Ma quando verrà lui, lo Spirito di verità, egli vi guiderà in ogni verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutte le cose che ha udito e vi annunzierà le cose a venire” (Gv.16:13; 15:26).

ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni: in Gerusalemme e in tutta la Giudea e in Samaria, e fino all’estremità della terra” (Atti 1:8).

Chi appartiene alla chiesa universale di Cristo, osserva e pratica la giustizia, proveniente dalla fede (Rom.9:30), facendo le opere di Cristo, ovvero seguire l’esempio del Maestro, come suoi discepoli, servi, ambasciatori e rappresentanti, perché: “Chi dice di dimorare in lui, deve camminare anch’egli come camminò lui” (1Gv.2:6).

Chi invece cammina disordinatamente e non secondo l’evangelo annunciato dagli apostoli, “…non facendo opera alcuna, ma occupandosi in cose vane” è chiamato servo inutile (Mt.25:30), con le relative conseguenze di essere poi gettato nello stagno di fuoco, perché “Non chiunque mi dice: -Signore, Signore-, entrerà nel regno dei cieli; ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli” (Mt.7:21) e “Perciò, chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, io lo paragono ad un uomo avveduto, che ha edificato la sua casa sopra la roccia. Chiunque invece ode queste parole e non le mette in pratica, sarà paragonato ad un uomo stolto, che ha edificato la sua casa sulla sabbia” (Mt.7:24,26).

Quanti servi inutili ci sono ai nostri tempi?

L’apostolo Paolo ammonisce: “Ora, fratelli, noi vi ordiniamo, nel nome del Signor nostro Gesù Cristo, che vi ritiriate da ogni fratello che cammina disordinatamente, e non secondo l’insegnamento che ha ricevuto da noi” (2Tes.3:6-9). Chi segue Cristo, non rinnega la sua Parola, ma la mette in pratica, come siamo esortati: “E siate facitori della parola e non uditori soltanto, ingannando voi stessi” (Gcm.1:22), perché “Noi infatti siamo opera sua, creati in Cristo Gesù per le buone opere che Dio ha precedentemente preparato, perché le compiamo” (Ef.2:10), “poiché Dio è colui che opera in voi il volere e l’operare, per il suo beneplacito” (Fil.2:13) a cui va sempre la gloria, l’onore, la lode, il ringraziamento.

A conferma dell’efficacia verità, realtà e potenza della Parola, che gli apostoli predicavano, essa era accompagnata da segni e prodigi: “Essi poi se ne andarono a predicare dappertutto mentre il Signore operava con loro e confermava la parola con i segni che l’accompagnavano” (Mrc.16:20), ”Ora i segni dell’apostolo sono stati messi in opera fra voi con grande pazienza, con segni e prodigi e con potenti operazioni” (2Cor.12:12) e ”…parlando francamente nel Signore, il quale rendeva testimonianza alla parola della sua grazia, concedendo che segni e prodigi si operassero per mano loro” (At.14:3; 8:13; Rom.15:19).

Così “erano tutti presi da timore; e molti segni e miracoli si facevano per mano degli apostoli” (At.2:43).

Dove sono oggi i segni e prodigi fatti tramite dei grandi pastori o predicatori che si ritengono ricchi di doni spirituali?

Certamente essi sono molto bravi a predicare e a presentare il messaggio di salvezza, ma meno o per niente ad operare miracoli, perché alcuni li considerano cessati da allora e addirittura superati, perché sostituiti dalla scienza.

Dio, l’Eterno, è forse cambiato e non è così più fedele alla sua Parola, ma questo è solo per quelli che ammettono che la Scrittura non è più valida oggi!

È invece l’uomo che ha spostato purtroppo la sua fede nella carnalità, anche se diligente, meticolosa, tecnica, professionale, come ad esempio intercedere per un operazione chirurgica di un credente, perché il medico sia guidato dal Signore.

Dio ha bisogno del chirurgo, perché incapace o interviene direttamente ? “…È la mia mano davvero troppo corta per redimere o non ho io forza per liberare?né il suo orecchio troppo duro per udire” (Is.50:2; 59:1).

La fede è venuta meno, perché siamo negli ultimi giorni della Grazia, torniamo a Cristo e mettiamo la nostra fede solo in Lui ed Egli opererà come nei tempi passati.

Ma quando il Figlio dell’uomo verrà, troverà la fede sulla terra?” (Lc.18:7,8). E’ la fede in Dio che opera, perché “Ora senza fede è impossibile piacergli, perché chi si accosta a Dio deve credere che egli è, e che egli è il rimuneratore di quelli che lo cercano” (Ebr.11:6).

Gli apostoli mandavano gli ammalati dai medici o imponevano loro le mani e guarivano? Come eseguire questo consiglio, se non si crede ai prodigi e segni “C’è tra voi qualcuno che soffre afflizioni? Preghi… C’è tra voi qualcuno infermo? Chiami gli anziani della chiesa, ed essi preghino su di lui, ungendolo di olio nel nome del Signore, e la preghiera della fede salverà il malato e il Signore lo ristabilirà; e se ha commesso dei peccati, gli saranno perdonati… e pregate gli uni per gli altri, affinché siate guariti; molto può la preghiera del giusto, fatta con efficacia” (Gcm.5:13-16), perché “… per le sue lividure siete stati guariti” (1Ptr.2:24), quindi “Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, affinché otteniamo misericordia e troviamo grazia, per ricevere aiuto al tempo opportuno” (Ebr.4:16).

Or Stefano, ripieno di fede e di potenza, faceva grandi prodigi e segni fra il popolo” (At.6:8). Dove sono i pastori, ministri, diaconi come Stefano, ripieni di fede e di potenza, che operano nel nome di Gesù.

La Parola di Dio si predica con la potenza dello Spirito Santo, come Paolo testimoniò: “E la mia parola e la mia predicazione non consistettero in parole persuasive di umana sapienza, ma in dimostrazione di Spirito e di potenza, affinché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza degli uomini, ma sulla potenza di Dio” (1Cor.2:4,5). Se questo avviene, Dio renderà testimonianza, operando guarigioni di ogni genere, come avveniva in passato: “…mentre Dio ne rendeva testimonianza con segni e prodigi, con diverse potenti operazioni e con doni dello Spirito Santo distribuiti secondo la sua volontà” (Ebr.2:4).

Ai nostri tempi è cambiato l’atteggiamento verso Dio, se qualche credente si sente male è invitato a consultare il medico e, se urgente, di ricorrere al pronto soccorso che, nel caso di impossibilità di cure, allora come ultima circostanza o risorsa resta di pregare il Signore.

Questo modo mostra di considerare Dio impotente o come alternativa probabile alla carenza o insufficienza della medicina. Come può Dio operare, se non abbiamo fiducia in Lui e nella sua Parola, non credendo a quanto è scritto: “…questa è la fiducia che abbiamo davanti a lui; se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce. E se sappiamo che egli ci esaudisce in qualunque cosa gli chiediamo, noi sappiamo di avere le cose che gli abbiamo chiesto” (1Gv.5:14,15) e nemmeno lo ringraziamo per la guarigione ricevuta.

Egli perdona tutte le tue iniquità e guarisce tutte le tue infermità” (Slm.103:3), “Egli guarisce quelli che hanno il cuore rotto e fascia le loro ferite” (Slm.147:3), “Guariscimi, o Eterno, e sarò guarito, salvami e sarò salvato, perché tu sei la mia lode” (Ger.17:14).

Non ci sono così più predicatori nella potenza dello Spirito Santo, ma solo operatori carnali, che affermano di essere pastori, ministri o avere altri incarichi ricevuti dagli uomini e non da Dio, a cui Gesù dichiarerà: “In verità, vi dico che non vi conosco” (Mt.25:12), ma anche: “Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi tutti operatori di iniquità” (Mt.7:23).

E’ assolutamente sconvolgente e irreparabile sentire e ricevere una simile confessione, quando i credenti tiepidi e carnali saranno giudicati davanti al Signore, convinti di ritirare il premio per il servizio offerto, diranno: “Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato nel tuo nome, e nel tuo nome scacciato demoni e fatte nel tuo nome molte opere potenti?” (Mt.7:22), ma non fatti dalla mano di Dio, quindi non approvati, perché fatti dall’uomo, e così avviene che dopo una vita dedicata alla religiosità, saranno rifiutati come operai inutili e malvagi.

Chi ha cercato e ricevuto il dono dello Spirito Santo, come precisato “Se voi dunque, che siete malvagi, sapete dare buoi doni ai vostri figli, quanto più il vostro Padre celeste donerà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono” (Lc.11:13), deve usarlo sempre nel compiere la volontà del Signore, per non rischiare di operare secondo la propria volontà con le nostre risorse e capacità limitate e con poche forze nelle situazioni spirituali, dove è richiesto l’intervento dello Spirito Santo, che è la potenza, guida e saggezza di Dio.

Notiamo che i neo convertiti non cercano più l’unzione e la pienezza dello Spirito, così come degli altri doni, ritenendo, ad esempio, il parlare in altre lingue superfluo, perché è oggetto di studio a scuola, ma non sanno che la cultura non serve per il regno dei cieli, perché “Io farò perire la sapienza dei savi e annullerò l’intelligenza degli intelligenti… Non ha forse Dio resa stolta la sapienza di questo mondo?” (1Cor.1:19,20) ed anche “l’uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché sono follia per lui, e non le può conoscere, poiché si giudicano spiritualmente” (1Cor.2:14). Gli uomini carnali finiranno nella geenna del fuoco, perché la carne porta alla morte spirituale.

Ma “…tutti quelli che sono condotti dallo Spirito di Dio, sono figli di Dio” (Rom.8:14) e come tali sono quindi anche eredi di Dio e coeredi di Cristo (Rom.8:17), che confermò: “In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d’ acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio” (Gv.3:5).

Consideriamo il tempo in cui viviamo, dove la fede viene a mancare, non si cerca la guarigione da Dio dalle malattie, ma ci si rivolge al medico, dichiarando che Dio lo ha posto per noi e, quando il dottore, visitando il paziente, si rende conto della gravità o della sua incompetenza, lo indirizza dallo specialista o all’ospedale.

Il paziente cristiano non si ricorda che Gesù ha portato tutte le nostre infermità, ha subito percosse, pagando un prezzo molto alto per le nostre iniquità, colpe e guarigioni spirituali e corporali “Ma egli è stato trafitto per le nostre trasgressioni, schiacciato per le nostre iniquità; il castigo per cui abbiamo la pace è su di lui, e per le sue lividure noi siamo stati guariti” (Is.53:5; 1Ptr.2:24) e che la Parola di Dio ci ordina di chiamare gli anziani della chiesa, perché preghino per noi con imposizioni delle mani e con l’unzione dell’olio nel nome di Gesù per la guarigione.

Ecco, la mano dell’Eterno non è troppo corta per salvare, né il suo orecchio troppo duro per udire” (Is.59:1). Per molti oggi non è così, la mano del Signore per loro non opera più, perché essi sono increduli.

Se invece ti sottometti a Dio, credendo che Egli ha mandato il Suo unigenito Figlio, riceverai guarigione e salvezza, anzi se metti in pratica la Sua parola, tu vivrai e non ti accadrà niente di male, perché Egli è colui che ti guarisce (Es.15:26). Dio dichiarò a Salomone che “…se il mio popolo, sul quale è invocato il mio nome, si umilia, prega, cerca la mia faccia e torna indietro dalle sue vie malvagie, io ascolterò dal cielo, perdonerò il suo peccato e guarirò il suo paese” (2Cron.7:14).

Venite, ritorniamo all’Eterno, perché egli ha lacerato, ma ci guarirà; ha percosso, ma ci fascerà” (Os.6:1).