Che dirò di più? poiché il tempo mi verrebbe meno se narrassi di Gedeone, di Barac, di Sansone, di Jefte, di Davide, di Samuele e dei profeti” (Ebr.11:32).

Tutti i santi e grandi uomini di Dio del passato sono per noi un esempio di fede.

Gedeone era un uomo semplice, apparteneva alla tribù di Manasse ed era il più piccolo di tutti i suoi fratelli. Dio però lo scelse, perché conosceva il suo cuore, disponibile a servire Dio.

L’angelo del Signore si presentò a lui, dicendogli: “Il Signore è con te, uomo forte e valoroso!” (Gdc.6:12). Il popolo di Dio era ostinato e testardo, rifiutando di ascoltare i profeti mandati da Dio, che molte volte essi li esortavano a non adorare idoli. Così Dio li puniva, mettendoli nelle mani dei loro nemici, affinché si ravvedessero. Accadeva che quando i nemici li opprimevano, il popolo gridava a Dio, chiedendo perdono e soccorso, perché solo allora si ricordava, che Dio aveva tratto dalla schiavitù di Egitto i loro padri.

Avendo misericordia di loro, l’Eterno mandava un liberatore, come in quel momento scelse Gedeone, ordinandogli: “Va’ con questa forza e salva Israele dalla mano di Madian; non ti mando forse io?”  Gedeone vide che era l’angelo del Signore e disse: “-Signore, ho dunque visto l’angelo del Signore faccia a faccia! -.  Il Signore gli disse: -La pace sia con te, non temere, non morirai! -” (Gdc.6:13,22)

Gedeone non era forte e coraggioso, ma quando ebbe la certezza che Dio era con lui, con le due prove del vello, ubbidì. Per prima cosa demolì l’altare di Baal. Poi molti uomini si unirono a Gedeone per combattere contro i Madianiti, ma Dio ne scelse solo 300 dei diecimila, perché non potessero innalzarsi e dire di aver sconfitto i nemici con le loro forze.

Inoltre Gedeone fu fortificato dall’Eterno, quando udì l’interpretazione del racconto del sogno di un guerriero nei pressi delle tende nemiche. A quel punto comandò ai suoi di prendere posizione di attacco, circondando tutto l’accampamento. Al segnale convenuto, ognuno suonò la tromba, spezzò la brocca, tenne in mano la fiaccola e, rimanendo fermo, gridò: -La spada dell’Eterno e di Gedeone-. Qualcuno forse potrà pensare che strano modo di iniziare la battaglia, senza armi e senza fare incursioni.

Infatti, l’Eterno intervenne, mandando uno spirito di confusione sull’esercito nemico, che si mise a correre e la spada di ognuno si volse contro il compagno. Così Dio sconfisse i Madianiti per mano di Gedeone.

L’Eterno opera spesso in questo modo, al di là di ogni logica e ragionamento intellettuale, affinché riconosciamo la sua mano potente. RingraziamoLo sempre, dandoGli la dovuta Gloria, perché davanti ad ogni difficoltà “Non sarete voi a combattere in questa battaglia; prendete posizione, state fermi e vedrete la liberazione dell’Eterno, che è con voi. O Giuda, o Gerusalemme, non temete e non sgomentatevi; domani uscite contro di loro, perché l’Eterno è con voi” (2Cron.20:17).

Se anche tu vuoi andare da Dio, in primo luogo demolisci gli altari di Baal nella tua vita, ovvero liberati da tutto quello, che appartiene al mondo e dispiace a Dio. In parabola, Gesù fece l’esempio di quando uno “…trovata una perla di gran prezzo, se n’è andato, ha venduto tutto quel che aveva, e l’ha comperata” (Mt.13:46), ovvero trovato un tesoro di grande valore (la Parola di Dio), devi liberarti di tutto quello che possiedi, come se tu lo vendessi (tutto ciò che è carnale), per poter comprare il vero tesoro, ovvero farlo tuo.

Gesù ancora ci suggerisce la stessa cosa: “Ti consiglio di comperare da me oro purificato dal fuoco per diventare ricco, vesti bianche per coprirti e nascondere la vergognosa tua nudità e collirio per ungerti gli occhi e ricuperare la vista” (Ap.3:18).

Molte volte pensiamo che basta credere ed avere fede, però Gesù ci invita anche ad operare, ovvero vendere, cioè liberarci di tutto quello che non è verità, di tutte le cose vecchie, che appartenevano al nostro modo di comportarci, da carnali.

Per nascere di nuovo o da Dio ed iniziare una vita nuova con Cristo, occorre acquistare da Lui dell’oro raffinato col fuoco (la Parola di Dio) per essere ricchi (credere), indossare vesti bianche, senza alcuna macchia, pure da ogni contaminazione del mondo (ravvedersi) e mettere in pratica la Parola per non apparire, con vergogna, nudi spiritualmente (battezzarsi). Inoltre serve anche essere ripieni di Spirito Santo (collirio), affinché i nostri occhi siano ben lubrificati e aperti per vedere chiaramente nel riconoscere la verità, per essere illuminati nella via santa da seguire (santificarsi) e infine ereditare le promesse eterne.

 Tutto questo è possibile se Cristo vive in noi e noi in Lui.

Oggi, quanti vivono nell’incertezza e nell’insicurezza dei nostri tempi, con governi instabili, economie vacillanti e, quando viene a mancare la giustizia, la pace, le nazioni e anche le famiglie sono divise, destinate alla rovina.

L’ individuo diventa egoista, amante di se stesso.

Siamo entrati in una crisi mondiale di valori, come è stato già anticamente profetizzato per lo Spirito di Dio. Le promesse eterne sono per coloro che credono ed hanno fede, perseverando nell’ubbidienza al vangelo di Cristo Gesù, con l’aiuto del Signor, che ci esortò a rimanere fedeli: “Or ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell’età presente. Amen” (Mt.28:20).

Gesù ci invita ad andare da Lui, senza timore e a seguirlo, imparando dal Maestro, perché “…il mio giogo è dolce e il mio peso è leggero!” (Mt.11:30). Non è faticoso o impossibile, perché se Gesù è con noi, Egli è la nostra forza.

Prendiamo come esempio Gedeone.

Egli ubbidì, andando in guerra con solo trecento uomini, perché credette che sarebbe stato l’Eterno a sconfiggere i Madianiti e non lui. Egli fece esattamente come Dio gli aveva ordinato e riuscì in tutto, perché Dio era con lui.

Sta a noi di mettere in pratica la Parola, che Dio ci ordina, perché non saremo da soli, ma sarà Lui che ci darà la forza e il coraggio necessario per vincere.

Dio è fedele e mantiene sempre le sue promesse. Certamente noi siamo deboli fisicamente (polvere) e in noi non avremo forza sufficiente per vincere una moltitudine ma, come avvenne per Gedeone, Dio fortifica i nostri cuori per farci sentire vittoriosi, per poter proclamare con certezza, come Gedeone: “Alzatevi, perché il Signore ha messo nelle vostre mani l’accampamento di Madian” (Gdc.7:15). Gedeone sconfisse infatti i madianiti con soltanto 300 uomini, non per la loro forza, ma perché fu Dio a combattere per loro.

Se siamo fedeli e non dubitiamo, Gesù assicura a tutti i santi: “Ecco, io v’ho dato la potestà di calcar serpenti e scorpioni, e tutta la potenza del nemico; e nulla potrà farvi del male” (Lc.10:19). Non dubitiamo della Parola, perché Essa è come oro raffinato col fuoco. Essa è pura, vera, santa e perfetta, tale da non aggiungere e non togliere alcuna cosa, modificandola a nostro piacere, secondo la nostra ragione, ma siamo invece ubbidienti, non trascurando alcuno dei Suoi comandamenti e allora tutte le promesse saranno nostre.

Accettalo! E anche tu sarai forte come lo fu Gedeone.

“Anche se si accampasse un  esercito contro di me, il mio cuore non avrebbe paura; anche se scoppiasse una guerra contro di me, anche allora avrei fiducia” (Sal.27:3).