La prima risurrezione è riservata a tutti i martiri ebrei (Ap.20:6) ed è descritta in similitudine come mietitura (Ap.14:15; Mt.13:30).

In un unico giorno, saranno prima uccisi nella guerra di Armagheddon tutti gli empi e subito dopo i martiri risusciteranno. In quello stesso momento Gesù apparirà visibile a tutti nelle nuvole con il suo esercito, che è la sposa o Chiesa, identificata dai suoi vestiti di lino finissimo, bianco e puro (Ap.19:8-14).

Sarà un giorno terribile e corrisponderà all’ultimo giorno delle settanta settimane riservate per il popolo Israelita, quando si completeranno profezie e visioni (Dan.9:24-27) nella Valle di Giosafat (Giole 3), alla battaglia di Armagheddon (Ap.16:16), come indicato: “Sarà un giorno unico, che è conosciuto dall’Eterno; non sarà né giorno né notte, ma verso sera vi sarà luce” (Zac.14:7).

Tutti vedranno Gesù,“…il Figlio dell’uomo venire nelle nuvole, con grande potenza e gloria” (Mrc.13:26). In quel giorno tutto cambierà: uccisione degli empi, denominata con vendemmia; risurrezione dei martiri ebrei, indicata come mietitura (Ap.14) e nuovi cieli e nuova terra con inizio del millennio di pace e sicurezza per Israele e per le nazioni.

Illustriamo questi eventi nel dettaglio.

Identifichiamo i martiri ebrei, partecipi della prima resurrezione: “Quando egli (Gesù) aperse il quinto sigillo, io vidi sotto l’altare le anime di coloro che erano stati uccisi a motivo della parola di Dio e a motivo della testimonianza che avevano resa; e gridarono a gran voce dicendo: -Fino a quando aspetti, o Signore, che sei il Santo e il Verace, a fare giustizia del nostro sangue sopra coloro che abitano sulla terra?-. E a ciascuno di essi fu data una veste bianca e fu loro detto che si riposassero ancora un po’ di tempo, finché fosse completato il numero dei loro conservi e dei loro fratelli, che dovevano essere uccisi come loro” (Ap.6:10,11).

Trascorreranno meno di tre anni e mezzo, da quando la bestia, che sarà l’uomo perverso, avrà ricevuto potere, regno e grande autorità da Satana, che ucciderà tutti quelli appartenenti al popolo di Dio, che custodiscono: “…i comandamenti di Dio ed hanno la testimonianza di Gesù Cristo” (Ap.12:17). Questi saranno proprio gli ultimi martiri, provenienti dalla grande tribolazione, che si aggiungeranno a tutti gli altri santi, che sono anch’essi stati uccisi, dal primo martire Abele fino a Zaccaria (Lc.11:51).

Infatti, durante la grande tribolazione, “Alcuni di quelli che hanno sapienza cadranno per essere affinati, purificati e imbiancati fino al tempo della fine, perché questo avverrà al tempo stabilito” (Dan.11:35). Proprio come il profeta Daniele rivela che gli ebrei cadranno (saranno uccisi) per essere purificati e imbiancati, anche se avranno creduto in Gesù e avranno la sua testimonianza, non più però attraverso il sangue di Gesù, perché il periodo della Grazia, in quel momento, sarà già terminato, ma per il sacrificio della loro vita stessa, non avendo abiurato la loro fede, come riportato:“…Le anime di coloro che erano stati decapitati per la testimonianza di Gesù e per la parola di Dio, e che non avevano adorato la bestia né la sua immagine e non avevano preso il marchio sulla loro fronte e sulla loro mano. Costoro tornarono in vita e regnarono con Cristo mille anni. Ma il resto dei morti non tornò in vita finché furono compiuti i mille anni. Questa è la prima risurrezione. Beato e santo è colui che ha parte alla prima risurrezione. Su di loro non ha potestà la seconda morte, ma essi saranno sacerdoti di Dio e di Cristo e regneranno con lui mille anni” (Ap.20:5,6).

La prima risurrezione di tutti i martiri ebrei, o mietitura, avverrà subito dopo la guerra di Armagheddon, o vendemmia (Ap.14:15-18). I martiri, insieme alla sposa o Chiesa di Cristo, regneranno mille anni con il Signore e su di loro non avrà dominio la morte seconda, ovvero la condanna di essere gettati nello stagno di fuoco per l’eternità, dove ci sarà pianto e stridor di denti; per loro non ci sarà giudizio. Tutti gli altri saranno invece valutati nel giudizio finale detto anche universale, perché interesserà ognuno, da Adamo fino agli ultimi umani che esisteranno sulla terra, eccetto ovviamente la Chiesa, che è stata riscattata con il sangue di Gesù, come Egli affermò: “In verità, in verità vi dico: Chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna, e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita” (Gv.5:24; 8:51,52). I martiri quindi non saranno giudicati, perché risorgeranno nella prima risurrezione, subito dopo lo sterminio di tutti gli empi alla battaglia di Armagheddon (Ap.16:16), nella valle di Giosafat (Gioele 3) e saranno sacerdoti di Dio e di Cristo per regnare nel millennio con la Sposa di Cristo.

Chiunque ascolta e mette in pratica la Parola, credendo che Dio ha mandato il suo Unigenito Figlio nel mondo, sarà salvato, affinché “Chi crede in lui non è condannato, ma chi non crede è già condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio” (Gv.3:18). Di conseguenza, ripeto che tutti i non credenti in Gesù Cristo, nel periodo della Grazia, sono già condannati ed essi risorgeranno al giudizio, per essere esaminati in base alle cose scritte nei libri e secondo le loro opere; chi non sarà trovato scritto nel libro, sarà gettato nello stagno di fuoco, che arde con zolfo (Ap.20:15).

Tutti quelli che hanno creduto in Gesù, che credono e crederanno fino alla fine, passeranno dalla morte alla vita (Gv.11:25), non saranno giudicati e staranno con Cristo per sempre.

Un’osservazione importante deriva dal distinguere il rapimento della Chiesa o Sposa di Cristo dalla prima resurrezione dei martiri, che sono due eventi diversi e separati.

La Chiesa, infatti, è rapita nelle nuvole in un batter d’occhio, alla venuta di Gesù che scenderà dal cielo, per incontrarlo nell’aria, come disposto: “E quando sarò andato e vi avrò preparato il posto, ritornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io siate anche voi” (Gv.14:3). Gesù accoglierà la sua Chiesa: prima risusciteranno quelli già “addormentati” e “…poi noi viventi, che saremo rimasti, saremo rapiti assieme a loro sulle nuvole, per incontrare il Signore nell’aria; e così saremo sempre col Signore” (1Tes.4:17). La venuta del Signor Gesù, che raccoglierà la sua Chiesa, non è indicata come risurrezione dalla morte, perché non tutti risorgeranno, ma saranno presenti anche quelli viventi, che invece saranno mutati in un batter d’occhio (1Cor.15:52). Questa venuta del Signor Gesù è descritta anche come adunamento: “Or vi preghiamo, fratelli, riguardo alla venuta del Signor nostro Gesù Cristo e al nostro adunamento con lui” (2Tes.2:1).

Incontriamo perciò nelle Scritture l‘uso del termine risurrezione solo in due differenti momenti.

Per evidenziare: la prima si riferisce a quell’evento della mietitura (Ap.14), dove risorgeranno tutti i martiri Ebrei, dalla fondazione del mondo fino al profeta Zaccaria, vissuti sotto la Legge, insieme ai loro fratelli, sempre del popolo di Dio, morti durante la grande tribolazione e tutti regneranno con Cristo mille anni.

All’ultima risurrezione, che è il giudizio universale (Ap.20:11-15), tutti quelli che non sono risuscitati insieme alla sposa o con i martiri, saranno sottoposti al giudizio secondo le cose scritte nei libri (Ap.20:12). Quando tutti i morti piccoli e grandi risusciteranno, sarà la fine dell’uomo in carne ed ossa sulla terra. Il cielo e la terra fuggiranno, spariranno e per loro non sarà più trovato posto. Tutti i morti, grandi e piccoli, si presenteranno davanti al trono di Dio per essere giudicati, secondo le loro opere compiute durante la loro vita e dalle cose scritte nei libri. Chi non sarà trovato scritto nel libro della vita, sarà gettato nello stagno di fuoco.

Tutti risorgeranno, chi a vita eterna e chi “…a vergogna e infamia eterna” (Dan.12:2), da Adamo fino all’ultimo uomo nato sulla terra. Risusciteranno anche quelli che sono vissuti durante il tempo della Grazia, i quali hanno rifiutato Gesù come loro Signore e Salvatore: “…affinché siano giudicati tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma si sono compiaciuti nella malvagità!” (2Tes.2:12) e ancora “…il Signore sa liberare i pii dalla prova e riservare gli ingiusti per essere puniti nel giorno del giudizio” (2Ptr.2:9). All’ultima risurrezione saranno presenti anche i giusti, vissuti dalla creazione dell’uomo sulla terra, fino al periodo della Legge. Questi giusti riceveranno il premio delle loro opere in vita eterna, mentre gli ingiusti, sempre dalla creazione del mondo al suo termine, riceveranno la condanna eterna.

Riassumendo: chi non affronterà il giudizio finale saranno i membri della Chiesa o sposa, i credenti in Cristo, che saranno passati direttamente dalla morte alla vita, insieme a tutti i martiri del periodo della Grazia. Sugli altri martiri, partendo da Abele fino a quelli del popolo di Dio, che saranno decapitati durante la grande tribolazione, non avrà potestà la morte seconda, che è lo stagno di fuoco. Questi martiri non temeranno la morte seconda, perciò non subiranno il giudizio e risorgeranno nella prima resurrezione, per regnare con Cristo mille anni, perché essi hanno dato la loro vita per la testimonianza di Dio e di Cristo. Essi saranno con Cristo nel millennio, al pari della chiesa salvata per Grazia, quindi nessuno della Chiesa, né dei martiri subiranno il giudizio finale (Ap 21:8; Ap.20:14).

Se non l’hai ancora fatto, ravvediti, per entrare nel regno millenario con Cristo,  perché sei in tempo per ricevere ancora il sigillo dello Spirito Santo, come caparra e garanzia dell’eredità (1Cor.1:22; Ef.1:14) riservata ai credenti, fedeli a Cristo e sarai allora rapito nelle nuvole per partecipare alle nozze dell’Agnello (Ap.19:7-9) ed entrare nella nuova Gerusalemme. Se rifiuti, riceverai obbligatoriamente il marchio, il nome o il numero del nome della bestia (Satana), come segno di sua appartenenza e di conseguenza sarai tra quelli condannati nel giudizio universale (Ap.20:11-15).

Rifletti, dunque, quello che dichiarò Gesù, il Figlio di Dio: “Io sono la via, la verità e la vita, nessuno viene al Padre se non per mezzo di me” (Gv.14:6).