Quanti hanno sperimentato la semina e la raccolta dei cereali?

Quando il seme viene gettato per terra, nessuno gioisce, perché non sa se poi ne raccoglie e quanto ne raccoglierà, perciò lo fa con tristezza, ma con speranza.

Riferendosi a chi è spirituale, Gesù disse, in parabola, che: “Il seminatore semina la parola” (Mrc.4:14).

Quando si semina è molto faticoso, perché molte volte si viene perseguitati, ingiuriati e maltrattati da coloro che sono carnali. Infatti, ci sono due modi di seminare: uno secondo la carne e l’altro secondo lo Spirito “Perché chi semina per la sua carne, mieterà corruzione dalla carne; ma chi semina per lo Spirito mieterà dallo Spirito vita eterna” (Gal.6:8).

Certamente si raccoglierà secondo la fatica che abbiamo fatto, come indicato: “chi semina scarsamente mieterà altresì scarsamente; e chi semina abbondantemente mieterà altresì abbondantemente” (2Cor.9:6). Chiediamoci se stiamo seminando seme buono o cattivo, abbondante o scarso, perché secondo le nostre opere si produrrà il frutto. Alla fine “Egli renderà a ciascuno secondo le sue opere” (Rom.2:69. Se vogliamo rallegrarci del buon frutto, allora dobbiamo lavorare e far fruttare il seme “…dando il cento, il sessanta, il trenta per uno” (Mt.13:8).

Non v’ingannate, Dio non si può beffare, perché ciò che l’uomo semina, quello pure raccoglierà” (Gal. 6:7).