Per formare una religione basta prendere pochi versi, interpretati secondo la carne (il proprio pensiero) e farne dei principi dottrinali, non conoscendo che la Parola di Dio non va interpretata: “…sapendo prima questo: che nessuna profezia della Scrittura è soggetta a particolare interpretazione” (2Ptr.1:20).

Chi accetta di seguire religioni e denominazioni, non può seguire Cristo ”Nessuno può servire a  due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro; oppure sarà fedele all’uno e disprezzerà l’altro; voi non potete servire a Dio e a mammona” (Mt.6:24), perché per essere di Cristo Gesù dobbiamo avere in noi il suo Spirito, essendo Lui il Capo della Chiesa (Ef.5:23; Col.1:18). Il Signore è Capo di ognuno di noi, che crediamo in Lui, tutti uniti di una sola mente ed un solo cuore per formare la Chiesa o sposa di Cristo.

La Chiesa iniziò al tempo di Giovanni Battista (Mt 11:12-13; Lc 16:16) e  terminerà con la fine della Grazia, cioè alla chiusura del periodo della chiesa di Laodicea. Gesù ci esorta: “Vegliate dunque, pregando in ogni momento, affinché siate in grado di scampare a tutte queste cose che stanno per venire, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo” (Lc.21:36).

Molti sono quelli divenuti apostati, rinnegando la verità e amando la menzogna: “…Colmano così senza posa la misura dei loro peccati; ma ormai li ha raggiunti l’ira finale” (1Tes.2:16). Come è scritto, l’ira finale si manifesterà negli ultimi sette anni, ultima settimana delle settanta, rivelata a Daniele, per il popolo israelita.

Gesù ci ha riscattato con il Suo sangue prezioso, come: “…sacrificio propiziatorio per i nostri peccati” (1Gv.4:10), la Sua sposa e nessuno potrà strapparla dalla Sua mano perché: “Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Sarà l’afflizione, o la distretta, o la persecuzione, o la fame, o la nudità, o il pericolo, o la spada?” (Rom.8:35).

Da nessuna parte è scritto che sia facile seguire Cristo, perché saremo odiati da tutti (Mrc.13:13), ma noi sappiamo che Gesù vive in noi e ci conforta continuamente, dicendoci:  “Venite a me, voi tutti che siete travagliati e aggravati, ed io vi darò riposo. Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto ed umile di cuore; e voi troverete riposo per le vostre anime. Perché il mio  giogo è dolce e il mio peso è leggero!” (Mt.11:28-30).

Ogni credente fedele alla Parola, crede in Cristo Gesù ed è stato crocifisso con Cristo, ossia è morto al peccato (Col.3:5), “Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi a Dio, in Gesù Cristo, nostro Signore” (Rom.6:1). Solo allora possiamo dire con certezza: “Sono stato crocifisso con Cristo: non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me! La vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede nel Figlio di Dio il quale mi ha amato e ha dato se stesso per me” (Gal.2:20).

La Parola è vera, santa, vivente ed efficace (Ebr.4:12) e si compie ”in verità vi dico: Finché il cielo e la terra non passeranno, neppure un iota o un solo apice della legge  passerà, prima che tutto sia adempiuto” (Mt.5:18), perché è verità.

 “Poiché molti sono chiamati, ma pochi eletti” (Mt.22:14), dove i chiamati non persevereranno fino alla fine, ma solo gli eletti, perché “…chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato” (Mt.24:13). Sforzati, per entrare dalla porta stretta e lascia quella larga, che ti porterà di sicuro al peccato (Mt.7:13; Lc.13:24).

A tutti coloro che lo hanno ricevuto, egli ha dato l’autorità di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome” (Gv.1:12). Coloro che credono in Gesù (nel Figlio di Dio), non passeranno per il giudizio, mentre su tutti gli altri, rimane l’ira di Dio (la vendetta), come affermato da Gesù: “Chi crede nel Figlio ha vita eterna, ma chi non ubbidisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio dimora su di lui” (Gv.3:36) e Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio” (Gv.3:18).

Non continuare a contestare la verità, ma mettila in pratica, perché se non lo farai, sarà per la tua condanna: ”Chi mi respinge e non accoglie le mie parole, ha chi lo giudica; la parola che ho annunziata sarà quella che lo giudicherà nell’ultimo giorno” (Gv.12:48), perciò accetta la verità e non guardare né a destra, né a sinistra, ma tieni fisso lo sguardo su Gesù, autore e compitore della fede (Ebr.12:2).

Ma noi non siamo di quelli che si tirano indietro a loro perdizione, ma di quelli che credono per la salvezza dell’anima” (Ebr.10:39). Pensa alla salvezza della tua anima, cosa ci guadagni ad innalzare la tua religione, quando perderai la tua anima? “perché chiunque vorrà salvare la sua vita, la  perderà; ma chi  perderà la sua vita per amor mio e dell’evangelo, la salverà. Che gioverà infatti all’uomo guadagnare tutto il mondo intero, se poi perde l’anima sua? O che cosa potrebbe dare l’uomo in cambio dell’anima sua?” (Mrc.8:35-37).

Segui Cristo Gesù, metti in pratica l’evangelo e sarai benedetto, allora Gesù ti dirà: “…entra nella gioia del tuo Signore” (Mt.25:21).