Ma il settimo giorno è il sabato consacrato al Signore, tuo Dio” (Es.20:10).

Considerando che molti evangelici cristiani ritengono che la domenica sia il giorno del Signore, valutiamo insieme quello che Dio ha determinato.

Il calendario attuale è il modello istituito da papa Gregorio III il 4 Ottobre del 1582 e nel corso delle epoche sono avvenute modifiche per adeguamento alle stagioni.

Da Wikipedia:

Il culto cattolico cristiano iniziò dal 100 d.C. la domenica, tutto ad opera di imperatori e papi.

La domenica nella maggioranza dei paesi europei e in America latina è considerata l’ultimo giorno della settimana; mentre nei paesi anglosassoni invece è considerato il primo.

Prima dell’avvento del Cristianesimo, il giorno della domenica corrispondeva al dies solis, cioè il “giorno del Sole” in onore della divinità del Sol Invictus. Ancora oggi questa denominazione si è conservata come nella lingua inglese Sunday o nella lingua tedesca Sonntag.

Il 7 Marzo 321 l’imperatore Costantino il Grande fissò il “dies Solis” romano come giorno di riposo per tutto l’impero, per consentire ai cristiani la santificazione domenicale.

Questa tradizione restò in vigore fino al celebre editto di Tessalonica di Teodosio I del 27 febbraio 380, in cui l’imperatore stabilì che l’unica religione di Stato era il Cristianesimo ortodosso, bandendo e perseguitando ogni altro culto.

Per tale ragione, il 3 novembre 383 il dies Solis venne rinominato dies dominica, (Giorno del Signore) e in tale forma è giunto fino a noi con domenica.

Il culto cattolico cristiano iniziarono a praticarlo dal 100 d.C. la domenica, tutto ad opera di imperatori e papi.

Riprendiamo lo studio della Parola di Dio:

Dio non santificò la Domenica, ma il Sabato, infatti è scritto: “Poiché in sei giorni il SIGNORE fece i cieli, la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, e si riposò il  settimo  giorno; perciò il SIGNORE ha benedetto il  giorno del riposo e lo ha santificato” (Eso.20:11; Gen.2:3). L’Eterno ordinò al suo popolo: “Osserverete dunque il  sabato perché è un giorno santo per voi. Chiunque lo profanerà sarà messo a morte. Chiunque farà in esso qualche lavoro sarà eliminato dal suo popolo” (Eso.31:14).

Gesù insegnava di sabato in una sinagoga (Lc.13:10). Gesù non ha abrogato il Sabato, ha solamente permesso che si facesse del bene anche in questo giorno, come fede e poi dichiarò: “Chi di voi, se gli cade nel pozzo un figlio o un bue, non lo tira subito fuori in giorno di  sabato?” (Lc.14:5). I Giudei cercavano di farlo morire, perché secondo loro Gesù violava il sabato (Gv.5:16-18) e anche perché, secondo la Legge, non era permesso nemmeno di procurarsi da mangiare nel giorno di sabato.  Gesù insegnava che tutto ciò che è per il bene del prossimo, è permesso farlo anche in giorno di sabato. “Poi Gesù disse loro: -Io domando a voi: è lecito, di sabato, far del bene o far del male? Salvare una persona o ucciderla?-“ (Lc.6:9).

Gesù non ha revocato il sabato, ma lo ha convalidato. Infatti gli apostoli entravano di sabato nelle sinagoghe per annunciare l’evangelo: “Mentre uscivano, furono pregati di parlare di quelle medesime cose il sabato seguente. Il sabato seguente quasi tutta la città si radunò per udire la Parola di Dio” (At.13:42-44).

Gli apostoli non predicavano solo nelle sinagoghe, ma ovunque vedevano gente disposta ad ascoltare, perché la loro missione era divulgare l’evangelo in ogni luogo.

La stessa cosa deve essere ancora ai nostri giorni, purtroppo pare che non sia più di moda evangelizzare in ogni luogo, ma “Bisogna ubbidire a Dio anziché agli uomini” (At.5:29). Così risulta molto più semplice e meno difficoltoso ubbidire agli uomini, anziché a Dio.

Tutti quelli che si radunano la domenica per fare il culto a Dio, sono certi che Dio li ascolti, anche se sono trasgressori? Gesù” Diceva loro ancora: -Come sapete bene annullare il comandamento di Dio per osservare la tradizione vostra!-“ (Mrc.7:9), “Invano mi rendono il loro culto, insegnando dottrine che sono precetti d’uomini”  (Mt.15:9).

Dio benedisse il settimo giorno e comandò a tutti gli esseri umani di riposarsi come Lui si riposò (Gen.2:3), “E farai così perché io, il Signore, ho fatto in sei giorni il cielo, la terra e il mare e tutto quel che contengono, ma poi mi sono riposato il settimo giorno; per questo ho benedetto il giorno di sabato e voglio che sia consacrato a me” (Es.20:11).

Dalla creazione in poi tutto quello che Dio ordinò all’uomo corrispondeva al numero sette, come sette volte sarà vendicato Caino (Gen.4:24); sette paia di animali puri scelti per farli entrare nell’arca (Gen.7:2); Giacobbe servì Labano per le sue due mogli, sette anni per la figlia Rachele e sette per Lea, come pure il sogno di Giuseppe (Gen.41:27).

Nessuno tiene presente la volontà di Dio; tutti si sono sviati seguendo la tradizione degli uomini, così si è avverata la profezia: “Tutti si sono sviati, tutti sono corrotti, non c’è nessuno che faccia il bene, neppure uno” (Sal.14:3), confermato dall’apostolo Paolo: “Tutti si sono sviati, tutti quanti si sono corrotti. Non c’è nessuno che pratichi la bontà, no, neppure uno”  (Rom.3:12).

Gli uomini non desiderano convertirsi, credendo che Dio accoglie e perdona tutti i penitenti, anche i disubbidienti alle sue leggi, Dio disse a Israele: “Metterete in pratica le mie prescrizioni e osserverete le mie leggi, per conformarvi a esse. Io sono il SIGNORE vostro Dio (Lev.18:4). La stessa cosa dice a noi: “…mettete in pratica la parola e non ascoltatela soltanto, illudendo voi stessi“ (Gcm.1:22).

E’ disposto: “E farai così perché io, il Signore, ho fatto in sei giorni il cielo, la terra e il mare e tutto quel che contengono, ma poi mi sono riposato il settimo giorno; per questo ho benedetto il giorno di sabato e voglio che sia consacrato a me” (Es.20:11), come confermato da Gesù: “Poi disse loro: ‘Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato” (Mrc.2:27).

Inoltre il quarto comandamento: “Ricordati di consacrarmi il giorno di sabato: hai sei giorni per fare ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è il sabato consacrato al Signore, tuo Dio: in esso non farai nessun lavoro: né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo schiavo, né la tua schiava, né il tuo bestiame e neppure il forestiero che abita presso di te” (Es.20:8-10).

E’ indicato: “Santificate i miei sabati e siano essi un segno fra me e voi, dal quale si conosca che io sono il Signore, il vostro Dio.” (Ez.20:20), “A loro diedi anche i miei sabati perché servissero di segno tra me e loro, perché conoscessero che io sono il Signore che li santifico” (Ez.30:12).

Coloro che sono da Dio si convertiranno da ogni peccato, tutti gli altri di sicuro troveranno una scusa per continuare nella loro tradizione e disubbidienza a Dio.

Gesù lo attesta: “Ma egli rispose loro: -Non tutti sono capaci di mettere in pratica questa parola, ma soltanto quelli ai quali è dato-“ (Mt.19:11).

Si rallegrino e giubilino tutti quelli che onorano Dio, mettendo in pratica ogni sua Parola, come è scritto: “Ama dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l’anima tua, con tutta la mente tua, e con tutta la forza tua” (Mrc.12:30)  e “…fissando lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta. Per la gioia che gli era posta dinanzi egli sopportò la croce, disprezzando l’infamia, e si è seduto alla destra del trono di Dio” (Ebr.12:2).

Di certo troverai la pace e la sicurezza della vita eterna, se rinunci alle tradizioni del mondo e segui il Maestro e Signore, che ci ha insegnato come camminare, perché “…chi dice di rimanere in lui, deve camminare com’egli camminò” (1Gv.2:6). Ogni giorno dedicare un tempo riservato alla lettura, preghiera e adorazione al nostro Dio che per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo ci ha tratti dalla morte eterna.

Esaminate voi a chi state ubbidendo: a Dio o agli uomini? Tornate a mettere in pratica la Parola di Dio, togliendo ogni menzogna istituita dagli uomini, seguite Cristo Gesù e lasciate andare il mondo, che continuerà nelle sue tradizioni, “Qui è la costanza dei santi che osservano i comandamenti di Dio e la fede in Gesù” (Ap.14:12).