Come e quando avverrà il giorno del Signore?

L’apostolo Paolo lo chiarisce insieme a tutti gli altri apostoli.

“Riguardo poi ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva; infatti voi ben sapete che come un ladro di notte, così verrà il giorno del Signore” (1Tes.5:1,2). Gesù lo disse in parabola: “Sappiate questo, che se il padrone di casa conoscesse a che ora verrà il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa” (Lc.12:39).

Questo giorno del Signore sarà quando apparirà nel cielo, all’improvviso, cioè come un ladro e non quando verrà sulle nuvole per radunare la sua Chiesa (rapimento).

Gesù lo spiegò, affermando che quelli che vegliano non si lasceranno scassinare la casa, che in analogia simboleggia il nostro corpo. Se quindi veglieremo, non saremo sorpresi e uccisi, “…ciò vuol dire che il Signore sa liberare i pii dalla prova e riservare gli ingiusti per la punizione nel giorno del giudizio” (2Ptr.2:9).

Quei credenti attenti, paragonati alle cinque vergini avvedute (Mt.25) non si faranno trovare impreparati, ma ripieni di Spirito Santo (olio), saranno perciò radunati nelle nuvole, insieme a tutti i fedeli già trapassati (1Tes.4:17). Nessuno li sorprenderà, come invece fa di solito il ladro, perché essi avranno già la loro lampada riempita della luce dello Spirito Santo, ovvero saranno completi “La tua parola è una lampada al mio piede e una luce sul mio sentiero” (Sal.119:105).

Il giorno del Signore sarà un giorno di vendetta, perché Egli apparirà “…in un fuoco fiammeggiante, per far vendetta di coloro che non conoscono Dio, e di coloro che non ubbidiscono al vangelo del nostro Signore Gesù” (2Tes.1:8).

Questo evento fu rivelato da Gesù: “Allora si vedrà il Figlio dell’uomo venire sulle nuvole con grande potenza e gloria” (Mrc.13:26) e visto dall’apostolo e profeta Giovanni: “Poi vidi il cielo aperto, ed ecco un cavallo bianco; colui che lo cavalcava si chiamava –Fedele- e –Verace-: egli giudica e combatte con giustizia” (Ap.19:11).

Anche tutti i profeti hanno rivelato il grande giorno del Signore riservato alla vendetta “Ecco il giorno del Signore giunge: giorno crudele, d’indignazione e d’ira furente, che farà della terra un deserto e ne distruggerà i peccatori” (Is.13:9).

Pure il profeta Gioele riferì quello che avverrà nel giorno del Signore: “C’è una folla, una moltitudine, nella valle del Giudizio! Perché il giorno del Signore è vicino, nella valle del Giudizio” (Gioele 3:12-14), detta anche valle della Visione (Is.22:1) o valle del Massacro (Ger.19:6), in Armagheddon (Ap.16:16).

Questi stessi riferimenti hanno un preciso significato:

valle del Giudizio, perché Gesù apparirà per giudicare con giustizia (Ap.19:11);

valle della Visione, perché tutti lo vedranno, quando apparirà nel cielo (Lc.21:27; Ap.1:7);

valle del Massacro, perché tutte le moltitudini di popoli e nazioni, al comando di Gesù, saranno uccise di spada.

Infatti, una grande confusione cadrà su tutti i combattenti radunati ed essi si uccideranno l’un l’altro con la loro spada: “Parola del Signore Dio. La spada di ognuno di essi sarà contro il proprio fratello” (Ez.38:21; Ap.19:15-18; Zac.14:13; Agg.2:22).

Sarà l’ultimo giorno di vita per tutti gli empi, di cui nessuno conosce il momento, neppure Gesù (Mrc.13:33), come il profeta infatti rivelò: “Sarà un giorno unico, conosciuto dal Signore; non sarà né giorno né notte, ma verso sera ci sarà luce” (Zac.14:7).

Con certezza, le Scritture affermano che quando il Signore si presenterà nella valle di Giosafat (Gioele 3:12), visibile a tutti, in quel giorno, sarà inaspettato come un ladro, non per rapire la sua sposa, ma per giudicare e per far vendetta su tutti quelli che hanno mutato la verità in menzogna (Rom.1:25; 2Tes.2:11), come confermato dall’apostolo Pietro: “Il giorno del Signore verrà come un ladro: in quel giorno i cieli passeranno stridendo, gli elementi infiammati si dissolveranno, la terra e le opere che sono in essa saranno bruciate” (2Ptr.3:10).

Inoltre Gesù riprese quelli del periodo della chiesa di Sardi “…Perché, se non sarai vigilante, io verrò come un ladro, e tu non saprai a che ora verrò a sorprenderti” (Ap.3:3).

Diversamente accadrà per i credenti, come esortato dall’apostolo:“…voi, fratelli, non siete nelle tenebre, così che quel giorno possa sorprendervi come un ladro: voi tutti infatti siete figli della luce e figli del giorno; noi non siamo della notte, né delle tenebre. Non dormiamo dunque come gli altri, ma restiamo svegli e siamo sobri” (1Tes.5;4-6).

Non fatevi perciò ingannare dalle menti ottuse spiritualmente, che distorcono la verità in menzogna, perché il loro destino sarà tremendo. Noi non saremo sorpresi, perché apparteniamo alla luce e non alle tenebre, ma solo se “Non dormiamo dunque come gli altri, ma restiamo svegli e siamo sobri” (1Tes.5:6).

Per fede, siamo quindi sicuri di non essere sorpresi da Gesù, come da un ladro di notte, ma di essere pronti a raggiungere il Signore, quando ci chiamerà a raccolta (rapimento) per stare sempre col Signore e poi presentarci con Lui, quando apparirà nel cielo, insieme alla sua Chiesa riscattata con il proprio sangue, come indicato: “Gli eserciti del cielo lo seguono su cavalli bianchi, vestiti di lino bianco e puro” (Ap.19:14). I vestiti di lino bianco li hanno ricevuti i fedeli alle nozze con l’Agnello (Gesù) e rappresentano le opere giuste dei santi (Ap.19:7,8).

Concludiamo con l’avvertimento dell’apostolo: “Noi invece, che siamo del giorno, dobbiamo essere sobri, rivestiti con la corazza della fede e della carità e avendo come elmo la speranza della salvezza. Poiché Dio non ci ha destinati alla sua collera ma all’acquisto della salvezza per mezzo del Signor nostro Gesù Cristo, il quale è morto per noi, perché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui” (1Tes.5:8-10).

All’incontro del nostro Signor Gesù, sulle nuvole, sia quei credenti ancora viventi, ma vigili e sia quelli che si sono già addormentati nella gloria di Dio, saremo sicuramente insieme con Gesù, in eterno.