Capitolo 19.

Avviene una grande festa nel cielo, dove una grande folla esclamava: “Egli ha infatti giudicato la grande meretrice che ha corrotto la terra con la sua fornicazione, e ha vendicato il sangue dei suoi servi sparso dalla sua mano” (v.2).

Grande è la gioia dei quattro esseri viventi e dei ventiquattro anziani, perché è arrivato il momento di preparare le nozze dell’Agnello.

Una voce come quella di una moltitudine (la sposa di Cristo) esultava “Alleluia, perché il Signore nostro Dio, l’Onnipotente, ha iniziato a regnare” (v.6).

Il profeta esprime: “Allora i cieli, la terra e tutto ciò che è in essi esulteranno su Babilonia, perché i devastatori verranno contro di lei dal nord – dice l’Eterno” (Ger.51:48). Notiamo come esulteranno, sia la Chiesa che è nel cielo e quelli che sono sulla terra, ovvero Israele, il residuo santo, che Dio preserverà per entrare nel millennio (Ap.12:6). Si rallegreranno per la vendetta che Dio ha riservato a Babilonia.

Sono giunte le nozze dell’Agnello (Gesù); la sua sposa (la Chiesa) si è preparata e le è stato dato da indossare il vestito di lino finissimo, puro e risplendente, “…poiché il lino finissimo sono le opere giuste dei santi“; (Apoc.19:7). Questa è la festa di tutti coloro che avranno lavato le loro vesti nel sangue dell’Agnello e, come il Signore, hanno vinto, come confermato dalle parole conclusive di ogni messaggio nelle sette lettere indirizzate alle chiese con “A chi vince io darò…”. E’ arrivato il tempo che la Chiesa fedele, santa, irreprensibile e senza macchia (Ef. 5:27)  riceva il suo premio, perciò “Rallegriamoci, giubiliamo e diamo a lui la gloria, perché sono giunte le nozze dell’Agnello e la sua sposa si è preparata” (v.7). La sposa regnerà con il suo Sposo; i fedeli vittoriosi parteciperanno alle nozze dell’Agnello, riceveranno la corona di gloria e saranno beati, perché resteranno con il Signore per l’eternità.

Avverrà la grande guerra in Armagheddon e Gesù, insieme al suo esercito (la sposa), combatterà.  Il Fedele e Verace apparirà nel cielo  per giudicare e guerreggiare con giustizia (At.17:31)  su tutti gli empi della terra, che sono stati sedotti dalla bestia (l’uomo con lo spirito di Satana o dragone) e dal falso profeta. Gesù apparirà con la veste intrisa del sangue di coloro che saranno uccisi con la spada (Is.63:1-6). La spada non è simbolica (Ez.38:21; Zac.14:13; Aggeo 2:22)), ma sarà proprio con quest’arma, che dovranno morire, perché il loro sangue dovrà scorrere per 1600 stadi sulla terra (Ap.14:20; Is.63:3). Sarà una morte atroce per coloro che avranno seguito ed adorato la bestia. Il profeta Gioele, a riguardo, invita a fabbricare spade e lance dagli strumenti di lavoro: “Proclamate questo fra le nazioni: -Preparate la guerra, fate risvegliare gli uomini valorosi, si avvicinino, salgano tutti gli uomini di guerra! Forgiate spade con i vostri vomeri e lance con le vostre falci. Il debole dica: -Sono forte!” (Gioele 3:9-11).

Infatti è attestato, dal verso 11 al 21, che Gesù “…il Fedele e il Verace; ed egli giudica e guerreggia con giustizia. … era vestito di una veste intrisa nel sangue, e il suo nome si chiama – La Parola di Dio – e gli eserciti che sono nel cielo lo seguivano su cavalli bianchi, vestiti di lino finissimo, bianco e puro“; (v. 11 al 14). Tutti gli empi moriranno con la spada, al soffio della bocca di Gesù (2Tes.2:8). Al comando della sua Parola, che Gesù ordinerà, tutti i malvagi si uccideranno a vicenda. La spada che Gesù ha nella sua bocca è la Parola di Dio. Il profeta Isaia annuncia: “Il tino l’ho pigiato da solo e dei popoli nessuno è stato con me…” (Is.63:3). Un altro profeta annuncia che tutto avverrà, non per forza, né per potenza umana, ma tramite lo Spirito di Dio (Zac.4:6). La sposa, l’esercito celeste, seguirà Gesù su dei cavalli che, in analogia, indicano la vittoria, “Abbiano nella loro bocca le lodi di Dio e nella loro mano una spada a due tagli” (Sal.149:69.

Capitolo 20.

Poi vidi dei troni, e a quelli che vi sedettero fu dato la potestà di giudicare; e vidi le anime di coloro che erano stati decapitati per la testimonianza di Gesù e per la parola di Dio e che non avevano adorato la bestia né la sua immagine e non avevano preso il suo marchio sulla loro fronte e sulla loro mano. Costoro tornarono in vita e regnarono con Cristo per mille anni” (Ap.20:4).
Essa è rappresentata, come abbiamo accennato, dalla “mietitura” (Apoc.14:15) composta da quelli che, durante la grande tribolazione, appartenenti al popolo d’Israele, riconosceranno Cristo come il Messia e lo accetteranno come Salvatore.
Essi saranno quelli che avranno sapienza (Dan.11:35). Essi saranno uccisi per la loro testimonianza e risusciteranno nella prima risurrezione per stare con Cristo nel millennio, come attestato da: “Beato e santo è colui che ha parte alla prima risurrezione. Su di loro non ha potestà la seconda morte (la condanna eterna), ma essi saranno sacerdoti di Dio e di Cristo e regneranno con lui mille anni” (v.6).
Il profeta dichiara, nei riguardi del residuo che entrerà per abitare la nuova Gerusalemme terrena, “Ma voi sarete chiamati – sacerdoti dell’Eterno – e sarete chiamati – ministri del nostro Dio -. Voi godrete le ricchezze delle nazioni, e la loro gloria passerà a voi” (Is.61:6).
Israele è l’eredità dell’Eterno (Is.19:25); “L’Eterno…ha cacciato via il tuo nemico. Il re d’Israele, l’Eterno, è in mezzo a te, non avrai più da temere alcun male” (Sof.3:15). Israele vivrà nella sua terra per mille anni e dimorerà in pace ed in sicurezza: “Il mio popolo abiterà in una dimora di pace, in abitazioni sicure e in quieti luoghi di riposo” (Is.32.18).

Dio porterà al massimo il suo splendore. Israele sarà la nazione più ricca della terra, perché tutte le ricchezze dei popoli affluiranno in Gerusalemme (Aggeo 2:7; Is.61:6), perciò quando satana sarà sciolto, desidererà possedere le sue ricchezze e quindi concepirà un malvagio disegno (Ez.38:10).
E quando quei mille anni saranno compiuti, Satana sarà sciolto dalla sua prigione e uscirà per sedurre le nazioni che sono ai quattro angoli della terra…”. Si terrà così l’ultima guerra chiamata con il nome di Gog e Magog.

Il nome di Gog è dato al dragone (ex angelo Lucifero) e Magog è il paese da dove verrà accompagnato da molti popoli;”Ma avverrà in quel giorno, nel giorno in cui Gog verrà contro la terra d’Israele-, dice il Signore, l’Eterno, -che il mio furore mi salirà alle narici” (Ez.38:18). Ancora per l’ultima volta, Dio annienterà colui che introdusse il peccato nel mondo, innalzandosi nel suo orgoglio, desiderando di mettersi al posto di Dio. Per questo sarà condannato ad essere rinchiuso negli abissi, insieme ai suoi angeli (Apoc.19:3; 20:10).
L’ultima sua seduzione avrà luogo al termine dei mille anni di segregazione, quando andrà per tutto il mondo e radunerà tutti in gran numero, come la sabbia del mare, da ogni parte per circondare il campo dei santi e la diletta città.

Il campo dei santi è riferito alla Gerusalemme terrena, abitata dal popolo d’Israele, che prospererà grandemente nella pace del millennio.
La loro discendenza sarà nota fra le nazioni e la loro progenie fra i popoli; tutti quelli che li vedranno li riconosceranno, perché essi sono una discendenza benedetta dall’Eterno” (Is.61:9). Come constatiamo, al nemico (colui che desiderò porsi al posto di Dio) questo non è gradito. Dio si è scelto un popolo, lo ha benedetto e darà loro la ricompensa della fedeltà, ricolmandoli di ricchezze e facendoli abitare in un luogo dilettevole, perché stabilì un patto con Abramo, con Isacco e con Giacobbe (Gen.17:7; Es.2:24).

E’ riportata la strategia dell’avversario: “…Io salirò contro questo paese di villaggi senza mura, andrò contro gente tranquilla che abita al sicuro, che dimora tutta in luoghi senza mura e non ha né sbarre né porte, per saccheggiare e fare bottino, per stendere la tua mano contro luoghi devastati ora ripopolati e contro un popolo raccolto fra le nazioni, che si è procurato bestiame e ricchezze e dimora sulle alture del paese” (Ez.38:11,12). Questo verso identifica Gerusalemme, che sarà devastata dalle grandi guerre, che si concluderanno con la battaglia di Armagheddon. Sarà quindi una città ricostruita (Is.60:10), senza mura e senza porte, abitata dal popolo di Dio, riunitosi da tutte le nazioni.

Tutte le ricchezze arriveranno in Gerusalemme (Is.61:6; Michea 4:13), che attireranno l’interesse dell’ex angelo cherubino, essendo stato il motivo del suo orgoglio e la causa del suo peccato. Infatti, fu circondato da grandi tesori quando era nell’Eden (Ez.28:13); poi, con la sua astuzia ingannatrice, riuscì a conquistare le ricchezze del mondo per la disubbidienza di Adamo (Lc.4:6). Quando egli sarà sciolto dopo il millennio, naturalmente desidererà tutti i beni di Israele, perciò andrà con tutto il suo esercito contro il campo dei santi (Gerusalemme abitata dagli uomini) e la diletta città (Gerusalemme abitata dalla Chiesa di Cristo e dai martiri). Quando tutti saranno schierati, allora il fuoco mandato da Dio scenderà dal cielo e li divorerà (Apoc.20:9;).

Il diavolo, che li avrà convinti, sarà gettato nello stagno di fuoco e di zolfo, dove sono già la bestia ed il falso profeta; lì saranno tormentati giorno e notte, nei secoli dei secoli.
Satana sarà sconfitto per sempre.

Giudizio finale – (Capitolo 20).

Ultima risurrezione e giudizio dei morti, piccoli e grandi.

“E il mare restituì i morti che erano in esso, la morte e l’Ades restituirono i morti che erano in loro, ed essi furono giudicati, ciascuno secondo le sue opere. Poi la morte e l’Ades furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la morte seconda” (v.14). Tutti saranno giudicati secondo le loro opere, come tutti coloro che misero in pratica la legge di Mosè fino a Cristo; ci saranno dei salvati, cioè quelli che si troveranno scritti nel libro della vita, che non passeranno per la morte seconda.

“perché il fine della legge è Cristo, per la giustificazione di ognuno che crede…” (Rom.10:4). Quelli che non hanno accettato la Grazia di Cristo (Ebr.10:2), offerta tramite il sacrificio della croce, saranno giudicati e condannati. Gesù comunicò molte volte, a coloro che non credevano, la loro condanna: “…come sfuggirete al giudizio della Geenna?” (Mt.23:33) e “affinché siano giudicati tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma si sono compiaciuti nella malvagità!” (2Tes.2:12).

Il mare, la Morte e l’Ades restituirono i loro morti; essi staranno tutti davanti al trono di Dio per essere giudicati, come riportato: “E vidi i morti, grandi e piccoli, che stavano ritti davanti a Dio, e i libri furono aperti; e fu aperto un altro libro, che è il libro della vita; e i morti furono giudicati in base alle cose scritte nei libri, secondo le loro opere” (Apoc.20:12; Is.66:18).

Riepiloghiamo, prima del millennio risusciteranno tutti i martiri del popolo di Dio, a partire dalla Legge. In questa prima risurrezione saranno presenti le anime dei martiri che, all’apertura del quinto sigillo, chiedono vendetta del loro sangue sugli abitanti della terra (Apoc. 6:9-11) e anche di quelli che saranno uccisi durante il regno della bestia, detto della grande tribolazione (Dan.11:35). Questa sarà la prima resurrezione. Tutti gli altri invece risusciteranno alla fine del millennio, per essere giudicati: “Ma il resto dei morti non tornò in vita finché furono compiuti i mille anni…” (v.5).

Ricordiamo, in questo evento: la Sposa o Chiesa di Cristo è già stata rapita, prima dell’inizio dell‘ultima settimana di Daniele (o sette anni) per Israele, ossia prima che il re del nord andrà contro il sud con la distruzione in suo potere (Dan.15,16). La Chiesa e lo Spirito Santo saranno tolti insieme dalla terra, all’apertura del primo sigillo. Con l’apertura del secondo sigillo la pace sarà tolta dalla terra.

Al rapimento della Chiesa, tutti i fedeli, ancora viventi, saranno trasformati e non precederanno quelli morti, che risusciteranno per primi, ad incontrare il Signore e stare sempre con Lui (1Tes.4:15,17).

Nella prima risurrezione, al contrario, non ci sarà alcun vivente, perché tutti saranno stati uccisi per la testimonianza della Parola di Dio. Tutto avverrà durante la battaglia di Armagheddon, dove sarà eseguita la vendemmia (morte) degli iniqui e la mietitura (risurrezione) dei martiri ebrei (Ap.14:14,20; 20:4).

Il rimanente sarà composto da coloro che sono stati infedeli a Dio, dalla prima generazione dell’uomo, sotto il periodo della Legge, fino all’ultimo uomo vivente, nel tempo della Grazia, a cui si aggiungeranno i partecipanti alle grandi guerre chiamate di Armagheddon e di Gog – Magog.

All’ultima risurrezione finirà l’esistenza dell’uomo sulla terra; avverrà il giudizio universale, dove ognuno riceverà la sentenza secondo le proprie opere e “…se qualcuno non fu trovato scritto nel libro della vita, fu gettato nello stagno di fuoco“,
Poi la morte e l’Ades furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la morte seconda” (Apoc.20:14,15).

Ricordiamo nuovamente che le profezie non sono descritte seguendo la successione logica degli avvenimenti, ma uno stesso capitolo può presentare più eventi e, per questo motivo, molti pensano che Dio farà nuovi cieli e nuova terra dopo il giudizio universale. In realtà, la profezia annuncia che Dio distruggerà col fuoco e farà tutto nuovo, prima che inizi il millennio, perché deve togliere il peccato che grava ancora sulla terra, da quando Adamo disubbidì e Dio allora la maledisse. Quando la maledizione sarà tolta, la terra sarà benedetta, abitata da un popolo santo (Slm.112:2), produrrà frutto in abbondanza (Ez.47:12) e non ci sarà più il peccato.

Prima che inizi il millennio, Dio farà nuovi cieli e nuova terra (Is.65:17; 66:22), estinguerà e purificherà col fuoco il peccato che pesa sulla terra, come il profeta informa: “Tutto l’esercito del cielo si dissolverà, i cieli si arrotoleranno come un libro, ma tutto il loro esercito cadrà, come cade la foglia dalla vite, come cade un frutto appassito dal fico” (Is.34:4; 51:6). Mentre Dio farà tutto questo, teniamo presente che sulla terra ci saranno ancora degli uomini viventi, il residuo del suo popolo e il residuo delle nazioni. Meravigliosa sarà la protezione di Dio, che con la sua mano preserverà il residuo ebreo, mentre creerà i cieli e la terra nuovamente, “Io ho posto le mie parole nella tua bocca e ti ho coperto con l’ombra della mia mano per stabilire i cieli e mettere le fondamenta della terra, e per dire a Sion: “Tu sei il mio popolo” (Is.51:16). Non accadrà alcun male, neanche al residuo delle nazioni, perché essi rimarranno nascosti nelle rocce, durante la nuova creazione, come abbiamo già visto in precedenza.

(continua)