L’apostolo e profeta Giovanni scrisse ciò che gli fu rivelato: “Non mettere sotto sigillo le parole profetiche di questo libro, perché il tempo è vicino. Il perverso continui pure a essere perverso, l’impuro continui ad essere impuro e il giusto continui a praticare la giustizia e il santo si santifichi ancora.

Ecco, io verrò presto e porterò con me il mio salario, per rendere a ciascuno secondo le sue opere” (Ap.22:10-12).

E’ indicato che il tempo è vicino e, per questo, gli fu ordinato di non sigillare quelle parole profetiche, al contrario di quanto fu comandato a Daniele: “Ora tu, Daniele, chiudi queste parole e sigilla questo libro, fino al tempo della fine: allora molti lo scorreranno e la loro conoscenza sarà accresciuta” (Dan.12:4).

La profezia di Daniele, per molti, è stata oscura, senza che potessero conoscerla, ma oggi è stata rivelata ai figli di Dio. Invece la profezia di Giovanni non è mai stata nascosta, perché tutti i figli di Dio, eletti e santi, vissuti prima di noi, sono stati avvertiti dallo Spirito Santo di tutte le cose che sono accadute nella chiesa di Dio nel passato e anche di quello che sta avvenendo oggi e nel prossimo futuro.

Soffermiamo la nostra attenzione sul seguente avvertimento: “Il perverso continui pure a essere perverso, l’impuro continui ad essere impuro e il giusto continui a praticare la giustizia e il santo si santifichi ancora”. Da notare bene che è terminato il tempo quando Gesù e i suoi apostoli ci esortavano: “Ravvedetevi dunque e convertitevi, perché i vostri peccati siano cancellati” (At.3:19; Mt.4:17), mentre è giunto il tempo dell’ultima ora, come fu definito dall’apostolo Paolo, perché lo riconosciamo dalla crescita dell’apostasia, diffusa dai moltissimi anticristi, apparsi recentemente, infatti: “…Da ciò conosciamo che è l’ultima ora” (1Gv.2:18).

Secondo la profezia, durante l’apostasia o ultima ora, non ci sarà alcuno, che si ravveda e si converta dal peccato, perché chi è perverso ed impuro, continuerà ad esserlo, mentre chi è giusto e santo, continuerà a praticare la giustizia e a santificarsi di più. Ognuno seguirà la sua propria via fino a quando giungerà il momento: “Ecco, io verrò presto e porterò con me il mio salario, per rendere a ciascuno secondo le sue opere” (Ap.22:12).

Gesù verrà sulle nuvole per prendere con sé la sposa, la sua Chiesa. Egli risusciterà (Gv.6:40) i fedeli trapassati, ovvero tutti i credenti appartenenti al periodo della Grazia, dalla chiesa del tempo di Efeso fino a quella di Laodicea, che sono già tutti nella gloria di Dio. Oltre a questi, Gesù prenderà o rapirà dalla terra, quelli giusti ancora in vita, che si sono santificati sempre di più. Essi saranno perciò mutati in un batter di ciglia e tutti insieme vedranno Gesù, faccia a faccia, per restare con il Signore per l’eternità (1Tes.4:17).

Ricordiamoci che Gesù dichiarò: “Nessuno può venire a me se non lo attira il Padre, che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno” (Gv.6:44), quindi tutti quelli che sono stati chiamati dal Padre (Dio), Gesù li risusciterà nel suo giorno, perché ha vinto per tutti coloro che hanno creduto in Lui.

Tutti gli altri, increduli e peccatori, che si sono compiaciuti nelle dissolutezze del mondo, amando e desiderando i suoi piaceri, resteranno delusi dalle stesse menzogne, in cui hanno creduto ed esclusi dalla vita eterna, come indicato: “Fuori i cani, i fattucchieri, gli immorali, gli omicidi, gli idolatri e chiunque ama e pratica la menzogna!” (Ap.22:15).

Esaminiamoci se siamo nella fede, per vedere in che posizione ci troviamo, in chi stiamo credendo: nella Parola di verità, che procede da Dio, oppure in quella degli uomini, sedotti dallo spirito dell’anticristo?

Siamo alla fine, presto riceveremo il premio delle nostre opere, sia in bene che in male. Lasciamo il mondo con le sue concupiscenze e corriamo ai piedi di Cristo. Presto il tempo della Grazia sarà chiuso, per non rischiare di restare fuori, controlliamo ora, se abbiamo l’olio (Spirito Santo) che illumina la nostra strada verso la salvezza. Ricordiamo la parabola di Gesù: “Ma, mentre quelle andavano a comprarne, arrivò lo sposo; e quelle che erano pronte entrarono con lui nella sala delle nozze, e la porta fu chiusa” (Mt.25:10).