Perché Dio ha dato dei comandamenti all’uomo?

Come in qualunque società o nazione esistono delle leggi per regolarizzare i rapporti umani, così Dio ha stabilito dei comandamenti, perché l’uomo possa vivere.

Chi gli disubbidisce, sarà giudicato, proprio come un trasgressore verrà valutato davanti ad un tribunale. Quelli che non credono e non mettono in pratica le Leggi di Dio non sono figli, ma solo creature, perché: “…se siete esclusi da quella correzione di cui tutti hanno avuto la loro parte, allora siete bastardi e non figli” (Ebr.12:8).

I figli di Dio sono educati da Dio e perciò ubbidiscono alla Parola del Padre, mentre il resto delle creature incredule rimane nell’iniquità, non essendo considerati figli. Il tempo per gli iniqui sta per terminare e negli ultimi giorni: “Nessuno muove causa con giustizia, nessuno la difende con verità; hanno fiducia nelle parole vuote e dicono il falso, concepiscono il male e partoriscono l’iniquità” (Is.59:4).

I politici, i governanti e gli scienziati hanno modificato le leggi divine, a loro piacimento. Il profeta Isaia predisse: “La terra è profanata sotto i suoi abitanti, perché essi hanno trasgredito le leggi, hanno cambiato lo statuto, hanno infranto il patto eterno” (Is.24:5). Alla fine, gli empi non scamperanno affatto dall’ira di Dio, che si riverserà anche contro tutti i disubbidienti, perché: “La loro parzialità con le persone testimonia contro di essi; mettono in mostra il loro peccato come Sodoma e non lo nascondono. Guai a loro, perché fanno del male a se stessi” (Is.3:9). Intenti a stabilire leggi contrarie a quelle di Dio, saranno presi nel laccio della loro iniquità, perciò la loro fine sarà nella geenna del fuoco, che non si spegnerà in eterno.

Gesù disse ai Giudei: “Serpenti, razza di vipere! Come sfuggirete al giudizio della Geenna?” (Mt.23:33). Oggi lo dice a chiunque accetta e fa del male, come rivelato dal profeta Isaia: “Guai a quelli che chiamano bene il male, e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l’amaro in dolce e il dolce in amaro!” (Is.5:20).

Siamo alla fine, perché l’uomo sta per colmare la misura del peccato, che Dio ha fissato (Dan.8:23). Allora si accenderà l’ira di Dio contro tutti gli empi. Egli li darà nelle mani di Satana, che innalzerà come dio un uomo, dandogli regno, potenza ed autorità (Ap.13:1-10) per dominare su tutta l’umanità per 1260 giorni. Egli andrà devastando e distruggendo il mondo, persino una parte dei santi del popolo di Dio (Israele) saranno dati in suo potere (Dan.11:32-33).

Di conseguenza, abbiamo poco tempo, perciò occorre rinnegare ogni iniquità posta dai grandi della terra e salvare la nostra anima, facendo interamente la volontà di Dio.

Siamo arrivati al tempo in cui “Il profeta è uno stolto, l’uomo spirituale farnetica, a causa della grandezza della tua iniquità e della grandezza della tua ostilità” (Os.9:7).