Siamo giunti al periodo indicato da Gesù, quando avvertì che: “Sorgeranno molti falsi profeti, e ne sedurranno molti” (Mt.24:11).

Anche il profeta Michea, per lo Spirto di Dio, riprese Israele dichiarando: “Anche se un uomo camminasse in uno spirito di falsità e spacciasse menzogne, dicendo: -Io predirò per te vino e bevanda inebriante-, egli sarebbe un profeta per questo popolo“ (Mich.2:11).

Con grande amarezza verifichiamo che la profezia si sta avverando, anche per noi, come lo fu per Israele. Gesù avvertì tutti che negli ultimi anni della Grazia, molti saranno sedotti da falsi profeti. Infatti, numerosi sono quelli che sostengono inesattezze bibliche e, anche se si ritengono cristiani, dichiarano eresie e le diffondono agli altri come verità, oppure seguono uomini religiosi, guidati da uno spirito di falsità, ma che nessuno li riconosce come ingannatori, perché tutti camminano nello stesso spirito di ipocrisia.

L’apostolo Paolo previde che: “Verrà il tempo, infatti, in cui non sopporteranno la sana dottrina ma, per prurito di udire, si accumuleranno maestri secondo le loro proprie voglie” (2Tmt.4:3).

Pastori e ministri, senza alcuna conoscenza spirituale e convinti delle loro idee, difformi dalla verità, diffondono incoerenze causando divisioni, perché chi li ascolta crede a quello che proclamano, senza controllare nella Scrittura, perché li considerano rispettabili e meritevoli di stima per la loro posizione e cultura, definiti come angeli di luce o ministri di giustizia, ma essi saranno giudicati per le loro opere: “Questi tali sono falsi apostoli, operai fraudolenti, che si mascherano da apostoli di Cristo.  Ciò non fa meraviglia, perché anche satana si maschera da angelo di luce” (2Cor.11:13-20).

Essi sono ingannevoli, ma ritenuti veri esperti della Parola di Dio e persino unti. E’ assurdo e, purtroppo spesso accade, inconcepibile come viene accettata qualsiasi dichiarazione, se proveniente da persona autorevole e apprezzata, perché danno maggior credito alle loro parole, anziché a quelle della Scrittura e succede che “In realtà sopportate chi vi riduce in servitù, chi vi divora, chi vi sfrutta, chi è arrogante, chi vi colpisce in faccia” (2Cor. 11:20), senza rifiutare ogni menzogna e denunciarla.

Come il profeta Michea dichiarò che se un uomo diffondesse menzogne vantaggiose per il popolo, “egli sarebbe un profeta per questo popolo” (Mich.2:11), così anche oggi succede che le folle seguono chi promette felicità, prosperità e beni, sfruttando i desideri di ognuno per i loro interessi.

Molti sono guidati da chi si identifica come pastore, senza l’approvazione di Dio, questi non hanno conoscenza biblica, perché non sono nella Sua volontà e perciò non camminano secondo lo Spirito.

Da essi allontanati, per non rimanere nella loro rete. Finché sei in tempo, scappa da chi non ha la verità delle Scritture; scappa da chi ti sfrutta e pretende, sotto forma di opere per Dio; scappa dall’idolatria, dall’avidità, dall’orgoglio, dall’egoismo e corri nella libertà di servire Gesù, il nostro Signore. Osserva i suoi insegnamenti e riceverai l’ingresso nel suo Regno, per stare alla sua presenza per l’eternità e godere delle sue benedizioni e del suo Amore, già da ora, se accetti la sua Grazia, per l’opera di redenzione, che ha compiuto per ogni credente e che si affida completamente a Lui, nostro e unico Salvatore.

Dio ha dato il ministero della Sua Parola a uomini ripieni dello Spirito Santo, perciò guidati dallo Spirito di Cristo Gesù, il vero Pastore, che guarisce, protegge e guida fuori dal mondo le sue pecore, perché conoscono la Sua voce e perciò lo seguono: ”…Pascolerà il suo gregge come un pastore; radunerà gli agnelli col suo braccio e li porterà sul suo seno, e guiderà con dolcezza e cura le pecore che hanno i piccoli” (Is.40:11).

I falsi pastori non conducono fuori dal mondo i fedeli,  anzi li affondano sempre più in basso, nel peccato. Solo Gesù salva, tutti gli altri sono ladri e briganti: ”ma il mercenario, che non è pastore e a cui non appartengono le pecore, vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge; e il lupo le rapisce e disperde le pecore; Or il mercenario fugge, perché è mercenario e non si cura delle pecore” (Gv.10:12,13).

In questi ultimi tempi molti sono coloro che sfruttano la dottrina per i loro propri  interessi (2Ptr.2:3), mentre il gregge del Signore è disperso. Chi lo doveva condurre alla fonte delle Vere acque per essere dissetato, è divenuto tiepido, orgoglioso e senza lo Spirito (Ap.3:16-18), quindi sprovvisto. Nessuno più si cura del gregge (i membri) che appartiene a Dio.

Anche per Israele accadde la stessa cosa, perché si allontanò da Dio per seguire il proprio cuore: “…dice il Signore, l’Eterno, -poiché le mie pecore sono divenute una preda, le mie pecore sono andate in pasto a tutte le fiere della campagna, per mancanza di un pastore e perché i miei pastori non sono andati in cerca delle mie pecore, ma i pastori hanno pasciuto se stessi e non hanno pasciuto le mie pecore” (Ez.34:8).

Dove sono i veri pastori, che si preoccupano del gregge di Dio? Sono invece sorti molti falsi pastori, che non si preoccupano se il lupo (Satana) disperde e uccide il gregge, ma solo se esso produce lana per coprirsi e latte per alimentarsi. Essendo divenuti tiepidi, non prendono più luce (la Parola di Dio) da Gesù. Tutti sono diventati pieni di orgoglio, affermando di essere ricchi spiritualmente e di non aver bisogno di alcuna cosa, mentre invece sono poveri, nudi e ciechi nella conoscenza delle cose dello Spirito (Ap.3:17).

In quanti fanno studi biblici, leggendo e spiegando la Parola di Dio secondo la loro intelligenza e non secondo la potenza di Dio. Di fatto, nessuno si rende conto degli errori compiuti, perché sono guidati da uno spirito di falsità, abbagliati da una luce artificiale, che all’apparenza sembra quella naturale e vera, ma lascia accecati chi la usa.

Gesù c’invita a comprare dell’oro raffinato col fuoco, che è la Parola di Dio, che arricchisce chi la mette in pratica e solo allora potremo camminare in vesti bianche (Ap 3:4) e i nostri occhi vedranno chiaramente (Ap.3:18). I pastori odierni non si rivolgono più a Gesù per avere conoscenza ed essere illuminati, ma ricorrono ad altri uomini, loro responsabili, per ricevere indicazioni, suggerimenti, direttive e studi biblici.

Esistono ovunque corsi per preparare alcuni credenti al ministero, iscrivendosi a scuole bibliche, con l’obbligo di frequenza a lezioni su materie bibliche, già collaudate, con test, affiancamenti e con esame finale, promuovendoli a pastore o ministro a tutti gli effetti, esercitando tale carica con impegno nelle comunità affidategli.

Noi sappiamo che il solo e vero Pastore è Gesù, il Capo della Chiesa (Col 1:18) ed è Lui che sceglie e incarica chi vuole come messaggero e amministratore della sua Parola, perciò Gesù li tiene tutti nella Sua mano destra (Ap.1:20).

I pastori o amministratori del vangelo, che non sono diretti e incaricati da Gesù, sono falsi (Mt.7:15; 1Tmt.4:2). Essi raccontano qualsiasi menzogna ai loro membri, purché sia gradevole e accettabile per essere ben visti e considerati bravi. Gesù domanda: Come potete voi credere, voi che prendete gloria gli uni dagli altri e non cercate la gloria che viene da Dio solo?” (Gv.5:44; Lc.6:26).

Senza la verità, non c’è salvezza, perché chiunque crede nella menzogna non può entrare nel regno di Dio (Ap.2:2; 21:8; 1Tmt.4:2).

Tutti i credenti in Cristo devono comprendere la verità, per riconoscere con attenzione, attraverso lo Spirito Santo, i veri amministratori della Parola dai cianciatori. Ovviamente quelli che non hanno la conoscenza proveniente dallo Spirito Santo, crederanno a tutto ciò che gli viene detto, cadendo a loro volta nella menzogna e i bugiardi non erediteranno la vita eterna (Ap.21:8).

Molti libri sono stati scritti da autori che hanno interpretato le profezie con una mente carnale, così, allo stesso modo, trasmettendo un messaggio non autentico al lettore che, razionalmente, lo riceve come verità, lo accetta come esatto e giusto. Per i veri fedeli di Cristo non è così, perché hanno aperto il cuore (spirito) per far dimorare Gesù, la verità, in loro. Chi cammina nella verità, segue e vive per Cristo e lo Spirito gli rivela tutta la verità (Gv.15:26).

Ci sono perciò dei falsi profeti e pastori che affermano di aver ricevuto la rivelazione da Dio e sono sicuri che non troveranno mai chi li possa smascherare, perché sono persuasi e irremovibili dal loro oracolo, rimanendo saldi nella loro convinzione, che non trova coincidenze con la Parola. Non è difficile riconoscerli, sempre attraverso lo Spirito Santo, perché la sola conoscenza carnale è limitata e parziale e, di conseguenza, ciascuno vede e accetta ciò che concorda, adattando ciò che è diverso al suo pensiero, distorcendo la verità, perché “…la conoscenza non è in tutti…” (1Cor.8:7).

Non occorre alcuna preparazione culturale, né conoscenze scientifiche per comprendere il reale significato della Parola, anzi occorre svuotare la mente da pensieri e non anteporre quindi né pregiudizi, ma avere un cuore semplice, pulito, desideroso di capire e soprattutto chiedere sapienza a Dio in preghiera (Gcm.1:5) e attendere fiduciosamente la sua rivelazione, che sarà sempre concorde alla sua Parola, affidandosi interamente alla sua bontà, “In quella stessa ora Gesù giubilò nello spirito e disse: -Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai savi e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli fanciulli. Sì, o Padre, perché così ti è piaciuto-” (Lc.10:21).

Se a questi studiosi “carnali” si chiedesse oltre quello che hanno imparato allo scuola biblica, sicuramente non saprebbero rispondervi esattamente. La rivelazione di Dio è completa e sufficiente e, quando dà la conoscenza della Sua Parola, essa è per tutta la Scrittura.

Conoscere tutta la Bibbia è possibile solo attraverso la guida dello Spirito di Dio, allora niente sarebbe oscuro o nascosto: “In verità, il Signore non fa cosa alcuna senza aver rivelato il suo consiglio ai suoi servitori, i profeti” (Am.3:6).

Chi espone studi biblici dovrebbe conoscere tutta la Sacra Scrittura e, dovrebbe aver ricevuto il dono di conoscenza e di insegnamento, essendo ripieni di tutta la pienezza di Dio (Ef.3:19).

affinché il Dio del Signor nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia lo Spirito di sapienza e di rivelazione, nella conoscenza di lui…” (Ef.1:17).

Non basterebbe definirsi, né essere accreditato da un consiglio degli anziani, come pastore per amministrare una comunità solo per le nostre qualità dimostrate, né quello di insegnare come dottori e così per altri ministeri (Ef.4:11), se non avessimo ricevuto autorizzazione, approvazione dal Signore e il corrispondente dono dallo Spirito per operare secondo la sua volontà.   “Perché in lui siete stati arricchiti in ogni cosa, in ogni dono di parola e in ogni conoscenza” (Cor.1:5). Tutte queste ricchezze vengono da un unico Spirito e se uno è povero spiritualmente, come può dare ad altri quello che lui non ha ricevuto?

Conoscere la Bibbia, è apprezzare Dio, le sue meraviglie, le sue qualità, le sue promesse e sapere tutto ciò che è scritto, comprese le profezie, accresce il timore e la fede nell’Eterno “Il timore dell’Eterno è il principio della sapienza, e la conoscenza del Santo è l’intelligenza.” (Prv.9:10) Per essere completo occorre non solo leggere e sapere, ma anche meditare, pregare e mettere in pratica i suoi comandamenti, perché “La sapienza è la cosa più importante; perciò acquista la sapienza. A costo di tutto ciò che possiedi, acquista l’intelligenza” (Prv.4:7).

Un’esortazione trascurata, ma fondamentale per arrivare a comprendere il piano divino è di “Non disprezzate le profezie” (1Tes.5:20), contenute nella maggior parte della Bibbia, perché “Noi abbiamo anche la parola profetica più certa a cui fate bene a porgere attenzione, come a una lampada che splende in un luogo oscuro, finché spunti il giorno e la stella mattutina sorga nei vostri cuori“ (2Ptr.1:19). Molti pastori le ritengono meno importanti e si interessano di più alla salvezza e alcuni dichiarano di non aver ricevuto conoscenza di esse, senza tener conto che “Nessuna  profezia infatti è mai proceduta da volontà d’uomo, ma i santi uomini di Dio hanno parlato, perché spinti dallo Spirito Santo” (2Ptr.1:21).

Chi non conosce le profezie, non può comprendere pienamente nemmeno le altre cose ispirate dallo Spirito Santo. Tutti i profeti hanno parlato di Gesù (Num.24:17: Gen.49:9; Sal.72:4; 132:11 2Sam.7:12). Ad esempio, anche Dio stesso diede testimonianza di LUI, profetizzando che Gesù avrebbe schiacciato il capo al serpente e che, a sua volta (Satana), lo avrebbe ferito al calcagno (Gen.3:15); episodio che avvenne: “Or Satana entrò in Giuda” (Lc.22:3), conducendo soldati, guardie, capi dei sacerdoti e farisei per prendere, arrestare Gesù e metterlo a morte. Gesù ha invece schiacciato il capo al serpente antico, risuscitando, distruggendo la morte (2Tmt.1:10; Gv.16:33) e Satana, “Poiché dunque i figli hanno in comune la carne e il sangue, similmente anch’egli ebbe in comune le stesse cose, per distruggere, mediante la sua morte, colui che ha l’impero della morte, cioè il diavolo, e liberare tutti quelli che per timore della morte erano tenuti in schiavitù per tutta la loro vita” (Ebr.2:14,15).

Non tralasciare le profezie: “…credendo a tutte le cose che sono scritte nella legge e nei profeti” (At.24:14).

Dio ha parlato, tramite i suoi profeti, di tutto quello che è già avvenuto a Israele e quello che verrà in futuro. Ricordiamoci che noi siamo innestati sull’olivo naturale, Israele (Rom.11:24). Per un periodo di tempo, noi abbiamo usufruito delle promesse fatte al popolo di Dio che, ricevendo Grazia in Cristo Gesù, siamo divenuti anche noi figli di Abrahamo, per la fede: ”Poiché così dice il Signore alla casa d’Israele: Cercate me e vivrete…” (Am.5:4).

Non cercare la verità negli uomini, perché essi sanno asserire il falso molto bene, facendolo passare per verità, ma vai dall’Unico, che sa darti tutto quello che desideri. La verità, cercala direttamente da Gesù e sarai arricchito/a dei doni spirituali, allora imparerai ad ascoltare lo Spirito Santo per distinguere la menzogna dalla verità.

La venuta del Signore è molto vicina e i credenti si preparano, perché desiderano di stare sempre in sua compagnia e godere la pace della vita eterna in Gesù, mentre l’uomo carnale non conosce il tempo e neppure si interessa di essere pronto, perché “…ciò che brama la carne è morte, mentre ciò che brama lo Spirito è vita e pace” (Rom.8:6). Chi vuole essere beato/a, deve vivere nello Spirito e morire alla carne; solo così può distinguere la menzogna dalla verità.

Un vantaggio e un beneficio enorme da non sottovalutare è a disposizione di chi studia e approfondisce le profezie, come promesso: “Beato chi legge e beati coloro che ascoltano le parole di questa profezia e serbano le cose che vi sono scritte, perché il tempo è vicino” (Ap 1:3).

Ovviamente devi fare molta attenzione a non togliere, né aggiungere alcuna cosa alle profezie, come: ”Io dichiaro ad ognuno che ode le parole di questo libro che, se qualcuno aggiunge  a queste cose, Dio manderà su di lui le piaghe descritte in questo libro e se qualcuno toglie dalle parole del libro di questa profezia, Dio gli toglierà la sua parte dal libro della vita e dalle cose descritte in questo libro” (Ap.22:18,19).

Non farti perciò ingannare dai falsi amministratori, ma “Sii fedele fino alla morte e ti darò la corona della vita” (Ap.2:10). È’ Gesù che ti invita alla fedeltà, quindi ascolta e metti in pratica la sua Parola e vivrai  “E quando apparirà il sommo pastore, riceverete la corona della gloria che non appassisce” (1Ptr.5:4).