Pilato gli chiese: -Che cosa è verità?-” (Gv.18:38); in un altra occasione Gesù dichiarò: ”Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me” (Gv.14:6)

È così difficile credere alla verità?

La risposta è sicuramente affermativa! Come accadde ai giudei, che ascoltarono Gesù: “A me invece, perché vi dico la verità, voi non credete” (Gv.8:45), così accade oggi. Resta solo da comprenderne il motivo. E’ più facile credere alla menzogna, ovvero alle mezze verità, come successe all’inizio e continua ancora oggi:

La prima sedotta fu Eva, che preferì la versione del serpente (Satana) a quella di Dio.

Il serpente, con molta astuzia, pur sapendo esattamente quello che Dio aveva vietato, le chiese: “È vero che Dio ha detto: -Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?-”.

Eva molto semplicemente e ingenuamente gli rispose: “Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, ma del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti morirete–“.

Facciamo attenzione a come il serpente sedusse Eva, dichiarando: “Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male” (Gen.3:1-5).

Dove è la falsità?

Il serpente assicurò che non morivano, mentre sapeva bene che Eva e suo marito, Adamo, non avrebbero visto mai più Dio (morte spirituale, distacco da Dio), immediatamente dopo aver peccato, con la conseguenza immediata della morte spirituale, ossia senza più comunione con il Creatore e destinati alla condanna eterna, lontani dalla presenza di Dio, nella geenna del fuoco.

Il serpente mentì sulla tragica fine, che avrebbero avuto, se disubbidivano a Dio, ma li informò correttamente che i loro occhi si sarebbero aperti, diventando come Dio, nella conoscenza del bene e del male, qualità che fu gradita e apprezzata tanto da desiderarla, giudicandola entrambi utile e opportuna, anche a costo di violare l’ordine divino.

Essi non considerarono però che con Dio avevano tutto il necessario per vivere e niente sarebbe mancato. In ugual maniera il tentatore usa efficacemente la stessa tecnica per adescare, spingere e indurre l’essere umano a peccare, stimolando abilmente i sensi, desideri e piaceri carnali. Infatti, Eva “…vide che l’albero era buono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch’egli ne mangiò” (Gen.3:2-6).

Chissà quante volte abbiamo letto questo brano, senza rifletterci sufficientemente, ma se poniamo attenzione, ci accorgiamo che nulla è cambiato. Satana, con tutti i suoi angeli, continuano ad ingannare le genti, di qualsiasi ceto sociale, allo stesso modo, usando truffe bugiarde con trappole seducenti, ma false. Il metodo non è quindi cambiato, perché usa sempre le mezze verità, che difficilmente, chi cammina nella carne, riesce a notare e ad evitarle in tempo, per non caderci. I sedotti sono purtroppo moltissimi, perché i loro occhi sono stati accecati da Satana, non riescono più a distinguere la verità dalla bugia e, anche se viene loro mostrato l’errore, usando la Scrittura, non l’accettano, anzi la respingono con arroganza, offendendosi e accusandoti perfino di eresia e blasfemia, perché convinti, credendo di camminare rettamente nello Spirito di verità.

Anche Israele preferì ascoltare i falsi profeti, che annunciavano il bene del popolo, mentre i servi di Dio, che predicavano il ravvedimento dai loro peccati per la loro salvezza, venivano accusati di falso e quindi respinti (Ger.23:32; 43:2).

È cambiato qualcosa? Assolutamente no!

Ecco perché l’apostolo insiste con fermezza a leggere, meditare, studiare e soprattutto a praticare la Parola di Dio, affinché sia talmente radicata dentro di noi, da essere parte di noi, il nostro stile di vita, per condurci in ogni momento alla santità e scegliere sempre la giustizia, “La parola di Cristo abiti in voi copiosamente, in ogni sapienza, istruendovi…” (Col.3:16).

Quelli che predicano menzogne sono molto furiosi contro chi parla in verità, perché non vogliono essere smascherati e perdere ogni reputazione, che ci tengono ad avere più di tutto e a mostrare la loro superiorità o autorità per far tacere gli oppositori.

Oggi, l’apostasia è talmente radicata ovunque nella società, che ha raggiunto il colmo e ha influenzato anche molti credenti, portando eresie nelle chiese. Ad esempio, la chiesa cattolica adottò il principio della trinità, divenendo un dogma, una verità indiscutibile anche per altre confessioni.

Da quando iniziò il periodo della chiesa di Laodicea, da circa il 1750 fino ad oggi, la verità è soffocata e rimpiazzata da varie dottrine, teorie filosofiche e dalla scienza, portando confusione, smarrimento, delusione, disordine e turbamento nei valori, affetti, sentimenti e relazioni.

Tutti sono diventati predicatori di mezze verità, il profeta assicura che: “Anche se dicono: -L’Eterno vive-, certo giurano il falso” (Ger.5:2). La loro falsità li ha coperti come un manto e in loro non rimane alcun segno di intelligenza spirituale, come gli ebrei, che hanno ancora uno spirito di stordimento, perché conoscono Dio e non sanno chi è Suo Figlio.

Il profeta Agur, ripieno dell’unzione di Dio, chiede:

Chi è salito al cielo e ne è sceso?

Chi ha raccolto il vento nel suo pugno?

Chi ha racchiuso le acque nel suo mantello?

Chi ha fissato tutti i confini della terra?

Come si chiama? Qual è il nome di suo figlio, se lo sai?

Ogni parola di Dio è raffinata col fuoco. Egli è uno scudo per chi si rifugia in lui. Non aggiungere nulla alle sue parole, perché non ti riprenda e tu sia trovato bugiardo” (Prv.30:3-6).

Nessuno fa più caso alla Parola di Dio; tutti sono presi dal proprio orgoglio, come ci spiega il profeta Isaia, rivelando: “Nessuno muove causa con giustizia, nessuno la difende con verità; hanno fiducia nelle parole vuote e dicono il falso, concepiscono il male e partoriscono l’iniquità” (Is.59:4). Gesù confermò: “Voi siete dal diavolo, che è vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro; egli fu omicida fin dal principio e non è rimasto fermo nella verità, perché in lui non c’è verità. Quando dice il falso, parla del suo perché è bugiardo e padre della menzogna” (Gv.8:44).

È triste dover pensare a quelli che credono nella menzogna e falsificano la Parola di Dio, senza che si ravvedano, perché saranno condannati. Teniamo presente che Gesù ci avverte in modo chiarissimo: “Chi è da Dio, ascolta le parole di Dio; perciò voi non le ascoltate, perché non siete da Dio” (Gv. 8:47), ma a tutti quelli che l’ascoltano e credono in Lui sono divenuti figli di Dio, come è scritto: “…ma a tutti coloro che lo hanno ricevuto, egli ha dato l’autorità di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome” (Gv.1:12).

Gesù confermò: “Le mie pecore ascoltano la mia voce, io le conosco ed esse mi seguono” (Gv.10:27).

Considera che tutto quello che non è riportato o non confermato nella Parola di Dio, è stato modificato da menti diaboliche e chiunque va oltre non è da Dio “Chi va oltre e non dimora nella dottrina di Cristo, non ha Dio…” (2Gv.9) e “siccome non ritennero opportuno conoscere Dio, Dio li ha abbandonati ad una mente perversa, da far cose sconvenienti” (Rom.1:28).

Hanno creduto all’uomo perverso e hanno rifiutato la verità di Dio e questa è la peggior cosa che potevano fare molti seguaci “…la cui fine è la perdizione, il cui dio è il ventre e la cui gloria è a loro vergogna; essi hanno la  mente rivolta alle cose della terra” (Fil.3:19) e di loro è anche scritto: “Per questo la mente controllata dalla carne è inimicizia contro Dio, perché non è sottomessa alla legge di Dio e neppure può esserlo” (Rom.8:7).

Come riconoscere i ministri di Satana, che si presentano come angeli di luce?

Dalla loro opposizione contro la verità, dal loro frutto: “…come Ianne e Iambre si opposero a Mosè, così anche costoro si oppongono alla verità; uomini corrotti di mente e riprovati quanto alla fede” (2Tmt.3:8).  Ricordate che essi insegnano e predicano le mezze verità, perciò non li ascoltate e non accettate le loro bugie, per non cadere nell’inganno e nelle pene eterne, anzi riprendiamoli con la Parola. Ad esempio, è come se qualcuno vi offrisse da bere dell’acqua di sorgente, mescolata con un poco di veleno e qualcun altro vi informasse del pericolo, ma voi la berreste comunque per dissetarvi, anche se fosse un piccolo sorso, sapendo che potreste morire.

Prendiamo perciò il coraggio e la forza dello Spirito, chiedendo che, la nostra mente sia aperta e i nostri occhi ben idratati dal collirio spirituale (Ap.3.17) e “affinché non siamo più bambini, sballottati e trasportati da ogni vento di dottrina, per la frode degli uomini, per la loro astuzia, mediante gli inganni dell’errore, ma seguendo la verità nell’amore, cresciamo in ogni cosa in colui che è il capo, cioè Cristo” (Ef.4:14,15).

Gesù aprì la mente ai due che camminavano sulla strada di Emmaus: “Allora aprì loro la mente, perché comprendessero le Scritture” (Lc.24:45), per cui se si chiede umilmente la sapienza, Egli ce la concede sia a te che a me e, se ancora ci dovrebbe essere un residuo di velo, cioè d’incredulità, chiediamoGli di pulirci da ogni scoria, proveniente dalla falsità. Come è scritto: “Chi è ingiusto continui ad essere ingiusto, chi è immondo continui ad essere immondo, chi è giusto continui a praticare la giustizia, e chi è santo continui a santificarsi” (Ap.22:11) e come Gesù disse ai Giudei, così è anche per noi: “Se dimorate nella mia parola, siete veramente miei discepoli; e conoscerete la verità e la verità vi farà liberi… Se dunque il Figlio vi farà liberi sarete veramente liberi” (Gv.8:32,36).

Gesù dichiara ai figli di Dio, che hanno creduto, accettato e messo in pratica la Parola di Dio (Ap.19:13), che sono diventati liberi dal peccato (Rom.6:18), come confermato: “Dio ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio” (Col.1:13).