È Scritto che Dio abita in una Luce inaccessibile e che nessun uomo l’ha mai visto, infatti, Egli è: “… il solo che ha l’immortalità e abita una luce inaccessibile che nessun uomo ha mai visto né può vedere, al quale sia l’onore e il dominio eterno. Amen” (1Tmt.6:16). Consideriamo attraverso lo Spirito Santo, il motivo per cui la Parola riferisce che Giacobbe “lottò con Dio” mentre è Scritto che nessuno ha mai visto Dio! Conoscendo bene che Dio è fedele e la sua Parola non confonde. Portiamo in evidenza interamente i versi “Giacobbe rimase solo, e un uomo lottò con lui fino all’apparir dell’alba. Quando quest’uomo vide che non lo poteva vincere, gli toccò la cavità dell’anca; e la cavità dell’anca di Giacobbe fu slogata, mentre quello lottava con lui. E l’uomo disse: -Lasciami andare, perché sta spuntando l’alba-. E Giacobbe: -Non ti lascerò andare se non mi avrai prima benedetto!- E l’altro gli disse: -Qual è il tuo nome? – Ed egli rispose: -Giacobbe-. E quello disse: -Il tuo nome non sarà più Giacobbe, ma Israele, poiché tu hai lottato con Dio e con gli uomini, ed hai vinto-“ (Gen.32:24-28).

Un uomo lottò con Giacobbe, quest’uomo era un angelo che Dio mandò a Giacobbe per lottare con lui a parità di forza umana; Dio così mise l’angelo al pari di un uomo per dimostrare al suo servo Giacobbe che Israele suo popolo avrebbe vinto contro tutti gli altri uomini o popoli.

Dio usa i suoi angeli come messaggeri e in favore di coloro che l’amano per cui: “Dei suoi angeli egli fa dei venti e dei suoi ministri fiamme di fuoco” (Ebr.1:7; Sal.104:4). Fino a quando Giacobbe lottò con l’uomo a parità di forze, vinse, ma alla fine quando l’angelo vide che Giacobbe aveva vinto, gli toccò la giuntura dell’anca, e gliela slogò. Appunto come è Scritto, Giacobbe vinse sull’uomo che lottò con lui, ma quando quell’uomo riprese le forze di angelo, allora col solo tocco alla giuntura dell’anca, gliela slogò. Se fin dall’inizio avesse lottato con la forza di un angelo, Giacobbe sarebbe morto, ma Dio fece questo per provare il suo servo, il quale riconobbe che quell’uomo era mandato da Dio. Quando l’angelo voleva lasciarlo, Giacobbe gli chiese: ‘Non ti lascerò andare prima che tu m’abbia benedetto!”. Infatti, Giacobbe fu benedetto ricevendo il nome di Israele, che Dio aveva scelto per sua eredità (Sal.33:12; 74:2; 78:71).

Dio benedisse Giacobbe con: “Il tuo nome non sarà più Giacobbe, ma Israele, poiché tu hai lottato con Dio e con gli uomini, ed hai vinto”. Hai lottato con Dio e con gli uomini e ha vinto, certo Giacobbe non lottò direttamente con Dio, cosa impossibile come Gesù afferma: “Nessuno ha mai visto Dio; l’unigenito Figlio, che è nel seno del Padre, è colui che lo ha fatto conoscere” (Gv.1:18; 5:37; 6:46). Gesù è l’unico uomo che ha visto Dio, perché procede da Lui; tutti gli altri, di cui la Scrittura indica che hanno visto Dio, è perché hanno costatato con i loro occhi la gloria di Dio attraverso i suoi angeli, perché essi sono: “… tutti spiriti al servizio di Dio, mandati a servire in favore di quelli che devono ereditare la salvezza” (Ebr.1:14). Quando Dio manda un suo messaggero, non è certo riferito il nome del messaggero, ma di chi ha inviato il messaggio, cioè Dio. Giacobbe lottò con Dio, perché Egli inviò il suo angelo, che lo rappresentava ed eseguiva la volontà dell’Eterno.