Ogni buona donazione e ogni dono perfetto vengono dall’alto e discendono dal Padre dei lumi, presso il quale non vi è mutamento né ombra di rivolgimento” (Gcm.1:17), quindi Dio è immutabile e fedele alla sua Parola, che è santa, giusta, perfetta, efficace ed eterna. Ogni affermazione deve essere confermata da altri riferimenti, come precisato: “…affinché ogni parola sia confermata per la bocca di due o tre _testimoni” (Mt.18:16). Testimoni come i profeti, gli apostoli e gli autori dei vangeli “come ce le hanno trasmesse coloro che da principio ne furono  testimoni oculari e ministri della parola” (Lc.1:2), “Or voi siete testimoni di queste cose” (Lc.24:48).

Il messaggio della Parola di Dio viene alterato e viene modificato il senso, se estraiamo alcuni versi dal loro contesto, per sostenere propri pensieri e per appoggiare dottrine eretiche.

I bugiardi non entreranno nel regno di Dio.

“Ogni parola di Dio è affinata col fuoco. Egli è uno scudo per chi confida in lui. Non aggiunger nulla alle sue parole, ch’egli non t’abbia a riprendere, e tu non sia trovato bugiardo” (Prv.30:5,6), “…perché ai bugiardi verrà chiusa la bocca” (Sal.63:11),”… sviati dall’ipocrisia di uomini bugiardi, segnati da un marchio nella propria coscienza” (1Tmt.4:2).

Molte dottrine si sono moltiplicate nel mondo per aver interpretato o capito brani spirituali, secondo il ragionamento, la cultura o la tradizione umana.

Molti falsi profeti, apostoli e pastori sono sorti per sedurre il mondo intero. In questi ultimi giorni della Grazia, Satana ha i suoi fedeli (apostati o angeli di luce falsa), che si dichiarano credenti in Cristo, ma non lo sono, perché trovati bugiardi (Ap.2:2).

Come il profeta Agur rivela: “V’è una razza di gente che si crede pura, e non è lavata dalla sua sozzura” (Prv.30:12).

Chi sono costoro?

Quelli che hanno aggiunto alla verità, traendo dalla loro fantasia, definendo Dio con “Io sono” e, non contenti, hanno precisato che anche Gesù ha dichiarato: “Io sono”, deducendo così che Gesù è Dio, sostenendo e approvando il loro principio dottrinale.

Notiamo perché Dio disse a Mosè “Io sono il Dio di tuo padre, il Dio d’Abramo, il Dio d’Isacco e il Dio di Giacobbe” (Es.3:6). Dio mandava il suo servo a liberare Israele dalla schiavitù d’Egitto.

Ad esempio, analizzando il capitolo tre di Esodo, dove Dio disse a Mosè: –Io sono il Dio di tuo padre, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe-. Mosè allora si velò il viso, perché aveva paura di guardare verso Dio” (v.6).

Sul monte Sinai, Dio fece sapere a Mosè che era arrivato il tempo di liberare il suo popolo da tutta la schiavitù dell’Egitto ed aveva scelto proprio lui come incaricato alla guida del suo popolo. Mosè chiese a Dio come doveva rispondere al popolo, se avesse chiesto il suo nome ed Egli rispose: -Io sono colui che sono! -. Poi disse: -Dirai agli Israeliti: l’IO SONO mi ha mandato a voi-“ (v.14). Da notare che in 4 secoli di schiavitù egiziana, il popolo aveva dimenticato l’Iddio dei loro padri e aveva imparato ad adorare gli idoli egiziani.

Quando Dio attestò: “Io sono colui che sono” o “l’Io sono mi ha mandato a voi” è il titolo di presentazione ad Israele per farsi conoscere da loro, dato che si erano allontanati dall’Eterno, perché sottoposti alla grande angoscia della schiavitù. Dio è colui che fece le promesse ad Abramo, Isacco e a Giacobbe, promesse che iniziarono dalla liberazione del suo popolo, compiuta tramite il servo di Dio, Mosè.

Cosa vuol dire, che Dio si chiama “Io sono?” Niente affatto, ma Egli dicendo -Io sono colui che sono-, indicava al popolo d’Israele che Egli è l’Iddio dei loro padri, cioè di Abramo, di Isacco e di Giacobbe.

Come conferma poi, ripetendolo a Mosè di dire al popolo: “l’Io sono mi ha mandato da voi”, ovvero colui che è Dio dei vostri padri è lo stesso che mi manda da voi.

Molte volte Dio disse ad Abramo: “Io sono Dio onnipotente” (Gen.35:11; 15:7; 17:1). A Giacobbe disse: “Io sono il Dio di Betel, dove tu hai unto una stele e dove mi hai fatto un voto…” (Gen.31:13; 28:13).

Dio continuò a parlare a al popolo: “Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d’Egitto, dalla condizione di schiavitù” (Es.20:2), “…Poiché io sono il Signore, il Dio vostro” (Lev.11:44). A Israele, Dio ha voluto ricordare del continuo che Egli era Dio di Abramo, di Isacco e Giacobbe, a cui aveva fatto il Patto di trarli fuori dalla schiavitù, per dargli un paese dove scorre latte e miele (un paese ricco).

Affermò a Mosè: “Io sono colui che sono” confermava di essere il Dio dei loro padri e non un nuovo nome di Dio.  Infatti: “Dio aggiunse a Mosè: -Dirai agli Israeliti: -Il Signore, il Dio dei vostri padri, il Dio di Abrahamo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe mi ha mandato a voi. Questo è il mio nome per sempre; questo è il titolo con cui sarò ricordato di generazione in generazione” (v.15).

Dio si è sempre presentato ad ogni generazione di Israele, come “Io sono l’Eterno, il vostro  DIO” (Lev.18:30; Es.6:26-29; 7:5-17; 14:48; Num.15:41)

Si rivelò ad Abramo: “Io sono il tuo scudo” (Gen.15:7), “Io sono l’Eterno che ti ha fatto uscire da Ur dei Caldei” (Gen.17:1).

Anche Gesù ricorda ai Giudei il Patto fatto con i loro padri, ribadendo: “…non avete letto quello che vi è stato detto da Dio: “Io sono il Dio di Abramo e il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe? Ora, non è Dio dei morti, ma dei vivi” (Mt.22:31,32).

Chi cerca di confermare la sua dottrina che Gesù è Dio, tramite la Parola, associano l’“io sono”, anche a Gesù. Essi prendono in esame la risposta di Gesù alla domanda del sommo sacerdote, che “…lo interrogò dicendogli: -Sei tu il Cristo, il Figlio di Dio benedetto?-. Gesù rispose: -Io lo sono! E vedrete il Figlio dell’uomo Seduto alla destra della Potenza e venire con le nubi del cielo-“ (Mrc.14:61,62).

Altro riferimento quando Gesù disse: “Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che io sono, morirete nei vostri peccati” o chiarito meglio nella versione Luzzi: “Perciò v’ho detto che morrete ne’ vostri peccati; perché se non credete che sono io il Cristo, morrete nei vostri peccati” (Gv.8:24).

Anche nel giardino dei Getsemani, quando chiese alle guardie chi cercavano “Gli risposero: «Gesù, il Nazareno». Disse loro Gesù: «Sono io!». Vi era là con loro anche Giuda, il traditore. Appena disse «Sono io», indietreggiarono e caddero a terra. Domandò loro di nuovo: «Chi cercate?». Risposero: «Gesù, il Nazareno». Gesù replicò: «Vi ho detto che sono io. Se dunque cercate me, lasciate che questi se ne vadano». (Gv.18:5-8, vers. Cei e Riv.). Anche noi rispondiamo ugualmente, quando qualcuno cerca noi in mezzo ad altri, chiamando il nostro nome.

I traduttori si sono molto impegnati a nascondere tutta l’intera risposta di Gesù per dare forza alla loro dottrina dell’io sono, dichiarando menzogne che Gesù è Dio.

Molti scrittori di libri e traduttori di Bibbie hanno manovrato le Scritture a loro piacere? Dio conosce i pensieri degli uomini e sa punire i falsi, chiedendo: “Come potete dire: “Noi siamo saggi e la legge dell’Eterno è con noi”? Ma ecco, la penna bugiarda degli scribi l’ha resa una falsità” (Ger 8:8; Sal.44:21).

Qualcuno leggendo tali versi, pensò che il nome di Dio fosse “Io sono” e così diffuse la sua opinione, che condusse altri a condividerla, con la convinzione che Dio si chiamasse “Io sono”. Questa forma di divulgazione è spesso adottata dallo spirito dell’anticristo, sostituendo la verità con la falsità.

La dottrina del io sono è uscita dalla penna ipocrita degli scrittori, che però si sono dimenticati che il Vero Dio sa ogni cosa e niente di ciò che l’uomo pensa gli è nascosto, infatti: “L’uomo insensato non conosce e lo stolto non intende questo” (Sal.92:6).

Le false dottrine sono costruite su detti inventati dagli uomini. Essi, non avendo lo Spirito, non hanno nemmeno il senso delle cose spirituali. Tutti gli apostoli ci hanno avvertito che: “Alla fine dei tempi vi saranno impostori, che si comporteranno secondo le loro empie passioni” (Giuda 18).

In questi ultimi tempi, dove cresce l’apostasia, molti sono stati sedotti dai ministri di Satana (falsi profeti). Essi ingannano, raccontando delle visioni della loro mente. Propongono un Dio diverso dal Vero, annunciato dai profeti e dagli apostoli di Cristo, ma i figli del Vero Dio è bene che ricordano: “Ma voi, o carissimi, ricordatevi delle cose che furono predette dagli apostoli del Signore nostro Gesù Cristo” (Giuda 17).

Perché è stato possibile che gli uomini abbiamo distorto la parola di Dio, creando una grande  confusione?

Una sola è la risposta, gli uomini non conoscono Dio, perché preferiscono leggere i vari libri, venduti nelle librerie cristiane, al posto della Bibbia. Quando arriva la tentazione del nemico, non sanno rispondergli con la verità, perché non la conoscono, perciò accettano la menzogna. Quando invece Satana dirige la sua tentazione verso i santi, come fece con Gesù (Lc.4), essi gli rispondono con la Parola di Dio, perché conoscono la verità e non cadono mai nelle sue seduzioni.

Il nemico quindi si rivolge ai labili di fede, uomini instabili e orgogliosi, ignoranti o ingenui, mostrando loro addirittura delle visioni e rivelazioni, che procedono dalla loro mente perversa e carnale. Infatti è scritto che: “Costoro invece bestemmiano tutto ciò che ignorano; tutto ciò che essi conoscono per mezzo dei sensi, come animali senza ragione, questo serve a loro rovina” (Giuda 10).

Di sicuro, i carnali non possono comprendere quello che procede da Dio, ma: “Chi osserva il comandamento non conosce disgrazia, e il cuore dell’uomo saggio sa che c’è un tempo e un giudizio” (Ec.8:5). Di conseguenza, non dobbiamo mai seguire quelli che propongono i loro stessi pensieri, che non possono essere conformi a verità.

Impariamo a conoscere la Parola di Dio, secondo lo Spirito, che ci insegna, mettiamola in pratica, guidati sempre dallo Spirito Santo, allora avremo vittoria.  Quando viene il nemico, insinuando nella nostra mente le sue bugie, noi possiamo rispondere con la verità, perché lo Spirito Santo, che è in noi, ci fa conoscere tutta la verità “…prendendo oltre a tutto ciò lo scudo della fede, col quale potrete spegnere tutti i dardi infocati del maligno” (Ef.6:16).

Per i veri credenti, l’inganno non avviene, perché essi vanno a esaminare ogni dichiarazione e la confrontano con la Parola di Dio e, se non trovano conformità, la rigettano.

Molti prendono un solo verso e ne fanno una dottrina eretica.

Ricordate ciò che Gesù disse e non quello che gli uomini, senza conoscenza affermano: “Riguardo poi alla risurrezione dei morti, non avete letto nel libro di Mosè, come Dio gli parlò dal roveto, dicendo: -Io sono il Dio di Abrahamo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe-“? (Mrc.12:26). Dio fece promesse ad Abramo, poi ad Isacco e infine a Giacobbe “Ed ecco l’Eterno stava in cima ad essa e gli disse: -Io sono l’Eterno, il DIO di Abrahamo tuo padre e il DIO di Isacco; la terra sulla quale tu sei coricato la darò a te e alla tua discendenza-“ (Gen.28:13) e tali promesse le rinnovò a Mosè (Es.3:6).

Io, io sono l’Eterno, e all’infuori di me non c’è Salvatore” (Is.43:11), “Io sono l’Eterno, il vostro Santo, il creatore d’Israele, il vostro re” (Is.43:15).

“Ricordate le cose passate di molto tempo fa, perché io sono Dio e non c’è alcun altro; sono DIO e nessuno è simile a me” (Is.46:9). Pertanto Dio si presenta al popolo tramite i suoi servi, i profeti, attestando: “Io sono Dio, l’Eterno, il Santo, l’Onnipotente…”.

Investigate perciò le Scritture e considerate la Parola di Dio, perché rivelataci secondo lo Spirito e non secondo i pensieri degli uomini. Leggere la Bibbia e non i libri, così detti cristiani, perché non sono conformi a verità. La sola verità, la troverai scritta dai profeti e dagli apostoli, tramite lo Spirito di Dio.