Mosè, il servo e profeta di Dio, disse a Israele: “Le cose occulte appartengono al Signore nostro Dio, ma le cose rivelate sono per noi e per i nostri figli, sempre, perché pratichiamo tutte le parole di questa legge” (Deut.29:28).

Nessuno si illuda, dichiarando che noi non lo abbiamo saputo o perché non ci è stato rivelato, ma ogni cosa scritta dai profeti e dagli apostoli è perché Dio ci ha fatto conoscere la sua volontà. Solo attraverso lo Spirito, che illumina i servi di Dio, si apprende tutta la verità.

Le cose che invece non sono rivelate, rimangono occulte e perciò non le troviamo scritte, quindi saremmo bugiardi se noi immaginassimo o annunciassimo ciò che non è stato scritto.

La nostra mente carnale è diabolica, perché satana può suggerire quello che vuole attraverso il pensiero, basta solo aprirgli la strada, perché il nemico è abilmente capace di istigare quello che non potresti concepire mai.

Molti oratori hanno l’abitudine di aggiungere alla Parola di Dio cose da loro ideate. Così falsificano la verità e si attirano la condanna dell’ira di Dio, come è stato avvertito dall’apostolo: “Nella loro cupidigia vi sfrutteranno con parole false; ma la loro condanna già da tempo è all’opera e la loro rovina non si farà aspettare” (2Ptr.2:3). Se vuoi salvare la tua anima, devi rinunciare alla menzogna, ovvero credere solo a quello che procede da Dio, alla verità, che lo Spirito ci insegna.

Abbandoniamo la nostra logica umana, perché: “Chi è l’uomo che teme l’Eterno? Egli gli insegnerà la via che deve scegliere” (Sal.25:12). Non dobbiamo quindi, essere noi ad affaticarci per arrivare a conoscere la via giusta e santa da seguire, ma basta solo credere fermamente in Cristo, perché sarà lo Spirito di Cristo ad insegnarci la Via per giungere alla Verità e infine a ricevere la Vita eterna. Infatti, in Gesù si trova tutto quello che occorre per la nostra salvezza, perché il Signore è la Via, la Verità e la Vita.

Molti credenti si definiscono convertiti, ma non seguono il Maestro, perché non hanno accettato il Signore con tutto il cuore (spirito) e anima, non comprendendo che per essere convertiti, bisogna vivere per Cristo.

Non aspettare ancora, ma convertiti: “…al Signore tuo Dio con tutto il cuore e con tutta l’anima” (Deut.30:10).

Tutti i comandamenti di Dio sono per noi una grande gioia (Sal.112:1). Per questo anche noi possiamo dire come il salmista: “Ho visto che ogni cosa perfetta ha un limite, ma il tuo comandamento è senza limiti” (Sal.119:96).

Mettere in pratica tutti i comandamenti, è vita. Forse credi che questi precetti riguardano solo quei credenti, che appartennero alla legge e non alla grazia? Ti sbagli, perché Gesù disse al giovane, che gli chiese cosa doveva fare per essere salvato: “Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non dire falsa testimonianza, non frodare, onora il padre e la madre”  Il giovane rispose che li aveva messi in pratica da quando era bambino, Gesù allora aggiunse: “…vendi quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi” (Mrc.10:19,21).

Se vogliamo essere quindi completi e seguire Cristo, ovunque Egli voglia, oltre a mettere in pratica tutti i comandamenti, dobbiamo vendere ciò che possediamo, ovvero essere liberi di seguirLo. Se vogliamo invece restare nella condizione in cui Dio ci ha posto, non dobbiamo tralasciare neppure uno solo dei seguenti 10 comandamenti:

 

 1 Io sono l’Eterno. Il tuo Dio… Non avrai altri dei davanti a me.

 2 Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra.  Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, ma che dimostra il suo favore fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandi.

 3 Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascerà impunito chi pronuncia il suo nome invano.

 4 Ricordati del giorno di sabato per santificarlo: sei giorni faticherai e farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: tu non farai alcun lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo schiavo, né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te. Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto è in essi, ma si è riposato il giorno settimo. Perciò il Signore ha benedetto il giorno di sabato e lo ha dichiarato sacro.

 5 Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che ti dà il Signore, tuo Dio.

 6 Non uccidere.

 7 Non commettere adulterio.

 8 Non rubare. 

 9 Non pronunciare falsa testimonianza contro il tuo prossimo.

 10 Non desiderare la casa del tuo prossimo. Non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo” (Es.20:3-17).

Se hai creduto in colui che salva (Cristo Gesù), ricorda dunque di non fare rappresentazioni di Cristo di alcun genere, perché molti lo rassomigliano ad un attore. Questo è trasgredire al comandamento ed è peccato.

Non dimenticare inoltre di praticare il riposo del sabato, perché Dio si è riposato il sabato e non la domenica. Infatti il riposo di domenica, come festivo, è un ordinamento degli uomini. Molti credono invano che Gesù abbia annullato il riposo del sabato, ma Gesù non ha annullato alcun comandamento, ma solo le opere della legge, come attestato anche dagli apostoli (Rom.3:27.28; 9:32).

Inoltre Gesù ha confermato: “-Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l’anima tua e con tutta la tua mente-. Questo è il primo e il gran comandamento. E il secondo, simile a questo, è: -Ama il tuo prossimo come te stesso-. Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti” (Mt.22:37-40)

Cosa dunque possiamo fare nel giorno di sabato?

Possiamo fare tutto quello che occorre per vivere, come mangiare e tutto quello che ne segue. Dedicare principalmente il giorno del sabato per la lode e l’adorazione, senza dimenticarci di fare il bene.

Ricorda che Gesù guariva gli ammalati, di sabato, perché allora non mettere in pratica anche il comandamento che segue? “Guarite gli infermi, mondate i lebbrosi, risuscitate i morti, scacciate i demoni; gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date” (Mt.10:8).

Mettere in pratica il vangelo di Cristo Gesù (Mrc.1:1) è vita per quelli che compiono la sua volontà. Ricordiamoci che Gesù disse: “Ora, perché mi chiamate, -Signore, Signore-, e non fate quello che dico?” (Lc.6:46). Se mettiamo in pratica il vangelo della verità, riceveremo “…la vita eterna a coloro che cercano gloria, onore e immortalità, perseverando nelle opere di bene” (Rom.2:7).

quando ti sarai convertito al Signore tuo Dio con tutto il cuore e con tutta l’anima.

Questo comando che oggi ti ordino non è troppo alto per te, né troppo lontano da te.

Non è nel cielo, perché tu dica: Chi salirà per noi in cielo, per prendercelo e farcelo udire e lo possiamo eseguire? Non è di là dal mare, perché tu dica: Chi attraverserà per noi il mare per prendercelo e farcelo udire e lo possiamo eseguire? Anzi, questa parola è molto vicina a te, è nella tua bocca e nel tuo cuore, perché tu la metta in pratica” (Deut.30:10-14)