Il loro paese è pieno di idoli; si prostrano davanti all’opera delle loro stesse mani, davanti a ciò che le loro dita hanno fatto” (Is.2:8).

Idolo è una qualsiasi rappresentazione umana o oggetto che riceve una particolare e crescente attenzione, dedizione e ammirazione legata a particolari eventi, fino a diventare venerabile e adorabile, ossia considerato degno assoluto di lode e devozione (pratica di idolatria), perché ritenuto elemento portatore di caratteri e poteri divini, al posto di Dio, creduto come assoluta verità, dogma.

La grande meretrice, che ha fatto bere, dalla sua coppa piena del vino dell’ira della sua fornicazione (Ap.14:8), inebriando tutte le nazioni del mondo, è la madre delle abominazioni idolatre (Ap 17:2-5). È chiamata Babilonia, derivato da Babel (Gen.10:10) “Perciò essa fu nominata Babilonia; perché il Signore confuse quivi la favella di tutta la terra, e disperse coloro di là sopra la faccia di tutta la terra” (Gen.11:9). La confusione si è quindi originata in Babel, identificata nella chiesa apostata idolatra e dispensatrice di eresie e false dottrine, per cui ha fondato il suo impero, diretto in spirito da Satana (il dragone) e il cui rappresentante o ministro, la meretrice, è dominatore di popoli e nazioni, in similitudine, su molte acque (Ap.17:1).

Satana ha scelto un suo capo (il papa) e lo ha fatto sedere su un trono di dèi (Ez.28:2), “e vidi una donna che sedeva sopra una bestia di colore scarlatto, piena di nomi di bestemmia… e la donna era vestita di porpora e di scarlatto, era tutta adorna d’oro, di pietre preziose e di perle, e aveva in mano una coppa d’oro piena di abominazioni e delle immondezze della sua fornicazione. Sulla sua fronte era scritto un nome: -Mistero, Babilonia la grande, madre delle meretrici  delle abominazioni della terra-. E vidi la donna ebbra del sangue dei santi e del sangue dei martiri di Gesù…” (Ap.17:3-6). Tutte queste descrizioni, insieme alla sua posizione tra sette monti o colli (Ap.17:9) la identificano nella chiesa cattolica romana. L’unica chiesa che ha a disposizione immense ricchezze (Ap.18:12-16), dove “…i tuoi mercanti erano i magnati della terra e perché tutte le nazioni sono state sedotte dalle tue magie” (Ap.18:23); essa è paragonata, in similitudine, con la città di Tiro, dove la ricchezza e grande idolatria regnava: ”Tiro si è costruita una fortezza e ha accumulato argento come polvere e oro come fango delle strade” (Zac.9:3).

I regni e la gloria del mondo sono stati dati nelle mani di Satana e lui li dà a chi vuole (Lc.4:6). Il papa, capo di questo impero è l’esecutore dei desideri della bestia (Satana). Per le immondezze delle sue prostituzioni idolatre è assimilato a una donna, seduta sulla bestia (Satana o dragone, Is.14:12; Ez.28:6), per essere adorata sotto forma di idoli e fa che anche altri la adorino (bevono dalla sua coppa, Ap.17) e da cui ha ricevuto ricchezza, come il fango delle strade.

Il re Salomone, nel libro della Sapienza, ha raccolto molti scritti profetici, proverbi e ha anche riportato saggi consigli per condurre una sana condotta piacevole e gradita a Dio.  Egli scrisse “… tremila  proverbi e i suoi cantici furono mille e cinque” (1Re 4:32).

In questa opera, Salomone espone anche l’origine dell’idolatria, di cui ne trascriviamo solo una parte per poter capire come quest’usanza diabolica sia arrivata ai nostri tempi, perché nel principio della creazione non esistevano idoli e non esisteranno più nel glorioso millennio, “In quel giorno ognuno getterà via i suoi idoli d’argento e i suoi idoli d’oro, che le vostre proprie mani hanno fatto peccando per voi” (Is.31:7), “Non si contamineranno più con i loro idoli, con le loro abominazioni e con tutte le loro trasgressioni; li libererò da tutti i luoghi dove hanno abitato e dove hanno peccato, e li purificherò; così saranno il mio popolo e io sarò il loro DIO” (Ez.37:23).

Dio distruggerà ogni idolo sulla faccia della terra e tutto il mondo con Israele darà gloria al Creatore e non più alle creature;  “In quel giorno avverrà-, dice l’Eterno degli eserciti, -che io sterminerò dal paese i nomi degli idoli, che non saranno più ricordati; farò pure scomparire dal paese i profeti e lo spirito immondo” (Zac.13:2),

L’idolatria è vana, menzogna e genera confusione (Is.44:9-20; 45:16).

Fra gli idoli vani delle genti ce n’è forse qualcuno che può far piovere? O può il cielo dare acquazzoni? Non sei invece tu, o Eterno, il nostro DIO? Perciò noi speriamo in te, perché tu hai fatto tutte queste cose” (Ger.14:22).

Inoltre ricorda: “I loro idoli sono argento e oro, opera di mani d’uomo. Hanno bocca ma non parlano, hanno occhi ma non vedono, hanno orecchi ma non odono, hanno naso ma non odorano, hanno mani ma non toccano, hanno piedi ma non camminano; con la loro gola non emettono suono alcuno. Come loro sono quelli che li fanno, tutti quelli che in essi confidano… O voi che temete l’Eterno! Egli è il loro aiuto e il loro scudo… Egli benedirà quelli che temono l’Eterno, piccoli e grandi“ (Slm.115:4-8, 11, 13; 135:15-18).

Io alzo gli occhi ai monti: da dove mi verrà l’aiuto? Il mio aiuto viene dall’Eterno, che ha fatto i cieli e la terra” (Slm.121:1,2);

Non temere, perché io sono con te, non smarrirti, perché io sono il tuo DIO. Io ti fortifico e anche ti aiuto e ti sostengo con la destra della mia giustizia” (Is.41:10).