Il profeta Isaia rivela che: “Perisce il giusto, nessuno ci bada. I pii sono tolti di mezzo, nessuno ci fa caso. Il giusto è tolto di mezzo a causa del male. Egli entra nella pace, riposa sul suo giaciglio chi cammina per la via diritta” (Is.57:1,2).

Comunemente, quando muore un personaggio famoso, tutti ossequiano la sua vita, ricordando le sue opere, mentre se muore un giusto, nessuno ci fa caso.

Molti si chiedono perché Dio fa morire i giusti, mentre molti empi hanno vita più lunga. La risposta è rivelata proprio dal profeta: è a causa del male che lo circonda, Dio porta via il giusto per farlo riposare nella sua pace, per evitare che si possa contaminare, peccando.

Questo è valido anche per i bambini piccoli, che sono ancora innocenti, ovvero che non hanno ancora la consapevolezza del bene e del male. Dio li porta nei cieli per sottrarli al male e al peccato che regna sulla terra. Tutti i giusti e i santi, piccoli e grandi, riposano nella gloria di Dio, aspettando la risurrezione e il rapimento dei santi, per regnare insieme a Cristo Gesù per l’eternità, “Poiché egli ci ha riscossi dalla potestà delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio,” (Col.1:13).

Gesù rivelò le due vie: quella della vita eterna per coloro che credono in Lui (Gv.11:25) e quella dell’ira per quelli che rinnegano il Figlio di Dio, come indicato “Chi crede nel Figlio ha vita eterna, chi invece rifiuta di credere al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui” (Gv.3:36).

La nostra fede deve essere ferma, senza mai dubitare, “…perché chi dubita è simile all’onda del mare, agitata dal vento e spinta qua e là” (Gcm.1:6). Inoltre, il dubbio, essendo non certezza, annulla la fede, che invece è certezza di cose che si sperano e dimostrazione di realtà che non si vedono e senza fede è impossibile piacere a Dio (Ebr.11:1,6).

Dio fa cose meravigliose per il suo popolo, come fece tanti miracoli e prodigi quando la sua Gloria andava davanti ad Israele, in fuga dalla schiavitù dell’Egitto. L’Eterno li conduceva tramite la nuvola durante il giorno e li guidava col fuoco di notte.  Infatti è scritto: “Io vi ho condotto quarant’anni nel deserto; le vostre vesti non si sono logorate addosso a voi e i vostri calzari non si sono logorati ai vostri piedi” (Deut.29:5). Dio non fece mancare nulla al suo popolo, li nutrì persino della manna del cielo e li dissetò, facendo sgorgare acqua pura dalla roccia (Num.20:8).

Dio non è cambiato; l’Eterno è lo stesso da sempre e la sua origine è eterna (Is.43:13). Oggi è con noi come lo era con Israele, ma se anche noi rimanessimo increduli come loro, saremmo cacciati dalla sua presenza per l’eternità. Sia la nostra fede ferma in Dio. Egli è fedele e nulla di quanto ha detto passerà senza che sia compiuto. Sicuramente Dio metterà “…fine all’empietà, mettere i sigilli ai peccati, espiare l’iniquità, portare una giustizia eterna, suggellare visione e profezia e ungere il Santo dei santi” (Dan.9:24).

 Gesù confermò: “Finché il cielo e la terra non passeranno, neppure un iota o un solo apice della legge passerà, prima che tutto sia adempiuto” (Mt.5:18).

Prepariamoci, perché l’umanità ribelle sta arrivando al limite del peccato imposto da Dio (Dan.8:23). Tutti quelli che crederanno in Gesù, riceveranno vita eterna, come Gesù rivelò: “In verità, in verità vi dico: Chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna, e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita” (Gv.5:24).

Rallegriamoci perché presto passeremo dalla morte (lasciando questo corpo mortale) alla vita eterna.