Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di grazia e di fedeltà, che conserva il suo favore per mille generazioni, che perdona la colpa, la trasgressione e il peccato, ma non lascia senza punizione, che castiga la colpa dei padri nei figli e nei figli dei figli fino alla terza e alla quarta generazione” (Es.34:6,7).

Forse qualcuno può pensare che Dio sia cambiato, che puniva e castigava solo il popolo israelita, perché era sotto la Legge,.

Dio è sempre lo stesso ed è da sempre ricco di grazia e fedele, “…presso il quale non vi è mutamento né ombra di rivolgimento” (Gcm.1:17).

L’Eterno stabilì pure un tempo per un nuovo patto, offrendo salvezza a coloro che avrebbero creduto e non per opere solamente, come secondo la Legge, ma per la fede nel Suo amato Figlio (Ef.1:6), il quale ha dato se stesso in sacrificio per il peccato di molti.

Questo periodo è indicato come “…Dispensazione della grazia di Dio affidatami per voi” (Ef.3:2), dove Dio lascia crescere su questa terra sia il giusto e sia il malvagio insieme, riservando il giudizio alla fine. Infatti, Gesù disse in parabola: “Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Cogliete prima la zizzania e legatela in fastelli per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio” (Mt.13:30).

Per questo, Dio ha anche stabilito un tempo per giudicare con giustizia, per mezzo di Cristo Gesù, perché Dio “…gli ha dato autorità di giudicare, perché è il Figlio dell’uomo” (Gv.5:27) e chi, meglio del Signore, può capire i sentimenti dell’uomo, avendo egli stesso preso forma umana, essendo venuto nella carne.

Gesù apparirà con potenza: “…in un fuoco fiammeggiante, per far vendetta di coloro che non conoscono Dio, e di coloro che non ubbidiscono al vangelo del nostro Signore Gesù” (2Tes.1:8; Lc.17:24; Ap.19:19-21).

Dio non è cambiato; l’Eterno è misericordioso, pietoso, ricco di grazia e di fedeltà, lento all’ira fino al giorno che ha determinato per far vendetta di tutti quelli che hanno rifiutato di ubbidire al vangelo di Cristo Gesù: “Essi saranno puniti di eterna rovina, respinti dalla presenza del Signore e dalla gloria della sua potenza” (2Tes.1:9).

A noi oggi invece ci viene ordinato di non fare alcuna vendetta, perché quella è riservata solamente a Dio: “Non fate le vostre vendette, miei cari, ma cedete il posto all’ira di Dio; poiché sta scritto: -A me la vendetta; io darò la retribuzione-, dice il Signore” (Rom.12:19).

Rinunciate alle religioni, che vi illudono, affermando che Dio è amore e quindi non condanna alcun peccatore. E’ scritto che Dio è lento all’ira, ma quando arriverà il giorno della sua ira, nessun empio scamperà. Proprio perché Egli è fedele, giusto e santo, così tutto quello che Lui ha rivelato con la Sua Parola, tramite i suoi servi, avverrà molto presto: “Egli renderà a ciascuno secondo le sue opere; il furore ai suoi avversari, il contraccambio ai suoi nemici; alle isole (Isole, indica le nazioni non ebree) darà la loro retribuzione” (Is.59:18).

Gesù confermò che non tarderà: “Ecco, io verrò presto e porterò con me il mio salario, per rendere a ciascuno secondo le sue opere” (Ap.22:12).

Colui (Gesù) che attesta queste cose dice: -Sì, verrò presto!-”.

Possiamo tutti risponderGli: “Amen. Vieni, Signore Gesù. La grazia del Signore Gesù sia con tutti voi. Amen!” (Ap.22:20,21).