Il mondo vive nelle tenebre, senza Dio.

Tra tenebre e Luce non vi è alcuna comunione (2Cor.6:14), quindi i figli di Dio devono stare separati dal mondo.

In questi ultimi decenni, vige l’apostasia, dove Dio ha permesso allo spirito dell’anticristo di sedurre tutti i semplici, gli schernitori, gli increduli e quelli che odiano la verità (Prv.1:22). Molti di loro sono convinti “…di essere guida di ciechi, luce di quelli che sono nelle tenebre” (Rom.2:19); “…Questo è il comportamento degli stolti e di quelli che li seguono e approvano i loro discorsi” (Sal.49:13).

Dio li racchiude tutti in due sole parole “grande Babilonia” (Ap.17:5; 18:2). I cristiani evangelici, che dovrebbero seguire Cristo e mettere in pratica il messaggio del vangelo, sono stati sedotti e perciò accettano dottrine della Babilonia. Il suo peccato è divenuto così grande da raggiungere il cielo “…perché i suoi peccati si sono accumulati e sono giunti fino al cielo, e Dio si è ricordato delle sue iniquità” (Ap.18:5).

Le tenebre trattengono solo chi non confida in Dio. Se cerchi la verità la troverai, ma se dici in cuor tuo: “io sono ricco, mi sono arricchito” (Ap.3:17), rimarrai nelle tenebre, perché sei accecato dalla falsa luce. Esci dalle tenebre e cerca la Luce vera, quella di Gesù.

Dio chiama il suo popolo (Israele) ad uscire di mezzo a Babilonia: “Uscite da essa, o popolo mio, affinché non abbiate parte ai suoi peccati e non vi venga addosso alcuna delle sue piaghe” (Ap.18:4), ma lo sta dicendo oggi anche a te e a me: “Perciò uscite di mezzo a loro e separatevene, dice il Signore, e non toccate nulla d’immondo, ed io vi accoglierò” (2Cor.6:17).

Dio ci chiama fuori dal mondo, mentre i falsi cristiani hanno aperto le porte al mondo e non intendono uscirne, anzi perseguitano, ingiuriano e scherniscono i veri figli di Dio, che non devono preoccuparsene, perché Gesù disse: “Beati coloro che sono perseguitati a causa della giustizia, perché di loro è il regno dei cieli” (Mt.5:10).

Gesù soffrì per noi, affinché fossimo lavati e imbiancati dai nostri peccati, se camminiamo come Egli camminò (1Gv.2:6), saremo anche glorificati con Lui, sapendo che: “…se siamo figli, siamo anche eredi, eredi di Dio e coeredi di Cristo, se pure soffriamo con lui per essere anche con lui glorificati” (Rom.8:17; Lc.23:31).