“Ora, quando udrete parlare di guerre e di rumori di guerre, non vi turbate; perché bisogna che queste cose avvengano; ma non sarà ancora la fine. Infatti si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno; vi saranno terremoti in vari luoghi, carestie ed agitazioni. Queste cose non saranno altro che l’inizio delle doglie di parto”.

Quello che sta succedendo nel mondo oggi, è stato profetizzato da Gesù stesso che ci avverte del verificarsi di tali eventi, quindi non ci dobbiamo spaventare davanti a ciò che è già accaduto di quello che ancora dovrà capitare.
Le guerre passate sono state tante e molto cruente soprattutto dal 1900 in poi fino all’ultima guerra mondiale. Adesso si continua a combattere nell’Iraq; esso non è altro che l’inizio. Tanti immaginavano che la guerra in quei luoghi durasse poco tempo o fosse al termine per l’impiego massiccio di forze, mezzi e materiali, ma non sono state rispettate le previsioni; siamo solo al principio.

Il profeta Daniele, nel cap.11, parla delle guerre che si scateneranno tra il nord ed il sud.
Alcune di esse sono già terminate ma altre dovranno avvenire ai nostri giorni. Non finiranno le guerre, come pure i terremoti e maremoti, ne susseguiranno altri.
Ci saranno molti morti ma, come è riportato in Apoc.9:21 “Essi non si ravvidero dei loro omicidi né dalle loro magie né dalla loro fornicazione né dai loro furti”.
Il mondo continuerà con la sua corruzione come fu prima del diluvio universale: ” Le persone mangiavano, bevevano, si ammogliavano e si maritavano, fino al giorno in cui Noè entro nell’arca; e venne il diluvio e li fece perire tutti “ (Lc.17:27).

Oggi possiamo assistere a questo; nessuno cerca Dio ravvedendosi dalle sue opere malvagie, continuano a commettere impurità di ogni genere.
Si ricorre sempre più ai maghi, spendendo denaro oltre misura fino ad indebitarsi per sapere quello che avverrà del proprio futuro o per avere una soluzione ad un problema, senza conoscere ciò che le Sacre Scritture rivelano a tal proposito.
E’ molto importante essere informato del domani che ci attende per prepararci oggi ed essere pronti per scegliere bene. Se noi continuassimo a sottovalutare la Grazia del nostro Signor Gesù Cristo, ne subiremmo le conseguenze perché “E’ cosa spaventevole cadere nelle mani del Dio vivente” (Ebr.10:31).
Se ci attenessimo alla sua Parola, senza omettere nulla di ciò che ci ha comandato e se perseverassimo fino alla fine, saremmo salvati.

Scruta le Scritture, conoscerai così il tuo futuro, Gesù invita gli assetati di pace e giustizia a bere dell’acqua viva che scaturisce in vita eterna,” ma chi beve dell’acqua che io gli darò non avrà mai più sete in eterno; anzi l’acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d’acqua che zampilla in vita eterna “ (Gv.4:14).
E’ un futuro sorprendentemente bello, l’avvenire che ci offre Gesù?
Quale nostra domanda non ha risposta, nessuna, perché Gesù afferma: chiedete e otterrete” ?
E’ solo l’ incredulità che lo impedisce.

Gesù ci offre, mentre gli altri ci chiedono.
Se tu desiderassi sapere qual è il destino che ti aspetta in futuro, chiedilo a Dio e certamente avrai la risposta, attraverso la sua Parola, non aspettare l’ira di Dio che si riverserà sugli abitanti ribelli di tutta la terra, per essersi rivolti ad altri.

La parola di Dio è una spada a doppio taglio: oggi è usata per la salvezza, ma arriverà il giorno che essa giudicherà secondo le opere di ciascuno.
Accostati a Dio e fedelmente accetta il sacrificio di Gesù, metti in pratica tutta la sua Parola per essere pronto alla sua chiamata, che può avvenire in qualunque momento.
Gesù ritorna come un ladro nella notte, tu non sai a che ora arriverà, perciò ritirati da ciò che appartiene alla carnalità. Stabilisci la tua fede in Dio, cambia il modo di vivere, dalle cose mondane a Cristo e, quando dovrai lasciare il tuo corpo in questa terra, la tua anima vada alla presenza di Dio per godere le sue meraviglie, nell’eternità.

I tempi, che Gesù fece notare come inizio di doglie di parto, sono arrivati già da molto tempo con guerre, rumori di guerre, terremoti in vari luoghi, carestie e pestilenze.
Fin dai primi del novecento, quando è giunto il benessere con il progresso tecnologico e scientifico, l’uomo si è dato a nuovi interessi, nuovi divertimenti ed è così arrivato all’insoddisfazione di se stesso.
Con l’evoluzione incontrollata sono comparse anche nuove preoccupazioni, nuove battaglie sul fronte epidemiologico,  per la presenza di virus, come ebola, HIV, sars, epatiti,  Possiamo comprendere il motivo dell’insorgenza di alcune malattie e infezioni dal seguente verso in Rom.1:27 dove viene riportato “nello stesso modo gli uomini,… si sono accesi nella loro libidine gli uni verso gli altri, commettendo atti indecenti uomini con uomini, ricevendo in se stessi la ricompensa dovuta al loro traviamento” .

Quante altre cose sono avvenute per ingiustizia, fornicazione, malvagità, cupidigia, malizia, con invidia, omicidio, contese, frode e malignità essendo ingannatori, maldicenti, nemici di Dio, ingiuriosi, superbi, vanagloriosi, senza intendimento, affetto naturale, implacabili e spietati.
“Or essi, pur avendo riconosciuto il decreto di Dio secondo cui quelli che fanno tali cose sono degni di morte, non solo le fanno, ma approvano anche coloro che le commettono”
.
Con tali atti hanno raggiunto un alto grado di depravazione. Questo è sufficiente per confrontare quanto dichiarato allora con l’attualità, per rendersi conto in che società odierna viviamo, attorniati da gente egoista, avara, assetata di potere o di ricchezze, con tutte le iniquità sopra elencate.

Un susseguirsi di fenomeni chiamati ambientali si diffonderanno, come se la natura si ribellasse, mietendo vittime tramite terremoti, maremoti, agitazioni tipo uragani, carestie e pestilenze, ma sarà solo l’inizio. Paragonandolo al tempo del parto, quando iniziano i dolori con molto anticipo, fino a farsi più frequenti ed intensi, man mano che si avvicina il momento della nascita, così arriveranno gli eventi uno dopo l’altro e periranno le nazioni ribelli, coloro che non si sono ritratti dal fare ciò che è male agli occhi di Dio.

“Proprio come Sodoma e Gomorra che si erano date a perversioni sessuali contro natura, sono state portate com’esempio, subendo la pena di un fuoco eterno”
(Giuda 1:7).
Gesù ci esorta più volte Vegliate. Ora, ciò che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate! (Mrc.13:37; Mt. 24:32; 25:13) e Vegliate dunque, pregando in ogni tempo, affinché siate ritenuti degni di scampare a tutte queste cose che stanno per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo (Lc.21:36).
Nessun uomo potrà replicare: io non lo sapevo“, cercando scuse.
Gesù c’invita ad essere vigili, attenti a non sottovalutare le cose, ma a riconoscere ciò che è giusto e rifiutare il male, come giustificandosi nel non arrecare male ad alcuno oppure dichiarando io non credo alle sacre scritture“, perché questo è solo una scusa e non può reggere davanti a Colui che ci ha donato la vita ed al quale noi dobbiamo rendere conto di essa.
Tutti compariremo davanti a Gesù per essere giudicati, per rendere conto individualmente della nostra esistenza e delle opere compiute sulla terra.
Non facciamoci trovare impreparati, seguendo desideri della nostra carne, ma pensiamo invece di mantenere e presentare la nostra anima pura e senza macchia, davanti alla sua presenza.

Abbiamo notato in questi giorni come in tanti si sono mobilitati per aiutare i paesi del sud-est asiatico colpiti dal maremoto; è sicuramente un gesto apprezzabile soccorrere i bisognosi, gli orfani e le vedove.
Tali opere sono importanti ed utili per esprimere solidarietà.
Diversamente alcuni hanno preferito, alla chiusura dell’anno 2004, il divertimento come una occasione giusta e doverosa, mentre altri hanno contribuito donando soldi per la ricostruzione e la ripresa della vita in quei luoghi.

Molti credono di meritarsi la salvezza della loro anima solo compiendo più opere, ma non è che siamo salvati per le opere: “Egli ci ha salvati non per mezzo di opere giuste che noi avessimo fatto, ma secondo la sua misericordia, mediante il lavacro della rigenerazione e il rinnovamento dello Spirito Santo” ed “… affinché; giustificati per la sua grazia, fossimo fatti eredi della vita eterna, secondo la speranza che abbiamo” (Tito 3:5,7). Ancora una conferma dalla seguente affermazione dell’apostolo Paolo: “Voi infatti siete salvati per grazia, mediante la fede, e ciò non viene da voi, è il dono di Dio, non per opere, perché nessuno si glori. Noi infatti siamo opera sua in Cristo Gesù per le buone opere che Dio ha precedentemente preparato, perché le compiamo” (Ef.2:8,10).
Gesù dichiarò a Nicodemo: “se uno non è nato d’acqua e di Spirito non può entrare nel regno di Dio” (Gv. 3:5).

Nasce spontaneo un invito rivolto a tutti coloro che si prodigano a fare buone opere, a favore degli altri, ad esortarli di ravvedersi e confessare i propri peccati a Cristo. Egli morì al posto nostro per l’espiazione dei nostri peccati ed è risorto “…affinché chiunque crede in lui non perisca ma abbia vita eterna” (Gv.3:16).
L’apostolo Giacomo 2:17,26 esprime chiaramente che la ” …fede, se non ha le opere, per se stessa è morta”. La fede assoluta, genuina in Dio, deve sempre essere accompagnata dalle opere in Cristo.

Gesù diede come comandamento: “Ama il prossimo tuo come te stesso (Mrc.12:31). Immedesimiamoci nelle situazioni tragiche recenti, soccorriamo gli altri, mettendo in azione la nostra fede solo nel nostro Signor Gesù Cristo. Egli è l’unico capace di salvarci dalla condanna nelle fiamme del fuoco eterno dove “… lì sarà pianto e stridor di denti”.

Sorge un interrogativo sullo stabilire quante, delle persone che hanno perso la vita nel recente maremoto, erano pronte ed a posto per incontrare il loro Salvatore? In chi avevano posto la loro fede, facendo opere degne come coloro che vivono per Cristo.
Certamente noi non possiamo saperlo, ma immaginiamo solo che molti vivessero solo per le ricchezze e chi per divertimento, pensando che avessero ancora tempo a disposizione per curare poi la loro anima, ma non è stato così, la morte è arrivata improvvisamente e li ha sorpresi. Immagino che nessuno di loro abbia pensato che da quel momento di trapasso si sarebbe trovato, subito dopo, in un luogo di tormento, proprio come accadde al ricco nel racconto di Gesù, dove
il benestante si godeva la vita, non privandosi di alcuna cosa, però quando morì, si trovò tra i tormenti dell’inferno, soffrendo terribilmente nella fiamma (Luca 16:24).

Non aspettare anche tu, rimandando la tua decisione per la vita eterna, che qualsiasi evento non ti possa trovare impreparato e, come è riportato in Luca 19:9, anche tu possa proclamare: Oggi la salvezza è entrata in questa casa”.
Vai a Gesù, confida soltanto in Lui, Egli ti sta cercando per salvare ciò che è ancora perduto. Non rifiutare la sua Grazia, domani potrebbe essere tardi, perché non sai a che ora, il giorno in cui terminerà la tua esistenza.
Non desiderare le cose terrene perché esse sono provvisorie e niente porterai con te.
Nel momento che meno te lo aspetti, accadrà, allora non avrai più tempo per ravvederti e pentirti.

Ricordati che adesso è il momento adatto per scegliere di rinascere a nuova vita, nascere in Spirito, accostandoti a Cristo con cuore sincero, rinunciando ai desideri e piaceri della carne, perché “Ora dunque non vi è alcuna condanna per coloro che sono in Cristo Gesù, i quali non camminano secondo la carne ma secondo lo Spirito” (Rom.8:1),perché se vivete secondo la carne voi morrete; ma se per mezzo dello Spirito fate morire le opere del corpo, voi vivrete” (v.13) ed ancora continua “Poiché tutti quelli che sono condotti dallo Spirito di Dio sono figli di Dio”.

Non ti resta che rinunciare alla carnalità, alle feste pagane, all’idolatria ed a tutto ciò che è contro i comandamenti di Dio, incomincia a mettere in pratica il primo dei comandamenti: “Non avrai altri dei davanti a me. Non ti farai scultura alcuna né immagine alcuna delle cose che sono lassù nei cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non le servirai, perché io, l’Eterno, il tuo Dio, sono un DIO, sono un Dio geloso che punisce l’iniquità…”; (Esodo 20:3-5) e ripetuto nel Nuovo Testamento con “Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”; (Mrc.12:30).
Allontanati dagli idoli e dalle immagini che la chiesa cattolica propone alle genti di venerarli e servirli, perché nel momento della prova, difficoltà o problema non potranno aiutarti, salvarti, “andranno a gridare agli dei a cui offrono profumi, ma essi non li salveranno, nel tempo della calamità” (Ger.11:12).

Arrenditi a Colui che può salvare la tua anima e portarti nella sua gloria eterna, il Salvatore, il Signore dei signori ed il Re dei re: Gesù Cristo.