiungere nulla alle sue parole, perché non ti riprenda e tu sia trovato bugiardo” (Prv.30:5,6), né togliere (Deut.4:2; 12:32; Apoc.22:18).

Altre confessioni hanno posto la loro fede in un Dio unico, come confermato dalle Scritture (Is.44:6,8; 45:5,6,21; Mt.12:32; ecc.), ma senza tener conto che: “…v’è un solo Dio ed anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo(1Tmt.2:5). Purtroppo tanti non riconoscono che Gesù è il Figlio di Dio e Figlio dell’uomo, cioè di origine umana, che ha ricevuto dal Padre tutta l’Autorità divina (Lc.10:22; Col.2:9), che è stato costituito erede di tutta la creazione angelica ed umana, che il mondo è stato fatto tramite LUI e per LUI (Ebr.1:2; 1Cor.8:6), che Dio lo ha costituito Re d’Israele (Lc.1:32,33; Is.22:21,24; Dan.7:13,14), che Dio, il Padre, gli consegnerà tutti i regni della terra (Slm.2:7,8,9; Apoc.19:15; 1Cor.15:17,18). Se Gesù non avesse ricevuto dal Padre: “Lo spirito dell’Eterno riposerà su lui: spirito di sapienza e di intelligenza, spirito di consiglio e di forza, spirito di conoscenza e di timor dell’Eterno” (Is.11:2), non avrebbe potuto compiere alcuna delle cose che ha fatto, come Egli stesso lo dichiara: “In verità, in verità vi dico che il Figlio non può far nulla da se stesso, se non quello che vede fare dal Padre; le cose infatti che fa il Padre, le fa ugualmente anche il Figlio(Gv.5:19).

Gesù è nato da Dio (1Gv.5:1), Dio ha generato il Figlio (Slm.2:7; Atti 13:33; ecc.) e ha messo nelle sue mani tutto quello che è stato creato (Ebr.2:5,8), chiaramente l’unico a non esserGli sottomesso è Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, cioè Dio (1Cor.15:17,18), “Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio, e nessuno conosce il Figlio, se non il Padre; e nessuno conosce il Padre, se non il Figlio e colui al quale il Figlio avrà voluto rivelarlo” (Mt.11:27).

Inoltre la gerarchia di Dio è esposta dall’apostolo Paolo: “Voglio però che sappiate che il capo di ogni uomo è Cristo, il capo della donna è l’uomo e il capo di Cristo è Dio (1Cor.11:3), come anche “…e voi siete di Cristo e Cristo è di Dio” (1Cor.3:23; Lc.9:20). Dio sia tutto in tutti (1Cor.15:28) e sopra o al di fuori di Lui non vi è alcun altro Dio (1Sam.2:2; 2Sam.7:2; Is.45:5). Gesù è il Figlio di Dio, dalla discendenza di Davide (umana) e quindi non è Dio, perché Dio è unico, sopra tutto ciò che ha creato nella creazione angelica (cfr.Is.14; Ez.28 e 32) e in quella umana (Gen.1).

Satana non desidera che si creda nel Figlio di Dio, perché la salvezza si ha solo in Gesù Cristo, mentre gli interessa poco se si crede in Dio, perché, ricordati, che se “tu credi che c’è un solo Dio. Fai bene; anche i demoni credono e tremano” (Gcm.2:19). Anche la vittoria si ha nel Figlio, che ha schiacciato il diavolo sotto i suoi piedi (Gen.3:15) e ha vinto pure la morte, perché Dio lo ha risuscitato il terzo giorno (Atti2:32; 3:15; 10:40; ecc.). Il mendace, l’anticristo, nega che Gesù è il Cristo (1Gv.2:22) mentre “chi riconosce pubblicamente che Gesù è il Figlio di Dio, Dio rimane in lui ed egli in Dio” (1Gv.4:15), perciò “chiunque nega il Figlio, non ha neanche il Padre; chi confessa il Figlio, ha anche il Padre” (1Gv.2:23) e molti cristiani affermano persuasi che Gesù è Dio, negando così conseguentemente l’esistenza del Figlio. Per questo motivo, Gesù ammonisce l’angelo della chiesa di Laodicea con: “…e non sai invece di essere disgraziato, miserabile, povero, cieco e nudo” (Apoc.3:17).

Un consiglio è rivolto a tutti coloro che intendono vivere in eterno alla presenza ed alla gloria di Dio e dell’Agnello (Gesù), di comprare dell’oro affinato col fuoco, la Parola di Dio (Apoc.3:18), con l’invito ad ogni credente di imparare ad usare lo Spirito Santo, sempre. Più volte Gesù precisò a proposito: “Se uno ha orecchi da udire, oda!” (Mrc.7:16). Quando abbiamo imparato ad ascoltare e ad eseguire ciò che lo Spirito rivela, non seguendo i nostri desideri o pensieri, possiamo affermare di avere la conoscenza della Parola di Dio e di fare la sua volontà. Essa si può ricevere, chiedendola con fede, solo con sincera umiliazione, abbassando se stessi, annullando ogni pensiero proveniente dalla carne o dalla nostra intelligenza ed eliminando ogni ragionamento razionale.

Le sette chiese dell’Asia che esistevano in quel momento vivevano le condizioni spirituali descritte nelle lettere a loro indirizzate; non erano allora le sole esistenti, ma esse sono state scelte perché rispecchiano l’andamento della Chiesa, dalla sua nascita, nel giorno della Pentecoste, fino al tempo del suo rapimento (1Tes.4:17).

Quest’epoca, successiva al periodo della legge, cessato nei giorni di Giovanni Battista (Lc.16:16), è denominata dispensazione della Grazia ed è suddivisa in sette chiese o sette periodi.

Nella lettura del libro dell’Apacalisse incontreremo nomi convenzionali come:

1) I quattro esseri viventi, segnalati nel cap.4:6, sono dei cherubini, che li descrive in mezzo e intorno al trono, essi rappresentano la gloria di Dio; ai tempi della legge, la trasmettevano al popolo d’Israele. I capitoli 1 e 10 di Ezechiele ci delineano il loro aspetto.

2) l’Agnello,  si riferisce a Gesù che è stato immolato per noi.

Alcuni riferimenti biblici, a conferma, li rintracciamo quando si offriva in olocausto “Offrite un agnello di un anno, che sia senza difetto, come olocausto all’Eterno” (Lev.23:12); Giovanni Battista quando vide Gesù venire verso di Lui pronunciò: “Ecco l’Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo!”  (Gv.1:29; in Atti 8:32, Gesù, l’Agnello di Dio, perché offerto in olocausto a Dio, per i nostri peccati; (Is.53:7).

3) Nel capitolo 12 si fa riferimento ad una donna, allegoria o personificazione del popolo d’Israele, la cui nascita è descritta in Ez.16:4 e la cui ostilità è dichiarata da Dio nei riguardi del serpente al quale è rivolta l’espressione “E io porrò inimicizia fra te e la donna e fra il tuo seme e il seme di lei…” (Gen.3:15). L’Eterno paragonò il suo popolo ad una donna, perché quando Dio lo liberò dalla schiavitù in Egitto e lo condusse nella terra promessa ad Abramo, ad Isacco ed a Giacobbe, divenne una nazione potente, ricca e, giunto al colmo della sua fama, iniziò ad adorare idoli, ossia a prostituirsi spiritualmente, proprio come una donna infedele al marito. Così Israele fu infedele a Dio fino a rigettare il Messia, nato, secondo la carne, dalla discendenza di Davide e da una donna vergine, tramite lo Spirito Santo, Maria concepì Gesù alla Parola che Dio pronuciò, infatti la Parola di Dio si fece carne in Maria, la vergine scelta dal popolo israelita (Gv 1:14; Lc.1:35).

Dio ha posto una netta divisione fra la stirpe del suo popolo e quella di satana, il serpente antico, come esiste contrasto tra giustizia e iniquità, tra luce e tenebre (2Cor.6:14), così non può esistere comunione tra le due discendenze.

Lo stesso termine di paragone, donna, è anche usato per indicare la similitudine con il residuo del popolo proveniente da tutte le tribù d’Israele, che sopravvivrà, perché protetto nel deserto, in un luogo sicuro per 1260 giorni, lontano dalla ferocia del serpente antico immedesimato dall’uomo spregevole, durante la grande tribolazione (Apoc.12:6). Inoltre tutto il libro del Cantico dei Cantici e dedicato a una donna che è lo stesso residuo del popolo ebreo, che terminata la guerra di Harmaghedon, Dio farà nuovi cieli e nuova terra e il residuo scelto entrerà e possederà la nuova Gerusalemme, trascorreranno mille anni al cospetto di Dio perché Egli abiterà con loro (Apoc.21:3) ed essi saranno suo popolo, vivendo in pace e in giustizia.
Dio usa tramite il profeta e apostolo Giovanni ancora l’espressione donna, riportata nel capitolo 17, ma questa volta viene impiegata per segnalare la generazione di satana, vestita di porpora e di scarlatto, adorna di oro e pietre preziose, con una coppa in mano piena di abominazioni, immondezza e fornicazioni.
Quest’ultima figura si riferisce a chi si è posto a sedere su un trono, inventando dogmi umani contrari all’Evangelo e dichiarandosi vicario infallibile, riconoscibile nelle chiese apostate ed idolatre del regno di satana.

Gesù non ha mai stabilito sulla terra alcun uomo che lo possa rappresentare degnamente e che sia a capo di un regno colmo di ricchezze; Gesù fu l’uomo più povero ed un umile servitore, pur essendo rivestito di tutta l’autorità (Mt.9:6) e potenza di Dio (in forma di Dio, Fil.2:6).

Altro termine assegnato alla donna è l’appellativo di meretrice, cioè colei che si prostituisce, adescatrice ed istigatrice a lasciare la vera adorazione a Dio per rivolgersi agli idoli. Da tenere presente che tutto quello che non appartiene a Dio, è del diavolo.
4) La grande Babilonia deriva dal nome dell’antica città di Babele che vuol dire confusione; lì, Dio confuse le lingue e sparse i suoi abitanti su tutta la faccia della terra. In seguito divenne Babilonia, la capitale più grande e più bella di quel tempo, sotto l’impero del re Nebukadnetsar. Era una città ben fortificata, bagnata dal fiume Eufrate che la attraversava, piena di ricchezze, fasto e potenza, ma anche di idoli (Is.21:9). Fu resa, per questo motivo, un ammasso di rovine (Ger.53:37), proprio come lo sarà la Babilonia di oggi, la quale sarà distrutta in un momento perché ha peccato contro l’Eterno DIO (Ger.50:14,23).  Babilonia si formò dopo la caduta dell’Impero Romano e rappresentata come una donna seduta sopra una bestia dalle sette teste e dieci corna (Apoc.17; Dan.7:7).

La donna, (analogia dell’impero religioso) è descritta: piena di nomi di bestemmia, madre delle meretrici e delle abominazioni e presenta le inequivocabili caratteristiche:

  1. vestita di porpora e di scarlatto;
  2. b) adorna di oro, pietre preziose e perle;
  3. c) con in mano una coppa d’oro piena di abominazioni e delle immondezze della sua fornicazione (Apoc.17:3,4);
  4. d) ebbra del sangue dei santi e dei martiri di Gesù (Apoc.17:6).

Ancora più chiara è la definizione in: “E la donna… è la grande città che regna sui re della terra”  (Apoc.17:18) e posta tra sette colli (Apoc.17:9), identificabile nell’unica Città in Roma.

5) Il dragone, nome attribuito all’angelo caduto Lucifero (Is.14), denominato Satana, serpente antico o diavolo (Ap 20:1-3; vedi Ez.28:12-19, per maggiore esposizione).

6) La bestia che sale dal mare. Rappresenta l’uomo politico che nascerà dall’impero cattolico romano (Apoc.13:1-10).

E’ anche raffigurato dal piccolo corno che sorge tra le dieci corna della quarta bestia terribile, esposta in Daniele (Dan.8:19). Esso rappresenta un sistema ecclesiastico, illustrato in Apocalisse 17 e 18 e descritto: “Stavo osservando le corna, quand’ecco in mezzo ad esse spuntò un altro piccolo corno, davanti al quale tre delle prime corna furono divelte; ed ecco in quel corno c’erano degli occhi simili a occhi di uomo e una bocca che proferiva grandi cose” (Dan.7:8). All’inizio dei 1260 giorni del regno della bestia, dell’uomo con lo spirito del dragone (Satana), saranno annullate e non esisteranno più le tre più grandi religioni monoteiste: cattolicesimo, ebraismo ed islamismo, perché saranno assoggettate alla bestia, che imporrà la sua autorità su tutti.

Egli è definito come: “… uomo spregevole, a cui non sarà conferita la dignità reale; verrà pacificamente ma si impadronirà del regno con intrighi” (cfr.Dan.11:21). Durante il suo regno, l’uomo forte (Is.28.2), che è la bestia, cioè l’uomo con lo spirito di Satana “Pianterà le tende del suo palazzo fra i mari e il glorioso monte santo; poi giungerà alla sua fine e nessuno gli verrà in aiuto” (Dan.11:45). Il suo dominio si estenderà dalle nazioni (mari) al monte Santo di Dio in Sion, arriverà ad essere il capo assoluto di tutti i regni della terra, la sua fine arriverà dopo soli tre anni e mezzo.

Il diavolo, il serpente antico, prenderà la mente umana e farà grandi distruzioni e devastazioni usando  il figlio della perdizione o (l’uomo del peccato 2Tes.2.3) sarà in parte debole come l’argilla, perché umano, ma allo stesso tempo forte come il ferro (Dan.2:33), perché sarà diretto dallo spirito di Satana. Alla fine, il corpo di quest’uomo spregevole alla fine sarà trafitto dalla spada della Parola, che uscirà dalla bocca di Cristo Gesù (Apoc.19:15,21); allora tutti i partecipanti alla guerra,  come i re,  capitani,  prodi,  cavalli e cavalieri,  uomini d’ogni sorta, liberi e schiavi, piccoli e grandi (Ap 19:18), saranno colpiti da una grande confusione e si uccideranno con la propria spada l’un l’altro (Zac.14:7; Ez.39:21; Aggeo 2:22). L’anima dell’uomo iniquo discenderà immediatamente nello stagno di fuoco ardente con zolfo (Apoc.19:20), insieme a quella del suo aiutante, chiamato falso profeta o anticristo. Lo spirito di  Satana, che è il dragone, verrà legato e gettato nell’abisso, che rimarrà per tutto il seguente periodo del millennio (Apoc.20:2); poi sarà sciolto, per breve tempo e sedurrà nuovamente tutti i popoli, di ogni nazione e lingua per condurli alla guerra di Gog-Magog. Prima che inizi il giudizio finale, egli sarà gettato nello stagno di fuoco, dove già sono la bestia ed il falso profeta (Apoc.20:10).

7) La bestia che sale dalla terra è l’anticristo chiamato anche falso profeta, nascerà dal popolo Israelita in Gerusalemme; molti confondono la prima bestia, proveniente dal mare ovvero dai popoli o dalle nazioni, con la seconda bestia, che viene dalla terra, da Gerusalemme e questa bestia è l’anticristo o falso profeta, mentre la prima è l’uomo che riceverà dal dragone o Satana il regno, la potenza e l’autorità (Ap 13:2). Non sarà il falso profeta o anticristo ad essere adorato, ma la prima bestia che sale dal mare (vedi Ap 17:15). L’anticristo o falso profeta sarà anch’egli guidato dallo spirito del dragone; egli farà grandi segni e prodigi bugiardi (2Tes 2:8),  fino a far scendere fuoco dal cielo in presenza degli uomini (Apoc.13:13). Assomiglierà all’Agnello (imiterà Gesù), ma parlerà come il dragone, farà in modo che tutti adorino il capo dell’esercito (l’uomo spregevole di Dan.11:21), tanto da suscitare, nell’immagine effigiata della prima bestia o scolpita in statua, uno spirito, tale da farla parlare.

Tutto il mondo dovrà adorare l’uomo con lo spirito di Satana, prendere il suo marchio o il numero del suo nome sulla mano o sulla fronte. L’anticristo ordinerà l’uccisione di chi non adora l’uomo con lo spirito di Satana o la sua immagine, come ai tempi del re di Babilonia (Dan.3:5,6) “…Vi prostriate per adorare l’immagine d’oro che il re Nebukadnetsar ha fatto erigere, chiunque non si prostrerà per adorare, sarà subito gettato in mezzo a una fornace di fuoco ardente“.

Il mondo sarà sotto il controllo di Satana, insieme alle gerarchie di spiriti demoniaci al suo seguito. Attraverso essi, Dio farà vendetta degli abitanti della terra per la loro disubbidienza, avendo rifiutato la salvezza offerta per mezzo di Gesù Cristo (2Tes 2:9-12; 2Ptr. 2:12)  .
In sintesi gli avvenimenti importanti:

Dal trono di Dio, dalla lode dei cherubini e dei ventiquattro anziani inizia la visione dell’apostolo delle cose che avverranno dopo il rapimento della chiesa, descritte in sequenza a più riprese, secondo tempi cadenzati da episodi, intervallate in due distinti modi: per il popolo d’Israele (le trombe) e per i popoli della grazia (i gentili) i sigilli.

Ad esempio, il messaggio rivolto ai non ebrei inizia dalla visione della gloria di Dio, che l’Apostolo ebbe all’inizio quando venne trasportato in cielo in spirito, fino ai sei sigilli; inizia per il popolo ebreo, dall’apertura del settimo sigillo in cui avviene la preparazione degli angeli per versare le piaghe del suono delle trombe.

Distruzione e desolazione della grande Babilonia, in dettaglio nei capitoli 17,18. La bestia con le dieci corna e sette teste, straordinariamente terribile con denti di ferro ed artigli di bronzo, che stritolava e calpestava il resto con i piedi, esposta nella visione del profeta Daniele (Dan.7:19), è la stessa bestia che sale dal mare, vista dall’apostolo Giovanni e descritta in Apoc.13, corrisponde a quella su cui siede la donna esposta in Apoc.17.

8) Le dieci corna rappresentano dieci capi senza regno, ma saranno investiti della carica insieme alla bestia per conferirle autorità e distruggeranno con un incendio la grande Babilonia.

9) Le sette teste. Il significato è specificato da: “le sette teste sono sette monti sui quali la donna siede, e sono anche sette re; cinque sono caduti, uno è, l’altro non è ancora venuto; e, quando verrà, dovrà durare poco”  (Apoc.17:9,10). Questi sovrani, dominati da spiriti satanici e rappresentati come teste, sono capi di imperi, dei quali: cinque sono già passati; uno è l’impero cattolico romano, identificato come la bestia (cfr.Dan.7:19), che durerà fino a quando sarà eliminato dai dieci re (o corna, Dan.7:20), per l’arrivo del figlio della perdizione, il settimo re (2Tes.2:3,4). Il settimo e ultimo re si proclamerà dio, mettendosi al posto di Dio per essere adorato, il suo regno è di 1260 giorni.

Si ingrandì fino a giungere all’esercito del cielo, fece cadere in terra parte dell’esercito e delle stelle e le calpestò. Si innalzò addirittura fino al capo dell’esercito, gli tolse il sacrificio continuo e il luogo del suo santuario fu abbattuto” (Dan.8:10,11). L’empio (la bestia) avrà il dominio assoluto: “Davanti a lui le straripanti forze saranno spazzate via e distrutte come pure il capo di un’alleanza” (Dan.11:22). Quest’uomo a cui sarà conferito da Satana regno, potenza e autorità si metterà contro i santi del popolo di Dio, non lo adoreranno ed egli li farà morire, essi saranno i martire della grande tribolazione (Dan11:32,33).

Terminato il periodo della Grazia, inizierà per Gerusalemme (Israele) un primo periodo di 1260 giorni, durante i quali Dio manderà a Gerusalemme i due profeti, chiamati ulivi o candelabri (Apoc.11:4). Essi profetizzeranno, invitando il popolo di Dio a ravvedersi. Nello stesso periodo ci saranno devastazioni e catastrofi. Un capo proveniente dal nord, rispetto a Israele, andrà contro le nazioni del sud, compreso Israele. Il profeta Daniele annuncia: “Ma colui che gli è venuto contro farà ciò che vorrà, e nessuno gli potrà resistere; egli si fermerà nel paese glorioso con la distruzione in suo potere” (Dan.11:16). Poi egli offrirà condizioni di pace con tutti, ritornerà poi nel suo paese e cadrà (vedi Dan.8;14; 11:14-19). Dopo di lui ci sarà un breve intervallo, in cui si fermeranno le guerre. Il profeta Daniele descrive cosa avverrà in questo breve tempo sulla terra, quando Gesù aprirà il settimo sigillo: “Al suo posto sorgerà uno che manderà un esattore di tributi per il paese che è la gloria del regno; in pochi giorni però sarà distrutto, ma non nell’ira o in battaglia” (Dan. 11:20). Nel cielo invece: “E quando egli aperse il settimo sigillo, si fece silenzio nel cielo per circa mezz’ora” (Apoc.8:1).

In questo spazio di tempo avverrà la preparazione degli angeli, che verseranno le piaghe delle trombe (Apoc.8 ed Ez.9). Le trombe saranno suonate dagli angeli, nei primi tre anni e mezzo, prima dell’inizio del regno satanico o della grande tribolazione. A partire dalla quinta tromba inizieranno i tre guai annunciati dall’angelo (Apoc.8:13); essi saranno riservati per il popolo di Dio, iniziando dalla casa di Dio (Gerusalemme; Ez.9:6).

In questo periodo subentrerà la bestia, il dittatore con lo spirito di Satana, insieme al falso profeta o anticristo, suo aiutante, per governare nei 1260 giorni restanti, periodo chiamato anche della grande tribolazione. Finito il tempo del loro dominio, gli spiriti del dragone, che è Satana, della bestia ovvero di colui che è stato diretto dallo spirito di Satana, insieme a quello del falso profeta (o anticristo) usciranno e raduneranno tutti gli uomini valorosi provenienti dal mondo intero. Essi, essendo sedotti, scenderanno con l’empio (la bestia che sale dal mare) e con l’anticristo (la bestia che sale dalla terra) nella valle di Giosafat o della Decisione (Gioele 3:12,14; Apoc.19), a combattere contro GESU’ (Apoc.17:14), IL RE DEI RE, IL SIGNORE DEI SIGNORI ed il suo esercito (la sposa) (Apoc.19:16,19-21).

Tutti verranno uccisi con la spada a doppio taglio della Parola di Dio che, prima era per la salvezza delle nazioni, mentre ora è per far vendetta e sopprimere gli empi “e dalla sua bocca usciva una spada acuta per colpire con essa le nazioni“. La spada è la Parola che Gesù pronuncerà e per opera dell’Eterno vi sarà in mezzo a loro una grande confusione; ognuno di loro volgerà la mano contro il suo vicino (Zac.14:13; Ez.38:21; Aggeo 2:22).

Dopo la vittoria di Gesù sulla bestia, sul falso profeta e su tutti coloro che li hanno seguiti, quando il dragone sarà legato e gettato nell’abisso per mille anni, il regno cambierà direzione: “Noi ti ringraziamo, o Signore, Dio Onnipotente, che sei, che eri e che hai da venire, perché hai preso in mano il tuo grande potere e ti sei messo a regnare” (cap.11:17). Inizierà il millennio per il residuo di Israele e di tutte le nazioni della terra (Zac.14:16).

Farò tornare dalla cattività il mio popolo Israele, ed essi ricostruiranno le città desolate e le abiteranno, pianteranno vigne e ne berranno il vino, coltiveranno giardini e ne mangeranno i frutti. Li pianterò sulla loro terra e non saranno mai più sradicati dal suolo che io ho dato loro, dice l’Eterno, il tuo Dio” (Amos 9:14,15).

Dio darà il regno e il trono di Davide (Israele) a Gesù, come profetizzato da Davide (1Cron.17:11), dai profeti (Slm.89:29) e dall’angelo Gabriele a Maria (Lc.1:33,35). Israele sarà servito da tutti i regni della terra (Is.60:12), abiteranno nella nuova Gerusalemme o campo dei santi (Apoc.20:9) per mille anni, adoreranno l’Eterno, come nella Legge di Mosè (in Ez. dal cap.40 al 48, sono specificati i compiti, dai sacerdoti al popolo, nel nuovo tempio). La Chiesa o Sposa di Cristo, che sarà rapita all’apertura del primo sigillo, regnerà anch’essa mille anni sulla terra, nella santa e diletta città (Apoc.20:9), la nuova Gerusalemme, che scenderà dal cielo presso Dio (Apoc.21:2).
Prima di accennare alla fine riservata al falso profeta e alla bestia, entrambi uomini iniqui, dobbiamo precisare un concetto importante.

L’essere umano è composto da corpo, anima immortale e spirito, come specificato in “Or il Dio della pace vi santifichi egli stesso completamente; e l’intero vostro spirito, anima e corpo siano conservati irreprensibili per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo” (1Tes.5:23; Is.26:9).

Quindi alla bestia ed al falso profeta avverrà che il loro corpo sarà trafitto con la spada della Parola, che Gesù avrà nella sua bocca. Tutti gli eserciti, che scenderanno a combattere contro l’agnello (Gesù) e il suo esercito, cadranno, si uccideranno l’un l’altro con la spada o con la lancia, che avranno con sé: “Io chiamerò contro di lui la spada su tutti i miei monti, dice il Signore, l’Eterno, la spada di ognuno si volgerà contro il proprio fratello” (Ez.38:21; Is.19:2; Zac.14.13).

Nel giorno della retribuzione dell’Eterno (Is.66:6), chiamato anche il giorno dell’ira dell’Eterno, Dio metterà fine all’empio, togliendolo da tutta la terra. Sarà un giorno di tenebre (Amos 8:9), perché tutte le nazioni della terra saranno distrutte in Israele, nella valle di Giosafat (Gioele 3), nella battaglia di Armagheddon (Apoc.16:16). Popoli e nazioni di lingue diverse andranno contro Gerusalemme e periranno tutti, uccisi di spada, perché non sapranno che sarà Gesù a combattere con l’arma della Parola di Dio. La profezia è rivolta all’uomo, che opererà con lo spirito di Satana (Apoc.13) annunciando che, morirà come un qualsiasi altro uomo, incirconciso e pieno di orgoglio, anche se si metterà al posto di Dio, sarà trafitto dalla spada come tutto il suo esercito, “Continuerai tu a dire: -Io sono un dio-, davanti a chi ti ucciderà? Ma sarai un uomo e non un dio nelle mani di chi ti trafiggerà” (Ez.28:9).

Le anime dei due uomini, uno chiamato spregevole (Dan.11:21) e l’altro detto falso profeta od anticristo, saranno gettate vive nello stagno di fuoco, che arde con zolfo per l’eternità (Apoc.19:20).
Lo spirito, che è il dragone, il serpente antico o Satana, sarà preso, legato e rinchiuso nell’abisso per mille anni. Dopo il millennio sarà sciolto per un breve tempo e sarà vinto per sempre nell’ultima guerra di Gog e Magog. Infine sarà gettato nello stagno di fuoco e di zolfo nei secoli, dove già si troverà la bestia e il falso profeta (Apoc.20:10).

La Gerusalemme terrena sarà abitata dal residuo d’Israele, scampati (Apoc.12:14) e nutriti per tre anni e mezzo lontani dal serpente per tutto il regno di Satana i260 giorni. Alla fine della grande guerra di Armagheddon, il residuo entrerà in Israele, crescerà in numero e in prosperità, sarà benedetta da Dio in ogni cosa che farà (Gioele 2:18,27; Amos 9:14), come disposto: “Ma voi sarete chiamati -Sacerdoti dell’Eterno- e sarete chiamati -Ministri del nostro Dio-. Voi godrete le ricchezze delle nazioni, e la loro gloria passerà a voi“; (Is.61:6; 61:4:11).

Al residuo che vivrà per entrare nel millennio è dedicato il libro del Cantico dei Cantici.

La Gerusalemme celeste, città diletta, popolata da coloro che sono stati trovati degni di appartenere alla Sposa o Chiesa di Cristo, da Lui “rapiti” nelle nuvole, ed anche da quelli che, durante la grande tribolazione appartenenti alla casa di Israele, non hanno preso il marchio, né il nome della bestia o il numero del suo nome e non hanno adorato la sua immagine. Questi ultimi saranno i martiri della grande tribolazione (Apoc.7:14) e torneranno in vita nella prima risurrezione: “…e vidi le anime di coloro che erano stati decapitati per la testimonianza di Gesù e per la parola di Dio, e che non avevano adorato la bestia né la sua immagine e non avevano preso il suo marchio sulla loro fronte e sulla loro mano. Costoro tornarono in vita e regnarono con Cristo mille anni. Ma il resto dei morti non tornò in vita finché furono compiuti i mille anni. Questa è la prima risurrezione…, ma essi saranno sacerdoti di Dio e di Cristo…” (Apoc.20:4-6). Da non confondere con il rapimento della Chiesa, come tanti pensano, perché il nostro radunamento con Cristo avverrà prima che sia manifestato l’uomo del peccato, il figlio della perdizione, l’avversario e sia tolto di mezzo lo Spirito Santo, che lo ritiene al presente (2Tes.2:3, 6-8).

Quindi durante l’ultima settimana di Daniele (o sette anni), la Chiesa o Sposa è già con Cristo, perché sarà rapita nelle nuvole all’inizio di tale periodo, con l’apertura del primo sigillo (Ap 6:2), perciò essa non sarà presente sulla terra durante la grande tribolazione ed il regno dell’empio. La Chiesa sarà nella città santa e celeste, perché ” …scendeva dal cielo da presso Dio” (Ap 21:2,10), dove gli abitanti avranno un corpo trasformato e conforme al corpo della sua gloria (Fil.3:21).

Dopo i mille anni satana sarà sciolto ed uscirà per sedurre le nazioni, che per un millennio non hanno conosciuto le sue astuzie. Saranno radunati per l’ultima guerra di Gog e Magog, dove Gog è il nome attribuito a satana in quel tempo (Ez.38:18), mentre con Magog sono indicate tutte le nazioni che scenderanno a combattere (Ez.38:2; 39:6). Il loro numero sarà come la rena del mare, intenti a distruggere il campo dei santi ovvero la nuova Gerusalemme terrena e la diletta città (Gerusalemme celeste), ma scenderà fuoco dal cielo mandato da Dio e li divorerà tutti (Apoc.20:7,10). Il diavolo sarà gettato nello stagno di fuoco e zolfo nei secoli dei secoli. In Isaia sono descritti i particolari: “lo Sceol di sotto è in agitazione per te, per farsi incontro al tuo arrivo; esso risveglia gli spiriti dei trapassati, tutti i principi della terra; ha fatto alzare dai loro troni tutti i re delle nazioni. Tutti prendono la parola per dirti: -Anche tu sei diventato debole come noi e sei divenuto simile a noi-“; (Is.14:9).

L’ultima resurrezione, si concluderà con il giudizio finale in base alle cose scritte nei libri e secondo le opere di ciascuno (Ap 20:10-25).

Riflessione. Amica, amico, sorella, fratello, qual è la tua condizione oggi?

Se non ti fossi ancora staccato dalle opere del diavolo, se ti stesse ingannando, facendoti credere che tutto ti è permesso, che Dio sarà misericordioso, perdonando tutte le tue colpe quando sarai davanti al suo trono, dopo la tua morte fisica, non credergli, perché le Sacre Scritture confermano il contrario, Dio allora sarà in veste di Supremo giudice. Leggi e studia l’Apocalisse e tutte le profezie per conoscere le cose future e le promesse, chiedi a Dio che ti faccia rendere conto dell’errore grave che stai commettendo, non accettando la vita eterna offerta da Gesù e ravvederti dai tuoi peccati.

Ricordati che senza santificazione, nessuno vedrà il Signore (Ebr.12:14; 2Tes.2:13; 1Tes.4:7), la tua vita deve essere condotta in maniera pura, irreprensibile (1Tes.5:23). Non illuderti di continuare la tua vita nelle cose mondane ed essere salvato, oggi è il tempo della grazia, non ci sarà un domani. Se Dio ti chiamasse adesso per rendere conto della vita che hai vissuto, del tempo che hai trascorso in divertimenti o piaceri, davanti al televisore, nei cinema, nelle discoteche, inebriandoti, drogandoti o solo oziando, cercando il proprio interesse, senza portare frutto a Dio, sarebbe allora irrimediabilmente vergognoso ed indegno presentarsi al suo cospetto, perché nessuna giustificazione reggerà, non puoi essere cittadino della terra e del cielo, servendo così due padroni (Mt.6:24).

Egli presto verrà e ti sradicherà da questa terra dei viventi (Slm.52:5), togliendoti tutto quello che ti ha permesso di avere e ti ha donato, compreso la vita, non avrai più tempo per il ravvedimento e pentimento, restando in attesa del giudizio. Ricordati del tuo Creatore, colui che ha mandato il suo Unigenito Figlio per dare la vita eterna a tutti coloro che credono in lui e ti chiede che tu sia santo come lui è Santo.

Perciò allontanati dalle cose del mondo e segui Cristo, riconoscilo come tuo Salvatore e Signore attingendo da lui dell’acqua della Vita ed avrai il diritto di diventare figlio di Dio (Gv.1:12) e, come figlio, erediterai tutte le sue ricchezze (Rom.8:17).

Dio ti benedica e ti conservi per la vita eterna, mediante la fede in Gesù.