Si legge infatti nella Scrittura: -Ecco io pongo in Sion una pietra angolare, scelta, preziosa e chi crede in essa non resterà confuso-” (1Ptr.2:6).

Gesù è la pietra angolare, eletta e preziosa, che alcuni hanno rifiutato e purtroppo sono caduti nella pietra di inciampo, sfracellandosi in essa. E’ doveroso e utile per un credente ascoltare e mettere in pratica l’evangelo per non inciampare proprio in quella meravigliosa Pietra.

Chi crederà in Gesù non sarà mai confuso, né svergognato, come traducono altre versioni bibliche. A quanti Gesù può dichiarare, oggi, le stesse parole che rivolse all’angelo della chiesa di Filadelfia: “…nonostante tu abbia poca forza, hai custodito la mia parola e non hai rinnegato il mio nome” (Ap.3:8).

Molti credenti, purtroppo, parlando di Gesù, lo hanno rinnegato: “…ci furono anche falsi profeti tra il popolo, come ci saranno anche tra di voi falsi dottori che introdurranno occultamente eresie di perdizione, e, rinnegando il Signore che li ha riscattati, si attireranno addosso una rovina immediata” (2Ptr.2:1).

Molte confessioni religiose odierne si dichiarano cristiane evangeliche (seguaci di Cristo e del vangelo), quando il loro statuto o credo e i loro insegnanti e rappresentanti rinnegano Gesù Cristo, il Figlio di Dio, come indicato: “…sono apparsi nel mondo molti seduttori, i quali non confessano che Gesù Cristo sia venuto in carne; questi è il seduttore e l’anticristo” (2Gv.7), mentre gli apostoli “E noi stessi abbiamo visto, e testimoniamo che il Padre ha mandato il Figlio per essere il Salvatore del mondo. Chiunque confessa che Gesù è il Figlio di Dio, Dio dimora in lui ed egli in Dio” (1Gv.4:14,15).

Satana è un grande attore, la falsità è il suo linguaggio persuasivo, tale che è molto abile nel presentare la menzogna come verità.

Satana è definito serpente per la sua grande astuzia, ingannando e seducendo molti nelle sue trappole a seguirlo e per essere adorato; promette e mostra falsi frutti momentanei, come ricchezze, successo e potere, all’apparenza desiderabili, belli e buoni, ma alla fine risultano vani, di sapore molto amaro, perché non possono salvare dalla condanna eterna. Sono molti quelli che si sono dati completamente alle cose di questa vita: “Le ricchezze non giovano affatto nel giorno dell’ira,…” (Prv.11:4).

Guai a noi se saremmo sedotti, occorre imparare a distinguere il bene dal male, a odiare e respingere ogni forma di peccato e questo è possibile solo se conoscessimo la Verità della Parola, che è rivelata solo dallo Spirito Santo.

Requisiti indispensabili per la salvezza sono la fede nel Signore Gesù Cristo e nella sua opera di redenzione, accettando la Grazia mediante il battesimo, impegno di servire sempre il Signore, osservando la sua Parola. Si arriva ad essere cristiano, seguace di Cristo, discepolo, attraverso il costante ravvedimento (riconoscersi peccatore e convertirsi seguendo i principi divini) e il processo di santificazione (continua purificazione). Il battesimo è inteso in acqua e in spirito.

Prima di tutto occorre credere quindi in Gesù, il Figlio di Dio e nella sua opera di redenzione, preparata per chi crede sin dalla fondazione del mondo (Mt.25:34; Ef.1:4).

E’ fondamentale avere fede in Dio ed anche in Gesù (Gv.14:1,12:44; Mrc.11:22), perché “senza fede è impossibile piacergli e chi si accosta a lui deve credere che egli è, e ricompensa tutti quelli che credono” (Ebr.11:6) e come Gesù rispose a Maria: “Non ti ho detto che se credi, vedrai la gloria di Dio?” (Gv.11:40). “…Ogni cosa è possibile per chi crede” (Mrc.9:23).

Credere quindi con fede che Gesù è il Figlio di Dio e mettere in pratica il suo vangelo, si ha la vita eterna (Gv.3:36,18). Gesù è l’unica porta da cui dobbiamo entrare per dimorare nel suo regno; infatti, Egli dice “Io sono la porta; se uno entra per mezzo di me, sarà salvato; entrerà, uscirà e troverà pascolo” (Gv.10:9).

Ogni percorso di salvezza inizia con il ravvedimento, che significa rendersi conto di essere un peccatore e che ogni nostra buona opera e sforzo è inutile e vano per ottenere il perdono. Questo passo è necessario, altrimenti non si può arrivare alla liberazione dal potere del peccato e dalla conseguente morte spirituale, attraverso la Grazia offerta per il sacrificio di Gesù.

Tutti abbiamo continuamente bisogno del Salvatore Gesù Cristo che, tramite il suo sangue versato, ci purifica da ogni iniquità e, attraverso la croce, far “morire” le nostre opere carnali per mezzo dello Spirito (Rom.8:13).

La seconda tappa, quindi, è legata alla prima e implica la conversione, ossia la decisione e l’impegno di sottomettersi alla volontà divina, cambiare vita sotto ogni aspetto e iniziare il cammino di santità, che dura per tutta la nostra esistenza. “…Siate santi, come io sono santo” (1Ptr.1:16),

In questi ultimi tempi ci raccomanda: “…chi è santo si santifichi ancora” (Ap.22:11) per esortarci a continuare fino alla fine, perché “senza santificazione nessuno vedrà il Signore” (Ebr.12:14). Camminare significa avanzare con attenzione e con l’aiuto dello Spirito Santo, nel processo di purificazione, allontanandoci perciò da ogni forma o apparenza di peccato.

Ravvedetevi e abbandonate tutte le vostre trasgressioni, così l’iniquità non vi sarà più causa di rovina” (Ez.18:30). E’ indispensabile separarsi da ogni cosa che non sia conforme all’evangelo, per non commettere il peccato, che è violazione delle leggi divine. Ogni iniquità è quindi disubbidienza alla volontà di Dio e, come tali, esse ci allontanano dalla santità.

Il battesimo è perciò una dimostrazione e una confessione pubblica del nostro avvenuto ravvedimento e determina il nostro impegno a servire il Signore per sempre. Spiritualmente, è un atto molto indicativo, come è ben evidenziato in Rom.6 e Rom.7. Esso rappresenta la morte al peccato con Cristo e la nuova nascita spirituale (risurrezione in Cristo), perché “…tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono gratuitamente giustificati per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù” (Rom.3:23,24) e “perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore” (Rom.6:23). “Col cuore infatti si crede per ottenere giustizia e con la bocca si fa confessione per ottenere salvezza” (Rom.10:10).

Da tenere presente che l’acqua “…è figura del battesimo (non la rimozione di sporcizia della carne, ma la richiesta di buona coscienza presso Dio), che ora salva anche noi mediante la risurrezione di Gesù Cristo” (1Ptr.3:21). Quindi “…egli ci ha salvati non per opere giuste che noi avessimo fatto, ma secondo la sua misericordia, mediante il lavacro della rigenerazione e il rinnovamento dello Spirito Santo” (Tito 3:5, Ef.2:8,9)

Battezzarsi significa quindi lasciare, abbandonare il peccato, come morire ad esso e risuscitare a nuova vita in Cristo, per servirlo e ubbidire ai suoi insegnamenti e principi della Parola di Dio.

Chi accetta con fede il dono della Grazia e riceve lo Spirito Santo, convertendosi dalle vie malvagie a Cristo, è nato di nuovo e, se persevererà fino alla fine, entrerà nel regno di Dio, come confermato: “Gesù rispose: -In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio-” (Gv.3:3-8).

Occorre essere battezzati in acqua per immersione e nel nome di Gesù (in colui che è morto ed è risorto per noi, Rom.6:3-8), che ha pagato sulla croce i miei e i tuoi peccati, perché solo nel nome di Gesù c’è salvezza e in nessun altro nome riceviamo perdono dei nostri peccati (At.4:12; 10:43; 1Gv.2:12).

Dio ha donato la caparra del Suo Spirito (2Cor.1:22) a tutti quelli che credono e ricevono Gesù nel loro cuore, diventando perciò figli di Dio (Gv.1:12), infatti è Scritto: “Poiché tutti quelli che sono condotti dallo Spirito di Dio sono figli di Dio” (Rom.8:14).

Lo Spirito Santo, che abita in noi, rende testimonianza che noi apparteniamo a Dio, e che ha messo il Suo sigillo nei nostri cuori: “Lo Spirito stesso rende testimonianza al nostro spirito che noi siamo figli di Dio” (Rom.8:16). Bisogna quindi cercare e chiedere umilmente in preghiera (Lc.11:13) per ricevere lo Spirito Santo, necessario per la vita spirituale e la crescita di ogni credente, per essere figlio di Dio.

Occorre credere in Gesù, nella sua opera perfetta che, prima di salire al cielo dal Padre, rassicurò i suoi discepoli di non lasciarli soli (Gv.14:18) con la promessa dello Spirito Santo: “Ma quando verrà il Consolatore che vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre mio, egli testimonierà di me” (Gv.15:26; 14:16). Ricevendo l’unzione, diventarono apostoli servitori, figli a tutti gli effetti, “E che voi siete figli ne è prova il fatto che Dio ha mandato nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio che grida: Abbà, Padre!” (Gal.4:6).

Oggi siamo nell’ultima ora (1Gv.2:18), ristabiliamo e rinforziamo la nostra fede in Dio, abbandonando quella mal riposta nell’uomo, perché il giorno dell’ira di Dio arriverà per gli increduli, gli empi e i disubbidienti e sarà terribile; nessuno scamperà “…perché è venuto il gran giorno della sua ira; e chi può resistere?” (Ap.6:17).

Le profezie che riguardano gli ultimi tempi si stanno avverando, come del resto tutta la Scrittura, come precisato: “Perché in verità vi dico: Finché il cielo e la terra non passeranno, neppure un iota o un solo apice della legge passerà, prima che tutto sia adempiuto” (Mt.5:18) e anche la rivelazione di Gesù: “Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi ricevete; se un altro venisse nel suo proprio nome, voi lo ricevereste” (Gv.5:43), riferendosi all’avversario, anticristo o a chi venga usato, controllato da Satana.

In questi ultimi tempi di apostasia, si riceve volentieri un altro vangelo, ovvero insegnamenti contrari alla Sacra Scrittura; sono moltissimi quelli che lo proclamano come pura verità, perciò “Verrà il tempo, infatti, in cui non sopporteranno la sana dottrina ma, per prurito di udire, si accumuleranno maestri secondo le loro proprie voglie e distoglieranno le orecchie dalla verità per rivolgersi alle favole. Ma tu sii vigilante in ogni cosa…” (2Tmt.4:3-5).

La Parola di Dio contraffatta è come luce artificiale, riflessa, che non illumina e non riscalda come quella naturale e diretta; è come l’oro mescolato con altri metalli scadenti, luccicanti, ma di poco valore, perché contaminato, reso impuro. Per questo Gesù consiglia a quelli che hanno alterato e modificano la Parola di Dio: “…di comprare da me dell’oro purificato col fuoco per arricchirti, e delle vesti bianche per vestirti e perché non appaia la vergogna della tua nudità, e del collirio per ungerti gli occhi e vedere” (Ap.3:18).

Chi è nudo, privo della verità, anziché vergognarsi e umiliarsi davanti al Signore per ricevere sapienza e rivelazione, si vanta di conoscere le Scritture, dichiarando che è ricco spiritualmente, perciò nessuno gli deve insegnare, perché non si accorge o ignora la sua incompetenza. Gesù lo invita ad acquistare da Lui dell’oro raffinato col fuoco (la Parola di Dio), perciò: “Ogni parola di Dio è raffinata col fuoco. Egli è uno scudo per chi si rifugia in lui” (Prv.30:5), “Le parole dell’Eterno sono parole pure, come argento raffinato in una fornace di terra, purificato sette volte” (Sal.12:6).

La ricchezza spirituale non è paragonabile a tutto l’oro e ai tesori del mondo e, chi l’ha ricevuta, è ricco, mentre gli uomini preferiscono le ricchezze materiali, carnali, temporanee, acquisite tramite altri uomini, nudi come loro.

Chi invece prende da Gesù la Parola e la mette in pratica, è un buon amministratore, che cammina con Gesù in vesti bianche (Ap.3:4), pure e risplendenti. Occorre mettersi anche del collirio (Spirito Santo) per distinguere bene, perché in questi ultimi tempi è cresciuta l’apostasia, la falsità e l’incredulità. I cristiani sono divenuti ormai tiepidi, perché su di loro vige uno spirito di torpore (Is.29:10).

Bisogna rivolgersi a Gesù con fede, “Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, affinché otteniamo misericordia e troviamo grazia, per ricevere aiuto al tempo opportuno” (Ebr.4:16), ovvero prima credere e chiedere che i propri occhi siano resi limpidi dallo Spirito Santo, per vedere spiritualmente. Gesù ammonisce tutti quelli che si sono lasciati offuscare gli occhi dal nemico: “Io riprendo e castigo tutti quelli che amo; abbi dunque zelo e ravvediti” (Ap.3:19).

Se ti trovassi nelle afflizioni della prova, “Considerate una grande gioia, fratelli miei, quando vi trovate di fronte a prove di vario genere, sapendo che la prova della vostra fede produce costanza. E la costanza compia in voi un’opera perfetta, affinché siate perfetti e completi, in nulla mancanti” (Gcm.1:2-4), “affinché la prova della vostra fede, che è molto più preziosa dell’oro che perisce anche se viene provato col fuoco, risulti a lode, onore e gloria nella rivelazione di Gesù Cristo” (1Ptr.1:7).

Non desistere, sappi che “Nessuna tentazione vi ha finora colti se non umana; or Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze, ma con la tentazione vi darà anche la via d’uscita, affinché la possiate sostenere” (1Cor.10:13), ma aggrappati a Cristo totalmente, “…poiché egli stesso ha sofferto quando è stato tentato, può venire in aiuto di coloro che sono tentati” (Ebr.2:18), allora i tuoi occhi saranno aperti (Is.35:5), ”così possiamo dire con fiducia: -Il Signore è il mio aiuto, e io non temerò. Che cosa mi potrà fare l’uomo?-“ (Ebr.13:6).

Egli verrà e farà dimora in te e sarà la tua forza, perché cenerà con te, prima della fine della giornata, ovvero non ti lascerà fino alla fine dei tempi, quando tenebre fitte colpiranno il mondo intero, che ha creduto alla menzogna di Satana. Salva la tua vita futura, non desiderare quella attuale, perché finirà e “…chiunque vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi perderà la sua vita per amor mio e dell’evangelo, la salverà” (Mrc.8:35) o meglio “Chi ama la sua vita la perderà, e chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna” (Gv.12:25).

L’apostolo Pietro rivela che il mondo attuale è riservato al fuoco: “Aspettando, e affrettandovi all’avvenimento del giorno di Dio, per il quale i cieli infuocati si dissolveranno, e gli elementi infiammati si struggeranno” (2Ptr.3:12; Ap.6:13-14; Sal.102:26).

Sappi dunque che presto l’uomo raggiungerà il colmo dell’iniquità e allora il Signore metterà fine alla vita dell’empio; tutti gli empi saranno giudicati nella Valle di Giosafat, o Valle della Decisione (Gioele 3), che è Armagheddon (Ap.16:16), allora non ci sarà più scampo: “Che farete nel giorno del castigo e della distruzione che verrà da lontano? Da chi fuggirete in cerca di aiuto e a chi lascerete la vostra ricchezza? “ (Is.10:3).

Non dimentichiamo mai che: “…gli occhi del Signore sono sui giusti e i suoi orecchi sono attenti alla loro preghiera, ma la faccia del Signore è contro quelli che fanno il male” (1Ptr.3:12).

Accostandovi a lui, come a pietra vivente, rigettata dagli uomini ma eletta e preziosa davanti a Dio, anche voi, come pietre viventi, siete edificati per essere una casa spirituale, un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali, graditi a Dio per mezzo di Gesù Cristo” (1Ptr.2:4,5).