Il Signore mi libererà da ogni azione malvagia e mi salverà nel suo regno celeste. A lui sia la gloria nei secoli dei secoli. Amen” (2Tmt.4:18).

Prima che si riversi l’ira di Dio su tutto il mondo, Dio libererà e salverà nel suo regno tutti i suoi figli, fedeli ed eletti (Ap.17:14).

A causa dell’epidemia, molti vogliono subito immunizzarsi ricorrendo alla somministrazione del vaccino, che è già adesso cominciata la distribuzione in molte nazioni. Chi è stato vaccinato è orgoglioso di essere stato scelto tra i primi, ma ci sono anche, tra medici ed operatori sanitari, quelli che sono contrari, perciò qualche amministratore avanza la possibilità di renderlo obbligatorio per tutti e, in particolare a chi opera o è in contatto con il pubblico, con la scusa di evitare il rischio di contagio.

Riguardo ai cristiani, che si rifiutano di farlo, per timore, a loro parere, che nel vaccino sia presente il 666, possono stare tranquilli perché le profezie lo escludono nettamente. Esso è un marchio e non un vaccino. E’ un timbro contenente il numero triplo sei o il nome dell’uomo-bestia, che riceverà il regno, l’autorità e la potenza da Satana (Ap.13:2).

E’ scritto che “…nessuno potesse comprare o vendere se non chi avesse il marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome. Qui sta la sapienza. Chi ha intendimento conti il numero della bestia, poiché è numero d’uomo; e il suo numero è 666” (Ap.13:17,18). Il marchio dovrà quindi contenere il numero o il suo nome; il numero 6 identifica la natura umana, perché Satana, il dragone o serpente antico, agirà tramite la mente umana di due uomini, in similitudine bestie, perché agiranno con molta ferocia.

Saranno in tre che opereranno negli ultimi 1260 giorni. Il numero 6 è associato a un uomo, perciò tutti e tre saranno identificati con 666, anche se Satana è il conduttore che dirigerà tutto, paragonato forte come il ferro. Infatti, con la sua potenza agirà attraverso l’uomo (argilla) scelto, perché per la sua grande potenza non potrà prendere possesso del corpo dell’uomo, ma lo dirigerà tramite la mente, come è indicato: “…non potranno unirsi l’un con l’altro; siccome il ferro non può mescolarsi con l’argilla” (Dan.2:43).

Tutto questo avverrà negli ultimi 1260 giorni, quindi non è affatto ora il tempo del regno di Satana, ma quando inizierà, il mondo intero sarà dominato dal dittatore indicato come prima bestia (Ap.13:1-10) e dall’anticristo, che imiterà il Messia, perché farà miracoli e prodigi falsi, per convincere il mondo ad adorare l’uomo-bestia, che riceverà il regno direttamente dal dragone (Satana, Ap.13:11,18; 2Tes.2:9).

Il marchio, sottolineo marchio, sarà come un sigillo di appartenenza e non è in altre forme inventate dagli uomini e dovrà necessariamente contenere il numero o il nome dell’uomo, indicato come bestia, che verrà dal mare, cioè dai popoli e nazioni (Ap.17:15).

Tutti sono propensi a cambiare quello che è scritto, secondo la propria idea o fantasia. A tale proposito, l’apostolo rivelò che “…verrà il tempo che non sopporteranno più la sana dottrina, ma, per prurito di udire, si cercheranno maestri in gran numero secondo le proprie voglie” (2Tmt.4:3). La Parola di Dio è verità e non può essere cambiata secondo la saggezza umana e diabolica (Gcm.3:15).

I veri figli di Dio, ovvero quelli che mettono in pratica la Parola di verità, si asterranno dal fare il vaccino, non perché contenga 666 o altre misture, ma perché facendolo confiderebbero nell’uomo e non in Dio per la protezione, quando è stabilito: “Così parla il Signore: -Maledetto l’uomo che confida nell’uomo e fa della carne il suo braccio, e il cui cuore si allontana dal SIGNORE!-“ (Ger.17:5).

Consideriamo che il tempo è compiuto. Gesù rivelò nella parabola delle 10 vergini, che prenderà o rapirà sulle nuvole (1Tes.4:17) solo “…quelle che erano pronte entrarono con lui nella sala delle nozze, e la porta fu chiusa” (Mt.25:10). Dopo la fine della Grazia, arriveranno anche quelli che non erano stati pronti, perché tiepidi (Ap.3:15,16), indifferenti e non vigili, che grideranno pieni di amarezza “…Signore, signore, aprici!  Ma egli rispose: In verità vi dico: non vi conosco” (Mt.25:11,12).

Anche se dovessimo soffrire per Cristo, sarebbe per noi un vanto, come lo fu per gli apostoli (At.5:41).  Ricordiamo che è scritto: “Questa è una prova del giusto giudizio di Dio, perché siate riconosciuti degni del regno di Dio, per il quale anche soffrite, poiché è proprio della giustizia di Dio rendere afflizione a quelli che vi affliggono” (2Tes.1:5,6).