Quindi ciascuno di noi renderà conto di se stesso a Dio” (Rom.14:12).

Facciamo attenzione, perché è arrivata l’ultima ora e lo spirito dell’anticristo opera fin dalla prima chiesa, appartenente a Cristo. Oggi, molti anticristi sono sorti (1Gv.2:18) per distogliere lo sguardo degli esitanti, dei dubbiosi e di quelli senza fede, affinché siano sedotti e credano nella menzogna.

Tutti i credenti, che hanno invece ricevuto gratuitamente la Parola di verità di Dio (Mt.10:8), che è un dono più prezioso di tutte le perle di questo mondo, ubbidiscono e non nascondono la verità. Offrire ad altri quello che è stato dato a noi gratuitamente, è un dovere cristiano e come Dio ha arricchito noi, così distribuiamo agli altri questa meravigliosa ricchezza.

Chi ha ricevuto da Dio lo Spirito di verità e di rivelazione e lo tiene nascosto, sicuramente sarà rigettato da Dio, perché non ha prodotto frutto. È possibile che alcuni, per paura di essere derisi, oppure per pigrizia, non danno ad altri la possibilità di essere salvati, tramite la Parola di verità. Gesù rivelò in parabola la triste condanna del servo fannullone e pauroso, che si presentò senza frutto, giustificandosi: “…ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra; eccoti il tuo” (Mt.25:25).

Tutti renderemo conto del talento spirituale, che ci è stato dato. Se lo consegneremo senza averlo fatto fruttare, allora Gesù dirà la stessa cosa anche a noi: “…Servo malvagio e infingardo, sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso” (Mt.25:26).

Lo Spirito Santo viene concesso come sigillo o caparra della vita eterna (2Cor.1:22), solo camminando come Cristo camminò, riceveremo la vita eterna (1Gv.2:6), ma se camminassimo secondo il nostro desiderio e non quello di Dio, saremmo giudicati come “…il servo fannullone gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti” (Mt.25:26,30).

Condividere con altri quello che abbiamo ricevuto, è un compito che Dio ci impone, come l’apostolo Paolo affermò: “Infatti, se io predico l’evangelo, non ho nulla da gloriarmi, poiché è una necessità che mi è imposta; e guai a me se non predico l’evangelo!” (1Cor.9:16). Non solo agli apostoli Dio impose di evangelizzare, ma anche a tutti quelli che hanno ricevuto e ricevono i doni spirituali, perché essi servono per il bene comune e non solo individuale.

Ogni servo di Dio riceve “…secondo la misura di fede che Dio ha assegnata a ciascuno” (Rom.12:3). Chi riceve un dono, cinque o dieci, devono fruttare e moltiplicarsi.

Gesù avvertì che ci sono alberi che fanno frutti buoni, ma anche quelli cattivi. In analogia, gli alberi raffigurano quelli che ritengono di credere in Gesù.

Attenzione quindi ai falsi, che producono frutti indegni o cattivi, perché: “Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco” (Mt.7:19).

Distinguiamo i santi, che portano un frutto di giustizia (Fil.1:11) e di salvezza, dagli altri “…senza frutti, due volte morti, sradicati” (Giuda 12).

Infatti, in questi ultimi tempi si sono introdotti molti bugiardi nella chiesa di Cristo, chiamati anticristi, perché ostacolano l’opera di Cristo Gesù, che avverte: “Guardatevi dai falsi profeti i quali vengono verso di voi in vesti da pecore, ma dentro sono lupi rapaci” (Mt.7:15).

Chi sono questi falsi e imbroglioni, definiti lupi rapaci?

Quelli che: “Con discorsi pomposi e vuoti adescano, mediante i desideri della carne e le dissolutezze, quelli che si erano appena allontanati da coloro che vivono nell’errore” (2Ptr.2:18).

Essi predicano Cristo in modo distorto e quindi ingannevole. Sostengono che Dio, l’Eterno, che creò con la sola Parola tutto l’universo, dove viviamo, il Creatore e Signore di tutto quello che è nei cieli, in terra, sotto il mare e sotto la terra, divenne Figlio dell’uomo (Mt.26:64), ovvero figlio della sua stessa creatura. Di conseguenza, ammettono assurdamente, che Dio morì e poi risorse, negando così che Gesù è il  Figlio di Dio venuto nel mondo. Il Cristo fu mandato da Dio, prese forma umana per dare la sua vita in riscatto di tutti i credenti in Lui.

Gesù, i suoi apostoli ed i profeti misero in guardia i veri fedeli: “Poiché molti seduttori sono usciti per il mondo, i quali non riconoscono pubblicamente che Gesù Cristo è venuto in carne. Quello è il seduttore e l’anticristo” (2Gv.7). Da questi lupi rapaci dobbiamo stare lontani. Li riconosceremo dai frutti e il loro parlare li condanna, perché quello che dicono è menzogna, non conforme a verità, proceduta da Dio.

Parlano male delle dignità (dei santi) (2Ptr.2:10; Giuda 8), giudicano i servi di Dio come eretici e diffondono la loro menzogna come verità. “…hanno cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre…” (Is.5:20).

A tal fine, Gesù rivelò: “Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato nel tuo nome e cacciato demoni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome? Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità” (Mt.7:22,23). Se non vogliamo trovarci tra questi, usciamo fuori dal mondo e seguiamo Cristo Gesù, il nostro Maestro e Pastore, perché: “…quando ha condotto fuori tutte le sue pecore, cammina innanzi a loro, e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce” (Gv.10:4).