Attenzione a: “…Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo” (Mt.28:19), perché questa è l’unica disposizione opposta al resto, trascritta dagli uomini, senza Spirito Santo, aggiunta per sostenere la loro dottrina eretica della trinità.

Inoltre tale indicazione è da ritenersi estranea, avulsa e contraria a quanto invece praticato, sotto la guida dello Spirito Santo, dai discepoli, che erano stati quindi con il Maestro.

E’ necessario considerare anche che, un’istruzione così importante e vitale, non è mai stata più confermata in altre parti della Bibbia, mentre è specificato che “E qualunque cosa facciate, in parola o in opera, fate ogni cosa nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie a Dio Padre per mezzo di lui” (Col.3:17).

Gesù conosceva bene quello che affermava, perché proveniva dal Padre (Dio), il Creatore e formatore di ogni cosa. Come poteva quindi aver ordinato il battesimo nei tre titoli a tutti i discepoli presenti, se poi ognuno, distintamente, ha disubbidito, battezzando nel nome di Gesù. Forse si dimentica che lo Spirito di Gesù era in loro (Gal 4:6), “…egli v’insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto” (Gv.14:26).

Un altro esempio evidente è quello dell’apostolo Paolo, che dichiara di aver ricevuto e imparato il vangelo non da alcun uomo, ma direttamente dal Signore, per rivelazione di Gesù Cristo (Gal.1:11,12) e aver battezzato (1Cor.1:14-16) nel nome di Gesù, come espone chiaramente il significato e il valore di questo atto nella sua epistola (Rom.6:3-8).

Nella formula battesimale trinitaria non viene nominato alcun nome, bensì titoli o qualifiche, che gli uomini, senza lo Spirito Santo, hanno modificato, falsificando la verità, proprio come avveniva agli scribi, ai tempi della legge di Mosè, come rivelato dal profeta: “Come potete dire: -Noi siamo saggi e la legge dell’Eterno è con noi-. Ma ecco, la penna bugiarda degli scribi l’ha resa una falsità… Essi hanno rigettato la parola del Signore, quale sapienza possono avere?” (Ger.8:8,9).

All’inizio delle traduzioni bibliche i traduttori cattolici hanno così cambiato opportunamente il verso, per affermare il loro concetto di trinità (leggi nota inserita nella Bibbia di Gerusalemme per il verso di Mt.28:19), formalizzandolo come dogma e successivamente accettato e adottato da altre confessioni religiose cristiane, come pure da alcuni evangelici.

Con queste considerazioni è da ritenere esatta e giusta la formula “nel nome di Gesù”, come praticato dagli apostoli, seguendo l’insegnamento del Maestro e Signore e come confermato in altri riferimenti biblici.

Tutte queste dottrine aderiscono ai dogmi cattolici e non alla Parola di Dio, per cui indegnamente si definiscono cristiani, ovvero seguaci di Cristo, perché non osservano i suoi insegnamenti, non basandosi sulla dottrina degli apostoli e si sono quindi conformati alle usanze, entrando a far parte della grande Babilonia (confusione), a differenza dei veri credenti “edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Gesù Cristo stesso la pietra angolare” (Ef.2:20).

È bene che tutti esaminino la loro posizione, in cosa credono e a chi stanno seguendo, come è consigliato: “Questo intendo richiamare alla mia mente, e per questo voglio riprendere speranza” (Lam.3:21). Nessuno di quelli che seguono la menzogna, entrerà mai nel regno dei cieli (Ap.22:15). Molti sperano di salvarsi durante la grande tribolazione, ma non potranno, perché: “…per questo Dio invia loro una potenza d’inganno perché essi credano alla menzogna” (2Tes.2:11). Dio farà in modo che tutti quelli che sono rimasti qui sulla terra, dopo che: “…noi, i vivi, i superstiti, saremo rapiti insieme con loro tra le nuvole, per andare incontro al Signore nell’aria, e così saremo sempre con il Signore” (1Tes.4:17), riceveranno uno spirito di menzogna, perché crederanno all’anticristo, prendendo il marchio della bestia (Ap.13:1-10, 11:17).

Dio dice: “Io, il Signore, scruto la mente e saggio i cuori, per rendere a ciascuno secondo la sua condotta, secondo il frutto delle sue azioni” (Ger.17:10). Tutti riceveranno la retribuzione secondo le loro opere (Ger.32:18). Per quelli che invece credono nella verità (in Gesù), secondo la rivelazione dello Spirito Santo, non esiste alcuna confusione: “…perché non c’è confusione per coloro che confidano in te” (Dan.3:40), “Chiunque spera in te non resti deluso, sia confuso chi tradisce per un nulla” (Sal.24:3).

Credi perciò nella Parola di Dio e non nelle favole, ben architettate da uomini, che non posseggono la verità e nemmeno la prendono in considerazione o la rifiutano, perché essi non hanno lo Spirito Santo e non si sottomettono a Dio. È scritto che: “Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene” (Rom.8:9), “…che Dio ha dato a coloro che si sottomettono a lui” (At.5:32).

Hai qualche dubbio? Cristo Gesù è il solo che può aprirti la mente per conoscere la verità (Mt.11:27), chiedi con fede e ti sarà dato.

Chiediamoci quindi se fu veramente Gesù a stabilire di battezzare nei titoli del Padre, Figlio e Spirito Santo, come è stato tradotto, oppure sono stati scribi corrotti, che lo hanno modificato per tradizione o cultura, per giustificare la dottrina della trinità, accettata e sostenuta dai cattolici.

Ripeto che gli apostoli non battezzarono mai nessuno in questa forma; inoltre non è assolutamente confermato da alcun altro verso, ma anzi è attestato diversamente: “E qualunque cosa facciate, in parola o in opera, fate ogni cosa nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie a Dio e Padre per mezzo di lui” (Col.3:17).

A tal proposito, riportiamo integralmente un commento della Bibbia di Gerusalemme: “che la formula: nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, possa risentire, nella sua precisione, dell’uso liturgico stabilitosi più tardi nella comunità primitiva. Si sa che gli Atti parlano di battezzare –nel nome di Gesù (At.2:38; 8:16; 10:48; 19:5; Rom.6:3; Gal.3:27)”.

Gesù riferisce sempre che tutto quello che facciamo, come quando chiediamo, preghiamo, dobbiamo farlo nel Suo nome, ossia nel nome di Gesù: “…Qualunque cosa chiederete nel nome mio la farò, affinché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se chiedete qualche cosa nel nome mio, io la farò” (Gv.14:13,14).

Qualsiasi cosa, significa tutto, compreso anche, e soprattutto richiesto, nell’atto più importante del battesimo, “…(non la rimozione di sporcizia della carne, ma la richiesta di buona coscienza presso Dio)…” (1Ptr.3:21), per avere una coscienza pura da ogni peccato, che segna l’inizio di una nuova vita e determina l’impegno di ubbidire con fede in Gesù Cristo.

Soprattutto, non ci può essere salvezza in altri nomi o titoli, ma solo nel nome di Gesù, come è attestato: “E in nessun altro vi è la salvezza, poiché non c’è alcun altro nome sotto il cielo che sia dato agli uomini, per mezzo del quale dobbiamo essere salvati” (At.4:12), “A lui rendono testimonianza tutti i profeti, che chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati mediante il suo nome” (At.10:43).

L’apostolo Paolo conferma che: “Perciò anche Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato un nome che è al di sopra di ogni nome, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio delle creature celesti, terrestri e sotterranee, e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre” (Fil.2:9-11). Gesù ha ricevuto da Dio un nome potente ed eccellente “…ed è diventato tanto superiore agli angeli, quanto più eccellente del loro è il nome che egli ha ereditato” (Ebr.1:4).

Non è riportato assolutamente in alcun altro verso della Bibbia, che qualcosa deve essere fatta nel nome del Padre, del figlio e dello Spirito Santo, tanto meno il battesimo, per la remissione dei nostri peccati, perché solo tramite il sangue di Gesù si riceve il perdono, che è: “…il sangue del nuovo patto che è sparso per molti per il perdono dei peccati” (Mt.26:28; Rom.3:25; Ef.1:7; At.2:38; Col.1:14).

La Parola, quando è vera, viene confermata continuamente dai profeti e dagli apostoli e in essa non esiste disomogeneità, né confusione, né contraddizione; mentre quando è l’uomo a dichiarare i suoi pensieri, allora si scontra con la verità.

Notate il contrasto esistente tra quello che Gesù, sembra aver stabilito nel battezzare nei titoli, con quello praticato dagli apostoli, che invece battezzarono nel nome di Gesù. Qualcuno, senza rendersi conto del significato e del valore, potrebbe obiettare che gli apostoli hanno compreso male, non considerando valida la forma trinitaria, come espressa dal Maestro, essendo il Signore, il Giusto. Credendo così, essi antepongono il loro pensiero e cultura alla verità, rivelata dallo Spirito Santo. Così rimangono velati i loro occhi, come avvenne ad Israele per la loro incredulità, “Affinché vedendo, vedano ma non intendano; udendo, odano ma non comprendano, che talora non si convertano e i peccati non siano loro perdonati” (Mrc.4:12)

È scritto che, tutti quelli che sono stati battezzati in Gesù, sono battezzati nella sua morte: “Ignorate voi, che noi tutti che siamo stati battezzati in Gesù Cristo, siamo stati battezzati nella sua morte?” (Rom.6:3) e chi è morto per noi? “Noi dunque siamo stati sepolti con lui per mezzo del battesimo nella morte, affinché come Cristo è risuscitato dai morti per la gloria del Padre, così anche noi camminiamo in novità di vita… Ora se siamo morti con Cristo, noi crediamo pure che vivremo con lui” (Rom.6:4,8).

Riconfermiamo che, in tutta la Bibbia non si parla di altri nomi da considerare per la salvezza della nostra anima, ma che la nostra fiducia sia posta in quello di Gesù, nostro Signore e Salvatore.

Inoltre qual è il nome, da invocare per ricevere benedizioni, soccorso, protezioni, guarigioni e tanto più per la nostra salvezza? Senz’altro è Gesù, l’unico e in nessun altro nome, tanto meno nei titoli del Padre, Figlio e Spirito Santo.

È mai stato guarito qualcuno invocando i titoli del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo o qualcuno è stato battezzato in questa forma nelle prime chiese, fondate dagli apostoli? Inoltre non è specificato chiaramente quale sia il nome dello Spirito Santo, se qualcuno vuol menzionarlo.

Il battesimo è nella morte e nella risurrezione a nuova vita con Gesù; i titoli non servono per salvare, ma è solo il nome di Gesù, che ha potenza di salvezza.

Oltre tutto i trinitari pregano, chiedono guarigioni e cacciano demoni nel nome di Gesù, perché non lo fanno nei titoli trinitari? Perché cambiano l’invocazione, usando il nome di Gesù, quando chiedono qualsiasi altra cosa, come è prescritto, forse perché non è più valida l’altra forma, mentre lo è solo nel battesimo, ma allora si può ubbidire a metà?

Per deduzione, allora, chi è battezzato nei titoli, è forse battezzato nella morte del Padre, come se Dio, l’Eterno, potesse morire, così per lo Spirito Santo, cosa altrettanto impossibile, perché lo Spirito non muore.

L’unico che è morto ed è risuscitato è solo Cristo Gesù.

Se gli apostoli, che sono stati con Gesù, hanno battezzato dichiarando “nel nome del Signor Gesù” e non nel Figlio, che è solo un titolo, hanno seguito gli insegnamenti del Maestro, perché noi dobbiamo fare diversamente, visto che la dottrina è fondata sulla fede in Cristo Gesù, il Salvatore, “perché nessuno può porre altro fondamento diverso da quello che è stato posto, cioè Gesù Cristo” (1Cor.3:11), “edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Gesù Cristo stesso la pietra angolare” (Ef.2:20).

Siamo purtroppo nel tempo dell’apostasia, dove Cristo Gesù viene negato in ogni forma dallo spirito dell’anticristo. Moltissime denominazioni religiose negano perfino che Cristo Gesù è il Figlio di Dio, negano pure che Egli esiste e sarà Re eterno sul trono di Davide (Lc.1:32-33).

Sarà Re d’Israele e di tutte le nazioni (Zac.9:10; Dan.7:14) durante il millennio, perché regnerà con uno scettro di ferro, dopo che avrà annientato tutti i suoi nemici: “Dalla sua bocca usciva una spada acuta per colpire con essa le nazioni; ed Egli le governerà con scettro di ferro e pigerà nel tino il vino dell’ira furiosa del Dio onnipotente” (Ap.19:15; 12:5).

Infatti, è scritto che Dio metterà, come sgabello dei suoi piedi, tutti i suoi nemici, che non hanno voluto che Gesù regnasse su di loro (Lc.19:27), come è profetizzato: “poiché Davide stesso, per lo Spirito Santo, disse: -Il Signore (Dio) ha detto al mio Signore (Gesù): -Siedi alla mia destra, finché io abbia fatto dei tuoi nemici lo sgabello dei tuoi piedi-” (Mrc.12:36).

Quanti sono caduti negli inganni del nemico, in questi ultimi tempi di apostasia, dove la manifestazione satanica, sotto le mentite spoglie di angelo di luce, ha un solo scopo: allontanare le persone da Dio. Questo fu ed è lo scopo del diavolo, sin dall’inizio, per essere adorato da coloro che non sono scritti (Ap.13:8) nel libro della vita dell’Agnello (Gesù).

Non continuare a camminare secondo quello che è presentato dagli uomini bugiardi, i quali, senza Spirito Santo, aggiungono e modificano ancora la Parola perfetta di Dio, introducendo eresie sataniche, “…la cui fine è la perdizione, il cui dio è il ventre e la cui gloria è a loro vergogna; essi hanno la mente rivolta alle cose della terra” (Fil.3:19).

Noi non falsifichiamo infatti la parola di Dio come molti altri, ma parliamo in sincerità come da parte di Dio, davanti a Dio in Cristo” (2Cor.2:17), con la responsabilità di proclamare e sostenere sempre la verità, ovunque. Non inciampare anche tu nella pietra angolare, che è Cristo Gesù. Credi in Lui e non sarai confuso:  “Si legge infatti nella Scrittura: Ecco io pongo in Sion una pietra angolare, scelta, preziosa e chi crede in essa non resterà  confuso” (1Ptr.2:6).

La mente carnale può solo immaginare, ma non riuscirà mai a comprendere esattamente la Parola, che procede da Dio, perché il significato è spirituale (1Cor.2:10-14). Confronta le promesse degli uomini con quelle di Dio e vedrai una differenza enorme: una è per la morte, mentre l’altra è per la vita, perché Dio è fedele.

La Chiesa di Cristo è coesa, santa, irreprensibile e senza macchia alcuna o peccato, perché i suoi membri sono morti al peccato, ma viventi a Dio in Cristo (Rom.6:11). L’apostolo Paolo raccomanda: “…Rendete perfetta la mia gioia, avendo uno stesso modo di pensare, uno stesso amore, un solo accordo e una sola mente” (Fil.2:2).

Non continuare ad ignorare la parola di Dio, che è vera, potente, eterna ed efficace, credendo alle falsità e non a Cristo. Ricordati che Dio stabilì ogni cosa e ci ha fatto conoscere la sua volontà, per cui se egli era trino, come alcuni lo definiscono, certamente ce lo avrebbe rivelato, attraverso i suoi profeti, mentre Egli stesso si presenta come l’unico Dio e non esistono altri al di fuori dell’Eterno.

Gesù non ha mai parlato della Trinità e gli apostoli non ne hanno lontanamente nominato o accennato.

La Trinità apparve verso il 180 d.C. ad opera dell’apologista Teofilo di Antiochia. Può qualcuno aggiungere descrizioni alla “…via di Dio è perfetta; la parola dell’Eterno è purificata col fuoco; egli è lo scudo di tutti coloro che si rifugiano in lui” (Sal.18:30). Esiste forse qualcuno più grande e sapiente di Dio, che conosce i misteri, tanto che può ritenere valida e certa la dottrina della trinità, come attestò Teofilo, in contrasto alla Scrittura e al Creatore, “Può qualcuno insegnare a Dio conoscenza, a lui che giudica quelli di lassù?” (Giob.21:22).

Se ascoltate le menzogne degli uomini, non entrerete affatto nel regno di Dio, perché l’uomo è bugiardo (Sal.116:11), ma se impari ad ascoltare e a ubbidire alla voce di Dio, riceverai alla fine la vita eterna, nella gloria del Signor nostro Gesù Cristo, “Ma se l’occhio tuo è viziato, tutto il tuo corpo sarà tenebroso; se dunque la luce che è in te è tenebre, quanto grandi saranno quelle tenebre!” (Mt.6:23).

L’unico che può darti la conoscenza è lo Spirito Santo, vale a dire, lo Spirito di Gesù, “Ma, quando verrà lui, lo Spirito di verità, egli vi guiderà in tutta la verità…” (Gv.16:13).

Gesù affermò: “Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare” (Mt.11:27). Che Gesù possa rivelarvi l’identità, “…voi siete figli ne è prova il fatto che Dio ha mandato nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio che grida: Abbà, Padre!” (Gal.4:6).

Come potete notare, lo Spirito Santo è lo Spirito di Gesù, non una terza persona. Lo Spirito Santo non può essere una persona, perché è Spirito, come Dio non è un uomo (Num.23:19; Gb.9:32. Os.11:9), ma è Spirito (Gv.4:24). Inoltre, nessuno degli apostoli ha mai usato i titoli del Padre, Figlio e Spirito Santo per battezzare, pur essendo stati con il Maestro e avendo sempre ubbidito al Signore, perché non è stato comandato da Gesù, ma aggiunto dagli uomini per accreditare la loro idea trinitaria.

L’origine della trinità e della sua dottrina fu stabilita nel concilio di Nicea (325 d.C.). Da evidenziare anche che, tale parola non appare assolutamente in alcuna versione della Bibbia, perché allora aggiungerla o intendere, con ragionamento carnale e deduttivo, che è sottintesa, quando non esiste e il concetto è errato.

Occorre riconoscere la verità biblica dalla menzogna, per non cadere preda facile del nemico con i suoi persuasivi inganni, oggi molto usati, per convincere i diffidenti, sfruttando l’ingenuità dei semplici o l’imprudenza degli ignoranti ad accettare tutto come ammissibile, senza limiti.

Come i Giudei rimasero increduli, così anche oggi, molti lo sono, per effetto dell’apostasia: “…infatti il cuore di questo popolo si è indurito, e sono diventati duri di orecchi e hanno chiuso gli occhi, affinché non vedano con gli occhi e non odano con gli orecchi, e non intendano col cuore e non si convertano, ed io non li guarisca” (At.28:27).

Non dimenticate mai che, chi non si attiene alla verità, ma introduce eresie, sarà maledetto: “Come abbiamo già detto, ora lo dico di nuovo: Se qualcuno vi predica un evangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia maledetto” (Gal.1:9).

Dio benedica e apra gli occhi ai ciechi spirituali, che vogliono arrivare alla conoscenza della verità, per essere salvati, guariti e preservati dalla geenna.