Scopro che in questi ultimi tempi le falsità corrono più rapide della velocità della luce. La Parola di Dio è rigettata sotto i nostri occhi, proprio come Gesù affermò: “Vedendo, vedano sì, ma non discernano; udendo, odano sì, ma non comprendano; affinché non si convertano, e i peccati non siano loro perdonati” (Mrc.4:12).

Ad una lettura superficiale e carnale, molti credenti attestano il contrario delle Scritture e restano così convinti, che continuano a insistere che è giusto il loro pensiero, nonostante l’evidenza. Molti altri insegnano che non è possibile essere perfetti, perché lo è solo Gesù, ma il Signore attestò che: “Voi dunque siate perfetti, come è perfetto il Padre vostro celeste” (Mt.5:48).

Ha forse Gesù detto qualcosa di impossibile?

No, perché è proprio tramite Gesù, se vive in noi, che ci rende perfetti (Gv.17:23). “Infatti con un’unica offerta egli ha reso perfetti per sempre quelli che sono santificati” (Ebr.10:14).

Certo, se uno vive secondo il proprio pensiero e non mette in pratica la verità, non sarà mai perfetto. L’apostolo confermò che:  “Costoro sono zelanti per voi, ma non per fini onesti; anzi vogliono staccarvi da noi affinché il vostro zelo si volga a loro” (Gal.4:17). Restiamo sobri, vegliando e pregando notte e giorno continuamente, perché Dio ci ha chiamati a fare la sua volontà,  “…vi renda perfetti in ogni bene, affinché facciate la sua volontà, e operi in voi ciò che è gradito davanti a lui, per mezzo di Gesù Cristo; a lui sia la gloria nei secoli dei secoli. Amen” (Ebr.13:21).

Non solo dobbiamo essere perfetti, ma possedere costanza, per essere completi e di nulla mancanti (Gcm.1:4). Chi ignora la Parola di Dio non può essere da Dio, perché: “Chi dice: Lo conosco- e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui” (1Gv.2:4). Molti parlano di Dio con zelo, ma senza conoscenza spirituale, che non serve ad alcuna cosa (Rom.10:2).

Diffidate quindi delle persone che sostengono di essere peccatori, imperfetti e che non possono essere santi, perché miei cari è raccomandato che: “…come colui che vi ha chiamati è santo, anche voi siate santi in tutta la vostra condotta” (1Ptr.1:15), perciò è possibile che: “Da questo conosciamo di essere in lui. Chi dice di dimorare in Cristo, deve comportarsi come lui si è comportato” (1Gv.2:5,6).

Cosa fare in questi ultimi tempi difficili per tutti i veri figli di Dio, che sono perseguitati, dichiarati eretici e diffamati, perché contestano la menzogna?

Ascoltiamo e mettiamo in pratica il consiglio dell’apostolo: “Nessuno vi inganni con vani ragionamenti: per queste cose infatti piomba l’ira di Dio sopra coloro che gli resistono.  Non abbiate quindi niente in comune con loro” (Ef.5:6,7).

Da notare bene che la Chiesa di Cristo comparirà “…davanti a sé, gloriosa, senza macchia, senza ruga o altri simili difetti, ma santa e irreprensibile” (Ef.5:27).

Siamo già tutti perfetti e santi, ma Gesù ci invita ad esserlo di più fino alla fine e, per questo, consiglia: “…chi è giusto continui a praticare la giustizia, e chi è santo si santifichi ancora” (Ap.22:11).

Chi è imperfetto e peccatore non ne farà parte, perché a loro è rivolto questa considerazione: “Chi è ingiusto continui a praticare l’ingiustizia; chi è impuro continui a essere impuro…” (Ap.22:11).

Di sicuro: “Egli renderà a ciascuno secondo le sue opere” (Rom.2:6).