Testo aggiunto il 26/12/2011

Sintesi.        

Periodo: degli ultimi sette anni o ultima settimana delle settanta per Israele, rivelate a Daniele (Dan.9:24,25).

Nella prima metà, ossia nei primi tre anni e mezzo, equivalenti a 1260 giorni, Dio manderà in Israele i due Testimoni, chiamati Ulivi. Essi testimonieranno agli Ebrei la verità e tutti quelli che sono scritti nel libro intenderanno (Dan.12:1; 11:32,35; Apoc.11), perché sarà tolto a loro il velo spirituale, che fu posto ai tempi del Messia, per la loro incredulità e per la loro durezza di cuore (Mt.13:15).

  1. Apertura dei sette sigilli: (destinati ai popoli gentili).

Tutti i sigilli saranno aperti da Gesù, l’unico ritenuto degno, perché Egli ha dato la sua vita in sacrificio per molti (Apoc.5:5).

Allontanamento definitivo del diavolo, di Satana, dal cielo (Apoc.12:9);

( sigillo) Apparizione di Gesù sulle nuvole per rapire la Chiesa; lo Spirito Santo sarà tolto dalla terra;

() la pace sarà rimossa da tutto il mondo, compreso in Israele;

() Carestia;

() un quarto degli abitanti della terra saranno uccisi con la spada, altri per fame o per la morte procurata dalle fiere della campagna;

() attesa delle anime dei martiri: da Abele, il primo, fino all’ultimo martire della legge, il profeta Zaccaria (Mt.23:35; Lc.11:51); i martiri chiedono vendetta, ma essi dovranno aspettare ancora fino a quando altri loro fratelli li raggiungeranno (i martiri ebrei della grande tribolazione Apoc.7:14);

() intervallo di circa mezzora, equivalente a pochi mesi, dove gli angeli si prepareranno  a suonare le sette trombe;

  1. Suono delle sette trombe, dove le ultime tre sono i guai per Israele:

Prima che inizi il suono delle trombe i 144.000 servi dell’Altissimo, equivalenti a dodicimila di ogni tribù, saranno segnati sulla fronte con il sigillo di Dio (Apoc.7; Ez.9), loro non saranno affatto toccati da nessuna piaga che cadrà sul popolo ebreo ribelle a Dio.

( suono di tromba) grandine e fuoco, mescolato a sangue, brucerà la terza parte degli alberi ed ogni erba;

() fuoco ardente, grande come una montagna, cadrà in mare e la terza parte: del mare sarà mutata in sangue, dei pesci moriranno e delle navi sarà distrutta;

() una grande stella, il cui nome è Assenzio, cadrà dal cielo e precipiterà sulla terza parte dei fiumi e sulle sorgenti di acqua, cambiandole in amare e velenose;

() oscuramento della terza parte del sole, della luna e delle stelle;

dopo il quarto suono di tromba un angelo annuncerà che gli ultimi tre suoni di tromba saranno guai per Israele, ovvero per coloro che abitano sulla terra.

( suono di tromba = 1° guaio) (vedi Gioele 2:4,6) Satana aprirà il pozzo, da dove angeli satanici che sono stati tenuti in catene fino al giorno del gran giudizio, saranno liberati per fare vendetta su coloro che non avranno il sigillo di Dio sulla loro fronte. Saranno spiriti demoniaci col potere di tormentare e non di uccidere; il dolore che provocheranno sarà simile a quella della puntura di uno scorpione; la tortura durerà  cinque mesi.

( suono t. = 2° guaio) saranno sciolti i quattro angeli che sono legati sul fiume Eufrate; questi angeli sono stati preparati per quel giorno, quell’ora, quel mese e per quell’anno per uccidere con fuoco, fumo e zolfo la terza parte degli uomini. Questo sterminio sarà per opera di spiriti satanici, identificati in similitudine con teste di cavalli e simili a leoni in forza. Essi avranno potere come nella bocca e nella coda di un serpente velenoso (il numero delle truppe di cavalleria sarà di 200 milioni). Chi non morirà con queste piaghe non si convertirà a Dio, ma continueranno ad adorare immagini di legno e di pietra.

(3° guaio) appena i due testimoni termineranno la loro missione dalla durata di 1260 giorni (Apoc.11:3), saranno uccisi dal dragone. Questi due profeti, chiamati anche ulivi (Zac.4.3,11), risusciteranno dopo tre giorni e saliranno in cielo; allora ci sarà un grande e potente terremoto, dove moriranno settemila persone e la decima parte di Gerusalemme cadrà.

( suono di tromba) Con l’ultimo suono di tromba si compirà il mistero di Dio e sarà suonata alla conclusione delle settanta settimane per il popolo di Dio, come profetizzato da Daniele, quando tutte le visioni e profezie si completeranno:Ma, che nei giorni della voce del settimo angelo, quando egli avrebbe suonato la tromba, si sarebbe compiuto il mistero di Dio, come egli ha annunziato ai suoi servi, i profeti(Apoc.10:7;. Dan.9:24; Apoc.11:15,16).

SECONDA META’ DEI SETTE ANNI FINALI (ultima settimana): ultimi 1260 GIORNI:

  1. La grande tribolazione e le due bestie.

Inizio del regno della prima bestia, che salirà dal mare.

Nelle profezie, il mare è sinonimo di popoli e di nazioni (vedi Dan.7:3; Ger.51:42; Zac.9:4 ecc.).

La bestia (il piccolo corno che nascerà in mezzo alle dieci corna sulla testa della bestia, Dan.7:8), che verrà dai popoli gentili, non ebrei, sarà un uomo con lo spirito satanico.

Satana è anche descritto come la bestia che ha sette teste e dieci corna (Apoc.17:7; 13:1). Le teste rappresentano i capi, che hanno governato, sotto la direzione di Satana, gli Imperi maggiori: di cui cinque sono passati o caduti (Apoc.17:10), dal regno assiro-babilonese all’impero romano, diviso alla sua caduta in quattro parti; uno, l’attuale, sta dominando ancora oggi e corrisponde alla quarta bestia esposta dal profeta Daniele (Dan.7:7; 8:9) ed infine il settimo ed ultimo, dove Satana, sotto l’aspetto dell’uomo-bestia, dominerà e controllerà il mondo soltanto per 1260 giorni. Ultimo potere perché subito dopo terminerà l’esistenza dei malvagi nella guerra di Armagheddon (Apoc.16:16).

Le corna sulla bestia, raffigurano dieci autorità politiche che sorgeranno, regneranno anche loro per 1260 giorni e saranno sottomesse all’uomo che possiede lo spirito di Satana (Apoc.17:12).

E vidi una delle sue teste come ferita a morte; ma la sua piaga mortale fu guarita, e tutta la terra si meravigliò dietro alla bestia” (Apoc.13:3). Si verificò che un regno (una testa) dei sette fu distrutto, come per una testa ferita a morte; infatti la storia attesta che l’impero romano cadde (Dan.8:8). Accadrà però che la sua piaga mortale si sta ristabilendo e, alla fine, sarà guarita, quando tutti si meraviglieranno della completa ricostituzione del vecchio impero romano, formato dagli stessi Stati uniti sotto il nuovo impero politico (Unione Europea), controllato sempre dall’uomo-bestia, a cui andrà il riconoscimento e l’adorazione di tutti per il suo impegno nella riuscita.

La bestia che sale dal mare (Apoc.13:1) con dieci corna e sette teste è la stessa bestia vista dal profeta Daniele (Dan.7:7), che identifica invece le dieci corna come religioni. Le cui tre maggiori dottrine saranno rimosse, perché il piccolo corno, che sorgerà tra le dieci, prenderà tutto il loro dominio e il loro potere (Apoc.17:13; Dan.7:8). Il piccolo corno, con occhi di uomo e con una bocca, che proferirà grandi cose (Apoc.13:5; Dan.7:8), rappresenta l’uomo che avrà tutta l’autorità di Satana e che, per la sua ferocia, è chiamato bestia.

All’inizio del suo regno, i dieci re o presidenti (dieci corna) abbatteranno il primo sistema religioso, detto Babilonia (la chiesa cattolica) e così, l’impero (Città del Vaticano) costruito da Satana per essere adorato indirettamente sotto forma di immagini idolatre, cadrà. Esso soccomberà consumato dal fuoco (Apoc.18:8) e, la meretrice, che siede sopra la bestia (Satana) e che ha inebriato col vino della sua fornicazione idolatra tutti gli abitanti della terra (Ger.51:7), facendoli adorare le creature anziché il Creatore, sarà annientata (Apoc.17:3,4,16; Is. 47:5,7).

La meretrice simboleggia il rappresentante (il pontefice) di questa ideologia ecumenica “….vestita di porpora e di scarlatto, adorna d’oro e di pietre preziose, e di perle,…” (Apoc.17:4) ed è identificata da uno dei tre corni divelti in Dan.7:8. La distruzione della grande Babilonia, la grande seduttrice, dove regna la confusione e le menzogne sono le sue regole, avverrà in un attimo: “Ahi! ahi! la grande città che era vestita di bisso, di porpora e di scarlatto, e adorna d’oro e di pietre preziose e di perle. Una così grande ricchezza è stata distrutta in un momento” (Apoc.18:16).

In seguito cadranno anche le altre due grandi religioni monoteiste: islamica ed ebraica, perché l’uomo iniquo, la bestia, imporrà la sua dittatura e la sua ideologia, come l’apostolo Paolo riporta: “l’avversario, colui che s’innalza sopra tutto ciò che è chiamato dio o oggetto di adorazione, tanto da porsi a sedere nel tempio di Dio come Dio, mettendo in mostra se stesso e proclamando di essere Dio… La venuta di quell’empio avverrà per l’azione di Satana, accompagnata da ogni sorta di portenti, di segni e di prodigi bugiardi” (2Tes.2:4,9).

La seconda bestia, che salirà dalla terra,

La terra profeticamente indica Israele, detta anche Terra santa. La seconda bestia verrà da Israele, sarà perciò di origine ebraica ed è chiamato anticristo o falso profeta. Egli imiterà Gesù, facendo grandi segni, miracoli e prodigi, per sedurre tutti quelli che non sono scritti nel libro dell’Agnello (Apoc.13:8). L’anticristo eserciterà tutta l’autorità data dalla prima bestia. Infatti parlerà come il dragone, pur avendo un aspetto simile ad un agnello, dall’apparenza mite. Egli indurrà tutti quelli che non sono scritti nel libro della vita, fin dalla fondazione del mondo (Apoc.13:8) a ricevere il marchio della prima bestia o il numero del suo nome, come segno di appartenenza e diventeranno suoi seguaci, perché tutti obbligatoriamente, pena la morte, dovranno adorare l’immagine della prima bestia a cui sarà dato uno spirito e parlerà. Tutti gli abitanti della terra, che adoreranno la bestia che salirà dal mare, saranno destinati alla condanna eterna.

Solo un residuo degli Ebrei negli ultimi sette anni, tutti quelli che sono scritti nel libro (Dan.12:1), tra i vivi (Is.4:3), saranno salvati ed entreranno nel millennio, Dio li purificherà dai loro peccati, essi sono chiamati santi.

Il popolo di Dio si dividerà in tre parti: la prima sarà formata da un residuo (i santi) di tutte le tribù dì Israele, scelto per vivere (Is.4:3) e sarà custodito da Dio per tutto il tempo della grande tribolazione (1260 giorni; Apoc.12:6); l’altra parte sarà composta da un esercito di santi, chiamati stelle, custodi della verità, dei comandamenti di Dio e della testimonianza di Gesù Cristo (Apoc.12:17; 13:7; Dan.8:10,11; 11:35). Questi saranno martiri, perché saranno consegnati nelle mani della bestia (l’uomo con lo spirito di Satana o dragone), che li sopprimerà, facendo cessare il sacrificio continuo, Geremia parla di questo luogo “ Ed io rivolgerò la mia faccia indietro da loro; e coloro profaneranno il mio luogo nascosto; e ladroni entreranno in essa, e la profaneranno” (Ger.7:22). Sion la città di Dio sarà profanata, la bestia vi costruirà il suo palazzo (Dan. 11:45), Sion sarà contaminata. L’ultima parte di ebrei sarà costituita dagli empi, che moriranno durante le piaghe o uccisi nella guerra di Armagheddon.

Il dragone perseguiterà il residuo di Israele, che sarà scelto per vivere ed abitare la terra promessa nel millennio. Esso dovrà fuggire e, passando indenne attraverso la valle aperta da Gesù fra il monte degli Ulivi, sarà inseguito dall’esercito del dragone, che invece rimarrà sotterrato vivo, come viene descritto in similitudine “… e la terra aprì la sua bocca ed inghiottì il fiume che il dragone aveva riversato dalla sua bocca” (Apoc.12:16; Zac.14:4). Dio allora condurrà questo residuo in un posto sicuro, riservato solo a loro, dove sarà nutrito direttamente dall’Eterno, per tutto il tempo della grande tribolazione, cioè per 1260 giorni (Apoc.12:6).

  1. Le sette coppe dell’ira di Dio, contenenti le piaghe, saranno versate dagli angeli nei 1260 giorni del regno satanico su tutti gli abitanti della      terra, che avranno preso il marchio, il nome o il numero della bestia e l’avranno adorato:

() ulcera maligna e dolorosa sui seguaci della bestia;

() il mare diventerà sangue e morte di tutti i pesci;

() come i fiumi e le acque sorgenti;

() il gran calore del sole brucerà gli uomini col fuoco;

() tenebre sul trono della bestia e sul suo regno; gli uomini si morderanno la lingua dal dolore delle ulcere;

() prosciugamento delle acque dell’Eufrate per il passaggio agevole delle truppe provenienti dal sol levante (Est); gli spiriti satanici del dragone, della bestia e del falso profeta (l’anticristo) usciranno per sedurre popoli, di ogni nazione e lingua a radunarli per la guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente, nella battaglia di Armagheddon.

  1. Al termine della grande tribolazione (fine del regno di Satana), nel cielo avverranno le nozze dell’Agnello: gli eletti (la sposa) indosseranno vesti bianche di lino finissimo (Apoc.19) e seguiranno Gesù su dei cavalli bianchi nella grande guerra.

( sigillo) apertura alla seconda venuta di Gesù, quando apparirà nel cielo su un cavallo bianco e tutti lo vedranno (Ap.1:7; Mt.24:30; Luc.21:27). Egli sarà insieme al suo esercito di fedeli (la sposa), nella battaglia di Armagheddon (Apoc.19:11:21), nel giorno dell’ira di Dio

7° coppa.“Poi il settimo angelo versò la sua coppa nell’aria; e dal tempio del cielo, dal trono, uscì una gran voce che diceva: «È fatto» (Apoc.16:17).

Dio farà nuovi cieli e nuova terra, ogni isola fuggirà e i monti non saranno più trovati. Dio farà tutto nuovo (Slm.102:25,26). Ci sarà un grande terremoto dove tutte le città delle nazioni verranno distrutte e Gerusalemme sarà divisa in tre parti. Cadrà anche una grandine dal peso di un talento. Dio allora darà il calice della sua furente ira a tutti i seguaci di Babilonia e, coloro che sono stati da lei sedotti, moriranno sterminati con la spada della Parola, che Gesù avrà nella sua bocca, perché una grande confusione cadrà su di loro e si uccideranno l’un l’altro con la propria spada (vedi Ez.38:21; Zac.14:13; Aggeo 2:22).

Tutti gli eventi termineranno nel giorno dell’ira di Dio, “In quel giorno avverrà che non vi sarà più luce; gli astri luminosi si oscureranno. Sarà un giorno unico, che è conosciuto dall’Eterno; non sarà né giorno né notte, ma verso sera vi sarà luce” (Zac.14:6,7); “Ecco, il giorno dell’Eterno viene: giorno crudele, d‘indignazione e dira ardente, per fare della terra un deserto e sterminare da essa i peccatori” (Is.13:9), alla battaglia di Armagheddon con:

  1. sterminio dei peccatori (vendemmia), risurrezione dei martiri (mietitura), distruzione dei cieli e della terra attuali e nuova creazione (vedi Is.13:13; 65:17; 66:2; Ger.23:20; Sof.2:2,3; 2Ptr.3:13).

La vendemmia.

E’ la distruzione degli empi (vedi Is.63,6; Ap.14:18:20; 19:11:21) con la guerra di Armagheddon.  Dio si ricorderà del grande peccato di Babilonia e manifesterà la sua indignazione verso tutte le nazioni che berranno del vino dell’ira di Dio. Conferma, tramite il profeta Geremia: “Infatti così mi ha parlato il SIGNORE, Dio d’Israele:-Prendi dalla mia mano questa coppa del vino della mia ira e danne da bere a tutte le nazioni a cui ti manderò… Voi berrete in ogni modo!” (Ger.25:15).

Per lo Spirito di Dio, il profeta Gioele incoraggia tutti a partecipare alla grande guerra che si terrà nella Valle di Giosafat o in Armagheddon dicendo: “Forgiate spade con i vostri vomeri e lance con le vostre falci. Il debole dica: -Sono forte!-” (Gioele 3:10). Tutti gli empi, coloro che hanno preferito seguire Satana, disprezzando il Figlio di Dio, saranno uccisi con la spada, che avranno con sé (Ez.38:21; Aggeo 2:22;  Zac.14:13), compreso la bestia, l’uomo con lo spirito di Satana che avrà regnato per 1260 giorni come dittatore assoluto, insieme all’anticristo.

Le due bestie saranno gettate vive nello stagno di fuoco e immediatamente andranno nel fuoco eterno. Satana sarà legato e gettato nell’abisso per mille anni, mentre tutti gli altri sedotti aspetteranno la fine del millennio, rinchiusi come in un carcere sotterraneo, per essere poi giudicati e condannati (Ap.20:5; Is.24:22).

La mietitura.

E’ la prima risurrezione di tutti i martiri, da Abele al profeta Zaccaria e con gli ebrei, vittime della grande tribolazione. Essi risorgeranno per stare con Cristo e con la sua sposa, mille anni. L’apostolo e profeta Giovanni afferma che tutti quelli che avranno ottenuto vittoria sulla bestia, perché non prenderanno il suo marchio o il numero del suo nome, “…avevano le cetre di Dio, e cantavano il cantico di Mosè, servo di Dio, e il cantico dell’Agnello…” (Ap.15:2,3). Le cetre ed il cantico di Mosè dimostrano che essi provengono dal popolo di Dio ed inoltre intonare il cantico dell’Agnello significa che i martiri  riconosceranno Gesù come il Messia, mandato da Dio per la salvezza di Israele, il quale fu invece rifiutato dai loro padri.

Tutti vedranno apparire Gesù nel cielo su un cavallo bianco, insieme al suo esercito (la sposa) (Ap.19:11,16; Ap.1:7; Mt.24:30). Per gli empi sarà il giorno della vendetta divina, mentre per i martiri ebrei, uccisi dalla bestia durante la grande tribolazione, sarà un giorno glorioso, perché essi risusciteranno per stare con Cristo sulla terra mille anni. La risurrezione avverrà subito dopo la morte degli empi quando Gesù: “…manderà i suoi angeli con un potente suono di tromba; ed essi raccoglieranno i suoi eletti dai quattro venti, da un’estremità dei cieli all’altra” (Mt.24:31). 

Dopo la distruzione degli empi (vendemmia) seguirà la devastazione di questi cieli e di questa terra, sulla quale pesa la maledizione di Dio (Gen.3:17). Dio distruggerà ogni cosa sulla faccia della terra, isole e monti non saranno più al loro posto; i cieli e la terra passeranno (2Ptr.3:10), perché Dio farà nuovi cieli e nuova terra (Ap.21:5; Is.65:17; 66:22).

Allora tutti i regni della terra passeranno nelle mani del Creatore e del suo Cristo (vedi Dan.7:13:14,26,27,28; 1Cor.15:24; Ap.11:15,19) ed inizieranno mille anni di pace (Ap.11:15,16).

I riscattati dall’Eterno abiteranno Sion, godranno gioia ed allegria e non ci sarà dolore e sofferenza, perché Dio abiterà con loro (Ap.21:3; Ez.34:23-24)        ed essi saranno suo popolo, in eterno. Sion “…si coprirà di fiori, festeggerà con gioia e canti d’esultanza; le sarà data la gloria del Libano, la      magnificenza del Carmelo e di Saron. Essi vedranno la gloria del SIGNORE, la magnificenza del nostro Dio” (Is.35:2,10).

  1. Inizio del millennio di pace e la nuova Gerusalemme.

Tutto il residuo dei popoli delle nazioni (Ez.36,36) sarà assoggettato ad Israele, Gerusalemme sarà la capitale del mondo: “Anche i figli dei tuoi oppressori verranno inchinandosi a te, e tutti quelli che ti hanno disprezzato si prostreranno alle piante dei tuoi piedi e ti chiameranno “la città dell’Eterno”, “la Sion del Santo d’Israele” (Is.60:14);

“Avverrà, negli ultimi giorni, che il monte della casa del SIGNORE si ergerà sulla vetta dei monti, e sarà elevato al di sopra dei colli e tutte le nazioni affluiranno a esso” (Is.2:2).

La nuova Gerusalemme del millennio.

Il tabernacolo di Dio sarà con gli uomini e Dio abiterà insieme all’uomo, come lo era nel principio della creazione, prima del peccato di Adamo. I Leviti riprenderanno il servizio al tempio (cfr. Ezechiele. dal cap.40 al 48, comparare con la profezia dell’apostolo Giovanni). Tutti serviranno l’Eterno come lo fu al tempo della legge data a Mosè, servo di Dio. Attraverso i cherubini, Dio mostrava la sua gloria al suo popolo mentre vagava nel deserto. Nel millennio, invece, l’Eterno abiterà in Sion con loro, sarà il loro Dio e loro saranno il suo popolo (Ap.21:3).

Per i martiri ebrei, che risorgeranno nella prima risurrezione, definiti beati e santi, perché su di loro non avrà potestà la morte seconda (lo stagno di fuoco), non ci sarà più fatica, né grido e né cordoglio (Is.35:10). Dio asciugherà le loro lacrime ed essi non ricorderanno più le cose di prima (del loro martirio) e saranno sacerdoti di Dio e di Cristo (Ap.20.6; 21:4; Is.26:8).

Isaia descrive la nuova Gerusalemme terrena (cap.60), che risorgerà quando gli empi saranno sterminati. La gloria di Dio allora apparirà in essa, così pure il residuo delle nazioni gentili cammineranno alla sua luce e tutti andranno a Gerusalemme per adorare l’Eterno, “…certo tutte le nazioni verranno e adoreranno davanti a te, perché i tuoi giudizi sono stati manifestati” (Ap.15:4; Zac.14:16).

 

L’abbondanza del mare, riferita dal profeta Isaia, equivale a tutte le ricchezze dei popoli che affluiranno in Gerusalemme, le cui porte saranno sempre aperte (Is.60; Ap.21:25). La nazione che non servirà Israele, sarà interamente distrutta (Zac.14:18,19), perché accadrà che “anche i figli dei tuoi oppressori verranno inchinandosi a te, e tutti quelli che ti hanno disprezzato si prostreranno alle piante dei tuoi piedi e ti chiameranno “la città dell’Eterno”, “la Sion del Santo d’Israele” (Is.60:14).

 

Al profeta Ezechiele, Dio mostrò la Sion, la Gerusalemme terrena (il campo dei santi), senza evidenziare molto quella che scenderà dal cielo, perché il profeta era nominato da Dio per profetizzare al popolo Israelita: ”Riferisci alla casa d’Israele tutto ciò che vedrai” (Ez.40:4).

Molte profezie e il libro dei Cantici dei Cantici profezia del re Salomone, descrivono la gloriosa città, in cui Dio abiterà con il suo popolo ed essi saranno inondati dalla sua gloria e dalla sua luce: “La luce della luna sarà come la luce del sole, e la luce del sole sarà sette volte più forte, come la luce di sette giorni, nel giorno in cui l’Eterno fascerà la piaga del suo popolo e guarirà la ferita prodotta dalle sue percosse” (Is.30:26).

La presentazione della Gerusalemme terrena, del tabernacolo, del tempio e di tutto il servizio, che si dovrà prestare, è descritto nel suo insieme dal profeta Ezechiele. Egli vide in visione la città, poggiata sul monte Sion con il muro della città, rappresentante Israele e con le sue porte, le dodici tribù, “In visioni di Dio mi trasportò nel paese d’Israele e mi posò su un monte altissimo, sul quale c’era dal lato sud una costruzione che sembrava una città” (Ez.40:2).

La visione dell’apostolo Giovanni invece evidenzia sia l’una che l’altra: la Gerusalemme celeste, abitata dai martiri santi e dalla sposa di Cristo, che scenderà dal cielo, presso Dio, sarà rivestita perciò della sua gloria e del suo splendore; quella invece terrena è caratterizzata dal muro e dalle dodici porte, dove su ognuna delle quali ci sarà una sola perla (Ap.21:21). Così anche l’apostolo Giovanni, come Ezechiele, sottolinea in particolare il muro della città e le sue porte. I due profeti vedono l’unita Gerusalemme: la terrena, in cui si trovano tutti gli utensili che servono per gli olocausti e i sacrifici all’Eterno con il tempio di Dio e il suo santuario (Ez.40 al 48) e la celeste (Ap.3:12), identificata dalle dodici fondamenta (i dodici apostoli di Cristo, Apoc.21:14) adornate da ogni pietra preziosa, dal diaspro all’ametista. Là vi saranno i martiri e la sposa di Cristo, tutti rivestiti di vesti risplendenti di lino finissimo, che rappresentano le opere giuste dei santi (Ap.19:8).

Per intendere meglio, la città terrestre sarà abitata dagli uomini provenienti da tutte le tribù di Israele e sarà chiamata “la città dell’Eterno”, “La Sion del Santo d’Israele” (Is.60:14) o il campo dei santi (Ap.20:9), mentre la Gerusalemme celeste, che scenderà dal cielo presso Dio (Ap.3:12), sarà popolata dai martiri e dalla sposa o chiesa di Cristo e si poggerà sopra quella terrena, formando un’unica costruzione (Ez.42:6; 41:6). La sposa ed i martiri saranno sulla terra insieme a Gesù per mille anni e la loro dimora sarà chiamata “la diletta città” (Ap.20:9) “E mi trasportò in spirito su di un grande ed alto monte, e mi mostrò la grande città, la santa Gerusalemme, che scendeva dal (Ap.21:10,11).

 

Quindi la nuova Gerusalemme terrena, (il campo dei santi) e la diletta città che è la Gerusalemme celeste, perché scenderà da presso Dio, sono soprapposte una all’altra. Il profeta Ezechiele fornisce una descrizione generale e dettagliata della costruzione, presentando il suo sviluppo su tre piani, ognuno suddiviso in diverse camere (Ez.41:5,6). Inoltre il profeta passa ad illustrare ogni funzione dei luoghi posti al piano terra, nei particolari: il tempio di Dio, il suo santuario, l’altare degli olocausti, il servizio e le mansioni dei sacerdoti, ecc., tralasciando i piani superiori, perché da considerare abitati da coloro che hanno dato la vita per la testimonianza di Dio e dell’Agnello e da coloro che sono stati trovati degni, perché hanno vinto a motivo del sangue dell’Agnello (Ap.12:11) e sono stati perciò rapiti all’apertura del primo sigillo.

  1. Fine del millennio e la guerra di Gog-Magog.

Dopo il millennio, Satana sarà sciolto per sedurre il mondo intero di nuovo, portandoli in Israele per la guerra di Gog-Magog. La profezia annuncia questo grande avvenimento, dirigendo la parola a Satana:“Dopo molti giorni tu riceverai l’ordine; negli ultimi anni verrai contro il paese sottratto alla spada, contro la nazione raccolta in mezzo a molti popoli, sui monti d’Israele, che sono stati per tanto tempo deserti; ma, fatta uscire dai popoli, essa abiterà tutta quanta al sicuro” (Ez.38:8).

Quando saranno tutti schierati contro la Gerusalemme terrena (il campo dei santi) e quella celeste (la diletta città), allora dal cielo cadrà una grossa grandine, del fuoco e zolfo (Is.30:30; Ez.13:13; Ap.20:9) e tutti moriranno. Satana sarà cacciato per sempre nello stagno di fuoco e zolfo, dove sono già la bestia e l’anticristo (Ap.20:10).

  1. Giudizio universale.

Risusciteranno tutti: dalla creazione dell’uomo, da Adamo, fino al millennio, compresi coloro che moriranno nella guerra di Gog-Magog. Essi saranno giudicati per le opere che hanno fatto. Quelli scritti nel libro della vita, entreranno nel regno di Dio, mentre gli altri saranno gettati fuori, nello stagno di fuoco che arde con zolfo, per l’eternità. (La chiesa di Cristo, rapita nelle nuvole ed i martiri della prima risurrezione saranno con Gesù, prima dell’inizio del millennio, Ap.20:5).

Il giudizio universale si terrà al termine dei mille anni, quando terminerà l’esistenza terrena di ogni uomo. Tutti coloro che saranno con Dio, i salvati, avranno un corpo celeste, come gli angeli, uguale a quello di Gesù (Mrc.12:25). Tutti gli altri saranno gettati nella geenna del fuoco per l’eternità. I profeti Isaia ed Ezechiele dichiarano che i ribelli, condannati alle pene eterne, si riconosceranno (Is.14:16; Ez.32:19,32) e che la loro anima sarà paragonata ad un verme: “…poiché il loro verme non morirà e il loro fuoco non si estinguerà, e saranno in orrore ad ogni carne” (Is 66:24) e “dove il verme loro non muore e il fuoco non si spegne” (Mrc. 9:48).