Aiutaci a uscire dalle difficoltà, perché vano è il soccorso dell’uomo” (Sal.108:12).

Senza Cristo, la nostra vita spirituale è morta.

Se viviamo secondo il mondo, noi siamo già morti, perché viviamo nelle tenebre, non vedendo e non sapendo dove e come finirà la nostra vita terrena e ignorando perfino quella futura. L’ansia assale tutti quelli che vivono nelle tenebre, perché essi non hanno speranza alcuna e, per questo, ricorrono al soccorso dell’uomo.

Non riconoscono che Dio “…è saggio; fa venire il male e non revoca le sue parole; ma insorge contro la casa dei malvagi e contro il soccorso degli artefici d’iniquità” (Is.31:2). L’uomo non può salvare il suo simile, se non tramite la potenza di Dio, che opera con giustizia in tutti i santi, che chiedono: “Dacci aiuto per superare le difficoltà, poiché vano è il soccorso dell’uomo” (Sal.60:11).

Proprio in questo tempo di pandemia, il mondo preferisce la menzogna, che è sulla bocca di tutti e chi governa le nazioni ha messo la sua fiducia nella medicina o negli scienziati, che non lo possono salvare. Nessuno riconosce che Dio è il solo ad aver potere su ogni sua creatura e che rivela: “Sono io che do la morte e faccio vivere; io percuoto e io guarisco e nessuno può liberare dalla mia mano” (Deut.32:39).

Chi crede che è l’uomo, con la sua scienza, a salvare il mondo, sbaglia e si condanna da solo, perché nessuno può liberare dalla mano e dal potere di Dio. L’Eterno è sempre lo stesso: “Poich’egli parlò, e la cosa fu; egli comandò e la cosa apparve“ (Sal.33:9).

Non facciamoci ingannare dal mondo di tenebre, che sta affondando sempre di più nel fango, come potrebbe trarre fuori gli altri?

Siamo esortati: “Cercate ciò che è gradito al Signore, e non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto condannatele apertamente, poiché di quanto viene fatto da costoro in segreto è vergognoso perfino parlare. Tutte queste cose che vengono apertamente condannate sono rivelate dalla luce, perché tutto quello che si manifesta è luce.  Per questo sta scritto: -Svegliati, o tu che dormi, destati dai morti e Cristo ti illuminerà-. Vigilate dunque attentamente sulla vostra condotta, comportandovi non da stolti, ma da uomini saggi; approfittando del tempo presente, perché i giorni sono cattivi. Non siate perciò inconsiderati, ma sappiate comprendere la volontà di Dio” (Ef.5:10-17).

Se qualcuno sta ancora dormendo, aspettando l’aiuto dell’uomo, si svegli dai morti e cerchi la luce e la verità, che sono in Cristo, perché chi cerca, trova (Mt.7:7). Gesù ti illuminerà come ha illuminato tutti i santi già trapassati, quelli presenti e sarà così fino alla fine. Nessuno di quelli che cercano fervidamente la salvezza, tramite Cristo, sarà rigettato, mentre saranno respinti tutti quelli che rimangono tiepidi (Ap.3.16), indifferenti, ovvero i carnali, che cercano salvezza tramite l’uomo. E’ utile seguire il consiglio dell’apostolo: “Ciascuno esamini invece l’opera propria; così avrà modo di vantarsi in rapporto a se stesso e non perché si paragona agli altri” (Gal.6:4).

Cercate il Signore, mentre lo si può trovare; invocatelo, mentre è vicino” (Is.55:6). Oggi è tempo di cercare la salvezza in Cristo, perché molto presto terminerà e la porta di accesso alla salvezza si chiuderà per sempre. La Parola di Dio è una spada a doppio taglio; oggi è per la salvezza di coloro che la mettono in pratica, ma per chi la respinge o non la accoglie come tale, arriverà all’improvviso il giorno dell’ira di Dio, quando la stessa Parola, che oggi salva, allora li condannerà.

Gesù è “…colui che ha la spada affilata a due tagli” (Ap.2:12) e, se non ti ravvedi, lo vedrai quando userà la spada affilata, perché “…egli giudica e combatte con giustizia” (Ap.19:11).

Di conseguenza, per te e per quanti hanno creduto nell’uomo, resterà la condanna, per aver rifiutato la grazia divina. Periranno tutti, perché: “Dalla bocca gli usciva una spada affilata per colpire le nazioni; ed egli le governerà con una verga di ferro, e pigerà il tino del vino dell’ira ardente del Dio onnipotente” (Ap.19:15). Infatti, tramite la Parola di Dio, Gesù colpirà tutte le nazioni degli empi, così essi non esisteranno più, perché tutti saranno “…uccisi dalla spada che usciva di bocca al Cavaliere; e tutti gli uccelli si saziarono delle loro carni” (Ap.10:21). In analogia, questo evento rappresentato dal tino, è indicato pure come Valle del Massacro (Ger.7:32: 19:6), valle di Giosafat, (Gioele 3:12), oppure come battaglia di Armageddon, (Ap.16.16).

Dopo lo stermino degli empi, Dio farà nuovi cieli e nuova terra (Is.51:16; 65:17; 66:22; 2Ptr.3:13). Dio toglierà così la maledizione dalla terra, posta per il peccato di Adamo (Gen.3:17; Is.24:6) e metterà la sua benedizione (Ger.7:32; Is 61:9). Inizierà subito il regno di Cristo, insieme alla Chiesa o sposa e a tutti i martiri.

Gesù sarà Re d’Israele e di tutte le altre nazioni del mondo, che saranno governate con uno scettro di ferro. Il trono e il regno sono di Dio, ma ha sottoposto (Ebr.2:8; 1Cor.15:27) a Gesù il domino di regnare come uno “…scettro del tuo regno è uno scettro di giustizia” (Sal.45:6: 110:2). Gesù è “…il leone della tribù di Giuda…” e Dio conferma che: “Giuda è il mio scettro” (Sal.60:7).