Le visioni ingannevoli degli ultimi tempi sono numerose.

Molte confessioni religiose sono nate dai pensieri o visioni umane che, senza alcun riscontro biblico, seguono la falsità, perché accecati dall’incredulità, non riconoscono la verità.

Un errore comune è quello di associare “Io sono” al nome di Dio.

Questa dottrina è sorta per interpretazione del passo biblico, quando Dio disse: “Vi farò entrare nel paese che ho giurato a mano alzata di dare ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe, e ve lo darò in possesso: io sono il Signore!” (Eso.6:8) e ancora: “Dio disse a Mosè: -Io sono colui che sono!-. Poi disse: -Dirai agli Israeliti: Io-Sono mi ha mandato a voi-“ (Eso.3:14).

Da notare come solo le edizioni Diodati lo hanno evidenziato in grassetto o in maiuscolo.

Dio è senza tempo. Infatti, non disse -io ero o io sarò-, ma disse “Io sono” al presente e non al passato o futuro, perché Egli è sempre presente; lo era con Abramo, Isacco e con Giacobbe, i patriarchi, così è, e sarà con Israele durante tutta la sua esistenza.

Quindi “Io sono” non è il nome di Dio, ma è stato considerato come tale dai traduttori, purtroppo senza conoscenza spirituale, non conoscendo che Dio è eterno, senza tempo e né giorni, “Perché mille anni sono ai tuoi occhi come il giorno di ieri ch’è passato, come un turno di guardia di notte” (Sal.90:4), “…per il Signore un giorno è come mille anni, e mille anni sono come un giorno” (2Ptr.3:8).

Moltissime volte viene specificato che:

dice il nostro redentore che si chiama Signore degli eserciti, il Santo di Israele” (Is.47:4; 48:2; 51:15; 54:5); ”…Israele è la tribù della sua eredità, Signore degli eserciti è il suo nome” (Ger.10:16; 31:35), “…Dio grande e potente, il cui nome è l’Eterno degli eserciti” (Ger.32:18; 46:18; 48:15; 50:34; 51:19,57), “cioè l’Eterno, il DIO degli eserciti, il cui nome è l’Eterno” (Os.12:6).

Notate bene che Dio non si presenta mai, dichiarando che il suo nome è “Io sono”.

Da questi pochi versi potremo supporre quale sia il nome, derivane dalle sue immense qualità, che mostra nelle sue opere. Dio è l’Eterno, il Signore degli eserciti e indicato con moltissimi altri titoli: “-Io sono il Dio onnipotente-“ (Gen.17:1), “Io sono il Dio d’Abraamo” (Gen.26:24).

Innumerevoli volte Dio si presentò a Mosè e a tutti i profeti come: “Io sono il Signore” (Eso. 12:12), oppure come altri traducono “Io sono l’Eterno”.

Mai troviamo scritto solo -Io sono-, quindi Dio non si chiama -io sono-, ma è tutta invenzione dell’uomo, senza conoscenza di Dio. Negli ultimi secoli, ogni religione si crea un Dio a sua somiglianza.

Dio parlò a Mosè, riguardo alle promesse rivolte ad Israele e si fece conoscere, tramite i patriarchi Abramo, Isacco e Giacobbe, come -Io sono-. E’ chiaro che intendeva -Sono Io- che ha promesso ad Abramo, Isacco e Giacobbe di liberarvi dalla schiavitù d’Egitto e di farvi entrare nella Terra promessa.

Dio quindi mandò Mosè per avvertirli e confermando che era proprio il loro Dio, con -sono io- l’Eterno, che non cambia mai, ad operare quanto promesso, secondo la sua fedeltà.

È come domandare in un gruppo di persone chi sia il Sig. Tal dei Tali, oppure chiedere chi sia presente tra degli scritti in un elenco, citando il proprio nome, ovviamente il chiamato risponderebbe con –Sono io- o –Io sono-, ma tale risposta non indica le sue esatte generalità, bensì soltanto una conferma della sua presenza.

Dio non ha mai dichiarato che si chiama -IO SONO- ma: “Parla ai figli d’Israele e di’ loro: -Io sono il Signore vostro Dio” (Lev.18:2). Gesù lo ribadì affermando che: “Quanto poi ai morti e alla loro risurrezione, non avete letto nel libro di Mosè, nel passo del pruno, come Dio gli parlò dicendo: -Io sono il Dio d’Abraamo, il Dio d’Isacco e il Dio di Giacobbe?” (Mrc.12:26).

Molti scrittori di libri hanno interpretato le scritture con la mente carnale e il proprio pensiero culturale. Così molti lettori sono diventati loro sostenitori. Se vuoi salvare la tua vita, lascia i libri apostati e prendi nelle tue mani la Bibbia e leggila, non con la tua mente carnale o secondo il pensiero razionale.

Piega i tuoi ginocchi e, con fede, chiedi e ricorda quello che Gesù disse: “Ogni cosa mi è stata affidata dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare” (Lc.10:22). Così è per ogni cosa.

Gesù rivela la verità a coloro che desiderano umilmente conoscerla. Se invece credi di essere già nella verità, esposta dagli uomini e credi in essa, senza indagare nelle Scritture, allora certamente morrai, perché: “Così dice il Signore: -Maledetto l’uomo che confida nell’uomo, che pone nella carne il suo sostegno e dal Signore si allontana il suo cuore-” (Ger.17:5).

Se invece lasci che la tua vita sia diretta da Dio, saprai anche “Come si chiama? Qual è il nome di suo figlio, se lo sai?” (Prv.30:4). Ricorda, se l’uomo pone la sua fiducia in Dio, sarà benedetto: “Io, il Signore, scruto la mente e saggio i cuori, per rendere a ciascuno secondo la sua condotta, secondo il frutto delle sue azioni” (Ger.17:10).

Se credete alla carnalità di molti, sarete retribuiti secondo le vostre azioni, perché Gesù vi dirà: “Io vi dico in verità: Non vi conosco” (Mt.25:12).

Gesù dà l’ottimo consiglio di seguirLo, rinunciando a tutto quello che si ha ed a se stessi, abbandonando le proprie idee carnali e vivere per lo Spirito di Cristo, ”Così dunque ognuno di voi, che non rinuncia a tutto quello che ha, non può essere mio discepolo” (Lc.14:33). Rinuncia quindi alle tue idee, visioni e segui Cristo.

Io l’ho fatto e ho ricevuto immense ricchezze spirituali, come la sapienza, “Poiché il guadagno che essa procura è migliore a quello dell’argento, il profitto che se ne trae vale più dell’oro fino” (Prv.3:14).

Fai anche tu come me “…e l’Onnipotente sarà il tuo oro, egli ti sarà come l’argento acquistato con fatica” (Giob.22:25).