Quando sarà tolta dalla terra la Chiesa?

Noi non possiamo conoscere né il giorno né l’ora, ma solo riconoscere il tempo, vale a dire prima che l’ira di Dio si riversi sull’umanità intera. La vendetta arriverà come scrive l’evangelista “Poiché questi sono giorni di vendetta, affinché tutte le cose che sono scritte siano adempiute” (Lc.21:22).

Leggiamo in Apocalisse che Gesù aprirà i sigilli, l’unico trovato degno, perché “…ha vinto per aprire il libro e sciogliere i suoi sette sigilli” (Ap.5:5).

Gesù aprirà i sigilli quando avrà chiuso il periodo della Grazia. Infatti, Gesù è colui che ha aperto il periodo della Grazia ed è quello che lo chiuderà, perché Egli è “…il Santo, il Verace, colui che ha la chiave di Davide, che apre e nessuno chiude, che chiude e nessuno apre” (Ap.3:7), dopo inizieranno gli ultimi sette anni.

La Chiesa verrà rapita quando Gesù aprirà il primo sigillo.

Egli uscirà sopra un cavallo bianco, in analogia, come segno di vittoria e come vincitore rapirà la sua Chiesa: “Ed ecco mi apparve un cavallo bianco e colui che lo cavalcava aveva un arco, gli fu data una corona e poi egli uscì vittorioso per vincere ancora” (Ap.6:2) e, alla seconda volta, per vincere ancora, quando uscirà di nuovo, dove tutte le tribù d’Israele lo guarderanno e faranno cordoglio per Lui, come ad un figlio unico. Lo vedranno pure tutti i partecipanti alla guerra di Armagheddon, che usciranno contro Gesù e la sua Chiesa (Ap.16:16; 19:11-21).

Dio rivela all’apostolo e profeta Giovanni tutto quello che avverrà durante gli ultimi sette anni, precisando gli avvenimenti nei primi tre anni e mezzo e nei rimanenti 1260 giorni di grande tribolazione e del regno satanico.

Un suggerimento.

Tutte le profezie non sono scritte in ordine sequenziale, di successione degli eventi, come siamo abituati a leggere, ma dobbiamo fare molta attenzione sia ai tempi dei verbi, ai soggetti e ovviamente al contenuto, ma soprattutto di essere guidati dallo Spirito, che rende chiaro ciò che a noi sembra di difficile comprensione.

Infatti, molti interpretano un brano come se riguardasse un solo argomento o soggetto, cadendo nell’errore di capire diversamente dal vero messaggio, convincendosi dell’esattezza quando non lo è.

In effetti, ad esempio, un capitolo può contenere più versi, anche successivi, ma riferiti ad eventi completamente separati e distinti.

Le profezie sono perciò esposte in parabole, enigmi e in similitudini, usando allegorie di eventi rappresentativi e di personaggi ben conosciuti in quel momento. Infatti, il salmista rivela di Gesù: “Aprirò la mia bocca per proferire parabole, ed esporrò i misteri dei tempi antichi “(Sal.78:2; Ez.21:5).

I discepoli chiesero a Gesù perché parlava in parabole al popolo ed Egli rispose: “Perciò io parlo loro in parabole, perché vedendo non vedano, e udendo non odano né comprendano” (Mt.13:13).

Per comprendere le profezie occorre pregare e affidarsi innanzitutto alla guida dello Spirito Santo, che certamente rivela il vero significato di quello che è stato scritto, mettendo da parte ogni pensiero razionale umano.

Per quanto riguarda il primo ed unico appuntamento importante della sposa di Cristo, è diretta un’esortazione a tutti i santi eletti: di perseverare, con l’aiuto del Signore, nella fede fino alla fine del tempo della Grazia, “mentre aspettate la manifestazione del Signor… che vi confermerà fino alla fine… affinché siate irreprensibili nel giorno del nostro Signore, Gesù Cristo” (1Cor.1:7,8), quando comparirà Gesù nelle nuvole per prendere la sua Chiesa o sposa (rapimento), che si è preparata (1Tes.4:15-17), per il  “…giorno della redenzione” (Ef.4:30).

Altro richiamo evidente a questo glorioso evento è mostrato nel seguente passo biblico con chiari particolari e con riferimenti temporali precisi, che fanno capire la sequenza e distinguere i due momenti:

Or vi preghiamo, fratelli, riguardo alla venuta del Signor nostro Gesù Cristo e al nostro adunamento (rapimento della Chiesa) con lui… che il giorno di Cristo sia imminente. Nessuno vi inganni in alcuna maniera, perché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l’apostasia (rinnegamento della fede, non riconoscere Gesù come Figlio di Dio) e non sia manifestato l’uomo del peccato, il figlio della perdizione, l’avversario… mettendo in mostra se stesso e proclamando di essere Dio… e ora sapete ciò che lo ritiene, affinché sia manifestato a suo tempo.

Il mistero dell’empietà infatti è già all’opera, aspettando soltanto che chi lo ritiene al presente sia tolto di mezzo (lo Spirito Santo con la Chiesa). Allora sarà manifestato quell’iniquo, che il Signore distruggerà col soffio della sua bocca e annienterà (nella guerra di Armagheddon) all’apparizione della sua venuta” (2Tes.2:1-9).

Considerate spiritualmente ciò che è scritto: questo giorno terribile, che dovrà venire, non è indicato come il rapimento della Chiesa, ma il giorno dell’ira di Dio, quando tutti i popoli delle nazioni del mondo, sedotti dalla bestia (l’uomo iniquo o figlio della perdizione, Ap.13:1:10), moriranno uccisi dalla Parola, che uscirà dalla bocca di Gesù, come profetizzato e confermato: ”Colpirà il paese con la verga della sua bocca e col soffio delle sue labbra farà morire l’empio” (Is.11:4; 30:28).

Moriranno tutti di spada, sia i sedotti e sia i seduttori, perché alla parola di Gesù, su tutti i partecipanti cadrà uno spirito di confusione, che li farà sviare ed essi si uccideranno l’un l’altro con la loro stessa spada (vedi Zac.14:13; Ez.38:21; Agg.2:22).

Il radunamento della sposa è contraddistinto nettamente dal giorno dell’ira di Dio, perché quando il nostro Signor, Gesù Cristo, uscirà sulle nuvole per rapire la Sua Chiesa, lo vedranno solo quelli che sentiranno il suono della tromba di Dio e il comando forte, con voce di arcangelo. Gesù allora raccoglierà tutti i fedeli, sia quelli che sono già morti, sia quelli che saranno in vita in quel momento.

Infatti, l’apostolo Paolo profetizza che: “Ora, fratelli, non vogliamo che siate nell’ignoranza riguardo a quelli che dormono, affinché non siate contristati come gli altri che non hanno speranza… Ora vi diciamo questo per parola del Signore… perché il Signore stesso con un potente comando, con voce di arcangelo, con la tromba di Dio discenderà dal cielo, e quelli che sono morti in Cristo risusciteranno per primi; poi noi viventi, che saremo rimasti, saremo rapiti assieme nelle nuvole, per incontrare il Signore nell’aria; così saremo sempre col Signore” (1Tes.4:13-17).

L’apostolo continua e descrive anche il giorno dell’ira di Dio indicando: “Ora, quanto ai tempi e alle stagioni, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva, perché voi sapete molto bene che il giorno del Signore verrà come un ladro di notteMa voi, fratelli, non siete nelle tenebre, così quel giorno vi sorprenda come un ladro… perciò non dormiamo come gli altri, ma vegliamo e siamo sobri… poiché Dio non ci ha destinati all’ira, ma ad ottenere salvezza per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo” (1Tes.5:1,2,4,6,9).

In sintesi, Gesù allora verrà come un ladro di notte, all’improvviso, per quelli che non si sono preparati, ma sono stati tiepidi (non hanno riempito la loro lampada di olio). Questi rimarranno sorpresi e non avranno più tempo per rimediare, perché Gesù avrà già preso la sua sposa, raffigurata dalle cinque vergini avvedute e avrà chiuso la porta (Mt.25:10), così la Grazia sarà finita.

Quelli che saranno rimasti fuori, i respinti, perché non pronti, passeranno la grande tribolazione e, alla fine, si uniranno a tutti gli eserciti schierati per la battaglia in Armagheddon, come indicato: “Ora, subito dopo la tribolazione di quei giorni, il sole si oscurerà e la luna non darà più il suo chiarore, le stelle cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno scrollate. E allora apparirà nel cielo il segno del Figlio dell’uomo…” (Mt.24:29)

Gesù, con la sua sposa, si presenterà nelle nuvole, come quando rapirà la sua Chiesa, “Perché come il lampo che, guizzando da una estremità all’altra del cielo, illumina ogni cosa, così sarà anche il Figlio dell’uomo nel suo giorno” (Lc.17:24), “e allora tutte le nazioni della terra faranno cordoglio e vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nuvole del cielo con potenza e grande gioia” (Mt.24:30).

Nel capitolo 6 dell’Apocalisse troviamo Gesù, che quando aprirà il primo sigillo, rapirà la sua Chiesa “…egli uscì vittorioso e per vincere ancora” (2). Gesù vittorioso prenderà la sua sposa e uscirà ancora per vincere nella guerra di Armagheddon, quando tutti gli empi saranno radunati con i loro seduttori per combattere contro l’Agnello (Gesù) e la sua Chiesa, che sono gli eletti e fedeli.

Attenzione a ciò che è scritto: gli empi “Combatteranno contro l’Agnello e l’Agnello li vincerà, perché egli è il Signore dei signori e il Re dei re; e vinceranno anche quelli che sono con lui, i chiamati, gli eletti e i fedeli” (Ap.17:14).

La Chiesa, indicata come l’unione dei chiamati, degli eletti e fedeli, sarà già con Gesù e si presenterà, come Lui, sopra cavalli bianchi, in segno di vittoria e, come Gesù vincerà, così anche la sua sposa. Infatti gli eserciti del cielo lo seguono su cavalli bianchi, vestiti di lino bianco e puro (Ap.19:14).

Come si fa a distinguere che essi appartengono alla Chiesa?

Dalle vesti di lino bianco e puro che indossano e che le sono state date alle nozze con Gesù (l’Agnello, Ap.19:7,8).

Ribadiamo che non è dopo la tribolazione che la Chiesa verrà rapita, come molti pensano.

Quando tutti vedranno Gesù sarà all’apparizione nella guerra di Armagheddon, perché la Chiesa, il suo esercito, sarà già con Gesù, perché si presenterà con il Signore, seduti su cavalli bianchi e vinceranno insieme a Gesù.

Inoltre, Dio non consegnerà affatto i suoi figli nelle mani di Satana, ma saranno liberati per il sangue di Gesù da tutta l’ira di Dio, che è solo contro i disubbidienti.” Essi, essendo disubbidienti, inciampano nella parola; e a questo sono stati anche destinati” (1Ptr.2:8) e ancora: “L’ ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ingiustizia degli uomini che soffocano la verità con l’ingiustizia” (Rom.1:18).

Il tempo sta per scadere, perciò non aspettare e non rimandare ancora, perché potrebbe essere tardi e quindi rimanere sorpreso dalla venuta improvvisa del Signore per giudicarti insieme ai ribelli, ma convertiti alla verità e allora Dio ti aprirà gli occhi, così tu riconoscerai il cammino della fede da seguire per raggiungere la vita eterna in Cristo Gesù.

Tutti lo vedranno all’improvviso nelle nuvole, compreso quelli che lo hanno rinnegato e quelli che saranno stati lasciati, quando Gesù avrà preso la sua Chiesa sulle nuvole, perché si sono fatti trovare addormentati (nello spirito), facendosi dominare dall’orgoglio del loro cuore.

Dopo che la Chiesa sarà portata via dalla terra, quelli, quindi che oggi si ritengono cristiani e non lo sono, resteranno esclusi e busseranno alla porta già chiusa. Essi grideranno di amarezza, perché Gesù apra per farli entrare, giustificandosi: “Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato nel tuo nome, e nel tuo nome scacciato demoni e fatte nel tuo nome molte opere potenti?” Gesù risponderà loro: -Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi tutti operatori di iniquità-” (Mt.7:22,23).

La Chiesa viene presa da Gesù e portata al sicuro nei cieli, mentre lo Spirito Santo resterà ancora per un brevissimo tempo, tra l’apertura del primo sigillo e quella del secondo sigillo. In questo intervallo, lo Spirito convincerà del peccato (Gv.16:8) quelli che non hanno creduto in Gesù e non si sono ravveduti, affinché si raddoppi l’amarezza del loro spirito. Essi grideranno e il loro rimpianto sarà grande, ma la porta resterà chiusa per sempre e loro saranno dati nelle mani di Satana, che li ha ingannati con le sue mezze verità.

Alla fine dei sette anni, dopo il regno satanico, gli empi e gli increduli saranno sottoposti al giudizio fatto con giustizia, quando Gesù il “Fedele e Veritiero” giudicherà e combatterà con giustizia contro tutti gli empi (Ap.19:11-22). Essi moriranno di spada alla parola che Gesù pronuncerà e, dopo il millennio, saranno nuovamente giudicati e gettati per sempre nello stagno di fuoco: “Questa è la seconda morte, lo stagno di fuoco. E chi non era scritto nel libro della vita fu gettato nello stagno di fuoco” (Ap.20:14,15).

Ora è il tempo di credere e di ravvedersi da ogni iniquità: “…Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori” (Ebr.4:7).

Gesù ritornò dal Padre, inviando il Suo Spirito, che ancora può convincere a ravvedersi e ad arrendersi a Cristo, per non trovarsi alla fine ad essere condannati a morte, insieme a Satana.

Il grande seduttore, dopo la grande guerra, sarà legato e gettato nell’abisso per mille anni (Ap.20:1,2), mentre i sedotti aspetteranno nello Sceol o nella fossa il trascorrere dei mille anni (Ap.20:5) per essere poi giudicati da Dio e gettati nello stagno di fuoco, che arde con zolfo (Ap.21:15).

Alla fine dei sette anni, dopo la grande tribolazione (regno satanico), Gesù apparirà nel cielo sopra un cavallo bianco (segno di vittoria) visibile a tutti gli eserciti schierati contro Gesù e la sua sposa.

La Chiesa (il suo esercito) sarà vestita con vesti di lino fino, bianco e risplendente e seguirà Gesù nel cielo su cavalli bianchi (Ap.19:8-14).

Nello stesso tempo, tutti quelli che hanno rinnegato Gesù si troveranno confusi e, perduta ogni speranza di vita, saranno uccisi da Gesù, che ha nella sua bocca la spada a doppio taglio: un taglio per la salvezza (Grazia), che sarà passata, l’altro taglio per la vendetta (l’ira di Dio) nella guerra, dove “Il giusto si rallegrerà nel vedere la vendetta; si laverà i piedi nel sangue dell’empio” (Sal.58:10; Is.59:17; Ger.46:10).

Negli ultimi sette anni, l’ira di Dio si abbatterà su tutti i disubbidienti e sarà terribile, perché subiranno tutte le piaghe apocalittiche.

Sette anni di grandi disastri:

prima i sigilli per tutti i popoli gentili,

poi le trombe per Israele e i regni vicini.

Seguiranno, durante il regno satanico negli ultimi tre anni e mezzo, le piaghe delle coppe versate dagli angeli addetti: ”Uno dei quattro esseri viventi diede ai sette angeli sette coppe d’oro, piene dell’ira di Dio, che vive nei secoli dei secoli” (Ap.15:7).

Queste piaghe colpiranno la terra durante la grande tribolazione, quando dominerà in modo assoluto il regno satanico, rappresentato dal figlio della perdizione, l’avversario, che sarà la bestia, proveniente dal mare (Ap.13:1-10), cioè dai popoli e nazioni (Ap.17:15).

Alla fine, il residuo delle tribù di Israele, scelto per vivere (Is.4:3), vedrà Gesù apparire nel cielo, insieme alla sua Chiesa, per far giustizia di tutti gli empi e degli increduli e per dare inizio al Suo regno millenario.

In molte profezie, riguardanti il giorno dell’ira di Dio, che avverrà nella guerra di Armagheddon, è solo riportato come il giorno del Signore, dell’Eterno o di vendetta, dell’ira di Dio (Mich.5:15; Is.13:6-9), “Ecco, il giorno dell’Eterno viene: giorno crudele, d’indignazione e d’ira ardente, per fare della terra un deserto e sterminare da essa i peccatori”. È questo il giorno dello sterminio degli empi nella grande guerra, che si terrà nella Valle di Giosafat (Gioele 1:15; 2:11-14-31; 3:12).