“Il mercenario invece, che non è pastore e al quale le pecore non appartengono, vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge e il lupo le rapisce e le disperde; egli è un mercenario e non gli importa delle pecore” (Gv.10:12,13).

I mercenari sono aumentati in questi ultimi tempi, perché siamo in piena apostasia, come lo Spirito lo attesta: “…lo Spirito dice esplicitamente che nei tempi futuri alcuni apostateranno dalla fede, dando retta a spiriti seduttori e a dottrine di demoni” (1Tmt.4:1). Molti sono i seduttori all’opera, contrastando i santi, servi di Dio, che proclamano e difendono la verità. Questi amministratori corrotti non prendono “…come modello di sopportazione e di pazienza i profeti che hanno parlato nel nome del Signore” (Gcm.5:10) e non seguono gli esempi di fede in “…Gedeone, Barac, Sansone, Iefte, Davide, Samuele e dei profeti” (Ebr.11:329.

Satana è l’accusatore dei nostri fratelli, passati e presenti (Ap.12:10) e usa i suoi ministri per diffondere calunnie verso i santi, che riposano nel seno di Abramo (Lc.16:25). Così anche i santi di Cristo Gesù che, in questo periodo difficile, lo seguono, perché conoscono la sua voce, sono perseguitati e ripudiati dai falsi cristiani.

Dio ha usato sempre i suoi servi, re e profeti, per condurre il suo popolo Israele e continua ancora con il popolo scelto fra i gentili a guidarli, tramite i suoi ministri: “…Apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e dottori” (Ef.4:11).

Troviamo scritto purtroppo che, nell’ultima lettera alla chiesa di Laodicea, corrispondente a questo periodo, tutti i credenti sono divenuti tiepidi (Ap.3:16), perché si sono allontanati dalla verità. Oggi, tutti i conduttori dovrebbero essere uniti, come in una sola stella o angelo, all’unico Spirito e dovrebbero camminare alla Luce di Cristo Gesù (Capo della Chiesa). Essi si sono corrotti e purtroppo si sono sviati dalla fede, così ognuno cammina secondo il desiderio del suo cuore. Gesù si rivolge ad un unico angelo, in rappresentanza della chiesa, proprio perché deve essere unito in un solo Spirito e prendere Luce solo da Gesù. Ogni responsabile di comunità, viene perciò  avvertito di ravvedersi dalla corruzione e lo esorta, affinché cammini in santità.

Da notare che, nella lettera alla chiesa di Laodicea, Gesù si riferisce all’angelo, come suo amministratore, ammonendolo, perché “Tu dici: -Sono ricco, mi sono arricchito; non ho bisogno di nulla-, ma non sai di essere un infelice, un miserabile, un povero, cieco e nudo” (Ap.3:17), ma il suo rimprovero si estende anche a tutto il candelabro, ovvero a tutti i seguaci (la chiesa), che vengono istruiti dal conduttore.

Così gli amministratori attuali affermano tutti di essere ricchi spiritualmente, di non aver bisogno che qualcuno insegni loro la dottrina, perché si ritengono completi, maturi ed esperti, da non ricevere alcun aiuto.

Gesù offre agli amministratori la Parola di Dio, purificata col fuoco, “Ti consiglio di comperare da me oro purificato dal fuoco per diventare ricco, vesti bianche per coprirti e nascondere la vergognosa tua nudità e collirio per ungerti gli occhi e ricuperare la vista” (Ap.3:18), perché la possiamo ricevere con tutto il cuore, gustarla e praticarla per i suoi benefici.

Sono diventati tutti orgogliosi e non camminano più secondo lo Spirito, ma hanno cambiato la Parola di Dio, mettendo al suo posto quella dell’uomo, lusingando le anime, che li seguono “…promettono loro la libertà, mentre essi stessi sono schiavi della corruzione, perché uno è schiavo di ciò che lo ha vinto” (2Ptr.2:19).

Gesù è la verità e profetizza il loro andamento per tutte le chiese dei sette periodi; in particolare, per il periodo della chiesa di Laodicea, attesta che non vi è alcuno, che sia ricco in Spirito, seguendo la verità, come invece trovò nella chiesa di Sardi: “vi sono alcuni che non hanno macchiato le loro vesti; essi mi scorteranno in vesti bianche, perché ne sono degni” (Ap.3:4).

In questo ultimo periodo di Laodicea, gli amministratori dell’evangelo sono diventati tutti orgogliosi, nudi di verità, ciechi da non poter distinguere il vero dal falso. Ecco perché Gesù invita tutti a comprare dell’oro purificato con fuoco (la Parola di Dio), per arricchirsi, acquistare delle vesti bianche per coprire la loro vergognosa nudità, ovvero ripulire le vesti macchiate da ogni empietà, che contamina anima e corpo e di prendere del collirio (lo Spirito Santo), affinché venga tolto il velo, che abbaglia i loro occhi. Se coloro, che compongono il ministero di Dio, sono santi, allora tutto il candelabro (la chiesa) sarà santo (Ap.1:20).

Dio conosce quelli che sono suoi, perciò avverte: “Io tutti quelli che amo li rimprovero e li castigo. Mostrati dunque zelante e ravvediti” (Ap.3:19).

Tutti gli altri sono stati induriti, affinché “Vedendo, vedano sì, ma non discernano; udendo, odano sì, ma non comprendano; affinché non si convertano, e i peccati non siano loro perdonati” (Mrc.4:12). Ai nostri tempi, molti si sono così convinti della menzogna, che non crederebbero alla realtà, neanche se risuscitasse un morto, come indicato da Gesù, nella parabola: “Abramo rispose: -Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi-“ (Lc.16:31).

Uno, è risuscitato dai morti, Gesù e ha testimoniato della verità, ma non gli hanno creduto, ma tu credigli e avrai la vita, come promesso.