Gesù ci ha aperto la via che conduce alla città celeste.

Egli soffrì e morì sulla croce, fuori dalla porta di Gerusalemme, perciò “Usciamo dunque anche noi dall’accampamento e andiamo verso di lui, portando il suo obbrobrio, perché non abbiamo quaggiù una città stabile, ma cerchiamo quella futura” (Ebr.10:13,14).

Per poter entrare nella citta celeste, dobbiamo prima uscire da questo mondo di peccato, poi andare verso Cristo Gesù e soffrire per Lui, “portando del continuo nel nostro corpo il morire del Signore Gesù, affinché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo” (2Cor.4:10). Come Cristo è morto al peccato per noi, così anche noi dobbiamo morire al peccato definitivamente, perché Cristo, innocente e senza peccato, morì per i peccatori, liberandoci, perciò “Ora se siamo morti con Cristo, noi crediamo pure che vivremo con lui” (Rom.6:8).

Dove vivremo con Cristo?

L’apostolo e profeta Giovanni vide in visione: “…mi trasportò in spirito su di un grande ed alto monte, e mi mostrò la grande città, la santa Gerusalemme, che scendeva dal cielo da presso Dio, avendo la gloria di Dio. E il suo splendore era simile a quello di una pietra preziosissima, come una pietra di diaspro cristallino” (Ap. 21:10,11). Nella santa o celeste città, che scenderà dal cielo presso Dio e si poserà sul monte Sion (Ebr.12:22,24) ci sarà la Chiesa o sposa, che sarà stata presa all’inizio degli ultimi sette anni, quando: “…il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell’arcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo; quindi noi, i vivi, i superstiti, saremo rapiti insieme con loro tra le nuvole, per andare incontro al Signore nell’aria, e così saremo sempre con il Signore” (1Tes.4:16,17).

Al termine del regno satanico di 1260 giorni avverranno le nozze (vedi Ap.19:7-9) dell’Agnello e la sposa diventerà moglie (Ap.21.9).

Attenzione, nella nuova Gerusalemme, che scenderà dal cielo presso Dio, abiteranno anche tutti i martiri, a partire da Abele fino al profeta Zaccaria (Mt.23:35; Ap.6.9,11) insieme a quelli della grande tribolazione (Ap.7:14,17). Essi risorgeranno tutti alla prima risurrezione (Ap.6:9,11; 20:4), come dichiarato: “Beato e santo è colui che ha parte alla prima risurrezione. Su di loro non ha potestà la seconda morte, ma essi saranno sacerdoti di Dio e di Cristo e regneranno con lui mille anni” (Ap.20:6). Tutti i martiri hanno dato la loro vita per la Parola di Dio e di Cristo (l’Agnello di Dio), perciò su di loro non avrà potere la morte seconda, che avverrà al giudizio finale di Dio, mentre per tutti i peccatori “…la loro parte sarà nello stagno che arde con fuoco e zolfo, che è la morte seconda” (Ap.21:8).

La sposa di Cristo e i martiri non saranno quindi giudicati nel giudizio finale, perché la Chiesa ha vinto sul nemico; infatti: “…essi l’hanno vinto per mezzo del sangue dell’Agnello e per mezzo della parola della loro testimonianza; e non hanno amato la loro vita, tanto da esporla alla morte” (Ap.12:11).

Il millennio di pace e di giustizia è un periodo di riposo e di tranquillità (Is.14:7; 32:18).

Gesù promise: “…ed io vi darò riposo” (Mt.11:28,29), perché la Chiesa sarà prima raccolta da Gesù e “…voi troverete riposo per le vostre anime” (Mt.11:29). Le nostre anime troveranno riposo con Gesù, perché dove Egli sarà, là saremo anche noi (Gv.14:3), ma solo se “…siete stati con lui sepolti nel battesimo, nel quale siete anche stati risuscitati con lui mediante la fede nella potenza di Dio che lo ha risuscitato dai morti” (Col.2:12).

“Voi vi siete invece accostati al monte di Sion e alla città del Dio vivente, alla Gerusalemme celeste e a miriadi di angeli, all’adunanza festosa e all’assemblea dei primogeniti iscritti nei cieli, al Dio giudice di tutti e agli spiriti dei giusti portati alla perfezione, al Mediatore della Nuova Alleanza e al sangue dell’aspersione dalla voce più eloquente di quello di Abele” (Ebr.12:22,24).

Nessun dubbio. Tutti quelli che si accostano al monte Sion, saranno salvati, come “Nella Scrittura si legge infatti: -Ecco io pongo in Sion una pietra angolare (Cristo Gesù), eletta, preziosa, e chi crede in essa non sarà affatto svergognato-“ (1Ptr.2:6).