Il concetto trinitario è carnale, non certo spirituale, perché hanno immaginato che Dio sia trino, ovvero Dio in tre persone uguali. Tale confessione dogmatica non è presente assolutamente in tutta la Scrittura e nessuno dei servi di Dio, i profeti ed apostoli hanno mai dichiarato un pensiero simile.

Tutti i santi profeti, usati dallo Spirito Santo, hanno fatto conoscere la verità. Gesù non ha mai parlato di trinità, ma Egli predicò facendo conoscere il Padre (Gv.1:18; 15:15; 17:26).

E’ scritto e confermato che Dio non è trino, ma uno solo, l’Eterno degli eserciti, tramite i suoi servi, profeti ed apostoli. Ha inoltre fatto conoscere a tutti i suoi figli le sue qualità, ovvero che Egli ha i suoi sette Spiriti. I sette Spiriti di Dio compongono quello che noi conosciamo come Spirito Santo o pienezza di Dio (Ap.1:4; 4:5; Col.1:19; 2:9). Dio pose in Gesù, suo Figlio, i suoi sette Spiriti. Egli (Gesù) aveva sette corna e sette occhi, simbolo dei sette spiriti di Dio mandati su tutta la terra (Ap.5:6), confermato da Gesù stesso (Ap.3:1).

Lo Spirito Santo o Sette Spiriti di Dio è la pienezza o completezza di Dio. Infatti, è scritto che: “Perché piacque a Dio di fare abitare in lui (Gesù) ogni pienezza” (Col.1:19).   Come è scritto, Dio pose nel suo Figlio Gesù, i suoi sette Spiriti, ma quando Gesù tornò al Padre, i sette Spiriti, ovvero lo Spirito Santo, fu mandato su tutta la terra (Ap.5:6).

Lo Spirito Santo non è dato a tutti, ma solo nei cuori di coloro che ubbidiscono alla sua Parola, attestato “…che Dio ha dato a quelli che gli ubbidiscono” (At.5:32; Gal.4.6)

La trinità è un dogma eretico della chiesa cattolica, perciò chi ama la verità e vuole vedere la vita eterna, lasci le invenzioni dell’uomo. La salvezza si trova solo se mettiamo in pratica la verità, altrimenti  “…ira e indignazione a quelli che, per spirito di contesa, invece di ubbidire alla verità ubbidiscono all’ingiustizia” (Rom.2:8).

Ogni ragionamento carnale è contro la Parola di Dio. Infatti, la vita eterna si ottiene  “…non con sapienza carnale ma con la grazia di Dio” (2Cor.1:12). È Dio che rivela a tutti i suoi figli la verità, nessuno ne resterà escluso, perché Gesù disse che: “Quando ha messo fuori tutte le sue pecore, va davanti a loro, e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce” (Gv.10:4,5). I veri santi sono figli di Dio. Essi non seguiranno mai un estraneo, come Gesù attestò che non conoscono la voce degli estranei. Gli estranei sono quelli che portano un vangelo diverso, ma i figli di Dio li riconoscono molto bene e se ne stanno lontani. Lo Spirito li guida alla verità ed essi riconoscono la menzogna e la evitano.

Atteniamoci alla Parola di Dio. La Bibbia non si conosce con il ragionamento mentale, ma per rivelazione (Mt.11:27; Ef.1:17). Seguiamo l’esempio degli apostoli: “…perché io stesso non l’ho ricevuto né l’ho imparato da un uomo, ma l’ho ricevuto per rivelazione di Gesù Cristo” (Gal.1:12).

In questi ultimi tempi tutti credono di aver ricevuto le rivelazioni date da Dio ai suoi servi, profeti e apostoli. Tutti si credono ricchi di spiritualità ma Gesù ammonisce: “…ma non sai di essere un infelice, un miserabile, un povero, cieco e nudo” (Ap.3:17). Nessuno fa caso alla Parola di verità, perché molti credono che non li riguardi, quando Gesù afferma che: “Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo! Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca” (Ap.3:15,16).

Spogliamoci dell’orgoglio, prostriamoci ai piedi di Cristo e chiediamo rivelazioni, direttamente da Lui (Mt.11:27). Lasciamo l’insegnamento religioso, se in contrasto con la verità. I nostri vecchi insegnanti religiosi ci hanno trasmesso quello che la loro mente carnale ha potuto comprendere, cioè il falso. La Parola di Dio è verità, perciò facciamoci guidare dallo Spirito di Verità, l’unico che procede da Dio (Gv.15:26), come riportato: “…lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità” (Gv.16:13). Non ascoltate gli uomini, ma solo Gesù, che affermò: “Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me” (Gv.14:6), per non essere “…sviati dall’ipocrisia di uomini bugiardi, segnati da un marchio nella propria coscienza” (1Tmt.4:2).