Questo spaventoso e terribile periodo di eventi catastrofici sulla terra accadrà dopo 1260 giorni dall’inizio dell’ultima settimana delle settanta, che l’angelo riferì a Daniele per il suo popolo (Israele): “Settanta settimane sono stabilite per il tuo popolo e per la tua santa città, per far cessare la trasgressione, per mettere fine al peccato, per espiare l’iniquità, per far venire una giustizia eterna, per sigillare visione e profezia e per ungere il luogo santissimo” (Dan.9:24).

Da precisare che la durata temporale di ogni settimana non corrisponde esattamente a quella comunemente conosciuta del calendario odierno. Come profeticamente indicato, di queste 70 settimane ne sono passate fino ad ora 69, di cui 7 dall’editto del re Ciro fino alla venuta del Messia e le altre 62 settimane, iniziate alla distruzione del tempio di Dio in Gerusalemme, sono caratterizzate da un lungo esilio per il popolo di Dio e sono terminate quando la terra santa è stata riconosciuta dall’ONU ed assegnata nuovamente agli Ebrei nel 1948, come nazione di Israele. Calcolando la durata approssimativa di ogni settimana delle 62 settimane, equivalente a circa 30 anni, essa risulta non corrispondere a quella relativa degli altri periodi, per cui ogni intervallo di tempo è da considerare singolarmente e indipendente.

Adesso resta l’ultima settimana, che sarà molto più breve, composta di sette anni, divisi in tre anni e mezzo di guerra del nord contro il sud (Dan.13:19), compreso Israele e altri tre anni e mezzo del regno satanico (grande tribolazione), al cui termine ci sarà la guerra di Armagheddon, dove tutti gli empi saranno sterminati. Infatti, Gesù pronuncerà una Parola e cadrà su tutti una grande confusione, tale che essi si uccideranno l’un l’altro con la propria spada (vedi Ez.38:21; Aggeo 2:22; Zac.14:13).

La 70° settimana, di sette anni, sarà quindi divisa in due periodi uguali. Nei primi 1260 giorni circa, Gesù chiuderà il periodo della Grazia e aprirà i sette sigilli, che definiscono tutto il periodo della dispensazione della Grazia. Ogni sigillo corrisponde quindi ad un periodo rappresentativo di quella singola Chiesa (es. il primo sigillo coincide con la prima chiesa, ecc., vedi le lettere alle sette chiese dell’Asia, nell’Apocalisse). Nessun altro sarà trovato degno di aprirli, ma ecco solo“…il Leone della tribù di Giuda, la Radice di Davide ha vinto per aprire il libro e sciogliere i suoi sette sigilli… perché sei stato immolato, e col tuo sangue ci hai comprati a Dio da ogni tribù, lingua, popolo e nazione” (Ap.5:5,9).

All’apertura del primo sigillo, Gesù stesso uscirà su un cavallo bianco “E colui che lo cavalcava aveva un arco e gli fu data una corona, ed egli uscì fuori come vincitore e per vincere” (Ap.6:2). Gesù è quindi il Vincitore, perché ha vinto sul nemico, il principe di questo mondo (Gv.16:11), sulla morte, essendo risuscitato il terzo giorno, dato che era impossibile che fosse trattenuto dalla morte (Atti 2:24) e sul mondo (Gv.16:33) e come confermato: “…ho vinto e mi sono posto a sedere col Padre mio sul suo trono” (Ap.3:21).

Gesù comparirà nelle nuvole come Vincitore per raccogliere a sé la sua Sposa: prima i morti in Cristo risorgeranno e poi noi viventi saremo con loro rapiti nelle nuvole (1Tes.4:17). Al termine del regno satanico, mentre i tre spiriti immondi, che andranno dagli abitanti e re di tutto il mondo, facendo prodigi per sedurli e condurli alla grande guerra contro Gesù, nei cieli avverranno le nozze dell’Agnello con la sua sposa (Ap.17:14), i suoi eletti e fedeli, “E le sarà dato di essere vestita di lino finissimo, puro e risplendente, poiché il lino finissimo sono le opere giuste dei santi” (Ap.19.8). Ricordiamo che la Chiesa di Cristo è riconoscibile dai suoi abiti, perché come l’apostolo e profeta ha spiegato, il lino finissimo sono le opere dei santi (gli angeli di Dio, creati santi, sono spiriti servitori e non hanno opere).

Alla chiusura dei 1260 giorni del regno satanico (grande tribolazione), Gesù uscirà nuovamente sopra un cavallo bianco per vincere, guerreggiare e giudicare con giustizia nella guerra di Armagheddon, insieme alla sua Sposa. Infatti, i fedeli seguiranno Cristo, ovunque Egli vada, com’è indicato: ”Gli eserciti che sono nel cielo lo seguivano su cavalli bianchi, vestiti di lino finissimo, bianco e puro” (Ap.19:14: 19:7,8). Gli eserciti sono costituiti dai componenti della Chiesa, che sarà già rapita in cielo, presa quando Gesù aprirà il primo sigillo (Ap.6:2). Le nozze avverranno al termine del regno di Satana, quando Dio, l’Onnipotente, inizierà a regnare (Ap.19:6-7). La Sposa di Cristo sarà riconoscibile dagli stessi vestiti di lino finissimo, bianco e puro (Ap.19:8-14) delle nozze, che indosserà anche dopo, quando si presenterà come esercito al seguito del suo Capo, Gesù, il Fedele e il Verace, alla guerra per distruggere tutti gli empi e gli uccelli del cielo si ciberanno delle loro carni (Ap.19:11-18). La morte degli empi, in similitudine è indicata come vendemmia ed avverrà nella valle di Giosafat (Gioele 3), fuori da Gerusalemme. Essi saranno uccisi con la spada, in modo che il loro sangue scorra: “Il tino fu pigiato fuori della città e dal tino uscì tanto sangue, che giungeva sino alle briglie dei cavalli, per una distanza di milleseicento stadi” (Ap.14:20).

I santi fedeli sono quindi gli eserciti, che saranno con Gesù, quando apparirà nella gloria della sua potenza: “Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nuvola con potenza e grande gloria” (Lc.21:27). In quel giorno, subito dopo la tribolazione, tutte le nazioni (Mt.24:29,30) lo vedranno, come tutte le tribù della terra (Israele), compresi quelli che lo hanno trafitto ed esse faranno cordoglio (Zac.12:10; Ap.1:7), perché lo riconosceranno come il Cristo, cioè il Messia.