E quale accordo c’è tra il tempio di Dio e gli idoli? Poiché voi siete il tempio del Dio vivente, come Dio disse: -Io abiterò in mezzo a loro, e camminerò fra loro; e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo-” (2Cor.6:1).

Non c’è alcuna comunione, né accordo tra il tempio di Dio, che siamo noi e gli idoli. Moltissimi purtroppo sono quelli che dichiarano di servire Dio e di conoscerlo, ma non seguono la sua Parola e né osservano i suoi comandamenti.

Chiunque festeggia il natale, la befana, il carnevale, ecc. si sta solo attenendo alle tradizioni degli uomini, conformandosi al mondo, mentre Gesù dichiara: “Voi siete abili nell’annullare il comandamento di Dio, per osservare la vostra tradizione-…  annullando così la parola di Dio con la vostra tradizione, che voi avete tramandata. E fate molte altre cose simili-“ (Mrc.7:9,13).

A quanti conta ancora quello che è scritto nella Bibbia?

A molti credenti piace adeguarsi al mondo per non essere scoperti, derisi, umiliati, scherniti o sembrare diversi. A questo proposito l’apostolo espone: “Infatti, cerco io ora di cattivarmi l’approvazione degli uomini o quella di Dio? Oppure cerco di piacere agli uomini? Infatti, se cercassi ancora di piacere agli uomini, non sarei servo di Cristo” (Gal.1:10), “non servendo per essere visti, come per piacere agli uomini, ma come servi di Cristo, facendo la volontà di Dio di buon animo” (Ef.6:6) e “Non amate il mondo, né le cose che sono nel mondo. Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui” (1Gv.2:15), perché “Nessun servo può servire a due padroni; perché o odierà l’uno e amerà l’altro, o si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro; voi non potete servire a Dio e a mammona” (Lc.16:13).

I figli di Dio devono essere diversi e comportarsi da piacere al Signore: “Nessuno che presta servizio come soldato s’immischia nelle faccende della vita, se vuol piacere a colui che lo ha arruolato” (2Tmt.2:4). Essere qui come stranieri “…confessando di essere forestieri e pellegrini sulla terra” (Ebr.11:13).

Occorre riconoscere che Gesù è il nostro Pastore e che noi facciamo la Sua volontà: “Chiunque perciò mi riconoscerà davanti agli uomini, io pure lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli” (Mt.10:32). Noi siamo dal cielo, perché nati di nuovo e perciò non apparteniamo più a questo mondo, ma se ci adeguassimo alle tradizioni degli uomini, noi annulleremmo la Parola di Dio e quindi non potremmo piacere al Signore e né appartenere a Lui.

Siamo avvertiti: “Guardate che nessuno vi faccia sua preda con la filosofia e con vano inganno, secondo la tradizione degli uomini, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo” (Col.2:8). Non lasciamoci perciò trascinare dalla corrente, come di un fiume in piena, che travolge ogni cosa e porta al mare, ma andiamo contro-corrente, seguendo il Signore e avendo lo sguardo su di lui, continuiamo il nostro cammino di santificazione, chiedendo aiuto a Gesù. Se ancora ci considerassimo estranei alle cose del mondo, perché ritornarci? “Siete così insensati che, avendo cominciato nello Spirito, vorreste finire nella carne?” (Gal.3:3).

Gesù e gli apostoli ci hanno lasciato un esempio, hanno parlato tramite lo Spirito di Dio e noi dobbiamo ubbidire a Dio, non al mondo. Il diavolo sta cercando in tutti i modi di distogliere lo sguardo dal seguire Gesù, ma non lasciarti ingannare, scegli la vita, mettendo in pratica la Parola di Dio. Satana è sconfitto per sempre e quelli da lui sedotti saranno condannati.

Vivi per Cristo e sarai nella Sua gloria, in eterno!