Chi pone un altro fondamento, oltre quello già posto da Cristo e dai suoi apostoli non è da Dio e “Chi va oltre e non dimora nella dottrina di Cristo, non ha Dio; chi dimora nella dottrina di Cristo, ha il Padre e il Figlio” (2Gv.9), “…perché nessuno può porre altro fondamento diverso da quello che è stato posto, cioè Gesù Cristo” (1Cor.3:11). I veri credenti sono “edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Gesù Cristo stesso la pietra angolare” (Ef.2:20).

Esistono perciò molte credenze, religioni o denominazioni, ma una sola è la Via. Ogni comunità si distingue dall’altra per un proprio statuto e principi dottrinali a cui i membri devono aderire, ma Cristo non è diviso e tutti i figli formano un unico corpo, dove ognuno è membro dell’altro (1Cor.12:27). Chi afferma di essere trinitario, chi unitario, ma non è proprio questa la disapprovazione di Paolo verso quelli che dichiararono di appartenere a questa o quella congregazione: “-Io sono di Paolo-, -io di Apollo-, -io di Cefa- e -io di Cristo-. Cristo è forse diviso? Paolo è stato forse crocifisso per voi? O siete voi stati battezzati nel nome di Paolo?” (1Cor.1:12,13). Inoltre l’apostolo Paolo asserisce: “Quando uno dice: «Io sono di Paolo»; e un altro: «Io sono d’Apollo»; non siete forse uomini carnali?” (1Cor.3:4).

L’unico fondamento è Cristo, pietra angolare, su cui gli apostoli hanno costruito, non ne esiste un altro e ognuno deve fare molta attenzione a come vi costruisce sopra (1Cor.3:10), perché l’intera opera verrà provata. Ricordiamo che “Siete stati edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Cristo Gesù stesso la pietra angolare” (Ef.2:20) e continuiamo a essere radicati e fortificati nella fede nel Signore.

Perché allora ci sono migliaia di religioni nel mondo?

E’ la stessa riflessione che l’apostolo rivolge ai Corinzi: “non siete forse uomini carnali?”. Certamente tutte le religioni esistenti differiscono e sono nate per rivelazione profetica e interpretate secondo la conoscenza umana e come  possono essere spirituali? Mai! Infatti, lo Spirito Santo è unico e rivela la sola verità, a cui tutti gli amministratori e divulgatori dell’evangelo devono obbedire, osservare e conformarsi allo stesso modo di vedere e pensare, perché uniti dal medesimo Spirito (Ef.2:18):  “Ora, fratelli, vi esorto, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo, ad aver tutti un medesimo parlare e a non aver divisioni tra di voi, ma a stare perfettamente uniti nel medesimo modo di pensare e di sentire” (1Cor.1:10), “…avendo un medesimo pensare, un medesimo amore, essendo di un animo solo e di un unico sentimento” (Fil.2:2).

Se gli uomini quindi camminassero secondo lo Spirito, non esisterebbero tutte le religioni, secondo le ideologie dei fondatori: “Verrà il tempo, infatti, in cui non sopporteranno la sana dottrina ma, per prurito di udire, si accumuleranno maestri secondo le loro proprie voglie e distoglieranno le orecchie dalla verità per rivolgersi alle favole” (2Tmt.4:3,4; 2Ptr.3:3).

Questo è il tempo dell’apostasia, dove lo spirito dell’anticristo opera nelle menti dei disubbidienti, che: “…Ugualmente, anche costoro, come sotto la spinta dei loro sogni, contaminano il proprio corpo, disprezzano il Signore e insultano gli esseri gloriosi” (Giuda 4). Quante volte avete sentito persone che giudicano gli essere gloriosi, cioè i santi, che hanno reso testimonianza di Dio e di Cristo. Molti di loro sono stati anche martiri. Come chi reputa Giacobbe un imbroglione, perché ha ingannato il padre, ma attenzione a esprimere un giudizio carnale, perché non si ha una conoscenza profonda, né delle intenzioni del cuore o dei pensieri, ma atteniamoci e limitiamoci a quello che si legge: “Ho amato Giacobbe e ho odiato Esaù” (Rom.9:13) e chi può dire o contrastare ciò che Dio ha deciso, “piuttosto chi sei tu, o uomo, che disputi con Dio? La cosa formata dirà a colui che la formò; Perché mi hai fatto così” (Rom.9:20) o “vogliamo noi provocare il Signore a gelosia? Siamo noi più forti di lui?” (1Cor.10:22), perché “…egli fa misericordia a chi vuole e indurisce chi vuole” (Rom.9:18).