Al rapimento: “Perché il Signore stesso con un potente comando, con voce di arcangelo e con la tromba di Dio discenderà dal cielo, e quelli che sono morti in Cristo risusciteranno per primi, poi noi viventi, che saremo rimasti, saremo rapiti assieme a loro sulle nuvole, per incontrare il Signore nell’aria; e così saremo sempre col Signore” (1Tes.4:16,17).

Alla 1° risurrezione: “Ed egli manderà i suoi angeli con un potente suono di tromba; ed essi raccoglieranno i suoi eletti dai quattro venti, da un’estremità dei cieli all’altra” (Mt.24:31)

Questi due versi rivelano due eventi distinti e separati, che molti credenti confondono.

Nel secondo, anche in ordine cronologico, saranno gli angeli a raccogliere i martiri nella prima risurrezione, che avverrà al termine degli ultimi sette anni (ultima settimana delle 70 per Israele, Dan.9:24).

All’apertura del quinto sigillo, l’apostolo Giovanni descrive: “vidi sotto l’altare le anime di coloro che erano stati uccisi a motivo della parola di Dio e a motivo della testimonianza resa; e gridarono a gran voce dicendo: -Fino a quando aspetti, o Signore, che sei il Santo e il Verace, a fare giustizia del nostro sangue sopra coloro che abitano sulla terra?” (Ap.6:10; 7:9). Tali martiri appartengono a tutte le nazioni, popoli e lingue, partendo dal giusto Abele fino al profeta Zaccaria (Lc.11:51).

A questi martiri si aggiungeranno quelli della grande tribolazione, di tutte le tribù d’Israele, come viene riferito a quelli sotto l’altare, che aspettano giustizia. Infatti, essi furono invitati a riposarsi ancora un poco “…finché fosse completo il numero dei loro compagni di servizio e dei loro fratelli, che dovevano essere uccisi come loro” (Ap.6:11), “…costoro sono quelli che sono venuti dalla grande tribolazione, e hanno lavato le loro vesti e le hanno imbiancate nel sangue dell’Agnello” (Ap.7:14).

I martiri della grande tribolazione (mietitura), apparterranno tutti al popolo israelita, come è riportato:  “…di quei saggi alcuni cadranno per essere affinati, purificati, resi candidi fino al tempo della fine, perché questa non avverrà che al tempo stabilito” (Dan.11:35). Non ci saranno i gentili del tempo della Grazia, perché essi saranno già risorti, quando Gesù aprirà il primo sigillo (Ap.6:1-3)

Esiste una notevole differenza inconfondibile tra la prima risurrezione dei martiri e il rapimento.

Alla prima risurrezione, gli angeli raccoglieranno i martiri dai cieli, perché tutti sono già nel cielo (anime sotto l’altare, Ap.6:9-11).

Al rapimento, adunamento o incontro con Gesù di tutta la Chiesa, che avverrà nelle nuvole, non saranno gli angeli a raccoglierli, ma sarà Gesù stesso ad apparire nelle nuvole e con un potente comando e voce di arcangelo, farà risorgere prima i nostri fratelli trapassati, poi i viventi rimasti, saranno trasformati e rapiti, per essere riuniti per sempre a Gesù.

Per questo motivo non viene chiamata risurrezione, ma rapimento.

Tutto avverrà in un batter d’occhio.

Prepariamoci e siamo pronti perciò a questo immancabile e irrepetibile incontro. Siano le nostre lampade piene di olio (Spirito Santo), perché se non saremo vigili, saremo lasciati e subiremo le terribili conseguenze e una dura condanna.

Occorre stare molto attenti, perché “…quel giorno e a quell’ora, però, nessuno lo sa, neanche gli angeli del cielo e neppure il Figlio, ma solo il Padre” (v.36). A noi credenti non è dato di sapere esattamente il giorno e l’ora del rapimento, perché esso è conosciuto solo da Dio. Il tempo invece lo possiamo riconoscere dagli eventi e dalle situazioni, come Gesù lo spiega, facendo il paragone dell’avvicendamento delle stagioni e del cambiamento della natura, per sapere che si sta avvicinando l’estate, osservando le gemme spuntare dai rami del fico.

Inoltre questa generazione, riferendosi alla malvagia, non passerà se prima non accadrà tutto ciò che è rivelato nella Scrittura (Mt.24:34), allora il cielo e la terra passeranno, ma la Parola di Dio rimarrà eternamente (Mt.5:18).