Gesù disse ai suoi discepoli: “Perché a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli; ma a loro non è dato” (Mt.13:11).

Aggiunse anche che ai sapienti di questo mondo non è dato di conoscere ciò che è spirituale. La stessa dichiarazione la riprese, pregando e benedicendo il Padre: “Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli.  Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te. Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare. Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò.  Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero” (Mt.11:25-30).

A tutti quelli che è stata rivelata la conoscenza della verità, nulla gli sarà nascosto dei misteri del regno dei cieli. Infatti, Gesù disse che nessuno può conoscere il Padre, perché nessuno ha mai visto Dio, ma Gesù ce lo ha fatto conoscere (Gv.1:18; 1Gv.5:20) e rivelò che: “Il Padre che mi ha mandato, egli stesso ha reso testimonianza di me. La sua voce, voi non l’avete mai udita; il suo volto, non l’avete mai visto” (Gv.5:37). Inoltre Gesù precisò: “Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre; come mai tu dici: -Mostraci il Padre?-” (Gv.14:9)

Solo Gesù rivela l’identità del Padre a chi Lui vuole e, da quando salì al Padre, lo Spirito Santo di verità testimonierà fino alla fine tutte le cose che Gesù disse e fece. Così Gesù promise che non avrebbe lasciato soli i suoi fedeli: “Ma quando sarà venuto il Consolatore che io vi manderò da parte del Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli testimonierà di me” (Gv.15:26).

Noi abbiamo la testimonianza dello Spirito Santo, che Dio ha mandato nei cuori dei suoi figli, attestando che: “…voi siete figli ne è prova il fatto che Dio ha mandato nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio che grida: Abbà, Padre!” (Gal.4:6).  Per questo, tramite lo Spirito del Figlio Suo, che abita in noi, possiamo chiamare Dio, nostro Padre.

Gesù offre ristoro alle nostre anime afflitte e gravate da tutta la malvagità del mondo, ma solo se impariamo da Lui ad essere mite e umile di cuore, allora potremo sperimentare la pace per le nostre anime. Ricordiamoci che, se facessimo vivere Cristo Gesù in noi, sicuramente ogni nostro carico diventerebbe leggero e ogni giogo, dolce, perché sarà Lui a sostenere ogni nostra fatica.

Alla fine del nostro cammino, la nostra anima si riposerà per sempre nel glorioso regno con Gesù. La nostra certezza è che: “Dio ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio” (Col.1:13).

Noi conosciamo come il nemico della nostra anima, in questi ultimi tempi è molto inquieto e rabbioso, perché sa che presto dovrà forzatamente lascare il posto ai figli di Dio. Egli sarà cacciato fuori (Ap.12:8,9) insieme con tutti i suoi angeli e mai più in eterno potranno trovare posto nel cielo. I riscattati con il sangue di Cristo entreranno invece nel regno promesso fin dalla fondazione del mondo (Mt.25:34), allora si compirà per tutti quelli che vinceranno, “ …la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo, poiché è stato precipitato l’accusatore dei nostri fratelli, colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte. –

Ma essi lo hanno vinto per mezzo del sangue dell’Agnello…” (Ap.12:10,11).

Per entrare nel regno dei cieli dobbiamo vincere esattamente come Gesù ha vinto (Ap.3:20), ma noi sappiamo che Gesù è il nostro mediatore presso Dio. Egli non ci lascerà orfani, come promesso (Gv.14:18) e sarà con noi tramite il Suo Spirito fino alla fine. Saremo quindi protetti, sostenuti e guidati fino al grande incontro sulle nuvole con Lui, perché, sia che saremo viventi o trapassati, sentiremo il suo comando e allora risusciteremo o saremo trasformati in un batter d’occhio “…così saremo sempre con il Signore” (1Tes.4:17).

Ricordiamo che non saranno gli angeli a raccogliere la Chiesa, ma Cristo Gesù stesso, che sarà l’unico trovato degno “…perché sei stato immolato e hai acquistato a Dio, con il tuo sangue, gente di ogni tribù, lingua, popolo e nazione” (Ap.5:9).

Non rimanere incredulo. Gesù dichiarò: “Poiché questa è la volontà del Padre mio: che chiunque contempla il Figlio e crede in lui, abbia vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno” (Gv.6:40). Dio non delude mai, a differenza degli uomini, perciò: “…siate allegri nella speranza, pazienti nell’afflizione, perseveranti nella preghiera” (Rom.12:12), perché sappiamo che: “Egli che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà ogni cosa insieme con lui? – Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio è colui che li giustifica” (Rom.8:32,33).