Dopo circa settanta anni dalla nascita del Messia, per la grande incredulità del popolo israelita che rinnegò il Messia, il Cristo di Dio, l’Eterno li diede nelle mani dei loro nemici, che li uccise, mentre il residuo superstite fu disperso tra tutte le nazioni della terra, indicata con diaspora (Ez.5:12).

Per lo Spirito di Dio, Geremia profetizzò quello che poi avvenne nel 70 d.C.: “Io ho abbandonato la mia casa, ho ripudiato la mia eredità; ho consegnato ciò che ho di più caro nelle mani dei suoi nemici” (Ger.12:7; 23:11). Il tempio di Dio fu una delle prime costruzioni ad essere abbattute e devastate dai romani, visibili ancora alcune rovine. Dio aveva predetto: “…Io farò a questa Casa, che si chiama del mio Nome, nella quale voi vi confidate; ed al luogo, che io ho dato a voi, ed ai vostri padri, come già feci a Silo” (Ger.7:14).

Al tempo di Giosuè e dei Giudici, la casa di Dio rimase a Silo o Sciloh (Gdc.18:31).

Dio diede Israele in mano ai filistei, per il loro peccato ed essi distrussero Silo (1Sam.4).

Tramite i Suoi profeti, Dio esortava ripetutamente il popolo d’Israele sin da quando li fece uscire dall’Egitto (Ger.11:7) “Ma essi si beffarono dei messaggeri di Dio” (2Cron.36:16). Quando raggiunsero il limite, il colmo del peccato, a cui non ci fu più rimedio, Dio di nuovo diede il suo popolo nelle mani dei babilonesi, che distrussero il tempio di Dio e devastarono col fuoco tutta la città di Gerusalemme (il residuo del popolo giudeo andò in esilio per settanta anni in Babilonia).

Dopo i settanta anni, Gerusalemme fu ricostruita, insieme al tempio di Dio (Esd.1:2-5).

Ancora, dopo settanta anni dalla nascita del Messia, il Cristo di Dio, Israele fu dato nuovamente nelle mani dei loro nemici per il colmo del peccato d’incredulità, perché essi rinnegarono Gesù, mettendolo a morte, perché si era dichiarato Figlio di Dio: “I Giudei gli risposero: -Noi abbiamo una legge e secondo la nostra legge egli deve morire, perché si è fatto Figlio di Dio-“ (Gv.19:7).

Gerusalemme, la città di Dio, fu data in mano ai suoi nemici e il popolo di Dio fu costretto all’esilio per 62 settimane (circa 1878 anni, dal 70 d.C. al 1948). La terra santa tornò nelle mani degli israeliti in tempi angosciosi, dopo la Shoah, lo sterminio degli Ebrei (Dan.9:25): infatti furono fatti morire tutti quelli che non furono trovati degni di rientrare nella terra promessa, avverandosi ciò che fu profetizzato da Isaia: “Poiché, anche se il tuo popolo, o Israele, fosse come la sabbia del mare, solo un suo residuo tornerà; lo sterminio decretato farà traboccare la giustizia” Is 10:22

Un nuovo sterminio degli empi del popolo di Dio, iniziando da Gerusalemme, accadrà quando, nei primi tre anni e mezzo dell’ultima settimana, suoneranno le ultime tre trombe (tre guai, Ap.8:13) per tutti coloro che abiteranno sulla terra (la terra, nelle profezie, indica Israele, la terra santa).

Dio preserverà in vita solo i 144 mila, 12 mila per ogni tribù d’Israele.

Una grande strage avverrà in Israele.  Infatti al 1° guaio, il pozzo dell’abisso sarà aperto e usciranno tanti demoni da oscurare il sole e l’aria; al 2° guaio, saranno sciolti i quattro angeli, legati sul fiume Eufrate, preparati per uccidere la terza parte degli uomini con fuoco, fumo e zolfo. Il terzo guaio si compirà quando una voce dal cielo ordinerà ai due profeti (Testimoni) di salire al cielo, perché essi saranno uccisi dalla bestia. Infatti i due profeti giaceranno cadaveri tre giorni e mezzo sulla piazza di Gerusalemme. “Così essi salirono al cielo in una nuvola  e i loro nemici li videro” (Ap.11:12). Nello stesso momento si farà un gran terremoto, che cadrà la decima parte di Gerusalemme e moriranno settemila persone; gli altri si spaventeranno e daranno gloria al Dio del cielo, questo avvenimento è il terzo guai per Israele.

I 144 mila sono le primizie d’Israele per Dio e per l’Agnello (Gesù); infatti essi avranno scritto sulla loro fronte il nome di Gesù e il nome di Dio, Suo Padre. “Questi non si sono contaminati con donne, sono infatti vergini e seguono l’Agnello dovunque va. Essi sono stati redenti tra gli uomini come primizie per Dio e per l’Agnello. Non fu trovata menzogna sulla loro bocca; sono senza macchia” (Ap.14:1-5).

Il giudizio comincia da Gerusalemme: “Poiché è giunto il tempo che il giudizio cominci dalla casa di Dio; e se comincia prima da noi, quale sarà la fine di coloro che non ubbidiscono all’evangelo di Dio?” (1Ptr.4:17). Per tutti gli empi della città di Dio (Gerusalemme) è decretato: “Seguitelo attraverso la città e colpite! Il vostro occhio non perdoni, non abbiate misericordia. Vecchi, giovani, ragazze, bambini e donne, ammazzate fino allo sterminio: solo non toccate chi abbia il segno in fronte; cominciate dal mio santuario!». Incominciarono dagli anziani che erano davanti al tempio” (Ez.9:5-6).

Notiamo come Dio ha sempre distrutto, per il peccato del popolo, il luogo dove gli Ebrei andavano per adorarlo e a rendergli olocausti e oblazioni. Partendo dalla distruzione di Sciloh in Canaan, poi il tempio che il re Salomone costruì per il Dio d’Israele e infine nel 70 d.C. Dio distrusse anche il secondo tempio costruito da Zorobabel e Giosuè (Ag.1:14) dopo la deportazione babilonese.

Il popolo d’Israele peccò anche di incredulità, rinnegando il Cristo, il Messia, mandato per la loro salvezza. Si compì così la profezia a settanta anni dalla nascita di Gesù, quando Israele fu attaccato dai loro nemici (i romani),  infatti un residuo superstite fu deportato tra tutte le nazioni dei popoli pagani nemici di Israele, e Dio mandò dietro di loro la sua spada (Ez.12:5).

L’esilio delle 62 settimane per il popolo di Dio iniziò nel 70 d.C. e terminò nel 1948 con la ricostituzione dello Stato d’Israele. Dio diede a Israele settanta settimane (Dan.9:24-27) per la cessazione di ogni iniquità nel millennio.

Tra poco inizierà l’ultima settimana di sette anni, divisa in due metà di tre anni e mezzo, quando saranno versate le piaghe dei sigilli per i gentili e delle trombe per Israele e per i popoli vicini. Mentre le piaghe delle coppe saranno versate dagli angeli addetti, sugli uomini che avranno preso il marchio della bestia durante il suo regno.

Di fatto nella seconda metà dei tre anni e mezzo regnerà Satana, che dirigerà l’uomo iniquo e spregevole, detto bestia, per la sua ferocia. Questa prima bestia riceverà da Satana il regno, potere e potenza e si porrà al posto di Dio, innalzandosi fino a farsi adorare come dio (Ap.13:1-10), mentre la seconda bestia, quella che verrà dalla terra (Israele), riceverà la potenza di fare miracoli e prodigi falsi per sedurre tutto il mondo, perché imiterà Gesù (Ap.13:11-17).

e avendo un sommo sacerdote sopra la  casa  di  Dio” (Ebr.10:21).

“…ma Cristo, come Figlio, lo è sopra la propria casa e la sua casa siamo noi, se riteniamo ferma fino alla fine la franchezza e il vanto della speranza” (Ebr.3:6).