Inoltre, il Padre non giudica nessuno, ma ha affidato tutto il giudizio al Figlio” (Gv.5:22,27).

Il giudizio che è stato affidato a Gesù sarà quello in cui Dio “…ha fissato un giorno, nel quale giudicherà il mondo con giustizia per mezzo dell’uomo ch’egli ha stabilito, e ne ha dato sicura prova a tutti, risuscitandolo dai morti” (At.17:31). Non si riferisce al giudizio universale, quando sarà invece Dio stesso a giudicare il mondo, ma quando Gesù apparirà nel “…cielo aperto, ed ecco un cavallo bianco; colui che lo cavalcava si chiamava –Fedele- e –Verace-: egli giudica e combatte con giustizia” (Ap .9:11-21), rivelato anche dal profeta Gioele: ”Si destino e salgano le nazioni alla valle di Giosafat, perché là io siederò a giudicare tutte le nazioni d’intorno” (Gioiele 3:12).

Insieme a Gesù, quando apparirà nel cielo, ci sarà anche la sua sposa, perché la grande guerra, chiamata di Armagheddon, avverrà subito dopo le nozze dell’Agnello, fra Gesù e la sua sposa (Ap.19:7,8) o Chiesa.

Dove Gesù andrà, sarà sempre seguito dal suo esercito di santi, la sposa dell’Agnello, come promesso”…vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io, siate anche voi” (Gv.14:3). Il Signore sarà visto da tutti: “…come il lampo esce da levante e si vede fino a ponente, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo” (Mt.24:27).

Con Gesù quando apparirà nel cielo per giudicare gli empi (Ap 19:11), ci saranno tutti i santi, come l’apostolo confermò: “Non sapete che i santi giudicheranno il mondo? Se dunque il mondo è giudicato da voi, siete voi indegni di giudicare delle cose minime?” (1Cor.6:2). L’esercito (la sposa) sarà vestita con gli abiti ricevuti alle nozze con Gesù (Agnello, Ap.19:7,8), come evidenziato: “Gli eserciti del cielo lo seguono su cavalli bianchi, vestiti di lino bianco e puro” (Ap.19:14).

Il salmista rivelò questo grandissimo evento: “Esultino i fedeli nella gloria, sorgano lieti dai loro giacigli. Le lodi di Dio sulla loro bocca e la spada a due tagli nelle loro mani, per compiere la vendetta tra i popoli e punire le genti; per stringere in catene i loro capi, i loro nobili in ceppi di ferro; per eseguire su di essi il giudizio già scritto: questa è la gloria per tutti i suoi fedeli. Alleluia” (Sal.149:5,9).

Come è attestato dai profeti, la Chiesa sarà insieme a Gesù, il suo Signore e Salvatore, quando apparirà nel cielo, per giudicare tutti gli empi “…in un fuoco fiammeggiante, per far vendetta di coloro che non conoscono Dio, e di coloro che non ubbidiscono al vangelo del nostro Signore Gesù” (2Tes.1:8).

L’apostolo rivelò che noi giudicheremo gli angeli, ovvero i santi vissuti sotto la legge “Non sapete che giudicheremo gli angeli? Quanto più possiamo giudicare le cose di questa vita!” (1Cor.6:3), confermato da Gesù: “…affinché mangiate e beviate alla mia tavola nel mio regno, e sediate su troni per giudicare le dodici tribù d’Israele” (Lc.22:30). Per prima, ad entrare nel regno dei cieli, sarà la sposa o Chiesa di Cristo. Infatti, Gesù rivelò che: “Così gli ultimi saranno primi e i primi ultimi” (Mt.20:16), perché Israele e tutti quelli vissuti prima della legge, risusciteranno dopo il millennio, per essere giudicati secondo le loro opere (Ap.20:10-15).

L’apostolo Pietro riferì che Dio “…ci ha comandato di annunciare al popolo e di testimoniare che egli (Gesù) è colui che è stato da Dio costituito giudice dei vivi e dei morti” (At.10:42). Gesù, giudice dei vivi, cioè dei fedeli, come attestato: “…io verrò presto e porterò con me il mio salario, per rendere a ciascuno secondo le sue opere” (Ap.22:12). Egli giudicherà anche i morti spirituali, ovvero coloro che non hanno ascoltato la verità, ma si sono compiaciuti nella menzogna, “Perciò Dio manda loro una potenza d’errore perché credano alla menzogna; affinché tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma si sono compiaciuti nell’iniquità, siano giudicati” (2Tes.2:11,12).