A quale degli angeli ha mai detto: ”Tu sei mio Figlio, oggi io ti ho generato e anche -Io gli sarò Padre ed egli mi sarà figlio?-” (Ebr.1:5; Sal.2:7). Dio non ha mai detto ad alcun angelo niente di quanto esposto profeticamente dal salmista riguardo suo Figlio: “Egli m’invocherà dicendo:-Tu sei mio Padre, il mio Dio, la rocca della mia salvezza-. Io inoltre lo costituirò mio primogenito, il più eccelso dei re della terra” (Sal.89:26,27). Davide rivela: “L’Eterno dice al mio Signore: -Siedi alla mia destra finché io faccia dei tuoi nemici lo sgabello dei tuoi piedi-“ (Sal.101:1).  La profezia di Davide afferma che Gesù siede alla destra di Dio, fino a quando tutti i suoi nemici saranno posti come sgabello dei suoi piedi.

Inoltre Davide chiama Gesù “mio Signore”. Infatti, Gesù pone questa domanda: “Come mai gli scribi dicono che il Cristo è figlio di Davide? Se Davide stesso lo chiama Signore come può essere suo Figlio?” Gesù si riferiva alle promesse di Dio, fatte a Davide:  “L’Eterno ha giurato a Davide in verità e non cambierà: -Io metterò sul tuo trono un frutto delle tue viscere-” (Sal.132:11; Lc.1:32). Per questo Gesù è detto Figlio di Davide e Figlio dell’uomo (Mt.12:23,8).

È ribadito nell’epistola agli Ebrei, che mai Dio ha promesso a qualcuno degli angeli di farlo sedere alla sua destra e infine di mettere tutti i suoi nemici sotto i suoi piedi, che invece ha promesso solo a Gesù, come Figlio, il quale ha dato la sua vita in sacrificio per il peccato di molti (Is.53:11). Invece, tutti quelli che non gli hanno creduto, divenendo nemici di Cristo (Rom.1:30), saranno messi come sgabello dei suoi piedi, tormentati con fuoco e zolfo nei secoli dei secoli (Ap.14:10-1).

Gli angeli sono messaggeri di Dio. Infatti: “Essi non sono forse tutti spiriti al servizio di Dio, mandati a servire in favore di quelli che devono ereditare la salvezza? (Ebr.1:13,14). Quelli che devono ereditare la salvezza, sono i fedeli, che hanno creduto per fede in Gesù e quindi gli angeli sono mandati da Dio a servire in loro favore.

Infatti egli non si prende cura degli angeli, ma si prende cura della progenie di Abrahamo” (Ebr.2:16; Gal.3:29), “Ora, se siete di Cristo, siete dunque progenie d’Abrahamo ed eredi secondo la promessa” (Gal.3:29).

Molti credenti cadono in depressione, perché si sentono isolati dagli uomini. Sono divenuti miopi e, vedendo poco lontano, sono facile preda del diavolo, che conosce molto bene le debolezze della carne e con menzogne li seduce.

Ricordo a tutti quelli che vogliono vivere per Cristo, che saranno pure perseguitati, “Infatti tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati” (2Tmt.3:12). La persecuzione viene da quelli del mondo, perché chi vive per Cristo non appartiene al mondo; infatti, il mondo ama ciò che è suo,  “Ma, come allora colui che era generato secondo la carne perseguitava colui che era generato secondo lo Spirito, così avviene al presente” (Gal.4:2).

Gli angeli vanno in soccorso di tutti coloro che hanno il proprio nome scritto nel libro della vita, cioè gli eletti di Dio, infatti:  “L’Angelo dell’Eterno si accampa attorno a quelli che lo temono e li libera” (Sal.34:7), perché allora temere?  “Voi infatti non avete ricevuto uno spirito di schiavitù per cadere nuovamente nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di adozione per il quale gridiamo: -Abba, Padre-“ (Rom.8:15). Dio ha cura di quelli della discendenza di Abramo, che dovendo ereditare la salvezza, manda, per questo, gli angeli  in loro favore.

Gesù sarà con noi fino alla fine (Mt.28:20), Egli dimora in noi, se noi dimoriamo in Lui (Gv.15:4); occorre essere ben saldi nella fede, tenendo presente che qualunque cosa ci accade, gli occhi di Dio sono su di noi e “…Dei suoi angeli fa dei venti, e dei suoi ministri una fiamma di fuoco” (Ebr.1:7).

Noi dobbiamo solo aver conoscenza della sua Parola per metterla in pratica, perché se così facciamo, mai nessun demone può aver vittoria sui figli di Dio, perché lo Spirito di Gesù è in noi, dandoci la vittoria: “Ora perché voi siete figli, Dio ha mandato lo Spirito del Figlio suo nei vostri cuori che grida: -Abba, Padre-“ (Gal.4:6).

Il tempo della fine è giunto, arricchiamoci della Parola di Dio, vestiamoci di vesti bianche e ungiamoci gli occhi con il collirio dello Spirito per vedere la luce (Ap.3:18) e non restare nelle tenebre.

Noi non siamo lasciati soli qui sulla terra “…Or ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell’età presente. Amen” (Mt.28:20) ad affrontare tutte le difficoltà delle persecuzioni del mondo, perché Gesù veglia su di noi, che “…è andato in cielo ed è alla destra di Dio, dove gli sono sottoposti angeli, potestà e potenze” (1Ptr.3:22) e intercede per noi, secondo il volere di Dio (Rom.8:27), “…aspettando ormai soltanto che i suoi nemici siano posti come sgabello dei suoi piedi” (Ebr.10:13).

Non essere trascinato dalle mondanità, perché questo mondo sta per terminare e, se non sei con Cristo Gesù, allora sarai posto come suo sgabello nello stagno di fuoco (Ap.20:15). Aggrappati fortemente a Gesù, che sta aspettando solo che tu gli apri la porta del tuo cuore per entrare e cenare con te, altrimenti resterai nelle tenebre, di fuori. Lascialo entrare, Egli ti condurrà nel suo regno.