Tutte hanno un proprio capo fondatore e uno statuto distinto da altre comunità. Ognuna di esse si regge con le offerte e donazioni dei suoi seguaci e molte altre aggiungono anche le decime, come sotto la Legge di Mosè per il servizio levitico.  Sono organizzati come qualsiasi altra associazione sociale con una sede centrale gestita da dirigenti e amministratori, che impartiscono disposizioni ai collaboratori locali in ordine gerarchico, come vescovi e infine responsabili di gruppi come pastori e ministri.

Fino a circa il 1750, erano solo le grandi religioni monoteiste (cattolicesimo, islamismo e giudaismo) che prevalevano. Quando è iniziato il tempo della chiesa di Laodicea i fedeli che non avevano rinnegato il nome di Gesù vanno diminuendo e cominciano a nascere altre confessioni religiose, distaccandosi dalla fede in Cristo come Gesù stesso dichiara (Ap.3:16) gli amministratori dell’evangelo diventano tiepidi senza rivelazione spirituale, formandosi gruppi con varie interpretazioni dottrinali.

Per questo occorre discernimento per rimanere fedeli alla Parola di Dio, unica e vera guida della nostra vita, se volessimo raggiungere la salvezza in Gesù Cristo. Ad esempio il Signore esorta quelli del periodo della chiesa di Filadelfia: “Conosco le tue opere. Ho aperto davanti a te una porta che nessuno può chiudere. Per quanto tu abbia poca forza, pure hai osservato la mia parola e non hai rinnegato il mio nome” (Ap.3:8). Notiamo che è profetizzato a questi fedeli una dichiarazione molto importante: “…hai osservato la mia parola e non hai rinnegato il mio nome”, che è invece assente per quelli della chiesa di Laodicea, ultimo e attuale periodo, perché non si sono attenuti alle raccomandazioni del Signore, a dimostrazione delle numerose sette sorte dove ognuno si è identificato per i propri interessi e piaceri, come indicato: “…lo Spirito dice espressamente che negli  ultimi  tempi alcuni apostateranno dalla fede, dando ascolto a spiriti seduttori e a dottrine di demoni” (1Tmt.4:1). E’ proprio quello che è avvenuto, da quando i tempi della chiesa di Laodicea sono iniziati, dove molti hanno cominciato a ragionare in modo carnale, aggiungendo o togliendo dalla Parola di Dio, hanno così soffocato la verità con l’ingiustizia (Rom.1:18), “e molti seguiranno le loro deleterie dottrine, e per causa loro la via della verità sarà diffamata” (2Ptr.2:2).

Gesù assicura ancora l’angelo, ovvero tutti gli amministratori dell’evangelo del periodo di Filadelfia, affermando: “Poiché hai osservato con costanza la mia parola, anch’io ti preserverò nell’ora della tentazione che sta per venire sul mondo intero, per mettere alla prova gli abitanti della terra” (Ap.3:10).

I fedeli del periodo di Filadelfia non hanno seguito religioni varie, ma hanno osservato fedelmente la Parola di Dio e per questo sono stati preservati dalla grande prova, che ci sarà per quelli dell’intervallo di Laodicea.

Quale è questa prova o tentazione? Tutti i veri credenti del periodo di Laodicea dovranno sopportare tutte le tentazioni della tecnologia avanzata, presente in questo periodo, inoltre dovranno stare attenti e perciò separarsi dalle religioni seduttrici per non farsi coinvolgere dalle loro eresie, perché molti falsi angeli di luce si presenteranno come ministri di Dio, predicando un vangelo diverso da quello annunciato dagli apostoli “…edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Gesù Cristo stesso la pietra angolare” (Ef.2:20).

È scritto che: “Tutti si sono sviati, tutti quanti sono divenuti inutili; non c’è alcuno che faccia il bene, neppure uno” (Rom.3:12) e confermato da: “poiché tu dici: -Io sono ricco, mi sono arricchito e non ho bisogno di nulla-; e non sai che tu sei quello che è disgraziato, miserabile, povero, cieco e nudo” (Ap.3:16).

Stiamo vivendo in mezzo a tanta iniquità e, chi riconosce, tramite lo Spirito Santo, di essere guidato da ciechi, si ritiri da questi e torni a Dio, se vuole salvare la propria vita, perché: “Essi, abbandonata la retta via, si sono sviati seguendo la via di Balaam, figlio di Beor, che amò il salario d’iniquità” (2Ptr.2:15). Quanti falsi insegnanti sono presenti oggi come il profeta Balaam, “il quale insegnò a Balak a porre un’insidia davanti ai figli d’Israele per farli cadere, inducendoli a mangiare cose sacrificate agli idoli e a fornicare” (Ap.2:14) inducono altri credenti all’errore, per proprio vantaggio o interesse. “Alcuni, essendosi sviati da queste cose, si sono rivolti a discorsi vani” (1Tmt.1:6). Infatti, “Verrà il tempo, infatti, in cui non sopporteranno la sana dottrina ma, per prurito di udire, si accumuleranno maestri secondo le loro proprie voglie” (2Tmt.4:3).

In mezzo a tutte queste chiese apostate ci sono i veri figli di Dio, quelli cioè, che hanno custodito la Parola e non hanno rinnegato il nome di Gesù. Essi sono un piccolo residuo degli ultimi tempi. La sofferenza spirituale, forte dolore peggio di un pugno improvviso nello stomaco, è grande per loro nel sentire la Parola di Dio storpiata e modificata secondo le menti carnali, senza conoscenza spirituale “E nella loro cupidigia vi sfrutteranno con parole bugiarde; ma la loro condanna è da molto tempo all’opera e la loro rovina non si farà attendere” (2Ptr.2:3), mentre “Per voi dunque che credete essa è preziosa, ma per coloro che disubbidiscono: -La pietra, che gli edificatori hanno rigettato, è divenuta la testata d’angolo, pietra d’inciampo e roccia d’intoppo che li fa cadere-“ (1Ptr.2:7). Infatti tutti hanno inciampato in quella pietra vivente e santa (1Ptr.2:4), perché nel periodo di Laodicea si sono formate molte religioni con credenze diverse l’una dall’altra, segno di contaminazione spirituale. Dove è allora la chiesa fedele che non ha rinnegato Gesù, quella che è edificata: “…sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Gesù Cristo stesso la pietra angolare” (Ef.2:20).

Molti hanno deviato dal vero fondamento, indice che siamo nell’ultima ora, nell’apostasia per cui sono sorti molti anticristi (1Gv.2:18), come riconoscerli? Abbiamo confrontato i due ultimi periodi della chiesa: quello di Filadelfia e di Laodicea, fase attuale, dove è in azione l’anticristo, che l’apostolo Giovanni lo definisce: “Chi è il mendace, se non colui che nega che Gesù è il Cristo? Costui è l’anticristo, che nega il Padre e il Figlio” (1Gv.2:22).

In questi ultimi decenni Gesù è rinnegato e il Suo sacrificio annullato, perché viene attribuito a Dio e non a suo Figlio, il Cristo, che è il Messia promesso sin dalla fondazione del mondo (Atti 2:30; 1Ptr.1:20).

Segui la Parola di Dio, leggila, meditala e impara ad ascoltare lo Spirito Santo, poiché è il solo a indicarti la verità. Non esiste verità tra quelli che camminano nella carne, perché essi non possono conoscerla (1Cor.2:14). Non vi adattate, accettando le parole bugiarde degli impostori, ma investigate ogni cosa propostavi, sempre con lo Spirito, le Sacre Scritture, perché: “Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene” (Rom.8:1-18).

Metti la tua fede in Cristo Gesù e la Parola di Dio ti renderà sapiente in conoscenza spirituale, così tu non dovrai chiedere a nessuno spiegazioni per non essere sopraffatto dalla menzogna degli uomini, allora lo Spirito Santo ti aiuterà a capire le Scritture, aprendoti gli occhi sulla verità (Gv.15:26; 14:26).

e che sin da bambino hai conosciuto le sacre Scritture, le quali ti possono rendere savio a salvezza, per mezzo della fede che è in Cristo Gesù” (2Tmt.3:15).

Dio disse al suo popolo:  “Questo libro della legge non si diparta mai dalla tua bocca, ma meditalo giorno e notte, cercando di agire secondo tutto ciò che vi è scritto, perché allora riuscirai nelle tue imprese, allora prospererai” (Gios.1:8). Non soltanto il Vecchio Testamento, ma “Tutta la Scrittura è divinamente ispirata e utile a insegnare, a convincere, a correggere e a istruire nella giustizia” (2Tmt.3:16).

Dio scrive nel nostro cuore la sua Parola, ma occorre desiderarlo, come farà per Israele nel millennio: “Metterò la mia legge nella loro mente e la scriverò sul loro cuore, e io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo” (Ger.31:33). Se volessimo appartenere anche noi al popolo santo, irreprensibile e senza macchia (Ef 5:27), dovremmo lasciare che Gesù viva in noi, perché se Egli dimora in noi, allora la sua Parola è scritta nei nostri cuori e possiamo metterla in pratica senza mai dimenticarla.