La terra santa è ancora calpestata dai gentili (Lc.21:24) e lo sarà fino al tempo stabilito; infatti, in Gerusalemme sono presenti le tre grandi religioni monoteiste: giudaismo, cattolicesimo e islamismo.

Israele è nominata Terra santa; terra, perché Dio ha dato in eredità agli Ebrei la terra promessa ai loro padri e ha scelto un luogo per la sua dimora, Sion, dove il Creatore vuole abitare col suo popolo ed essere glorificato come loro Dio, perciò santa, come quando Mosè si avvicinò al roveto sul monte Sinai, al cospetto di Dio e dovette togliersi i calzari, perché quel posto era santo per la presenza dell’Eterno.

Presto verrà il tempo quando Dio giudicherà ogni iniquità e malvagità esistente in Israele e nel mondo, condannando tutti quelli che non hanno creduto in Gesù Cristo, il Salvatore, alla morte nella grande guerra di Armagheddon (Ap.16:16), che si svolgerà proprio in Israele. Tutti quelli che non hanno il loro nome scritto nel libro della vita, combatteranno contro Gesù e contro la sua Chiesa: “Essi combatteranno contro lAgnello e lAgnello li vincerà, perché egli è il Signore dei signori e il Re dei re; e coloro che sono con lui sono chiamati, eletti e fedeli” (Ap.17:14). Questi empi saranno uccisi con la spada della Parola o al soffio della bocca di Gesù (Ap.19:11-15;  2Tes.2:8), ossia al comando del Signore.

Terminata la guerra, Dio farà nuovi cieli e nuova terra (Is.66:22; 2Ptr.3:13; Ap.21:1) per dare inizio al millennio di pace e di sicurezza per Israele. Allora Dio ricondurrà il residuo del suo popolo (in similitudine, indicato come donna, Ap.12:6) in Israele dal luogo, dove era stato portato per essere nutrito e protetto durante i 1260 giorni del regno satanico o della grande tribolazione. Da pochi, essi diventeranno un popolo grandissimo e sarà benedetto: “Degli zoppi io farò un residuo e degli scacciati una nazione potente. Così l’Eterno regnerà su di loro sul monte Sion, da allora e per sempre” (Mich.4:7). Tutte le nazioni della terra saranno perfino benedette in Israele: “E le nazioni di tutti quelli che sono salvati cammineranno alla sua luce, e i re della terra porteranno la loro gloria e onore in lei (in Gerusalemme)” (Ap.21:24).

La nuova Gerusalemme celeste scenderà dal cielo e sarà abitata dalla sposa di Cristo e da tutti i martiri, dal giusto Abele al profeta Zaccaria (Lc.11:51; Ap.6:9). A loro si aggiungeranno i martiri d’Israele, che saranno invece decapitati durante il regno di Satana (Ap.20:4; 15:2). Tutti i martiri risorgeranno alla prima risurrezione e vivranno mille anni con Cristo.

Gesù annuncia ai vincitori che: “… scriverò su di lui il nome del mio Dio e il nome della città del mio Dio, della nuova Gerusalemme che scende dal cielo da presso il mio Dio, e il mio nuovo nome” (Ap.3:12).

Quando la nuova Gerusalemme celeste scenderà dal cielo e si poserà sul monte Sion, che Dio ha scelto per sua dimora: “Poiché l’Eterno ha scelto Sion, egli l’ha desiderata per sua dimora” (Slm.132:13), sarà presente anche “Il tabernacolo di Dio con gli uomini! Ed egli abiterà con loro; e essi saranno suo popolo e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio” (Ap.21:3).

Prima dell’inizio del millennio, quando regnerà la pace e la giustizia per tutto il suo tempo, il tentatore (Satana) sarà legato e gettato nell’abisso. Solo dopo, egli sarà sciolto per un breve tempo (Ap.20.1). Satana andrà quindi a sedurre di nuovo tutte le nazioni della terra e le condurrà contro Israele, alla battaglia di Gog–Magog, dove popoli numerosi, come la sabbia del mare, saranno radunati contro Gerusalemme e “… circonderanno il campo dei santi (Gerusalemme terrena) e la diletta città (la Gerusalemme celeste). Ma dal cielo scenderà fuoco, mandato da Dio e le divorerà” (Ap.20:9).

Dopo la guerra di Gog e Magog finirà l’esistenza dell’uomo sulla terra, poiché il cielo e la terra non esisteranno più, non ci sarà più posto per loro. Tutti i morti allora risusciteranno, dal primo uomo Adamo fino all’ultimo nato dopo il millennio, per essere giudicati secondo le loro opere e secondo le cose scritte nei libri, a vita o a morte: “Poi vidi un gran trono bianco e colui che vi sedeva sopra, dalla cui presenza fuggirono il cielo e la terra, e non fu più trovato posto per loro” (Ap.20:11). Chi non si troverà scritto nel libro della vita, sarà gettato nella geenna del fuoco che arde con zolfo (Ap.20:15).

Solo la Chiesa di Cristo e i martiri non saranno giudicati, perché quelli vissuti durante la Grazia sono salvati tramite il sangue di Gesù e saranno rapiti nelle nuvole, all’inizio dell’ultima settimana delle 70 (Dan.9:24-27). I martiri dovranno aspettare che il loro numero sia completato con quelli ebrei decapitati durante la grande tribolazione e risorgeranno tutti nella prima risurrezione (Ap.20:6), alla mietitura, immediatamente dopo la guerra di Armagheddon, per stare con Cristo mille anni, insieme alla Chiesa (Ap.20:6-14; 21:8; 2:11). Sia la Chiesa che i martiri quindi non passeranno il giudizio, come Gesù conferma: “In verità, in verità vi dico: Chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna, e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita” (Gv.5:24). I martiri non passeranno il giudizio, perché “Su di loro non ha potestà la seconda morte” (Ap.20:6), che è “lo stagno che arde con fuoco e zolfo” (Ap.21:8).

“… sapendo che Cristo, essendo risuscitato dai morti, non muore più; la morte non ha più alcun potere su di lui” (Rom.6:9), allo stesso modo la morte non avrà più potere sui martiri, che daranno la loro vita per la testimonianza di Dio e di Cristo. Infatti, come Cristo ha vinto la morte, similmente i martiri vinceranno sulla seconda morte, che è la geenna del fuoco (Ap.20:14; 21:8), che arde con zolfo, ossia la separazione eterna da Dio. Tutti i martiri regneranno con Cristo mille anni, insieme alla Chiesa.

Rallegriamoci e gioiamo in Cristo, perché presto potremo vedere il nostro Salvatore e stare con Lui nel suo regno in eterno, perché “…noi, secondo la sua promessa, aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, nei quali abita la giustizia” (2Ptr.3:13). Vuoi anche tu vivere per sempre nella gloria del regno di Dio e di Cristo e mille anni nella nuova Gerusalemme, che ha: “ il suo splendore simile a quello di una pietra preziosissima, come una pietra di diaspro cristallino” (Ap.21:11). Sii perciò vigilante, ossia stai molto attento a non cadere nelle trappole ingannatrici del nemico, ma riempi sempre la tua lampada con molto olio e tienila bene accesa (Mt.25:4). Fatti guidare dallo Spirito Santo, così arriverai alla fine vittorioso/a.