Dio dice: “Il mio popolo persiste a sviarsi da me; lo s’invita a guardare a chi è in alto, ma nessuno di essi alza lo sguardo” (Os.11:7).

Nell’ultimo secolo l’uomo ha cercato in ogni modo di sostituire Dio con la scienza e la tecnologia che progredisce nelle nuove scoperte e invenzioni per il benessere civile. Quegli strumenti o mezzi, che ai nostri avi sembravano impensabili, oggi sono a nostra disposizione e sono già obsoleti, per la rapidità dei cambiamenti o aggiornamenti. Gli scienziati progettano il futuro, senza tenere conto minimamente della volontà divina e, come essere indipendenti dal loro Creatore, hanno modificato geneticamente ciò che è genuino e puro, peggiorando l’equilibrio naturale. Molti semi, alimenti delle popolazioni, sono stati alterati con altre sostanze, per renderli migliori, resistenti agli aggressivi e persino curativi, ma con quale risultato, se nutrendoci di essi, siamo sottoposti  a molte e nuove malattie. Questo progresso porta benefici oppure permette vita sregolata con conseguenze dannose e pericolose, perché è sufficiente rendersene conto notando le cronache quotidiane (incidenti stradali, droghe, alcol, furti, violenza, sesso e omicidi).

Quale cambiamento vantaggioso può ricevere il mondo senza Dio? Tutto quello che la scienza manipola, trasforma e sviluppa, purtroppo crea effetti nocivi che si ripercuotono sull’ambiente e sulla salute, perché si sono ribellati alle disposizioni di Dio e hanno violato le sue condizioni, così essi subiranno la vendetta negli ultimi sette anni della vita dell’empio sulla terra (Dan.9:27), perché “Guai all’empio! Il male ricadrà sul suo capo, perché gli sarà reso quanto le sue mani hanno fatto” (Is.3:11), “Infatti il giorno del SIGNORE è vicino per tutte le nazioni e come hai fatto, così sarà fatto a te: le tue azioni ti ricadranno sul capo” (Abdia 15).

Già da decenni i bambini si possono concepire in provetta e addirittura scegliere le caratteristiche da un elenco, come se fosse un supermercato, con le conseguenze che i nati sono venduti e non conosceranno mai le loro vere generalità, perché progettati da semi congelati e il donatore dei geni non saprà mai quanti figli avrà nel mondo, né mai li conoscerà; donne che noleggiano il proprio utero per interesse come se fosse qualunque oggetto.

In tutti i casi l’uomo decide come far nascere e come far morire, dall’eutanasia all’aborto, uccisione di bambini non desiderati, generati da una relazione immatura, irresponsabile. Innaturali sono anche le unioni omosessuali, approvate dalla legge come una famiglia tradizionale. La legge tutela i loro diritti, concedendo parificazione con altre coppie.

Le leggi del Signore sono state annullate e sono in vigore quelle abominevoli dell’uomo (Rom.1:26,27). Gesù affermò:Voi vi proclamate giusti davanti agli uomini; ma Dio conosce i vostri cuori; perché quello che è eccelso tra gli uomini, è abominevole davanti a Dio” (Lc.16:15).

La scienza umana sta per raggiungere il colmo della sua iniquità, ma presto si dovrà fermare, perché Dio ha posto un limite al peccato. Quando le nazioni della terra avranno raggiunto il termine imposto, allora tutto il mondo sarà consegnato nelle mani di Satana, come profetizzato: ”Alla fine del loro regno, quando i ribelli avranno colmato la misura delle loro ribellioni, sorgerà un re dall’aspetto feroce, ed esperto in intrighi” (Dan.8:23).

La medicina ha fatto molti progressi, arrivando alle manipolazioni genetiche, ai trapianti, prelevando organi da corpi ancora in vita, ma considerati morti per sostituirli a chi era destinato a morire per ridare un’aspettativa di vita.

L’umanità ha così sottratto il controllo di Dio sulla vita. Inoltre sta disprezzando la meravigliosa creazione, sfruttando e modificando, con la sua intelligenza corrotta, ogni risorsa naturale per trarne apparente vantaggio economico e benessere sociale, ma non si accorge che la sta distruggendo. Per loro, Dio ha già preparato dall’antichità la vendetta che meritano: “Le nazioni si erano adirate, ma la tua ira è giunta, ed è arrivato il momento di giudicare i morti, di dare il loro premio ai tuoi servi, ai profeti, ai santi, a quelli che temono il tuo nome, piccoli e grandi, e di distruggere quelli che distruggono la terra” (Ap.11:18).

Nessuno più si interessa al Signore, il Creatore di tutto e tanto meno si preoccupa del destino della sua anima. Tra poco arriverà un tempo terribile, quando Satana, nella figura del dittatore o bestia, per la sua malvagità e ferocia, regnerà con una grande e devastante autorità su tutto il mondo, mettendosi al posto di Dio, ma sarà per un breve periodo, solo 1260 giorni. Molti conoscono che egli peccò di orgoglio, desiderando proprio di collocarsi al posto di Dio (Is.14:12; Ez.28).

Viviamo nel tempo dell’apostasia e presto l’umanità raggiungerà il culmine della malvagità; infatti, saranno “…ricolmi di ogni ingiustizia, malvagità, cupidigia, malizia; pieni d’invidia, di omicidio, di contesa, di frode, di malignità” (Rom.1:29).

Ripetiamo che, fra poco tempo, tutti gli operatori d’iniquità saranno soppressi nella Valle di Giosafat (Gioele 3), indicata pure come guerra di Armagheddon (Ap.16:16) e subito dopo inizierà il millennio, dove regnerà sicurezza, pace e tranquillità, perché Satana, il nemico di Dio e degli uomini, sarà legato e gettato nell’abisso. Verrà sciolto solo per un breve tempo, alla fine del millennio (Ap.20:1-2), per sedurre il mondo intero a combattere (guerra di Gog e Magog) contro la Gerusalemme celeste (la diletta città) e quella terrena (il campo dei santi, Ap.20:7-10).

Dio ci ricorda che noi siamo come forestieri in questo mondo, perché abbiamo la cittadinanza nei cieli, essendo stati acquistati a Dio a caro prezzo, per mezzo del sangue di Gesù. Inoltre quello che ci ha donato sulla terra è solo per un breve periodo: “…perché la terra è mia e voi state da me come stranieri e ospiti” (Lev.25:23). Tutta la creazione è Sua, noi non abbiamo portato alcuna cosa, né possiamo portare via nulla, “Non abbiamo infatti portato nulla nel mondo, ed è chiaro che neppure possiamo portarne via nulla” (1Tmt.6:7; Ecl.5:15); tutto Gli appartiene: “Se avessi fame, non lo direi a te, perché mio è il mondo, con tutto quel che contiene:” (Sal.50:12).

Negli ultimi tempi, Dio ha permesso all’uomo di trasformare molte cose a suo danno (Ger.25:7), credendo di poter vivere meglio e molto a lungo: “Pensano che le loro case dureranno per sempre e che le loro abitazioni siano eterne; perciò danno i loro nomi alle terre” (Sal.49:11), mentre Dio ha preparato la sua vendetta.

Non pensiamo che tutto ciò che è scritto, tarderà a compiersi e perciò noi non lo vedremo, mentre il tempo è molto vicino, come Gesù conferma: “Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; ravvedetevi e credete al vangelo” (Mrc.1:15). Non aspettiamo la vendetta, quando Dio colpirà quelli che non si sono voluti ravvedere, perché allora sarà tardi e, per non essere tra di loro, crediamo e ravvediamoci: “Perché quelli sono giorni di vendetta, affinché si adempia tutto quello che è stato scritto” (Lc.21:22; 2Tes.1:8) e “farò vendetta, con ira e con furore, delle nazioni che non hanno voluto ascoltare” (Mich.5:14).

I figli di Dio attendono invece i nuovi cieli e la nuova terra (2Ptr.3:13), dove ci sarà riposo da tutti gli affanni della vita: “Noi infatti in Spirito, mediante la fede, aspettiamo la speranza della giustizia” (Gal.5:5). Non perdiamo il premio che ci è stato affidato sin dalla creazione del mondo, perché il nostro nome è scritto nei cieli e noi siamo registrati come cittadini dei cieli, quindi: “Fatevi coraggio, mettetevi all’opera, e il Signore sia con chi è buono” (2Cron.19:11). Se ci comportiamo fedelmente e amiamo Dio sopra ogni cosa, ci sarà detto anche a noi: “Non temere, o uomo molto amato! La pace sia con te. Coraggio! Sii forte!” (Dan.10:19).