Capitolo 16.

Inizio del regno satanico.

Durante il dominio dell’uomo perverso e diabolico saranno versate sul mondo intero i flagelli delle sette coppe: “Allora udii dal tempio una gran voce che diceva ai sette angeli: -Andate e versate sulla terra le sette coppe dell’ira di Dio-.

Il primo andò e versò la sua coppa sulla terra; e un’ulcera maligna e dolorosa colpì gli uomini che avevano il marchio della bestia e che adoravano la sua immagine” (v.1,2).

Si avvererà così la profezia dell’apostolo Pietro: “Infatti è giunto il tempo in cui il giudizio deve cominciare dalla casa di Dio; e se comincia prima da noi, quale sarà la fine di quelli che non ubbidiscono al vangelo di Dio?” (1Ptr.4:17). Dio inizierà a punire per prima l’iniquità in Israele, ovvero castigherà tutti quelli che hanno rifiutato di ravvedersi dai loro peccati e che avranno adorato l’uomo iniquo e avranno preso il suo marchio.

Il secondo e il terzo angelo verseranno le loro coppe.

Quando la piaga della seconda coppa sarà gettata sul mare; esso diventerà sangue, come fosse coagulato, in modo tale che tutti gli esseri viventi, contenuti in esso, moriranno.

Il terzo angelo verserà la sua coppa sui fiumi e sulle sorgenti delle acque, che anch’esse diventeranno sangue. Allora l’angelo delle acque proclamerà: “Sei giusto, tu che sei e che eri, tu, il Santo, per aver così giudicato. Essi infatti hanno versato il sangue dei santi e dei profeti, e tu hai dato loro sangue da bere; è quello che meritano” (v.5,6).

La Parola di Dio si avvererà in ogni sua parte, “…poiché è cosa giusta, da parte di Dio, rendere afflizione a coloro che vi affliggono” (2Tes.1:6). I giudizi di Dio Onnipotente sono giusti e perfetti. Niente passerà senza che si avveri, perché Gesù assicurò: “Finché il cielo e la terra non passeranno, neppure un iota o un solo apice della legge passerà, prima che tutto sia adempiuto” (Mt.5:18; Dan.9:24).

Poi il quarto angelo versò la sua coppa sul sole; e gli fu dato di bruciare gli uomini con il fuoco.  E gli uomini furono bruciati dal gran calore; e bestemmiarono il nome di Dio che ha il potere su questi flagelli, e non si ravvidero per dargli gloria” (v.8,9).

Quest’estate molti si lamentavano solo perché ha fatto molto caldo e il sole scaldava forte con temperature oltre i 40 gradi celsius, ma nessuno si è ravveduto, perciò immaginiamo come sarà quando il sole brucerà così forte per il gran calore prodotto dalla coppa versata dall’angelo sul sole.

Poi il quinto angelo versò la sua coppa sul trono della bestia. Il suo regno fu avvolto dalle tenebre. Gli uomini si mordevano la lingua per il dolore” (v.10). Il trono della bestia sarà il luogo dove l’uomo bestia costruirà la sua sede e la nazione sarà piena di tenebre e ulcere dolorose, da cui “…non si ravvidero dalle loro opere” (v.11).

“Poi il sesto angelo versò la sua coppa sul gran fiume Eufrate, e le sue acque si prosciugarono perché fosse preparata la via ai re che vengono dall’Oriente” (v.12). Con la sesta coppa versata, si asciugherà il fiume Eufrate per far passare tutti i popoli, che verranno da oriente per andare contro Gerusalemme, per farle guerra. Infatti, al termine del regno satanico dei 1260 giorni, i tre spiriti immondi: del dragone (Satana), della bestia, ovvero dell‘uomo, che riceverà il regno, potere e autorità (Ap.13:2) e anche quello del falso profeta o anticristo, usciranno per andare a sedurre, compiendo segni miracolosi, tutte le nazioni della terra e radunarle alla guerra nella valle di Giosafat (Gioele 3:12) “E radunarono i re nel luogo che in ebraico si chiama Armagheddon” (v.16).

Proprio in quel giorno, Gesù apparirà nel cielo, all’improvviso, come un ladro di notte, insieme agli eletti e fedeli (Ap.17:14; 19:14). Tutti gli empi saranno allora uccisi con la loro stessa spada (Zac.14:13), mentre i santi, che appariranno nel cielo, insieme a Gesù, saranno dichiarati beati, perché essi hanno vegliato. Essi hanno custodito le loro vesti e non hanno camminato nella vergogna della nudità spirituale, ma si sono attenuti alla verità.

Tutto avverrà in un solo giorno, come il profeta Zaccaria rivela: “Sarà un giorno unico, che è conosciuto dall’Eterno; non sarà né giorno né notte, ma verso sera vi sarà luce” (Zac.14:7) e confermato da Gesù: “Quanto poi a quel giorno e a quell’ora, nessuno li conosce, neppure gli angeli dei cieli, ma soltanto il Padre mio” (Mt.24:36).

Infatti, in questo unico giorno anche “…il settimo angelo versò la sua coppa nell’aria; e dal tempio uscì una gran voce proveniente dal trono, che diceva: -È fatto-” (v.17), “Ogni cosa è compiuta” (Ap.21:6).   Con la settima coppa, che l’angelo verserà nell’aria, si compiranno tutte le settanta settimane date da Dio al popolo israelita (Dan.9:24).

Facciamo attenzione a tutti gli eventi descritti di seguito dal profeta Giovanni.

E ci furono lampi, voci, tuoni e un terremoto così forte che da quando l’uomo è sulla terra non se n’è avuto uno altrettanto disastroso.  La grande città si divise in tre parti e le città delle nazioni crollarono, e Dio si ricordò di Babilonia la grande per darle la coppa del vino della sua ira ardente. Ogni isola scomparve e i monti non furono più trovati. E cadde dal cielo sugli uomini una grandine enorme, con chicchi del peso di circa un talento; gli uomini bestemmiarono Dio a causa della grandine; perché era un terribile flagello” (v.18-21).

La grande città è Gerusalemme, che sarà divisa in tre parti, mentre tutte le città delle nazioni, in analogia isole, cadranno e scompariranno insieme ai monti.

Dio distruggerà questi cieli e questa terra (Ap.6:12-14; Ebr.1:10,11) per ricreare poi tutto nuovo (Sal 102:24,25), come confermato: “Poiché ecco, io creo nuovi cieli e nuova terra, e le cose di prima non si ricorderanno più e non verranno più in mente” (Is.65:17; 66:22; 2Ptr.3:13).

Capitolo 17.

Ricordiamo sempre che le profezie sono presentate sotto forma di parabole, similitudini ed enigmi (Sal.49:4; Prv.1:6; Ez.17:2), perché non è dato a tutti il comprendere (Mt.13:11). Infatti Gesù confermò che: “Perciò io parlo loro in parabole, perché vedendo non vedano, e udendo non odano né comprendano” (Mt.13:13).

Il profeta  e apostolo Giovanni, rivela ciò che vide: “Poi uno dei sette angeli che avevano le sette coppe venne e mi disse: -Vieni, io ti mostrerò il giudizio della grande meretrice, che siede sopra molte acque” (v.1).

In questa visione l’apostolo fu trasportato in spirito nel deserto, indicando il futuro stato di Babilonia, dove ora ci sono i lussuosi palazzi. Dopo il giudizio di Dio “…le sue case saranno piene di gufi, vi dimoreranno gli struzzi, vi danzeranno i satiri” (Is.13:21).  Babilonia è indicata come una donna prostituta, che siede su molte acque, ovvero regna su molti popoli e nazioni (v.15). Infatti, tutti i regnanti  e gli abitanti del mondo sono stati da lei indotti a fornicare, vale a dire ad adorare idoli di ogni specie, divenendo come ubriachi, che non sanno quello che stanno facendo.

Al profeta fu mostrata in analogia una donna (il papa) seduta sopra una bestia (satana o dragone, vedi Ap.13:1-10). La bestia che ha sedotto il mondo è satana, che darà regno e grande autorità ad un uomo, fino alla fine. Il suo parlare sarà blasfemo.

La bestia avrà sette teste e dieci corna, come descritta anche dal profeta Daniele (Dan.7:7,20,24).

La donna era vestita di porpora e di scarlatto, adorna d’oro, di pietre preziose e di perle. In mano aveva un calice d’oro pieno di abominazioni e delle immondezze della sua prostituzione.  Sulla fronte aveva scritto un nome, un mistero: Babilonia la Grande, la Madre delle prostitute e delle abominazioni della terra” (v.4,5).

Babilonia, la grande meretrice, si è macchiata in tutto il suo regno del sangue dei martiri di Gesù e il profeta, vedendola, si sorprese, ma l’angelo gli disse di non meravigliarsi, perché gli spiegava ogni cosa riguardo alla donna e alla bestia: “La bestia che hai vista era, e non è; essa deve salire dall’abisso e andare in perdizione”.

La bestia era, vale a dire che ha regnato nel Vaticano, ma durante l’ultimo regno non ci sarà più, perché satana, appena prenderà il controllo e inizierà a regnare, comanderà ai suoi dei dieci re (dieci corna) di distruggere il regno di Babilonia. Infatti,  “non è” significa che anche l’ultimo regno, quello satanico, terminerà dopo 1260 giorni, perciò, per mille anni, non sarà più, perché satana sarà legato e gettato nell’abisso da Gesù,  (vedi Ap.20:1-3). Sarà poi sciolto, salirà dall’abisso per un brevissimo tempo e sedurrà per l’ultima volta. Subito dopo andrà in perdizione, perché sarà gettato definitivamente nello stagno di fuoco e zolfo (Ap.20:10).

Durante i 1260 giorni del suo regno, tutti gli abitanti del mondo, che non hanno il loro nome scritto nel libro della vita, si sbalordiranno nel vedere i miracoli e prodigi, fatti dal falso profeta. Da tener presente che tutti questi segni e prodigi saranno bugiardi (2Tes.2:9), perché accadranno per la potenza del dragone o satana. Infatti, è determinato che: “Gli abitanti della terra, il cui nome non è stato scritto nel libro della vita fin dalla fondazione del mondo, si meraviglieranno vedendo la bestia perché era, e non è, e verrà di nuovo” (v. 8). Come abbiamo già notato, il regno cattolico finirà all’inizio degli ultimi tre anni e mezzo, quindi, durante la tribolazione “era” passato; poi anche il regno satanico terminerà totalmente, dopo soli 1260 giorni, quindi “non è più”, perché satana sarà legato  per mille anni. Al termine dei mille anni verrà di nuovo, ma andrà in perdizione definitivamente (Ap.20:10).

Qui occorre una mente che abbia intelligenza. Le sette teste sono sette monti sui quali la donna siede. Sono anche sette re: cinque sono caduti, uno è, l’altro non è ancora venuto; e quando sarà venuto, dovrà durare poco” (v.9,10).

Le sette teste che possiede la bestia, rappresentano i sette colli circondanti Roma ed anche sette importanti regni: di cui cinque sono passati o caduti, da Babilonia all’Impero romano; uno è, che deriva dal sacro romano impero (cattolico), che regnerà fino all’arrivo dell’ultimo regno satanico, che durerà poco, cioè solo 3 anni e mezzo (1260 giorni).

E la bestia che era, e non è, è anch’essa un ottavo re, viene dai sette e se ne va in perdizione” (v.11).

Questa bestia sarà il falso profeta, che adesso opera attraverso lo spirito dell’anticristo fino a quando la Chiesa sarà rapita e portata nei cieli. Quest’uomo sarà feroce come una bestia e sarà un ottavo re, vale a dire che appoggerà e regnerà insieme al settimo re o la prima bestia, che riceverà il regno, la potenza e l’autorità direttamente da satana, il dragone.

Le dieci corna che hai viste sono dieci re, che non hanno ancora ricevuto regno; ma riceveranno potere regale, per un’ora, insieme alla bestia” (v.12).

Abbiamo compreso cosa sono le sette teste e come agiranno la bestia e il falso profeta, ma vediamo cosa rappresentano in analogia le dieci corna.

Esse simboleggiano dieci sovrani, che inizieranno a dominare insieme ai due re o bestie, ovvero quello che riceverà il regno e il suo braccio destro, il falso profeta. Questi dieci re sono l’aiuto e il sostegno del sovrano assoluto; tutti regneranno solo per tre anni e mezzo. Subito all’inizio del loro potere, saranno uniti con un solo pensiero e con un unico intento, perché distruggeranno l’impero cattolico per trasferire alla bestia regnante, tutte le sue ricchezze e la gloria appartenute al papa.

Alla fine dei 1260 giorni, questi dieci capi e tutti i sedotti, diretti dal regnante assoluto e dal falso profeta, “Combatteranno contro l’Agnello e l’Agnello li vincerà, perché egli è il Signore dei signori e il Re dei re; e vinceranno anche quelli che sono con lui, i chiamati, gli eletti e i fedeli” (v.14).  Evento che avverrà nella guerra di Armagheddon (Ap.16:16), quando Gesù apparirà nel cielo con il suo esercito, gli eletti e i fedeli (Ap.19:11-21).

Le acque, dove la donna prostituta siede  “…sono popoli, moltitudini, nazioni e lingue” (v.15).

Come precisato, all’inizio del regno satanico, i suoi dieci re (dieci corna) “…odieranno la prostituta, la spoglieranno e la lasceranno nuda, ne mangeranno le carni e la consumeranno con il fuoco. Infatti Dio ha messo nei loro cuori di eseguire il suo disegno, che è di dare, di comune accordo, il loro regno alla bestia fino a che le parole di Dio siano adempiute” (v.16,17).  Tutti i profeti hanno rivelato la fine di Babilonia da parte di Dio, che attesta: “-Io mi leverò contro di loro-, dice l’Eterno degli eserciti, -e sterminerò da Babilonia il nome e i superstiti, la progenie e la discendenza-, dice l’Eterno-” (Is.14:22).

Infatti, nel capitolo seguente è descritta la caduta di Babilonia, che non avrà scampo. Quando tutti la vedranno distrutta, esclameranno: “Ahi! Ahi! La grande città che era vestita di bisso, di porpora e di scarlatto, e adorna d’oro e di pietre preziose e di perle. Una così grande ricchezza è stata distrutta in un momento!” (Ap.18:16).

Il profeta Daniele rivela come questo impero ha regnato con la sua forza satanica, paragonata al ferro, su tutto il mondo: “…io guardavo nelle visioni notturne, ed ecco una quarta bestia spaventevole, terribile e straordinariamente forte; essa aveva grandi denti di ferro; divorava, stritolava e calpestava il resto con i piedi; era diversa da tutte le bestie precedenti e aveva dieci corna” (Dan.7:7-23). Una bestia orribile in tutte le sue fattezze; i denti di ferro rappresentano la forza di satana, contro ogni principio divino. L’impero cattolico ha perseguitato e ucciso molti profeti e fedeli; infatti, “In lei è stato trovato il sangue dei profeti e dei santi e di tutti quelli che sono stati uccisi sulla terra” (Ap.18:24). Nota come il profeta Daniele definisce diverso il quarto regno, perché non più politico, ma religioso. Da molti secoli trasformatosi dal Sacro Romano Impero, sorto dalla caduta dell’Impero Romano.

Capitolo 18.

“Ti ho teso un laccio e tu sei stata presa, o Babilonia, senza avvedertene. Sei stata trovata e catturata, perché hai fatto guerra contro l’Eterno” (Ger.50:24). In questo capitolo la profezia descriv,e in particolare, il comportamento di questo impero ricchissimo, orgoglioso del suo potere, adottando criteri pagani e occultandoli in forma cristiana. Dopo la caduta dell’Impero Romano subentrò poi il potere dello Stato Pontificio, diffondendo la sua dottrina contraffatta da eresie, provenienti tutte da una mente diabolica.

Gesù è l’angelo, che il profeta vide scendere dal cielo, “che aveva una grande autorità, e la terra fu illuminata dal suo splendore. Egli gridò con voce potente: -È caduta, è caduta Babilonia la grande! È diventata ricettacolo di demòni, covo di ogni spirito immondo, rifugio di ogni uccello impuro e abominevole-” (v.1,2)

La grande Babilonia (Roma-Vaticano) cadrà nelle mani dei dieci regnanti. Essi riceveranno l’ordine di bruciare col fuoco Babilonia (Ap.17:12,13), perché ha corrotto e sedotto tutte le nazioni del mondo, che “hanno bevuto del vino della sua prostituzione furente, e i re della terra hanno fornicato con lei, e i mercanti della terra si sono arricchiti con gli eccessi del suo lusso” (v.3).

Ancora una voce dal cielo inviterà il popolo di Dio ad uscire di mezzo a Babilonia, “…affinché non siate complici dei suoi peccati e non siate coinvolti nei suoi castighi; perché i suoi peccati si sono accumulati fino al cielo e Dio si è ricordato delle sue iniquità” (v.4,5).

Dio ha deciso che, tramite i dieci re, le darà doppia retribuzione di tutte le sue opere malvagie: ”Datele tormento e afflizione nella stessa misura in cui ha glorificato se stessa e vissuto nel lusso. Poiché dice in cuor suo: “Io sono regina, non sono vedova e non vedrò mai lutto” (v.7; Is.47:8; Lam.1:1), “Perciò in uno stesso giorno verranno i suoi flagelli: morte, lutto e fame, e sarà consumata dal fuoco; poiché potente è Dio, il Signore che l’ha giudicata” (v.8).

Tutto il mondo vedrà la fine, che Dio ha riservato a Babilonia; infatti, è scritto che: “Tutti i piloti, tutti i naviganti, i marinai e quanti trafficano sul mare se ne staranno lontano” (v.17). In analogia, i piloti, naviganti e marinai rappresentano i preti, vescovi e sacerdoti, i responsabili e guide di tutte le chiese nel mondo che, in similitudine, trafficano sul mare (in mezzo ai popoli). Essi se ne staranno lontani, per paura dei suoi tormenti e “…diranno: “Ahi! ahi! Babilonia, la grande città, la potente città! Il tuo giudizio è venuto in un momento!”  (v.10). Da notare che Babilonia sarà distrutta col fuoco in un momento (v.19).

I suoi ministri si addoloreranno per il guadagno perduto, perché nessuno più comprerà le mercanzie di idoli. Essi si sono arricchiti usando le menzogne dei papi. Segue la descrizione di tutte le mercanzie, che i papi hanno trattato con le nazioni. Tutte le ricchezze accumulate dai papi saranno depredate.

La chiesa cattolica è ben identificata: “Ahi! ahi! La grande città che era vestita di lino fino, di porpora e di scarlatto, adorna d’oro, di pietre preziose e di perle! In un attimo una ricchezza così grande è stata distrutta” (v.16).  I suoi ministri piangeranno e faranno cordoglio “…vedendo il fumo del suo incendio”, perché non è mai esistita una città simile al Vaticano, ma: “In un attimo è stata ridotta a un deserto” (v.19).

In quel giorno ci sarà grande gioia nel cielo:  “Rallegrati, o cielo, per la sua rovina! E voi, santi, apostoli e profeti, rallegratevi perché Dio, giudicandola, vi ha reso giustizia” (v.20). La Chiesa o sposa di Cristo è stata perseguitata, perché molti santi sono stati uccisi dalla sua mano.

Dove ora esiste la Città del Vaticano, nel millennio ci sarà una dimora di animali feroci e “Essa non sarà mai più abitata,…” (Is.13:20). Il suo luogo sarà di pece ardente,  “Non si spegnerà né notte né giorno, il fumo ne salirà per sempre; di età in età rimarrà deserta, nessuno vi passerà mai più” (v.10).

Il pellicano e il porcospino ne prenderanno possesso, la civetta e il corvo vi abiteranno” (Is.34:10-17; Ap.14:11).

Per mezzo dei profeti, Dio rivelò la fine della grande Babilonia (Zac.5; Ger.50; Ez.26:17;  Is.13:20; 21:9; 14:22).

Babilonia è in mezzo al mare, ovvero tra le nazioni, che hanno bevuto dalla sua coppa tutte le abominazioni idolatre. Dio l’affonderà in mezzo al mare (le nazioni). In essa non si rallegrerà più alcuno. Tutto il suo fasto terminerà, le sue ricchezze passeranno momentaneamente al regnante (Ap.13:2) e dove ora esiste gioia, poi ci sarà lutto. Nei suoi palazzi vivranno gli animali feroci, perché la sua fastosa dimora sarà incendiata in un attimo, dove “…i tuoi mercanti erano i prìncipi della terra e perché tutte le nazioni sono state sedotte dalle tue magie” (v.23).

In lei è stato trovato il sangue dei profeti e dei santi e di tutti quelli che sono stati uccisi sulla terra” (v.24).

I papi, succedutosi uno dopo l’altro, sono colpevoli di tutti i santi uccisi sulla terra. Il  popolo di Dio fu devastato per mano dell’esercito romano. (Gioele 3:1-7).