Il salmista e profeta Asaf rivelò che Gesù avrebbe svelato i misteri dei tempi antichi in parabole: “Io aprirò la mia bocca per esprimere parabole, esporrò i misteri dei tempi antichi” (Sal.78:2).

Così avvenne. Gesù rivelò, in parabole, tutto il passato, presente e il futuro del popolo israelita. Infatti, Egli disse: “Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli; rivoltosi al primo disse: Figlio, va’ oggi a lavorare nella vigna. Ed egli rispose: Sì, signore; ma non andò.

Rivoltosi al secondo, gli disse lo stesso. Ed egli rispose: Non ne ho voglia; ma poi, pentitosi, ci andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?-. Dicono: -L’ultimo-. E Gesù disse loro: -In verità vi dico: I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio” (Mt.21:28-31).

Di nuovo, in questa parabola Gesù indica i due popoli come due figli. Il primo rappresenta Israele, che sembrò di voler conoscere e servire Dio, ma alla fine si rivelò ostile alle sue leggi, come precisato da Dio: “…riguardo a Israele afferma: -Tutto il giorno ho teso le mani verso un popolo disubbidiente e contestatore-“ (Rom.10:21).

Lo stesso popolo, che non volle riconoscere il profeta Giovanni Battista, né il Messia, rimase incredulo anche dopo la risurrezione del Signore e la sua ascesa al Padre, rifiutando la predicazione e i segni dei suoi apostoli.

Infatti, Gesù aggiunse che: “È venuto a voi Giovanni nella via della giustizia e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, pur avendo visto queste cose, non vi siete nemmeno pentiti per credergli” (Mt.21:32). I Giudei furono spettatori delle grandi opere che Gesù faceva nella potenza di Dio Padre, ma non vollero ravvedersi, mentre lo fecero quei credenti, che erano tenuti prigionieri dai demoni: i poveri in spirito, i ciechi spirituali e tutti gli oppressi da moltitudini di peccati, come profetizzò Isaia riguardo a Gesù: “Lo Spirito del Signore è sopra di me,

perciò mi ha unto per evangelizzare i poveri; mi ha mandato per annunciare la liberazione ai prigionieri e il ricupero della vista ai ciechi; per rimettere in libertà gli oppressi” (Lc.4:18).

Vuoi trovarti anche tu tra gli ubbidienti, come il figlio minore?

La Grazia fu offerta per prima (Rom.1:16) ai Giudei e ad Israele, ma la rifiutarono, come indicato nella parabola dal primo figlio, che acconsentì alla richiesta del padre di voler andare a lavorare nella vigna, ma poi non vi andò.

Al contrario, il secondo figlio rifiutò di ubbidire, ma poi, pentitosi, vi andò. Il figlio minore corrisponde invece al popolo straniero, proveniente dalle nazioni pagane, come riferito anche dal profeta Osea, “Io chiamerò -mio popolo-” quello che non era mio popolo e –amata- quella che non era amata” (Rom.9:25).

Il figlio minore, che poi ubbidì al padre, divenne un grande popolo, come dichiarato: “voi, che prima non eravate un popolo, ma ora siete il popolo di Dio; voi, che non avevate ottenuto misericordia, ma ora avete ottenuto misericordia” (1Ptr.2:10).

Gesù raccontava tutto in parabole per la durezza ed incredulità del suo popolo: ”Per questo parlo loro in parabole, perché, vedendo, non vedono; e udendo, non odono né comprendono” (Mt.13:13).

Credi e confida in colui che ha dato la sua vita in riscatto per molti (Mt.20:28), allora lavorerai nella vigna del Gran RE e, alla fine, riceverai il premio proposto sin dalla fondazione del mondo, come promesso da Gesù: “…io vi dico in verità che non perderà affatto il suo premio” (Mt.10:42).